domenica 4 settembre 2011

LA VOCE NELLA TEMPESTA..

Il titolo ci ricorda un famoso romanzo della scrittrice EMILY BRONTE ..ma noi nella nostra vita siamo sicuri,ci siamo mai chiesti quanto fosse vero l'amore pronunciato dagli altri? Siamo realmente nel loro credo per quanto siano le proprie voci pronunciate?Le parole non bastano se dettate in un momento i cui sensi si approfittano dell' escursioni del senso del tatto, oppure essi diventano un "leit motiv" che toglie dall'imbarazzo la stupefacente ed illusoria consuetudine nell'esistenza umana?..E' facile mostrare un affetto anche quando lo si imblandisce con parole suadenti che s'intonano perfettamente alle nostre speranze,ma ciò che valuta la verità delle espresioni suddette, sono le azioni..quelle azioni che non si compiono per distrazione, almeno questa è la scusante addetta e che dovrebbero far dimenticare tale mancanza per un sentimento veritiero e sincero pronunciato soltanto con le parole e i gesti dell'attimo fuggente.Quando l'esistenza umana si complica o quando ci si allontana poichè l'amore è diventato "routine",allora si abbandona la barca che affonda come i topi durante una tempesta certi che la nave colerà a picco, per essere lontani da quel nubifragio senza far udire la "voce nelle tempesta" che si offre per un aiuto o una disponibilità attesa da chi si credeva ci amasse sinceramnte.Nella sofferenza degli uomini,oppure quando le cose non vanno secondo i nostri desideri,coloro che credevamo persone affettuose e amorevoli, il più delle volte fuggono lontano da noi,poichè per loro la vita consiste in un continuo alternarsi dei sensi e di quanto essa può offrire..andare via dalle preoccupazioni,dalle problematiche o addirittura da impegni che fanno vacillare i sentimenti approvati dall'euforia dei momenti "clou".E che dire degli amici che durante il periodo felice di godimento,di feste,di evasioni dalla "routine" quotidiana erano sempre presenti per dividere il divertimento con noi e renderci affermativamente la propria presenza sulla quale certamente contavamo..ad un tratto sono spariti nel nulla lasciandoci stupefatti e addolorati per aver compreso quanto le loro accoglienze siano state menzognere nei nostri confronti.Allora non si ode più nulla.. solo il silenzio dell'abbandono che ci mostra la realtà di quanto prima si è mistificato,di quanta pochezza ci fosse nell'animo umano, che per ottenere graditi favori a volte è disposto a mentire,a profanare la chiarezza della verità, per dimostrare dei sentimenti esclusi dalla sincerità e dalla verifica delle azioni che in quei momenti danno l'esatta risposta a parole pronunciate per dimostrare agli altri ciò che realmente non sentiamo, ma che provvisoriamente diciamo che siano sincere ed affettuose..

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