sabato 3 luglio 2010

LA RISPOSTA

Colui che pone una domanda certamente attende una RISPOSTA..positiva o negativa che sia..egli l'attende e se in seguito questa non dovesse venire, si chiederà il perchè del silenzio non motivato secondo i suoi presupposti.Ma quando c'è l'attesa, si crede che il tempo che intercorre sia quello dell'inutile e ferma decisione che forse verrà..non sempre tutto ciò appartiene al mondo di un unico momento, ma quasi sempre i momenti dell'esplicazione della medesima, non sovvertono la possibilità della rinuncia..poichè più che sentirsi mortificati dalla promettente e riguardosa sconfitta che ne può derivare e dalla sentenza che la domanda non ha ricevuto nessun esito, si può considerare provvisoria la collaborazione del colloquio che avverrà..anche se negativo.L'uomo si pone infinite domande durante la sua esistenza, ma non ha altrettante RISPOSTE che gli configurino la possibilità di sentirsi completamente a suo agio per la riflessione che ne deriva dalla certezza dell'esposto rimediato con un semplice ..si..oppure un.. no. Egli cerca una completa chiarificazione dell'accaduto,della richiesta fatta,della prossima occasione che gli si presenterà, in modo tale da essere prevenuto e nello stesso tempo preparato all'occorrenza che ne scaturirà per le domande che gli verrano esposte, con la mercede dell'ordinaria conflittualità che ne deriverà.Ma la RISPOSTA per qualunque cosa si chiede è per la maggior parte elusiva..soltanto nelle occasioni difficili si espongono i criteri dell'affermazione negativa per escludersi completamente dalla responsabilità della decisione da prendere.. .in molti casi se l'euforia del momento favorevole è positiva, allora si crede che il futuro farà raggiungere e sormontare quegli ostacoli che si frapponevano al conseguimento delle nostre effimere prestazioni di cui si accennano nei formali espletamenti della domanda.Coloro che cercano nei meandri della mente una conclusione ai varii problemi,alle diverse questioni, alle manifestazioni che l'esistenza porge ad ognuno, non sempre troverà quelle RISPOSTE per le quali ha segnato la sua vita nel modo totale e conservatore di ciò che ha concluso o di ciò che ha sognato..la proverbiale chiarezza manifestata durante il colloquio con gli altri,con la speranza di ottenere facili e chiare risolutive affermazioni che gli consentiranno d'andare avanti oppure di affievolire la propria ansietà con la ragguardevole complicità di ciò che si attenderà, verrà demotivato se non escluso completamente dalla furtiva e speciale configurazione che avrà..in quanto la sua sicurezza dell'esito positivo gli farà comprendere che le sue finalità non sono state comprese, nè avvertite con specificazione della gravità che necessita di un concorde e assicurativo responso di sicurezza totale.Ne consegue che la RISPOSTA è la completezza umana di ogni individuo e che la sua conformità d'essere, è il risultato necessario alla richiesta che la vita offre ad ognuno di noi..

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