IL GIOCO DELLE CARTE..IL GIOCATORE
L'uomo che gioca con la propria vita e talvolta produce dolore a coloro che gli sono accanto si autodefinisce un GIOCATORE..egli mescola le carte della propria esistenza e quella altrui come se fosse un provetto esibizionista, in cui si compromette la sua abilità nel condurre un viaggio di rispettosa riverenza con i presupposti della vergogna e della precarietà del suo stato.Come un formidabile apprendista, costui ammette le sicure perdite come future, probabili, eventuali vincite di fronte ad ogni difficoltà e si autodefinisce un simbolo esaltante e un mediocre finalista delle proverbiali congetture della scoraggiante vita che conduce.Come si presentano al GIOCATORE le carte alla sua vista, quando le ottiene nel fare un gioco di speranza non realizzata poichè la difficoltà è proprio nascosta nella probabilità della vittoria... così l'individuo si connette con la ricchezza della sua specifica realizzazione nella speranza di riuscita.Nella vita non si gioca solo con le carte..ma anche con i sentimenti,le offerte,le promesse fatte agli altri..spesso tutto ciò non viene mantenuto in quanto si ritiene che la mancanza di tali conquiste, possa diventare un obbligo di circostanza che difficilmente trova l'impiego della chiarezza dimostrata e promessa..ne consegue che come colui che si gioca in un attimo anche ciò che non possiede preso dalla voluttà del momento..anche chi si ferma a presentare la propria immagine non definita nel tentativo di imbrogliare con faciltà coloro che gli si affiancano poichè credono in lui, diventano in simbiosi complici della soprafffazione "d'essere" e non fratelli nel "non essere".Bisogna fare attenzione sulla prospettiva d'illusione che si attende nella configurazione che una prossima volta sarà quella vincente..in ogni caso si perderà qualcosa di cui l'uomo necessita..sia per chi mette a repentaglio la propria vita e quella di coloro che hanno completa fiducia nei suoi compiti di responsabilità,sia per colui che imprudentemente si gioca la propria finalità nelle carte di non appartenenza..Bisogna tener sempre presente che comunque vada il GIOCATORE è considerato un "uomo d'azzardo" e come tale sarebbe meglio evitare qualsiasi pensiero di probabili desideri e di conseguenti aspirazioni che si nutrono nei suoi confronti..costui giocherà sempre e in qualunque modo con la propria vita e quella degli altri senza tenerne alcun conto...
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