LA PERPLESSITA'
Vi era un uomo chiamato"perplessità"..egli era senza riserve nel voler conoscere il mondo, gli usi e i costumi dei popoli, anche per coloro che erano "vicini di casa" poichè gli sembrava così di dare una spiegazione alla vita di "propaganda" ch'egli credeva di possedere,ma costui talvolta era in conflitto con ciò che aveva appreso, poichè tali verità richiedevano una chiarezza profonda che andava oltre le sue smisurate sensibilità.In tal caso, si domandava perchè e in che finalità alcuni avvenimenti gli predicevano o gli insegnavano la "certezza" del futuro, che poi alla fine si mostrava deludente alle sue aspettative..eppure i suoi occhi avevano guardato e non visto il "mistero" dell'universo,dell'infinito,della conoscenza...per cui "perplessità "proprio come tale non era mai soddisfatto di ciò che cercava..e cercava...cercava..nel mondo dei sogni, nel mondo degli affetti trascorsi per costumi a lui noti,sia per famiglia, che per viaggi di "necessario benessere"al suo "ego"ma purtroppo la ricerca diventava per lui un'ansia, un'angoscia,che talvolta nelle notti insonni cercava di colmare con il ricordo di verità nascoste che gli tornavano via via, nella mente.Avea o credeva nell'amicizia "perplessità", infatti ci contava a tal punto che la solitudine gli appariva meno amara,meno crudele...ma un giorno, accadde che la "donna del destino" chiamata VITA gli apparve dinnanzi e gli propose uno scambio.."Vuoi tu, che credi di conoscere e comprendere il mondo più degli altri,se non altro per le esperienze compiute attraverso conoscenze di varia natura....barattare con me la chiarezza di tutto ciò con l'amarezza che potrebbe derivarne?".Perplessità non ebbe un attimo di esitazione e cosi le rispose....pazza tu sei ...io non compirei mai un'azione simile con te...vuoi le mie ricordanze per risparmiarmi l'amarezza del futuro?.Non ci credo...tu sei la VITA e come tale hai mille facce,ritieni per davvero che io possa credere a tale menzogna ?.Tu fai promesse che poi non mantieni, tu togli non dai, tu sei priva d'amore e come tale, non vai ascoltata. La VITA ebbe un attimo di esitazione e di silenzio e così rispose:"Hai ragione forse non sono sincera, nel chiederti questo "baratto" ma tu ti chiami "perplessità"ed io volevo mutare il tuo nome in "sicurezza di vita sofferta"attraverso cui si raggiungono le "certezze che tu cerchi"volevo donarti il cuore di essere sincero con te stesso attraverso il tradimento degli altri,volevo darti "comprensione" di essere presente nella chiamata di dolore per delusione di coloro in cui credevi...peccato! Non hai compreso che se avessi "barattato" con me le tue conoscenze,le avrei cambiate,in "calore di pace" e non di "silenzio di solitudine"...Ciò detto, LA VITA uscì dal suo cuore ed egli si sentì più amaro e più solo... (è stata dedicata)..,
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