domenica 30 settembre 2012

DA GRANDE..

Tutti sognamo da piccoli di diventare qualcuno..qualcuno che ha destato la nostra ammirazione e che è riuscito ad ottenere il successo..Non riflettiamo a quanti sacrifici si è sottoposto,quante sofferenze ha attraversato,quanti ostacoli sono sorti sul suo cammino.Non a tutti è data la capacità di emulazione..qualcuno addirittura, ma sono pochi, hanno raggiunto una vetta ancora più alta,altri hanno dovuto desistere per circostanze avverse che non hanno saputo superare,altri sono rimasti modesti nei loro desideri.Eppure l'immaginazione è fervida..essa ci mostra con facilità l'adempimento delle sue funzioni in quanto noi ci affidiamo completamente alle sue idealizzazioni e non alla praticità dei propri istinti che non sempre seguono la stessa linea di difesa.Non si è consapevoli di quanto si è possibile raggiungere con la propria finalità senza appoggi esterni che farebbero chiaramente vedere la propria non attitudine,ma bensì la scarsa preparazione e la rendita non effettuata nelle manifestazioni addobbate con ornamenti falsi.La strada dell'esposizione ad alti consensi è lunga e difficile..si deve avere fame,si deve conquistare l'impossibilità del possibile,ci si deve trovare in circostanze misere e strazianti che in seguito faranno parte della propria esplicita recitazione in cui ogni essere umano ricorda il passato e lo esprime al presente ricevendo quegli applausi tanto auspicati.Alcuni credono erroneamente che tutto questo si può acquistare con maestri,con facili esempi di coloro che sono stati "grandi" cercando di emulare le loro gesta..non è vero..si deve sentire dentro di sè quella scintilla che in precedenza ha fatto soffrire cercando la conquista desiderata,altrimenti la recita "da grandi" risulterà fasulla..

IL POZZO..

QUANDO ERO SULLA TERRA UN GIORNO CHE ATTINGEVO L'ACQUA DAL POZZO PER MIA MADRE SI AVVICINO' UN FANCIULLO E COSI' MI APOSTROFO'..SIGNORE AIUTAMI A PRENDERE L'ACQUA ..HO PAURA SONO PICCOLO FALLO TU PER ME ..ALLORA COSI' GLI RISPOSI..NON TEMERE GUARDA I MIEI MOVIMENTI ED IMPARA..COSI' DOMANI VERRAI PIU' FIDUCIOSO E DIRAI A TE STESSO ..SONO FORTE E NON HO TIMORE E VEDRAI CHE IL SECCHIO CON L'ACQUA ARRIVERA' FINO A TE CON MAGGIORE SERENITA'..GESU

venerdì 28 settembre 2012

LA BAMBOLA--

Le bambine giocano con la bambola poichè essa rappresenta la maternità che è racchiusa nei loro cuori fin dalla più tenera età..la spogliano,la ninnano.le danno il biberon etc..proprio come si fa con i neonati.Alcune ne possiedono molte,ma hanno sempre quella preferita che è in genere la prima che hanno ricevuto,ossia la più vecchia e malandata.Anche gli uomini quando guardano oppure scelgono una donna desiderano che somigli ad una bambola..in genere deve essere bionda,deve parlare poco e girare gli occhi per dimostrare l'ammirazione che nutre verso di loro, i quali a loro volta espongono in maniera chiara i propri desideri.Ma la bambola delle fanciulle è inanimata, mentre quella che desta la loro ammirazione possiede un carattere ben definito che nasconde per apparire quello che in realtà il più delle volte non è.La caratteristica femminile è sempre l'approvvigionamento di quanto si possa esibire per essere scelte,per essere sicure del piacere contenuto nello sguardo maschile.Le donne si vezzeggiano con le proprie mossette e si lasciano coccolare felici dalla conquista concupita poichè il semplice fatto di non essere guardate le esilia in un profondo abbattimento di sofferenza in cui il rammarico è d'uopo per non possedere le specifiche qualità d'osservazione.Vi sono anche le bambole per le fanciulle che si caricano con una chiave in modo che possano dire parole semplici,per farle muovere etc.così le vorrebbero gli uomini..con una chiave che desse loro il movimento dettato dalla loro volontà..che dovrebbero muoversi ai loro comandi,ubbidire alle singole velleità per renderli felici.Non è esatto che la donna in carriera sia stimata più di quella che non lo è..esiste sempre un senso di fastidio e di rivalità, poichè il ricavo del guadagno di due persone qualifica la scelta ed in seguito la possibilità di vivere meglio..ma l'uomo vorrebbe dentro di sè la donna vecchio stampo,poco intelligente dedita ai fornelli e ai figli come si usava un tempo.,solo che allora vi erano stima e rispetto due elementi che oggi raramente si offrono..

mercoledì 26 settembre 2012

QUELLO CHE NON PUOI DIRE..

Vi sono delle parole che non si devono proferire poichè l'educazione,il momento non adatto,le persone che ti circondano etc..non comprenderebbero il nostro differente consenso,nè si devono formulare giudizi offensivi per non urtare la suscettibiità degli altri.Purtroppo però le pensiamo queste frasi non espresse,a volte le soffochiamo dentro di noi e soffriamo in silenzio per non esprimere discorsi oppure opinioni che non incontrerebbero il consenso altrui.Ci hanno insegnato il rispetto verso chi è più grande di noi,verso gli anziani ma anche verso coloro che risulterebbero pericolosi nei nostri riguardi con conseguenze che ci farebbero rimpiangere le parole espresse.Eppure nella vita quante volte avremmo voluto esprimere le proprie impressioni che seppure negative nei confronti altrui,risulterebbero veritiere..ma la prudenza ci ha fermato per unire la nostra difesa alla propria consuetudine di essere consapevoli delle probabilità di essere colpiti successivamente in maniera drastica e non proporzionata alla verità espressa.Questo silenzio voluto e non coadiuvato dalla propria personalità ci ha fatto rimpiangere in seguito la mancata espressione verbale che avrebbe chiarito il proprio pensiero e le singole manifestazioni che conserviamo dentro di noi.Perchè si deve tacere dinnanzi alle offese, alle prevaricazioni,ai soprusi che gli altri volutamente ci infliggono ben conoscendo le nostre abitudini, le proprie privazioni nell'urlare la verità? Si,a volte questo termine si deve offrire con veemenza poichè essendo esseri umani abbiamo diritto a difenderci,a non essere privati della propria volontà,per dare il privilegio al comando altrui che escluderebbe del tutto la nostra personalità che a suo modo cerca di sopravvalutare il consenso altrui se non a non permettere che ci oltraggino con la loro errata configurazione di dispoticità e di comando? Il perchè l'ho già spiegato,ma la sofferenza che si prodiga a farci riflettere e a rimuginare le frasi offensive pronunciate nei nostri riguardi,ci lascia interdetti di fronte alla prevaricazione e al mal costume che oggi nel mondo risulta di prammatica..

LA RICREAZIONE..

A scuola è un periodo d'intervallo tra una lezione e l'altra in cui ci si sente liberi da ogni intromissione,da ogni spiegazione che ci renda edotti nelle materie d'apprendimento.Nella vita questo significato assume una proporzione precisa ed esatta di fronte alle possibilità che abbiamo.Ognuno segue i suoi desideri e in genere fra questi è contenuto anche quello del piacere condiviso con un'altra persona.Tutto procede bene se la sintonia è perfetta,ma quando questa inizia a diminuire allora le convergenze si affievoliscono fino a terminare del tutto.Se una delle due parti si concede delle chiamiamole "stravaganze" o piaceri altrove,allora l'unione se si può termina e così la sintonia si spezza ..se non si può spezzare poichè intervengono altri fattori che nuocerebbero ad altri, si consegue una sopportazione da ambedue le parti che conduce a litigi,a discussioni che si trasmettono anche a coloro che ci vivono accanto.Non sempre si può mantenere la calma o far finta che nulla sia accaduto,non sempre si possiede quell'equilibrio del ragionamento che c'induce ad una finzione certamente non facile, poichè l'essere umano respinge tali menzogne coadiuvate dall'indolenza altrui o addirittura dalla continuità del silenzio che spiega chiaramente quanto gli altri siano lontani con il pensiero e anche con la presenza,pur essendo vicini con la fisionomia della regalia della consuetudine non desiderata.Allora si preferisce stare soli e ci si auspica una lontananza anche se breve per guardare meglio in noi stessi in modo da decidere sul da farsi.Molte unioni si mantengono per un sodalizio di cognome in maniera tale che si possa dare ai figli un esempio che non si considera errato per farli crescere con la sensibilità che la famiglia deve a tutti i costi restare unita,molte al contrario prendono decisioni ferme coadiuvate dall'indifferenza altrui per affermare la propria personalità senza farsi sottomettere dalì'allontanamento dell'altro.Questa decisione moralmente è molto costosa per le conseguenze che seguono in quanto nessuno vorrà mai comprendere quanto sia stata la sofferenza di rimanere uniti,che la separazione senza litigi o discussioni di sorta in cui la ricreazione di chi si è voluto allontanare inseguendo sogni e chimere,si avvarrà in seguito del medesimo risultato in cui viveva e quindi cercherà continuamente una ricreazione che non avrà gli esiti sperati..

martedì 25 settembre 2012

IL SACERDOTE..

QUANDO UN UOMO VIENE CHIAMATO DAL PADRE MIO PER DONARGLI LA SUA VITA DI TERRA,AVVIENE UNA "METAMORFOSI" NELLA VITA DI COSTUI..ABBANDONA GLI AFFETTI PIU' CARI E SI APPRESTA A SERVIRE CON AMORE E SEMPLICITA' LA VOLONTA' DEL PADRE MIO.COSTUI VIENE DEFINITO SACERDOTE DEL SIGNORE,POICHE' RAPPRESENTA NELLA SUA UMILTA' E DEVOZIONE IL FIGLIO TANTO AMATO.EGLI CONOSCE DOTTRINE TEOLOGICHE HA RICEVUTO INSEGNAMENTI SUPERIORI PER MEGLIO COMPRENDERE IL CAMMINO DA PERCORRERE PER INSEGNARLO AGLI ALTRI.E' SENZA DUBBIO UN "ELETTO" POICHE' MIO PADRE GLI INDICA I MEZZI PER COSTRUIRE LA VITA DEGLI ALTRI ATTRAVERSO LA PROPRIA FEDE,LA PROPRIA COSTUMANZA DI VITA.GLI ALTRI LO RISPETTANO PERCHE' NE AMANO IL PENSIERO, MA SOPRATTUTTO L'ABITO CHE INDOSSANO..OSSIA LA REALTA' VISIBILE DELLA VITA.NON NECESSARIAMENTE IL SACERDOTE HA SOFFERENZE DI CRISTO,SE NON QUANDO I FEDELI LO TRADISCONO E IN TAL CASO ATTRAVERSO LA PREGHIERA ESSI RIPONGONO LE PROPRIE SPERANZE NEL CUORE DI MIO PADRE.VI SONO INVECE SULLA TERRA COLORO CHE AMANO TALMENTE IL SIGNORE DA RINCHIUDERSI IN UN MONASTERO EVITANDO QUALSIASI CONTATTO ESTERNO PER DEDICARE OGNI PIU' PICCOLO PENSIERO AL SIGNORE.COSTORO SONO PERSONE DI CLAUSURA MA VI SONO ANCHE COLORO CHE PUR APPARTENENDO ALLA VITA PUBBLICA SERBANO NEL CUORE UN AMORE IMMENSO PER ME..COSTORO SI CHIAMANO..FIGLI PREDILETTI DEL SIGNORE..POICHE' NEL SILENZIO DEL LORO CUORE OFFRONO IL MIO CALVARIO OSSIA LA LORO SOFFERENZA, I LORO PATIMENTI COME IO HO OFFERTO PER I PECCATORI, PER GLI ATEI, PER I DANNATI.E' DIFFICILE CREDERE CHE ESISTANO QUESTE ANIME BENEDETTE E SEMPLICI,IN QUANTO L'UOMO CREDE SOLO A CIO' CHE CONOSCE,CHE VEDE E CHE PUO' STUDIARE CON LA MENTE..MA IN VERITA' VI DICO..ESSI SONO I MARTIRI DELLA VITA TERRENA..COLORO CHE SOLO PER AMORE MIO E NULL'ALTRO DONANO COMPLETAMENTE SE STESSI SENZA NULLA CONOSCERE.. PER SENSAZIONE D'AMORE DI FRATELLANZA.IN TAL CASO L'AMORE CON DIO F' PERFETTO..GESU

IL PROSSIMO..

QUANDO ERO SULLA TERRA DISSI LORO..AMATEVI L'UN L'ALTRO ED ESSI RISPOSERO ..LO FACCIAMO GIA'..MA IO REPLICAI ..NON ABBASTANZA.QUANDO MI CROCIFISSERO ALCUNI COMPRESERO IL SIGNIFICATO DI QUESTA MIA AFFERMAZIONE,ALTRI RIMASERO PIETRFFICATI NEI LORO CUORI.OGGI IN VERITA' VI DICO ..COLORO CHE MI TRADISCONO SONO UGUALI A COLORO CHE A QUEL TEMPO RIMASERO PIETRFICATI NEI LORO CUORI..GESU

lunedì 24 settembre 2012

IL CUORE

UN INCONTRO

domenica 23 settembre 2012

L'AMORE SOFFERTO..

Vi erano due persone che non si conoscevano affatto ma che avevano gli stessi problemi..erano innamorati e non ricambiati come erano i propri desideri per cui soffrivano in silenzio le pene dell'amore.L'uno purtroppo aveva una corrispondenza saltuaria con una donna solo se l'altra decideva che voleva fare sesso con lui o aveva necessità di confidarsi per essere compresa nelle sue peripezie e non dava adito ai sentimenti che le venivano offerti in un piatto d'argento..l'altra era una creatura timida e gentile che soffriva in silenzio per questo battito che l'avvertiva d'essere non corrisposta e non compresa.Ambedue avrebbero desiderato incontrrare la cosiddetta "anima gemella" poichè la propria esistenza richiedeva tale conformità d'essere e la solitudine del cuore faceva avvertire che non eri confermata nei pensieri altrui.Ambedue avrebbero voluto una relazione che si sarebbe conclusa in una vita a due ove i problemi, le difficoltà incontrate si potevano superare con la certezza dell'amore nutrito e la possibilità della speranza avvertita.Purtroppo la situazione non diceva queste affermazioni e i due soffrivano atrocemente per la sensibilità non avvertita.Un giorno qualsiasi la ragazza entrando in un negozio per comprare delle scarpe vide un uomo alla cassa che la guardava continuamente quando ella si misurava le diverse calzature ,ma non trovando alcun paio che le piacesse particolrmente, stava per andarsene quando si sentì chiamare dall'uomo che le disse di dare il proprio indirizzo affinchè con il nuovo arrivo potesse chiamarla e quindi sperare d'incontrare finalmente le sua approvazione..ella lo dette e uscì dal negozio ma in seguito si accontentò di un altro paio di calzature che pur non corrispondendo ai suoi desideri la facevano sentire agile e preparata alle diverse difficoltà che avrebbe incontrato.Una sera squillò il telefono ..era l'uomo della cassa che l'avvertiva dei nuovi arrivi e la pregava di passare per il negozio..forse avrebbe trovato quello che cercava..ella vi si recò senza entusiasmo ma quell'uomo aveva ragione..vi erano le sue scarpe e in seguito trovò l'affetto e l'amore dell'uomo che non l'abbandonarono più..calzava le scarpe desiderate e divideva la propria esistenza con colui che nutriva per lei un sentimento duraturo e sincero..L'altro ragazzo non riusciva ad essere in pace con sè stesso..aspettava la donnna che amava con fervore ma quando ella se ne andava si sentiva più solo di prima.In effetti ella era una breve apparizione che non lasciava dietro di sè che dolore e pensieri di sconsolate reticenze della propria vita.L'uomo lo sapeva ma non riusciva a staccarsene tanto grande era la sua passione..mentre viveva questo momento udì un pianto sommesso e straziante..pensò che fosse il suo tormento oppure una sua immaginazione,ma il pianto con i relativi singhiozzi si fecero più forti..aprì la porta di casa e si trovò di fronte ad una fanciulla che smise di piangere quando lo vide,,per la vergogna e l'intimità scoperta..ella aveva visto uscire la ragazza e pensando che in quella casa non vi fosse nessuno dette ampio sfogo al suo dolore.Più tardi calmatasi avrebbe trovato qualcosa da mangiare saltando dalla finestra aperta..ma le cose non andarono così ed ora guardava stupefatta quell'uomo che le diceva di entrare in casa commosso dalle sue lacrime.Ella si lavò.mangiò e quando si fu calmata gli narrò la sua storia.I suoi genitori erano morti in una rapina ed ella si era salvata nascondendosi sotto al letto, poi fuggendo terrorizzata da una villetta che era situata distante dall'abitazione dell'uomo. Inutile narrare lo sconforto,la disperazione e l' immensa calamità della ragazza ma l'uomo l'abbracciò con trasporto preso anc'hegli dallo stesso momento che trasportava ambedue in un complesso ma sincero costruttivo amore fatto di sofferenze diverse, ma che li univano in un unico dolore che li avvicinava e non faceva loro sentire la realtà amara della vita

LA SEMBIANZA..

E' simile all'apparenza ma la differenza è quella che l'una riceve stimoli saltuari apprendendo da noi quello che desideriamo essere,mentre l'altra è continuativa nel nostro modo di essere.La prima è come noi vogliamo che sia..la natura del suo contenuto si avvale dei nostri sogni simili ad un balcone fiorito ove non vi sono recipienti colmi d'acqua che offuscano la vista del cuore..la seconda al contrario assume la stessa configurazione ma è solo per chi non va oltre appunto l'apparenza, ove vi sono i recipienti colmi d'acqua ed è appunto ciò che non vediamo se non dopo esserci accorti della reale situazione in cui ci verremo a trovare.L'apparenza inganna e si avvale di una confusione mentale in cui ogni essere umano si accorge dopo la relativa conoscenza concepita con le sensibilità proprie, mentre la sembianza dura poco solamente per darci l'illusione di quel che nel nostro cuore assume il significato del desiderio espresso silenziosamente.Assumere questo concetto non attribuito alcune volte alla certezza della personalità curata nei minimi particolari e coadiuvata dagli effetti che in seguito comportino conseguenze affermative, come i sogni non realizzati, conduce l'uomo a mete di colore diverso e naturalmente non veritiere..così come l'altra la cui differenza viene concepita come un'attribuzione di modificare o di non rivelare la concretezza di una personalità non amata, ma coercizzata in una corazza che limita le espressioni e le modalità per simulare quello che non esiste.Quando troviamo la bellezza di un'apparenza non registrata nel nostro cuore significa che dobbiamo dare la precedenza alla sembianza di frustrate aspirazioni che lasceranno intravedere la realtà delle situazioni..

sabato 22 settembre 2012

IL CONSIGLIO..

Quanti di noi ascoltano i consigli che riceviamo dagli altri? Credo pochi poichè pur ascoltandoli preferiamo fare una scelta nostra che verifichi una delusione oppure la validità dell'argomento.Condurre una vita in tal modo è a volte errato poichè noi non vediamo tutte le angolature della questione in oggetto e non vogliamo ascoltare chi al contrario ci afferma mettendoci in evidenza il "pro e il contro".C'illudiamo continuamente sugli effetti che scaturiranno dalle proprie conoscenze,dall'esperienza che in questi casi crediamo sia nostra amica e poi..ci accorgiamo infine che abbiamo sbagliato.A volte riusciamo a rimediare,a volte l'errore compiuto con le relative conseguenze ci dà un rammarico totale della scelta fatta..ma se riflettessimo per un attimo senza farci trasportare dall'amarezza dell'evento comprenderemmo che anche in quel caso deludente abbiamo imparato qualcosa..a non compiere passi da soli poichè come i bambini che vengono condotti per mano altrimenti da soli cadrebbero, abbiamo necessità dei consigli altrui in quanto la visione della situazione sarà vista con accortezza e senza preamboli di sorta..

venerdì 21 settembre 2012

SEMPRE..

Una parola difficile e complicata che pronunciamo facilmente poichè in quel momento sentiamo che la vita ci accompagnerà nei nostri desideri e non lascerà che quegli attimi o quelle situazioni si disperdano nel vento delle specifiche qualità che ci verranno incontro.Per alcuni avviene così,per altri tutto finisce e lascia un amaro ricordo che ci farà sperare in un avvenire più lieto.Nulla è comunque per sempre in quanto l'esistenza umana dura "lo spazio di un mattino."così dicono i francesi ma la realtà della sincera e affermata verità,ci afferma che il tutto si disperde come le nuvole che passano in cielo velocemente.A noi sembrano sempre le stesse,ma al contrario esse hanno forme diverse quasi a dimostrarci che si affievoliscono con il passaggio della nostra vita.Il sempre ha un significato relativo e naturalmente non corrisponde al periodo che viviamo,ma noi eterni romantici vogliamo confermare che non cambieremo idea in quanto i nostri sentimenti dureranno fino alla fine dei nostri giorni.Noi vorremmo che fosse così..ma anche i desideri più forti ad un tratto si spegneranno,la volontà cederà il passo alla monotonia delle succursali condizioni di essere e il tutto terminerà con un sospiro di sollievo dimenticando la parola..sempre..

IL CAMMINO..

Quando dobbiamo percorrere una strada nuova ci formiamo nella nostra mente un certo quoziente di tempo e di facilità che dobbiamo intraprendere per spendere meno energie e fare presto.In seguito vediamo se vi sono scorciatoie e dribbliamo gli eventuali ostacoli che potremmo incontrare.Quando il percorso è diventato abituale allora lo percorriamo facilmente con un'abitudine di riflessi che si coniugano con la parentesi dei problemi incontrati.Ma se al contrario quella strada la dobbiamo percorrere una sola volta, allora il cammino risulterà più studiato nei minimi particolari.Così è la nostra vita..se la "routine" quotidiana è formata dagli stessi elementi la strada risulterà comoda e monocorde..in caso contrario essa ci dimostrerà le difficoltà da superare con dovizia di particolari.Questi ostacoli risulteranno un "optional" oppure essi si dimostreranno complici della nostra esistenza senza la parola "valicabili" e c'impediranno di proseguire il cammino? Non è dato di saperlo..la prontezza di riflessi deve obbligatoriamente essere sempre all'erta poichè siamo deboli anche se la volontà vuole dimostrarci il contrario e la semplificazione degli eventi maturati ci obbliga alla compensazione dei nostri limiti..ogni uomo possiede in sè la carica di ricevimento di chiamata sia che siano urbane o interurbane..ma deve ascoltarle tutte per decidere e scegliere quale sia la migliore e la più efficiente..altrimenti il cammino diventerà non percorribile se non poco valicabile..

giovedì 20 settembre 2012

IL TRAMONTO..

Le giornate si sono accorciate,la temperatura si è abbassata.. inizia l'autunno per poi fevorire l'inverno.Mi lamento dell'estate il cui caldo non ti fa respirare ma in questo periodo la tristezza mi assale..forse perchè il tempo è grigio o forse perchè avviene tutto all'improvviso..eppure ho atteso questo momento in cui l'atmosfera è più gradevole.puoi uscire senza che il sole ti bruci e la notte le zanzare se ne sono andate.La pioggia fa udire la sua presenza e noi l'abbiamo attesa tanto che pensavamo ci avesse dimenticato,così come le colture che hanno avuto la peggio.Si ricomincia la solita vita.gli amici sono indaffarati a mettere in ordine le proprie cose.e ci si vede solo il sabato.L'inverno è lungo ma è nostro amico anche se pensiamo che durante la sua permanenza il lavoro ci occupa gran parte del nostro tempo e dobbiamo alzarci presto al mattino.Esso porta con sè il periodo natalizio in cui sembra che tutti ci vogliamo bene,la neve che ci consente brillanti escursioni sugli sports preferiti e finalmente possiamo mangiare i dolci che sono proibitivi d'estate.Attendo con ansia la cioccolata al latte,i cioccolatini e lo zucchero che mi offre tanta serenità e beatitudine.Non esiste più fino alla nuova estate il tramonto sulla spiaggia che ci fa sognare,i cui colori sono indescrivibili, mentre il sole si vede dall'altro lato del pianeta e il vento fa da padrone su tutto e su tutti ..ci sembra che ogni attimo ci venga incontro con la malizia del piacere, della gioia del momento non amato e poi il buio..ma anche questo fenomeno possiede le sue qualità con le stelle che se non le vediamo esse c'illuminano e ci fanno avvertire l'amicizia della loro presenza..ora tutto risulta senza calore.. tra poco se ne andrà anche l'ora legale e avvertiremo la cordialità della stagione che a tutti i costi vuole essere amata, ma che non possiede le qualità precedenti..

mercoledì 19 settembre 2012

I MIEI CONTATTI....

Ho pochi contatti e quei pochi sono conoscenze non amici..si afferma l'amicizia e poi ci s'ignora? Perchè? Non lo so..forse perchè non dò adito a chiacchiere sulla politica,non offro alcun tipo di ricreazione o di svago...detesto intrufolarmi negli affari altrui e il tempo che rimane preferisco dedicarlo al "fruttodelbosco"ove esprimo i miei pensieri anche se qualcuno non li condivide.Mi dispiace essere ignorata soprattutto quando scrivo un racconto che contiene sempre una morale per tutti noi compresa me stessa di cui non mi pregio di alcunchè..anzi mi ritengo l'ultima ruota del carro per quanto riguarda ciò che scrivo.Però una cosa la devo dire a mia difesa..posseggo un cuore grande che a volte soffre per le delusioni subite..sono pronta a darlo a chiunque sento che ne abbia bisogno.. vuoi che sia un consiglio o un'immaginaria realtà della sua esistenza e mi accorgo d'essere ascoltata nel momento delle mie parole espresse con sincerità d'animo e in seguito essere dimenticata..forse la vita è così..certamente la sporadica allusione alla concretezza altrui non esiste.. esiste solo il divulgamento di sè.la profezia dell'avvenire per quanto riguarda i problemi sociali,la discordia della politica e l'insieme di abbracci e baci che s'inviano per educazione.Ma nel fondo del mio cuore non ritengo che queste considerazioni siano vere e giuste.continuerò ad essere una persona che s'illude ma con l'illusione di una carezza che certamente un giorno verrà..

martedì 18 settembre 2012

L'IMMAGINAZIONE..

E' bello avere questa grande sensibilità in cui la fisionomia dell'individuo si stacca dalla praticità della vita per involarsi in immaginarie situazioni che lo fanno sognare e lo rendono felice.Possedere questa qualità ha un significato sensibile e oltremodo vantaggioso per la propria "psiche" in quanto allontana l'individuo per alcuni momenti dalle ineluttabilità quotidiane lasciandosi trasportare nei desideri che più si aggradano alla sua volontà e lo concupiscono in un mondo ricco di benessere ove il dolore non è presente.. affinchè si renda conto che la mente può dare queste significative illusioni espresse dalla volontà umana e sollevare gli animi tormentati.Certo al risveglio la solita "routine" diventa amara e ci si rende conto che la realtà è un'altra..ma basta nuovamente usare l'immaginazione per rendere le situazioni piacevoli alla propria volontà.Lo sbaglio sta nel continuare ad immaginare e a non rendersi conto del mondo che ci circonda poichè la vita è tutt'altra cosa e va presa a piccole dosi altrimenti rischiamo di soffocare..alcuni continuano a immaginare anche quando non dovrebbero, ne consegue che per loro questo dono diventa un'irreparabile sconfitta..

LA REPUTAZIONE..

Ognuno di noi mira a ottenere una stima,una reputazione che soddisfi la nostra vita sia per noi stessi, sia per occupare un posto nella società in cui viviamo ove siamo ritenuti degni di rispetto.Per questo motivo ogni individuo si comporterà con efficienti risultati in cui convergono quelle modalità che si costruiscono una alla volta con il semplice e perfetto reclutamento dei doveri da compiere.Non è facile intraprendere una strada che sia spianata per i propri desideri e i singoli conflitti ove albergano le inquietudini, le probabilità d'insuccesso che determinano la personalità dell'uomo.Ognuno cerca di arrangiarsi alla meglio,di soccorrere chi ha bisogno,di non intervenire nelle cause che non lo riguardano e se ciò dovesse accadere con insistenza,allora provvederà a mettere pace fra i contendenti per affrontare insieme i problemi che sorgono continuamente. Non emettere giudizi sugli altri,tacere nelle discussioni ove l'insulto è di prammatica,non rispondere alle cattiverie che usurpano la bellezza dell'interiorità,non concepire vendette, nè comprensioni verso chi ha sbagliato,non imbrogliare chi ripone la fiducia in noi ed essere pronti a dimenticare il tutto per accreditarsi quella stima che si chiama sensibilità del cuore..ove tutti devono inchinarsi per la reputazione del proprio rispetto..

lunedì 17 settembre 2012

L'APPRENDIMENTO..

A scuola si apprendono le prime nozioni, in seguito queste diventeranno più complesse e istruttive per la vita che ci attende.Molti individui non terminano le scuole.altri sono autodidatti e altri restano ignoranti..ma ci domandiamo come affronteranno un'esistenza capace di tradurre le significative apparenze che determinano la figura dell'uomo?Molti credono che l'istruzione dovuta all'apprendimento sia efficace se affrontata con scrupolosità e applicazione continua attraverso gli studi e completata dall'esperienza..altri non badano a tutto ciò..per loro è importante il guadagno costruito anche con difficoltà d'imbroglio.mentre altri tengono a far sentire nella conversazione che sono colti in materia e che rispondono con una certa efficacia con la prontezza dei riflessi ma non con la prontezza del proprio cuore.Ci siamo mai chiesti se l'apprendimento termina con l'età matura oppure esso continua fino al termine dei nostri giorni?La sottoscritta ritiene che questo termine non abbia mai una fine..l'esistenza mostra continuamente i suoi lati sia positivi che negativi e noi dobbiamo risolverli in base a ciò che sentiamo,a quello che precedentemente abbiamo studiato o avvertito dentro di noi per andare avanti nel miglior modo che crediamo sia possibile.L'apprendimento quindi non termina mai se vogliamo essere sinceri con noi stessi..l'esperienza ricavata dagli scritti studiati insegna che la vita è dipendente da tutto questo,che la maggior parte dei casi si risolvono con lo studio della materia in cui la prontezza dei riflessi espone quello che si deve compiere..allora come spieghiamo che i contadini o chi come loro che non hanno potuto studiare sono i filosofi della vita? Non sappiamo spiegarcelo ma essi hanno la serietà della vita vissuta e danno a quella degli altri un'esistenza basata sull'esperienza degli anni trascorsi in cui le delusioni sono state cancellate dalle speranze realizzate in parte le quali hanno dato ai loro figli un'altra strada diversa dalla loro...

domenica 16 settembre 2012

LA BONTA' D'ANIMO..

E' una virtù che pochi hanno poichè si fanno trasportare dal giudizio che se anche risulta negativo, sopravviene la bontà d'animo a cancellarne le tracce.In un piccolo paese viveva una vecchia zitella ..non aveva voluto sposarsi poichè riteneva che chiunque si presentasse al suo cospetto non era degno di possederla e così pensando gli anni trascorsi passavano inesorabilmente e ora era sola con i suoi pensieri..senza amore, nè odio ..sola ed incapace di riflettere con buona volontà al suo passato.Nessuno veniva a trovarla,a chiederle come stava,ad aiutarla essendo nella vecchiaia fragile e senza forze..si rammaricava che a stento quelle rare volte che usciva poche persone la salutavano e sempre bisbigliando con parole di tono basso senza fermarsi a scambiare quattro chiacchiere..del resto quando era giovane ella si era comportata allo stesso modo per cui le amicizie non le aveva coltivate.Una sera sentì bussare alla sua porta..non voleva aprire dato il suo carattere ma l'insistenza dell'altro le fece cambiare idea..si trovò dinnanzi un ragazzo con un cane..la meraviglia fu tale che non ebbe il coraggio di parlare, ma l'altro le disse prontamente che chiedeva asilo per la notte poichè avendo litigato con il padre aveva sbattuto la porta di casa e se n'era andato.La ragione le fece pronunciare parole di ritorno,di chiedere scusa,di preoccupazione se non fosse rientrato..ma stranamente sentì che il cuore le diceva di riceverlo per la notte data l'ora tarda..Il ragazzo prontamente accolse l'invito..non aveva mangiato e insieme al cane terminarono quello che era rimasto della cena della vecchia,poi si acomodarono sul divano e un lungo sonno ristoratore li avvinse...la notte ella non potè chiudere occhio..cosa doveva fare?Certamente l'indomani avrebbe avvertito i genitori.che lo avrebbero perdonato..ma lo sguardo del ragazzo che mostrava in un primo momento la fierezza della sua forza di volontà dimostrata, in seguito lasciando il posto alla dolenza dell'accaduto per la sofferenza di trovarsi in quella situazione ed ella ne aveva colto l'amarezza, le costruiva un sincero affetto per il fanciullo.Al mattino gli portò la colazione..aveva fatto avvertire i genitori dal lattaio e attendeva il suo risveglio ..non gli aveva chiesto il perchè della vicenda..secondo il suo modo di pensare aveva ragione il padre..ma per non emettere alcun giudizio preferì tacere anche al mattino.Il ragazzo si svegliò, fece colazione e il cane scodinzolò per dirle che era contento dello stomaco sazio.. e quindi le disse con gioia non espressa per quanto ricevuto, ma poichè aveva compreso la solitudine della donna..perchè non andiamo a fare una passeggiata?E' giorno di festa,c'è un bel sole e in piazza c'è la fiera..la donna non se lo fece ripetere e gli abitanti videro una vecchia zitella che si appoggiava al braccio del fanciullo seguita da un cane con un sorriso smagliante che metteva in evidenza quello che non aveva mai dimostrato..la bontà d'animo

sabato 15 settembre 2012

IL SOLITO "TRA TRAN"..

Ci lamentiamo delle vicende che ogni giorno dobbiamo affrontare nella nostra quotidianità per vivere un'esistenza serena..ma a volte qualche cambiamento che ci tolga la sensibilità acquisita nelle fortuite avventure che dobbiamo affrontare ci fanno rimpiangere il "tran tran" quotidiano.Siamo abituati ad una specifica attenzione nella quale si svolgono i relativi compiti e le competenze acquisite che dimostrano quanto siamo esperti nell'affrontarle..ci prepariamo con dovizia di particolari ma gli imprevisti che accadono distolgono lo sguardo dalla continuità che ci avvolge come una calda coperta che racchiude le proprie emozioni e le singole velleità.Ogni uomo tende a lamentarsi di condurre una vita grigia e uguale nella scena di un teatro ove si rappresenta sempre la medesima recitazione,ma se questa apporta dei cambiamenti, delle modifiche che non si sono preventivate,allora il tutto salta per lasciarci in un avvilimento totale che annienta la nostra volontà e il proprio interesse a quello che con fatica abbiamo costruito.La sensibilità dei sentimenti prodotti dalla reciproca ccnversione di richieste e di combattute relazioni intercorse con gli altri,l'avvicendamento di promesse non mantenute,la probabilità d'insuccessi,ci offrono un quadro diverso e ineluttabile nel compromesso della vita.Abbastanza dolente è la scuola di rammarico,la protesi della rinuncia, la follia di quanto si era sperato che ci spiegano la mancata volontà di continuare una strada diversa in cui non ci ritroviamo più il solito e bene augurato "tran tran"..

venerdì 14 settembre 2012

UN AMICO RITROVATO..

Non era ancora nato quando frequentavo la sua famiglia,poi l'ho visto ragazzo ed infine uomo.In seguito ci siamo persi di vista..la vita a volte ci distacca dalle persone che amiamo forse per darci l'opportunità di riflettere su quanto abbiamo perduto.Avendo già una figlia e lui avendo perso la mamma credevo di potere adempiere ai miei doveri d'amore che sentivo nel cuore per ambedue..ma ad un tratto è scomparso e non ho avuto più sue notizie.Gli anni sono trascorsi,molte cose sono avvenute e altrettante sono cambiate..la famiglia,il lavoro, le faccende da sbrigare ti hanno tolto il pensiero di quel tempo o almeno tu lo credevi perchè la vita si diverte a giocare con te,con i tuoi affetti,con le lontananze che credi abbiano condotto lontano o quantomeno cancellato i tuoi ricordi..ma a volte basta un piccolo frammento visivo, una situazione non prevista che ti riporta inevitabilmente a quel tempo, a ciò che hai vissuto e rammenti quello che supponevi non ti appartenesse più.Ad un tratto ecco che l'esistenza ha terminato il suo gioco, oppure si appresta a offrirtene un altro diverso e speciale..per una curiosità fortuita ecco riapparire l'amico di cui non avevi notizie..sta bene e lavora in un'altra città..allora il tuo cuore esulta..non è vero che hai dimenticato..oppure hai riposto in un angolo del tuo cuore i tuoi ricordi..essi ci sono tutti,ci sono sempre stati e riaffiorano uno alla volta per darti gioia e per ricordarti che la vita in tal senso è una conquista già fatta..

OFFENDERE QUANDO NON E' IL CASO..

Molte persone hanno l'offesa facile..per loro pronunciare parole che danneggiano la sensibilità degli altri è un'abitudine di cui forse non se ne rendono conto.Ognuno di noi diventa suscettibile se viene denigrato anche con semplici parole,con paragoni che determinano la personalità dell'altro,il quale pronunciandole desidera fare del male opportunamente e ferire l'amor proprio di chi lo ascolterà o lo leggerà.Questi individui si sentono superiori poichè gli altri con le loro adulazioni li fanno essere e sentire tali,ma se incontrano il cosiddetto "pan per focaccia"si può anche giungere ad una lite vera e propria..ne consegue che sarebbe meglio lasciar perdere in quanto si dialoga con una permalosità di cui in seguito a conti fatti non ne vale la pena..Costoro hanno per difesa l'offesa e non si accorgono o ripeto fanno finta, che il dardo ha colpito con cattiveria e con malignità chi dal canto suo era ignaro di tale comportamento.Anzi si esaltano se il centro del bersaglio presenta la freccetta scaturita da mani provette e pianificate per dare la realtà con chi si ha a che fare.Gratta, gratta la vernice.. fuori verrà la realtà di chi si è verniciato apposta per l'occasione,in modo da camuffarsi e non farsi riconoscere chi realmente sia..ma la vita non gli concederà neppure in prestito tale dono..anzi lo smaschererà affinchè venga riconosciuto per ciò che realmente è..un individuo da non frequentare mai..

LA FINE DI UN'AVVENTURA..

All'inizio sembra tutto roseo..l'incontro,le mani,gli sguardi,i baci e gli abbracci etc.ma in seguito la discordanza d'idee, la possibilità di un'altra scelta,la ricreazione non più ritrovata,la minestra riscaldata ed i problemi sorti lasciano un segno di cambiamento che trafigge sempre il cuore di una delle due parti.Allora si crede che il mondo ce l'abbia con noi, che non siamo fortunati, che la vita non vale la pena d'essere vissuta se ha mostrato il suo modo di essere in quella qualità che non aspettavamo..ma perchè abbiamo creduto,sperato nell'impossibile.?.Quando dall'inizio sapevamo attraverso la propria sensibilità che dava adito alle piccole mancanze,alla differenza di carattere che sarebbe andata a finire in tal modo?Ci crogiolavamo in un cambiamento,ci aspettavamo che le cose andassero a finire in un altro modo..e allora se ciò non è accaduto la relazione deve avere un termine..meglio così che dopo... quando l'anello nuziale non fa che aumentare il dolore e la sofferenza.Molti si aspettano da un'improvvisa simpatia che a volte suggella l'amore che la "liason" vada avanti,che proceda su binari già determinati..ma spesso accade che uno dei binari si raffreddi troppo e allora accade l'imprevisto..si resta soli a rimpiangere quei momenti,quegli attimi perduti in un sogno che non ritornerà più..

mercoledì 12 settembre 2012

QUELLI CHE USANO PRENDERE LA ROBA DEGLI ALTRI..

Appropriarsi della roba altrui.vuoi perchè piace,vuoi per dispetto,vuoi per altri motivi è comunque rubare... che sia di valore o meno non importa..quello che è di rilevanza morale significa togliere all'altro ciò che più gli piace o ciò che più gli è caro.Il più delle volte si commette questo oltraggio per rubare ma se ciò avviene per fare un grave dispetto allora il gesto è crudele e non vi sono parole che possano commentare l'accaduto.Anche gli oggetti più insignificanti vengono tolti alla persona che non ci sta a cuore e godiamo quando inevitabilmente la si cerca con fervore per poi aggiungere..io non la ricordo affatto e comunque io non c'entro,.Dalle piccole cose alle grandi l'abitudine crudele..essa è condotta a procurare la sofferenza degli altri poichè magari l'oggetto prelevato rappresentava un caro ricordo e fa gioire coloro che sono avvezzi a queste situazioni di ladrocinio per dimostrare che si è superiori o quantomeno che con la misera vendita si è soddisfatti di quanto si è compiuto.E' vero che non dobbiamo essere attaccati alle cose terrene, ma se quegli oggetti sono stati per noi una rilevanza finanziaria e soprattutto quella morale in quanto rappresentavano un caro ricordo, ci viene procurato dolore e mancanza di fiducia verso coloro che amiamo.Perfino le foto che ci hanno accompagnato durante il percorso della nostra vita ci vengono tolte affinchè tutto quello che abbiamo attraversato sia con gli affetti che con il lavoro,non possiamo più gioire nel visionare quel determinato momento.Ma la nostra forza e il nostro coraggio consiste nel dire loro..tutto ciò non ha importanza poichè la vita continua..ci saranno altre occasioni,altri momenti in cui potremo adempiere alle proprie consumazioni di felicità..

lunedì 10 settembre 2012

GLI UOMINI IN CERCA D'AUTORE..

SONO QUELLI CHE NON CREDONO CHE CHI LI HA CREATI ESISTA..ALLORA COME FANNO AD ESSERE VIVI?..L'AUTORE RISULTA INESISTENTE ..FORSE ESSI SI SONO FATTI DA SOLI..CHISSA'..VIVEVA IN UNA GRANDE CITTA' UNO DI QUESTI..' UN UOMO CHE COME LAVORO FACEVA L'ARROTINO,MA I TEMPI ERANO CAMBIATI E NON GUADAGNAVA PIU' COME PRIMA.EGLI SI RECAVA PER LE STRADE URLANDO LA SUA PRESENZA E LE PERSONE CALAVANO IL PANIERE CON I SOLDI E LE LAME DA AFFILARE..NEI TEMPI ODIERNI QUELLE STESSE PERSONE PREFERIVANO COMPRARLE NUOVE.UNA SERA CHE SI TROVAVA A TAVOLA AVENDO TERMINATO QUEL POCO DI CENA CHE ERA RIUSCITO A RECIMOLARE,VIDE ATTRAVERSO GLI OCCHIALI CHE PORTAVA UN FANCIULLO CHE LO GUARDAVA ATTENTAMENTE..NON SI SPAVENTO' MA IL CUORE GLI BATTEVA FORTE PER QUELLA INASPETTATA PRESENZA CHE COMPRENDEVA NON ESSERE DI QUESTO MONDO,SI GUARDARONO PER UN PO' PER STUDIARSI L'UN L'ALTRO E POI IL FANCIULLO GLI DISSE..TU MI VEDI? SI..RISPOSE L'ALTRO E QUINDI IO ESISTO IN QUESTO MOMENTO PER TE...MA SAI ANCHE CHE NON APPARTENGO AL TUO MONDO..SI..CONTINUO' A RISPONDERE L'ARROTINO...ALLORA POICHè' MI VEDI TU CREDI ALLA MIA ESISTENZA..SE NON MI VEDESSI TU NON AVRESTI DUBBI..IO PER TE NON CI SAREI..ANCHE IO TI VEDO MA LA DIFFERENZA CONSISTE NEL FATTO CHE TU ESISITI COMUNQUE PERCHE' VIVI..DETTO QUESTO SCOMPARVE LASCIANDO ALLIBITO IL POVER'UOMO .EGLI NON SAPEVA COSA FARE,COSA PENSARE..PERCHE' ERA VENUTO DA LUI? TANTI LA PENSAVANO ALLO STSSO MODO ..CHE COLPA AVEVA SE RITENEVA CHE NULLA ESISTEVA, CHE NULLA GLI AVREBBE DATO QUELLA FELICITA' DOPO LA MORTE..MA UN GIORNO ANDANDO PER LE STRADE RIVIDE IL FANCIULLO E CHIAMANDOLO GLI RICORDO' LA RECIPROCA CONOSCENZA MA QUELLO SBALORDITO NEGO' IL TUTTO..NEGO' D'AVERLO CONOSCIUTO, D'ESSERE STATO DA LUI QUELLA SERA CHE L'ALTRO ACCENNAVA ETC..E QUINDI RITENNE LE SUE PAROLE FARNETICANTI ...CON UN'ALZATA DI SPALLE GLI DISSE..TU PER ME NON ESISTI..AFFERMI PAROLE SENZA SENSO CERCATI UN ALTRO AUTORE ,UN ALTRO CHE RISPETTI LE TUE PAROLE..E SE NE ANDO' FISCHIETTANDO..ALLORA L'UOMO COMPRESE..NON CREDEVA A COLUI CHE L'AVEVA CREATO ED IL FANCIULLO NON CREDETTE ALLE SUE PAROLE..

LA RAGIONE DI TUTTO..

Vi sono individui che vogliono la ragione a tutti i costi..girano e rigirano il discorso fino a quando per esautorazione si afferma ..va bene..La superficialità dimostrata nelle vicende narrate a scopo d'imporre la propria volontà a discapito altrui, evidenzia l'egoismo che si nutre per ottenere a qualsiasi costo ciò che più danneggia gli altri.Non importa se la richiesta può essere valutata secondo le proprie possibilità..si vuole,si esige e basta.A volte la ragione dimentica la possibilità di non essere concessa in quanto deve prevalere sulle reali conseguenze ch'essa comporta e sulle reali capacità di affermazione nella vita degli altri che malgrado tutto cedono di fronte alle continue e persistenti discussioni dettate dalla volontà altrui.Costoro non conoscono limiti, nè avvertono o fanno finta di non avvertire la sofferenza che danno agli altri che pur non potendo offrire la richiesta affermando le scarse possibilità d'attuazione,concedono il tutto per la tranquillità dello spirito.Al che se si cede una volta dimostrando così la propria debolezza, le successive ragioni di una qualunque non imperiosa necessità che si potrebbe ovviare senza dimenticare la realtà altrui diventerebbe una continuità senza sosta..ma coloro che fanno della propria esistenza un continuo domandare,chiedere per ottenere qualsiasi elemento di soddisfazione propria, non comprendono che a loro volta la vita si domanderà la ragione della loro esistenza..

venerdì 7 settembre 2012

PRONTI..IN SCENA..

Tutti noi recitiamo..chi più chi meno la parte che meglio si addice al nostro carattere.anche i fanciulli vengono addestrati nella recita scolastica e crescendo questo modo di vivere lo si cura meticolosamente per ovviare ad una verità che scoprirebbe la propria incolumità di fronte agli altri..così si crede.L'attore viene scelto in conformità della propria preparazione in quanto si dovrà calare nella parte assegnatali e noi facciamo la medesima cosa..cerchiamo a nostra volta d'essere perfetti nella recitazione della vita.L'abitudine a tale comportamento c'induce a credere che gli altri non s'accorgano della finzione dimostrata ma avviene che un tono sbagliato a volte, possa rendere la realtà della situazione.Gli attori a fine recitazione credono che quello che hanno interpretato finisca con il sipario calato e non s'accorgono più che al contrario la recita continua in un altro modo,in altre circostanze..alcuni si trasformano in esseri meschini,altri senza amore, senza sapere che l'amore non va detto a parole ma bisogna farlo sentire dentro.. così come a teatro hanno fatto palpitare gli spettatori nella loro bravura recitando alla perfezione ed immergendosi totalmente nella parte che più si confaceva alla propria individualità e alla fisionomia dell'opera..dovrebbero spogliarsi di quanto hanno offerto per diventare in realtà quello che sono..degli attori prima,degli uomini dopo..

IL BASTONE..

Quando si afferma..sarai il bastone della mia vecchiaia..si vuole intendere che si offre ad un'altra persona la possibilità d'aiuto per andare avanti.Il bastone è il soccorso di persone malate,anziane e anche per i bambini che quando commettono le marachelle si dice..attento che prendo il bastone..serve ad eliminare insetti fastidiosi etc..molti individui credono che arrivati ad una certa età esso rappresenti l'anzianità e l'impossibilità di camminare da soli..forse è così ma perchè non considerarlo un amico fidato? Se noi comprendessimo che anche il nostro cuore a volte ha necessità d'essere sorretto da un fantomatico bastone forse soffriremmo meno,o quantomeno saremmo aiutati a stare meglio..ma al contrario ci chiudiamo in noi stessi nel compiacimento del dolore e lasciamo fuori dalla nostra vita l'aiuto che gli altri ci possono dare.Il bastone rappresenta la perfetta sincronizzazione dei movimenti che usiamo adoperare per un cammino sicuro e scevro di cadute..allora l nostra anima a chi dovrebbe chiedere aiuto quando si trova in difficoltà? A chi ci dovremmo appoggiare per non infrangere le regole di una civile educazione?La verità consiste nel fatto che gli uomini sono presuntuosi e portati anche nella tarda età a mostrarsi ancora giovani, così come trattiamo la nostra anima quando ci chiede aiuto,quando ha bisogno di un cambiamento che le faccia trovare la pace anelata..ma in quel caso il bastone è ritenuto un "optional"...

LA CAPACITA' DI SOFFERENZA..

Quando ero fanciullo spesso mi recavo nel tempio per ascoltare la parola dei saggi di coloro che m'istruivano indicandomi la via per raggiungere la meta del Padre Mio.A quel tempo non comprendevo se anche dotato di una sensibilità superiore alla mia età, il compito difficile che mi aspettava poichè il mio cuore mi affermava la pietà del Padre Mio ma soprattutto il Suo Amore e dicevo a me stesso...Mio Padre mi ama,mi protegge,mi chiama a sè,non chiude il Suo cuore a chi lo invoca anche se costui è il suo Figlio prediletto nel quale si è compiaciuto..si fermerà dinnanzi al dolore di un Padre nel contemplare il desiderio del Figlio che è quello di compiacerlo in tutto ciò che ha stabilito..e allora il mio cuore si rasserenava poichè trovava pace,coraggio e fiducia nell'avvenire che gli era stato destinato.Quando compresi che la volontà del Padre suo non era mutata e appresi tutto "l'orrore" che avrei dovuto affrontare rivolsi gli occhi al cielo e così pregai..Padre sia fatta la tua volontà e non la mia..ti prego se puoi allontana da me questo Calice,ma nello stesso tempo affermo il tuo desiderio,poichè nel mio dolore se necassario desidero compiacerti poichè alfine sono consapevole del mio costruito per altri,affinchè essi comprendano in eterno cosa hai fatto per loro.in quei momenti il mio cuore era turbato,mi sentivo dilaniare dal dolore e paventavo l'ora stabilita..ma proprio in quegli istanti mi univo a Lui in eterno..GESU'

mercoledì 5 settembre 2012

I DEBITI..

I debiti possono essere sia morali che finanziari..ambedue nell'esistenza umana occupano un posto di rilievo per la figura di ogni uomo, per quanto riguarda non solo se stesso, ma anche per il traguardo che si ritiene debba raggiungere.Non si deve, nè si può promettere qualcosa che in partenza si comprende non si manterrà poichè la propria individualità non si disputerà nell'arena di coloro che si ritengono persone d'onore, ma nell'arena ove il toro vince sul matador per disattenzione dell'altro.Quando un uomo sa di conseguire e segnalare con la propria costruzione che gli fa ottenere una certa dose di rispetto per le promesse fatte e mantenute,si può affermare che costui ha conseguito e mantenuto la sua dignità anche a costo di proprie privazioni,in caso contrario egli non sarà qualificato più tra coloro di cui ci si può fidare.Promettere significa dare a chi lo chiede la fiducia,la speranza che una finalità possa essere esaudita,che vi è qualcuno su cui poter contare e quando tutto ciò crolla.l'altro si sente abbandonato,privato e depauperato nella propria personalità,.preso in giro per quanto aveva creduto,per quanto aveva compreso la parola..amore per gli altri..che non hanno in tal caso nemmeno il coraggio di ammettere la singola effervescenza di parole dette per non essere più seccati,per non avere maggiori discordanze nella loro vita già ricca e preparata ad ogni evenienza.Nel mondo purtroppo ve ne sono molti, ma la loro mancanza di personalità li fa individuare dagli altri e messi da parte in modo tale da non essere più affermati come "uomini di parola".I debiti finanziari sono quelli che da sempre hanno attanagliato la vita dell'uomo poichè lo hanno reso schiavo della propria esistenza e della singola chiarezza della vita stessa.Allora costoro per essere coerenti con la propria personalità d'onore si sono connessi ad uomini di poche o senza alcuna qualità umana, che li hanno spogliati di quel poco che avevano.Alcuni che non sono riusciti a sanare i debiti, hanno creduto che togliendosi la vita si sono liberati dal peso che avvertivano senza comprendere che essa è un dono avuto con la nascita,ma è pur sempre data in prestito per condurci attraverso un cammino che risulta difficile,ma anche persuasivo di fronte alle calamità umane,nel senso come ho già spiegato precedentemente,che ci ha permesso di conoscere noi stessi,quanto eravamo capaci di fare ossia di operare e quanto infine era la nostra capacità nella specifica valutazione..facendo questo gesto abbiamo dimostrato la completa incapacità di fronte a ciò che ci veniva incontro anche nostro malgrado.,la viltà di noi stessi e la scarsa valutazione dell'esperienza acquisita.Si afferma..non fare il passo più lungo della gamba..ma purtroppo nel mondo oggi, la maggior parte degli esseri umani non ne tiene alcun conto..

martedì 4 settembre 2012

L'INSEGNANTE..

La prima volta che mi trovai dinnanzi a tanti alunni..per la precisione trenta,,il cuore mi batteva forte.Precedentemente avevo fatto molte domande di supplenza ma c'era sempre chi aveva già insegnato e quindi aveva più punti.Quella volta non speravo nulla..era un paese fuori città e vi andai spinta dalla speranza.Il preside era nato nella città che si chiamava come il mio cognome e incuriosito mi disse che la supplenza era per otto giorni e quindi mi condusse in classe.Mi trovai dinnanzi a tanti occhi che con stupore mi guardavano,si alzarono in piedi dicendo ..buongiorno..al che risposi che già alzandosi in piedi me l'avevano detto.Li feci sedere e molto turbata cominciai a fare l'appello per conoscerli meglio.Informata del percorso fstto precedentemente con l'altra insegnante, continuai una spiegazione meno difficile e altrettanto meno noiosa.Prima del suono del campanello decisi di dare loro un pò di ricreazione senza fare chiasso e stranamente così avvenne.Rientrata a casa iniziai a riflettere sull'operato che dovevo intraprendere..non era facile..le nozioni dei varii argomenti dovevano comprenderle e studiarle con interesse non con sofferenza o con completa abulia del caso..allora decisi che dopo la spiegazione avrei dettato dei piccoli riassunti per facilitare lo studio e che se fossero stati tranquilli avrei concesso loro sempre quei dieci minuti d'intervallo.Compresi che il rispetto era dovuto prima alla differente età e poi al posto che occupavo e lo dichiarai chiaramente e non alla rigida severità e all'intimidazione,lo potevo ottenere con l'affetto e con la stima della comunicazione reciproca e che se non comprendevano la spiegazione l'avrei resa più facile,del resto ero pagata per questo..il mio comportamento non era da considerarsi poco intelligente da parte loro oppure che non capivano, ma ero io che non mi ero spiegata bene..si creò un clima sereno e terminati i giorni stabiliti il preside mi pregò di finire il mese.Quando andai via il dispiacere fu comune e non vi racconterò degli anni che seguirono nei paesi alle volte sopra una stalla,o del tempo alzandomi alle cinque del mattino per essere in classe alle 8.20,col freddo e uscivo di casa ch'era ancora buio.. ma dopo..quando feci il concorso a cattedra che vinsi a Roma ove la prima domanda che mi fecero dopo avere studiato molto fu..perchè la pizza a Napoli riesce meglio che a Roma? La risposta sta nell'acqua che contiene maggiori quantità di sali minerali di calcio e di magnesio,seguirono poi con l'attuazione di un giardino accanto alla scuola e come avrei deciso di formarlo..la mia risposta fu che conoscendo il carattere degli alunni avrei dato loro la possibilità secondo le proprie facoltà di piantare fiori,verdure,o alberi etc...in tal modo avrei compreso meglio le loro finalità e il loro modo di essere sia sentimentale che speculativo e li avrei aiutati mettendo insieme quelli meno bravi con quelli che riuscivano meglio..in tal modo si fa con le piante..quelle più deboli si uniscono a quelle più forti per farle crescere con maggiore vigoria.. in seguito fecero le domande sulle nozioni che avevo studiato come credo,con grande approfondimento.Naturalmente il punteggio fu alto ed ebbi la nomina in una scuola vicino casa molto importante.Non ero mai in cattedra ma nei banchi con loro.in modo da farli sentire come se accettassero una seconda famiglia,comprendevo le loro difficoltà della crescita ed essi si confidavano con me.tolleravo solo due volte la propria mancanza di studio e non accettavo bugie..continuavo ad essere la seconda mamma quella che lasciavano al mattino e ritrovavano a scuola.Le ragazze si confidavano con me,aprendo i propri cuori,le rispettive ansie,poichè alcune avevano timore di parlare con i loro genitori e se la notizia era non seria cercavo di aiutarle ma non usando parole dettate dal mio ruolo,ma con dolcezza facevo intuire la realtà della situazione.Se si faceva tardi i ragazzi mi accompagnavano all'autobus e se spiegavo loro un argomento difficile e importante li invitavo tutti a casa mia per visionare il film che narrava l'accaduto in modo da comprendere meglio la spiegazione.Vi erano a volte, ragazze molto timide che non riuscivano a parlare per esprimere la lezione del giorno,allora decisi che l'interrogazione veniva rimandata alla fine del mese..prima spiegavo loro l'argomento per intero e in seguito seduti al posto facevamo una conversazione generale in cui potevano aggiungere anche i propri commenti.Durante le gite la sera mi sedevo nelle loro stanze poichè per l'eccitazione del giorno non riuscivano a prendere sonno ed io temendo che uscissero di nascosto per andare a ballare, restavo con loro fino a tardi.Al mattino il risveglio alle sette era un pò pesante,ma io li amavo e percepivo che il mio affetto era ricambiato in eguale misura.. mi hanno detto che li aiutavo a crescere comprendendo le loro anime, i loro pensieri più intimi..Davo al ragazzo più irrequieto e un pò svogliato la custodia della classe quando ero chiamata per documenti in segreteria o in presidenza, per fargli comprendere che lo stimavo e sapevo ch'era capace d'essere all'altezza degli altri..se lo avesse voluto..infatti in seguito si dava da fare per raggiungere i compagni e migliorare la propria posizione..sicuramente non lo abbandonavo a se stesso.Quando un bidello entrava nell'aula credeva ch'essi fossero senza insegnante poichè vedeva la cattedra vuota,ma poi si accorgeva ch'ero seduta fra i banchi e gli alunni attorno a me ..Quando mia figlia dopo il matrimonio ebbe la bambina desiderava che l'aiutassi e allora mio malgrado me ne andai..mi mancano molto tutti indistintamente..ma so con sicurezza che anche loro non mi hanno dimenticato..alcuni vengono ancora a trovarmi..

lunedì 3 settembre 2012

LA PASSIONE..

La passione è una febbre che avvolge l'individuo con i sensi e la mente e costui crede di coinvolgere anche il cuore..ma non è così..il cuore viene avvinto con l'amore,la passione no..questa sensibilità conduce ogni persona all'offuscamento del pensiero ove i sensi si riaccendono in un desiderio che si esplicherà in tutte le proprie funzioni ma che come una fiamma diventerà alla fine un piccolo chiarore e si spegnerà piano piano restando cenere.Questo modo di percepire la richiesta di effusioni e di avvertire un consolidamento delle proprie relazioni diventa un paragrafo di sintonie estasianti che si eludono solo con la sfrenatezza delle singole opportunità che l'esistenza dona per un tempo limitato.La passione è una bellissima sensibilità se si conosce l'itinerario da intraprendere,se si comprende con la giusta dose che terminerà,ma...il più delle volte si spera che duri per sempre.Ci si sente coinvolgere in un disperato ma ugualmente stupendo colore della natura, in cui le emozioni diventano tutt'uno con il proprio essere..ci si sente trasportati in un grande sospiro ove la reticenza viene abbandonata per fare posto a tutte le evoluzioni del caso..si diventa o si crede di diventare una solo elemento, una sola figura che si espande nei desideri reciproci per consentire alla propria fantasia la duplicità dell'evento.Non esiste più nulla,non ci si accorge di ciò che accade intorno a noi..si sente la voluttà del piacere che aumenta sempre di più secondo le circostanze del caso..non si avvertono le discordanze anzi esse si trasformano in palloncini variopinti che s'innalzano verso il cielo per toccare l'acme del piacere...e così via..ma deludente sarà il risveglio e l'amarezza dopo tanta meraviglia di sensazioni diventerà un ricordo sofferto e doloroso..in cui ogni individuo avrà la speranza che la fiamma bruci di nuovo altrimenti si sentirà solo e abbandonato..