venerdì 2 luglio 2010

I PARENTI

Cosa rappresentano per noi i "PARENTI"?.. Senz'altro i consanguinei in quanto essi fanno parte della medesima famiglia..ma in definitiva chi si riconduce alla fisionomia d'essere tali?Pochi sono coloro che dimostrano un'unione affettiva senza permessi di evasione o addiruttura d 'esclusione totale dalla propria vita.Infatti vi sono alcuni casi dove i figli, i nipoti non s'incontrano mai..pertanto non si conoscono se non dal cognome che portano con disinvoltura e disinteresse completo che nutrono verso la propria "schiatta".Quando uno di loro muore, coloro che dovrebbero essere accanto a chi soffre per tale perdita dimostra il proprio cordoglio con un biglietto appropriato per la circostanza e nulla più...talvolta essi s'incontrano a manifestazioni di ogni tipo e vengono addirittura presentati poichè non si conoscono neppure.Vi sono poi i casi in cui la parentela è come dice il famoso film.."parenti serpenti" ove la maldicenza,l'invidia,la gelosia di coloro che si sono affermati durante il percorso dell'esistenza, suscita la riprovevole configurazione d'essere accusati di aver ottenuto fortuna nelle varie circostanze della vita...di fronte a coloro che al contrario sia per inettitudine o per mancanza di volontà si sono adagiati sugli allori, non concludendo nulla che sia necessario al conseguimento delle proprie esigenze e così nelle sporadiche riunioni d'occasione che avvengono, il legame affettivo che si dovrebbe nutrire viene sostituito dalla cattiveria d'essere in uno stato d'inferiorità, verso coloro che si credono persone arrivate nella sfera di chi possiede maggior denaro..Si...poichè è tutto questo il nocciolo della questione..se lo possiedi eviti chi non ne ha..se non lo possiedi non vuoi comunicare con chi ne ha.. per non dimostrare la precarietà in cui vivi. Purtroppo in questi molteplici casi la dinastia si estingue nell'indifferenza totale, anche per la manifattura inesistenziale di affetti del passato che dovrebbero ricordare la vecchia generazione in cui si è dimostrato tutto il contrario.Anticamente tranne in casi sporadici e soprattutto cavillosi, raramente ciò accadeva in quanto la famiglia esisteva..oggi esiste la famiglia "allargata" e si dimentica quella che in precedenza si ha..la società è talmente convulsa,così estranea agli affetti che non siano quelli stretti di configurazione intima, che il resto viene considerato inesistente per gli obblighi morali e sociali che ne verrebbero a comportare.Allora ci si ricorda di un tale che apparteneva alla nostra famiglia, quando se ne parla altrove..si cerca nella memoria se è appartenuto alla nostra generazione..ma in effetti non ricordiamo neppure la sua figura..che importanza ha se non l'abbiamo mai visto, nè ce ne siamo mai interessati? Poi un giorno, così casualmente ci viene presentato,oppure leggiamo della sua fortuna ed è in quel momento che il ricordo affiora nella nostra mente per utilità personale e facciamo il possibile per essere riconosciuti...il legame è stato spezzato e sarà difficile intraprendere ciò che si è perduto.Ma tutto ciò non avviene in quelle famiglie che sono unite,che rispettano ogni festività per stare insieme per dimostrare gli uni agli altri che non solo appartengono allo stesso casato,ma che desiderano continuare e ricordare che il ricordo d'amore dei propri cari prosegue anche con i propri figli e nipoti.Questo affiatamento darà loro la posssibilità futura di creare nella stessa maniera, l'affinità di comunicazione affettiva che si è appresa dai genitori.Anche fra fratello e sorella e viceversa, talvolta per questioni di gelosia.d'invidia.ma soprattutto di denaro il rapporto d'affetto viene escluso dall'ingordigia dell'uso che se ne fa..in quanto colui che nella vita ha dimostrato d'aver carattere,d'essere onesto fa sentire l'altro una nullità e costui non ammetterà mai le proprie "defaiance" ma accuserà l'altro di "appropriazione indebita".Il mio scritto è doloroso quando si effettuano queste circostanze ove regna l'impossibilità di dialogo,di un aiuto reciproco..allora a cosa serve il cognome che si scrive sul documento d'identità..se da noi questa identità non è riconosciuta?...

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