giovedì 30 maggio 2013
mercoledì 29 maggio 2013
RUSTICI E SELVAGGI
Coloro che indossando l'abito nuovo credono di apparire eleganti,ma somigliano ad un pulcino bagnato che non si è ancora asciugato.Certo l'apparenza è d'uopo ma la progenie rimane.Le maniere rimangono quelle che conoscono, così i modi di comportamento che apparentemente subiscono una modifica alquanto sbiadita ma che all'occorrenza dimostra la propria inevitabile modestia.Non si può cambiare la natura degli elementi che favoriscono un'immagine diversa dall'originale in quanto la ricerca dell'elegante maniera d'essere purtroppo evidenzia la propria figura nel periodo precedente.Non si possono elencare le qualità che configurano lo stile, la classe di un individuo..le persone non possono in un attimo essere e dimostrare quello che in realtà non sono..basta un particolare errato che dia l'impressione che il tutto sia stato precedentemente preparato per apparire una persona diversa da quello che si è naturalmente..allora meglio il vestito della festa che nasconde in parte i singoli difetti per decifrare coloro che si atteggiano nell'apparenza d'inganni.le buone maniere vengono insegnate in una famiglia fin dalla nascita e di conseguenza lo stile di questa apparenza è sottoposto alla società di cui farà in seguito parte.Mi ricordo alcuni anni fa di un bravo ragazzo che aveva fatto di tutto per partecipare alle nostre feste essendo rusticamente un selvaggio..si vestiva elegantemente ma non doveva aprire bocca..sbagliava tutti i congiuntivi con i condizionali e che dire della parola frutta..masticava una frase in cui si cercava di comprendere e decifrare i suoi interventi decisivi in quanto esprimeva la parola si fa per dire,"arancho" che significava arancio etc..e così via.Naturalmente egli stesso comprese che il suo parlare non si coniugava con i vestiti che indossava a le macchine che guidava in quanto avendo fatto i soldi il padre cercava d'intrufolarsi per la sua bellezza in comitive in cui egli stesso si trovava a disagio e alla fine comprese ch'era meglio andarsene.Oggi vi sono attori che hanno raggiunto la fama ma sempre rustici restano anche con atteggiamenti diversi e indossando vestiti firmati,mentre altri non cercano l'eleganza e lo stile dell'apparenza..si accontentano di quello che sono dando largo spazio alla recitazione così raggiungono le vette di un attore celebre e affermato.Ma alcuni rimangono dell'idea che la bellezza apra tutte le porte..non è esatto..si ammira il capolavoro ma senza qualità di pennello che descriva il paesaggio che lo circonda con le relative sfumature rimane una fotografia ridicola da gettare nel cestino..
martedì 28 maggio 2013
LA PROTEZIONE
I grandi e i potenti hanno come protezione delle guardie del corpo, i credenti naturalmente hanno Dio..mi sembra ci sia una notevole differenza in quanto chi si munisce in terra della protezione altrui ha paura degli altri..perchè? i motivi sono molti..forse per la logica che subentra alla qualifica di difesa del proprio corpo oppure per dimostrare la popolarità che hanno raggiunto.Mi chiedo.. sono proprio sicuri della loro incolumità,in quanto chi decide di colpirli lo fa lo stesso.solo il Buon Dio può espletare questo compito con la propria Misericordia e con la propria volontà e se accade il contrario..così doveva essere e dobbiamo accettare la crudele verità.La protezione è un sensibile ricamo di un segreto custodito nel cuore del Signore che inevitabilmente ci appare un tesoro nascosto ai nostri occhi per dare ampio spazio alla parole..confido in Te..ne consegue che cercare questo tipo di ricchezza morale forse risulta alquanto imprevedibile.Vi sono inoltre coloro che appartengono alle "famiglie" di cui non desidero nominare che per custodire le proprie micidiali efferatezze si servono di guardie armate di pistola fino a quando per via traverse verranno colpite allo stesso modo che hanno usato con gli altri.Il termine si avvale di una specifica valutazione e di una specifica relazione di quanto si compie invano e per cui risulta ineccepibile la costiera degli affronti stimolati in una divergenza che oscilla fra il giusto e l'ingiusto.. naturalmente fuorviando la verità verso consulenze che non dimostrano la proverbiale onestà.Gli uomini che si nutrono di cibo altrui,di elementi appartenenti agli altri,di sogni che non si avvereranno mai e per cui sono disposti a tentare con la micidiale consuetudine di eliminare coloro che non rispettano le loro leggi di compiuta e significativa eliminazione, saranno protetti dalla loro stessa ombra che s'intensificherà con l'immagine di ulteriore validità per la propria protezione non valida a tutti gli effetti..
PECCATO E REDENZIONE..
Siamo tutti peccatori..chi commtte i peccati veniali e chi commette quelli mortali..in ambedue i casi l'importante è il comprenderli e il redimersi.Coloro che si assoggettano a questa eventualità ossia al peccato presupponendo che tutto verrà amnistiato sbagliano poichè in ambedue i casi è necessario il pentimento con la promessa di aver capito l'azione compiuta e la promessa di non ripeterla in altre occasioni.Chi al contrario vive nel peccato mortale comprendendo ciò che fa senza timore del dopo che verrà, s'intrattiene piacevolmente con la propria essenza in un'"escalation" di servizi privi di alcuna morale, senza timore alcuno e senza quella validità che concepisce il perdono o del modo di essere tali in quanto non credono ad una vita futura e non sperano quindi in un avvenire migliore.La vita si dimostra dura e senza preamboli di offerta alcuna in quanto coloro che credono un divertimento continuo,di farsi ragione a qualunque costo,di uccidere per fare denaro oppure per appartenere ad una "famiglia" che comunque essa sia si dimostrerà distruttiva per il proprio avvenire, sarà costretto a cambiare atteggiamento e a provare la caduta di sè nel labirinto dei propri peccati.Non si deve credere che dopo la ricevuta di pagamento risulterà perdonata o quantomeno regolata sul proponimento di essere diversi e di comprendere chi è stato colpevole degli stessi reati, poichè la strada da percorrere è lastricata da pietre pesanti che intralciano il cammino e non rendono quelle probabilità di riuscita che ci si aspetta..la comunione dei beni sarà ridotta al minimo indispensaabile e la specifica sentenza del dolore prevarrà sui destini altrui approfittando della mancanza di sacrifici colpevoli di questa occasione di pace e di serenità.La redenzione è una parola difficile ma non effettuabile..la sincerità e la consulenza di sè non devono mancare in questa situazione in quanto esse sono decisive per il prolungamento della felicità ottenuta con il perdono e la certezza di essere amati,ma se questo momento non esiste allora ci saranno "cani sperduti senza collare" che vagheranno senza meta alcuna e senza quei beni della comunione in quantità relativa e regolabile secondo le proprie qualità..per cui ne consegue che la redenzione di ogni eventuale occasione mancata, risulterà priva di amore e di confidenza con l'eccessiva presunzione di sè che resta anche dopo..
lunedì 27 maggio 2013
IL GIOCO DEGLI IDEALI..
Tutti gli esseri viventi hanno nel proprio cuore un ideale da raggiungere.se ci riescono sono felici altrimenti la loro rinuncia dimostra le qualità delle loro evidenti configurazioni nel tentare e di non riuscire a raggiungerli per la poca maestria che determinerebbe il proprio carattere.Chi possiede queste determinanti sensibilità riesce a mettere insieme gli ideali, ma mai a speculare sui loro interessi mettendoli in gioco.L'uomo è convinto di approfittarsi degli eventi della sua esistenza giocando con la verità,la buona condotta e un avvenire denso di imprevisti assimilando la chiusura delle sue aspettative per chiudere presto una partita con se stesso e con gli altri.E' un errore gravissimo poichè gli ideali restano tali anche se difficilmente raggiunti, ma privi di quella negatività che l'essere umano cerca di sottovalutare nella condizione di essere più scaltro della natura stessa che lo ha stimolato e aiutato.Si chiamano ideali proprio perchè essi sono immuni da qualsiasi macchia possa oltraggiare la propria esistenza e per i quali si combatte fino alla fine dei propri giorni..non è esatto pronunciare le parole che esprimono la singolare età di chi ormai ha raggiunto la maturità avanzata e conseguentemente non cerca ormai di poterli raggiungere..anche gli anziani conservano dentro di sè la ricchezza che essi comportano e la pazienza infinita assume una diversità dai comuni sensi del proprio carattere che s'insinua tra le spine del presente. e la speranza dell'avvenire. Essi sono frammenti se non si distingue la loro esplicita varietà che stimolano gli individui a sperimentare la propria individualità cercando di eliminare le scorie di un'esistenza saltuaria e dolorosa che comunque attanaglia il cammino umano, dividendo le delusioni dalle speranze infinite che si attraversano in ogni istante della propria vita.Avere un ideale o molti comunica il significato di possedere un'anima che oltrepassi la comune esperienza e che assuma la situazione in una luminosa realtà che ci avvince tutti verso la provvidenziale identità che cerchiamo di provare a noi stessi con l'amore degli altri.
LA POSTA..
Quando troviamo della posta indirizzata a noi il cuore batte più velocemente in quanto pensiamo siano sempre cattive notizie,ma al contrario sono bollette da pagare o "depliants" che generalmente gettiamo via..ma se c'inviano delle cartoline o una lettera siamo contenti d'essere ricordati.E'difficile questo invio poichè le persone raramente si ricordano della nostra esistenza, solo quando desiderano farci sapere in quale posto sono andati per sfoggiare la propria evidente possibilità d'escursione.Il mondo generalmente va in questo modo ma alle volte ci dobbiamo ricredere sul fattore amicizia in quanto le persone assumono nei nostri confronti quella cordialità che non speravamo esistesse nel loro cuore.Nell'aprire la busta già sappiamo chi l'ha inviata in quanto sopra di essa vi è l'intestazione,ma se essa risulta "anonima" per esprimere un concetto non presentabile ai nostri occhi ove la vigliaccheria del mittente è rilevante, l'azione malvagia che si appropria della nostra serenità per darci momenti dolorosi che non esprimono nulla, appare in tutta la propria cattiveria e risulta abominevole in quanto lo scritto risulta colmo di una fiducia nutrita fino a quel momento verso una determinata persona che a noi è cara e di un'illusione avvertita dentro di noi per chi credevamo fosse diverso da questi concetti infamanti ed intriganti e degni della peggiore viltà esistente.Non sempre però la posta risulta un pensiero dettato dalla malvagità umana,molto spesso essa risulta gradita quando vi è una lettera di chi amiamo,un figlio lontano,un amore che ci comunica di volerci bene etc.Chi ha passione per la ricchezza dell'invio fa incidere il proprio monogramma su di essa,oppure la sceglie in colori tenui per rallegrare chi la riceve.In alcuni casi il portiere appone delle firme se è una raccomandata.in altri viene collocata nella sua cassetta in attesa d'essere aperta...spesso la attendiamo con ansia poichè essa ci comunica un'esigente urgenza della nostra vita o la rivalutazione di noi stessi per il processo di avanzamento incluso nelle proprie azioni che ci dimostrano il gradimento di quanto aspettavamo oppure un invio di denaro.. in ogni caso la posta risulta se possibile una piacevole distensione dei nostri ricordi e un'attesa ormai conclusa per il nostro avvenire..
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mercoledì 22 maggio 2013
LA NASCITA..
E' sempre un fattore determinante per la personalità di un individuo la propria nascita, ma costui non se ne deve approfittare in quanto se noi diamo uno sguardo al passato leggeremo che i geni,i grandi nomi, sono nati da umili famiglie..e forse è proprio questo il fattore principale per evitare l'emarginazione e per diventare famosi.Molte sono le persone che si vantano di essere figlio di..ma non comprendono che affermare questa verità ha un valore ma non la certezza d'essere ammirato per il cognome che porta.Diceva mia madre..nascere signori appartenendo ad una antica famiglia è un caso..un difficile e bel caso in quanto gli altri stanno a guardare cosa gli eredi compiono, poichè si aspettano anche da loro le stesse opere e che rinunciano anche se con difficoltà a sentimenti,a persone che demolirebbero la propria individualità d'essere stimati tali.Non risulta facile l'eredità di un cognome in quanto per tutta la vita si dovrà dimostrare d'essere all'altezza di tale conquista..anche se a volte la rinuncia costa moltissimo.L'esistenza umana mette alla prova chi ha questa speciale fortuna facendo incontrare persone non valide.destando sentimenti che non si dovrebbero provare per la differenza di casta e allora?La rinuncia risulta d'uopo e alquanto costosa nel cuore degli uomini,altrimenti il rispetto e la dignità avranno un perimetro senza lati per cui fondandosi su di essi non vi sarà nulla e di conseguenza verrà cancellato dall'albo dei privilegiati.Non è facile dimostrare in ogni circostanza d'essere all'altezza della situazione in quanto le tentazioni umane sono molteplici e ogni uomo desidera fare quella "scappatella" che gli offrirà lo svago di poche ore..ma forse da quello svago nasceranno gravi complicazioni e il suo racconto o la sua storia sarà narrata a tutti facendogli provare vergogna per quanto ha compiuto e non ha saputo o voluto rinunciare.I figli delle persone che la storia narra difficilmente hanno compiuto l'opera del padre,rimanendo nell'ombra in quanto non erano all'altezza della genialità del genitore,ossia non possedevano quei requisiti che li hanno fatti diventare immortali e sono scomparsi nell'oblio dei tempi senza lasciare una traccia consapevole del loro stato..al contrario gente alquanto modesta ha dimostrato la propria qualità d'essere annoverandosi fra i nomi di prestigio della storia.La vita scorre in tale modo e così dovremmo accettarla, ma sempre conservando quella dignità che comunque ci eleva verso una rigorosa finalità della nascita... comunque essa sia..
LA CRITICA
Gli esseri umani inevitabilmente sono portati a criticare tutto ciò che esiste intorno a loro..dalla probabilità di conoscenza e a volte quello che non si avverte pienamente.. basta che si critichi qualsiasi elemento gli si possa dare un rapporto considerevole ma a volte deludente.Nulla ci va bene,nulla ci converte ad una stimolazione di completo consenso nel pronunciare la parola..ci piace..Molto spesso è l'invidia che ci frena o l'impossibilità di emulare quello che fanno gli altri in quanto non ne siamo capaci..allora ,meglio la critica che approfondire ciò che gli individui hanno creato.Gli uomini sono esseri che si erigono a giudici,che si valutano superiori,che cercano la rivalità altrui per poi affermare..non è da considerarsi una speciale immagine, nè una particolare visione di coloro che sono diversi.Dire che sono diversi risulta un fattore minore di fronte ad un successo che misura la creatività umana e la completa esigenza di essere qualcuno al cospetto altrui.Molto meglio la critica che non assorbe alcun pensiero ma che sottintende la mediocrità di coloro che sono dietro la parete di sensibilità visive e che naturalmente non guardano la verità esposta.Con questo discorso non desidero affermare che qualcosa che non esulta nel nostro animo,che non corrisponde alle nostre aspettative non si debba valutare..ma fondare i propri sensibili pareri sulla critica per enunciare la nostra suscettibilità è comunque un fattore differente.Conosco persone che per principio,per modalità del loro carattere aprono il dialogo criticando gli altri,le loro azioni,le loro opere per il piacere di farlo sentendosi in tale modo sicuri di se stessi in quanto non riescono ad avvertire quanto siano al di sotto della propria validità e della certezza di una sincerità che risulta alquanto deludente, ne consegue che colpiscono forse senza accorgersene, il profilo altrui negando loro la capacità di essere quello che dimostrano nelle proprie opere o nelle proprie azioni.Invece di aiutarli senza mentire ma con un vocabolario di parole, incitando chi ha cercato di compiere qualcosa di eccezionale elevandosi secondo la propria figura e cultura al di sopra della marea di gente che non avverte tale incitamento,cercano in tutti i modi di affossare le loro inclinazioni e la loro fantasia.colpendoli con aspre e amare finalità che deludono la capacità di andare avanti..ma costoro risultano non coerenti nelle loro piccineria d'essere e rimarranno individui sprovvisti di qualsiasi esempio di permanenza nella scala dei singoli avvicendamenti con la parvenza di chiome senza capelli, ma con l'acconciatura falsa che determinerà la propria validità..
LA PERDITA..
Si può perdere qualsiasi cosa,..da un affetto caro ad un elemento che ci priva della sua comodità.C'è chi perde una persona di famiglia allora il dolore non conosce limiti,chi perde il lavoro e si sente abbandonato nella sua esistenza sia per se stesso che per gli altri che gli vivono accanto ed infine chi perde quello che ha di più caro, ossia elementi che ricordano il suo passato.Per gli affetti la sofferenza è grande ma anche per quello che abbiamo tenuto conservato gelosamente e non troviamo più.. la mancanza provocata dal dolore risulta notevole soprattutto se tale dispiacere ci viene offerto da chi avevamo riposto completo affidamento.Ne consegue che la memoria o la sparizione a causa di altri è sempre un dispiacere che non va sottovalutato in quanto si perde la fiducia che fino a quel momento si nutriva verso questa persona e che in qualsiasi occasione si dimostrava di concepire tale sensibilità per l'amicizia che ci avvolge nelle sue morbide pieghe in un'esistenza difficile.A volte capita di perdere del denaro o in speculazioni errate,o in casi di furto che comunque ci fanno perdere quell'equilibrio ottenuto con molte difficoltà e tanti sacrifici.In quest'ultimo caso non vi è nulla da fare a meno che non si colga la mano sul fatto in quanto non essendoci prove ma solamente pensieri, non si può accusare nessuno..ma ci viene tolta la confidenza che avevamo riposto e la disponibilità dei nostri cuori nell'affidamento di quanto tenevamo caro..anche se di scarso rilievo.Non trovare un elemento che ci ha accompagnato negli anni migliori e che ci è stato di pieno conforto quando la vita si è dimostrata accanita e colpevole nei nostri confronti,corrisponde ad una perdita che difficilmente ci darà tregua e serenità.Il pensiero ogni tanto si rivolge a queste dolorose occasioni e si pensa al perduto bene sia morale che materiale.E' strana l'esistenza umana..invece di farci dimenticare questi attimi amari, sembra che provi un certo piacere nel ricordarceli facendoci fare mille congetture e riponendo la sua felicità nella nostra calamità di sofferenza...ma se proviamo ad essere forti con noi stessi rivolgeremo i pensieri verso un'altra situazione che risulti piacevole e di conforto alla propria ricchezza naturale di cui siamo provvisti..
martedì 21 maggio 2013
LA CAPACITA 'D'AMARE
Immensa è in ognuno di noi la capacità di amare, ma solo poche persone la espongono nei loro discorsi o nelle proprie azioni.Tutti desiderano essere amati e pretendono la chiarezza altrui con gesti,con parole che abbelliscono e colpiscono la vita nella ordinaria libertà che essa porge nel periodo che si assume di proteggerci.Quando si ama si dovrebbe obbligatoriamente dimostrare i propri sentimenti per facilitare l'affetto avvertito e per soddisfare la consapevolezza dell'altro in modo di fargli sentire che non è più solo..ma alcuni restano muti ritenendo che espropriare la validità di quanto si avverte risulta un fattore inutile e superfluo di fronte alla validità di quanto si compie nei loro confronti.Tutto ciò è sbagliato poichè le dolci parole proferite e le "coccole" offerte trasformano gli individui, anche coloro che sono avulsi da questo tipo di manifestazioni.Quando si compie una qualsiasi opera che si considera il massimo della propria volontà e della destrezza d'essere riusciti nel mostrare agli altri le singole proprietà di valutare se stessi nella confidenza evidenziata agli altri, si diventa proprietari della riuscita ed esposta chiarezza di quanto si è desiderato essere..allora le parole pronunciate fanno bene al proprio cuore e incitano il senso della valutazione ad aumentare le proprie capacità d'azione..ma se le parole che pronunciano tale successo non vi fossero che significato avrebbe tutto questo? Nessuno..il solco tracciato da un sorriso,da un'espansione,da un esplicito dialogo sentito e costruito nel cuore si crea un beneficio altrui nel dimostrarlo. facendolo ascoltare a coloro che ci stanno a cuore.Amare significa perdonare,non dire menzogne,non alterare l'equilibrio con sotterfugi inutili,non pensare o riflettere su cose inesistenti ma soprattutto affermare sempre la verità anche se talvolta fa male..chi se ne andrà saprà che comunque per un periodo di tempo è stato amato,è stato arricchito da un affetto speciale che non dimenticherà mai..
sabato 18 maggio 2013
LA CONFIDENZA
Questo termine comprende due significati..quello nel riceverla e quello di appropriarsene volutamente senza la condiscendenza altrui.Nel primo caso la sensibilità degli altri non va tradita ma celata nel proprio cuore per rispetto e dignità verso il prossimo.Nel secondo caso alcune persone confondono l'amicizia con la confidenza assumendo un carattere alquanto personale nell'approfittarsi della loro bontà .Spesso gli individui si prendono delle libertà non concesse offendendo la responsabilità di sè e la chiarezza dei propri requisiti d'appartenenza alla libera educazione che non fanno di un individuo un essere gentile e disponibile.Queste qualità non devono essere confuse con l'appropriazione indebita delle singole voluttà amnistiate da un'apparente gentilezza che nasconde il desiderio di speculare sulla ricchezza interiore altrui, che a sua volta regala agli altri la possibilità e la capacità di essere migliori o quantomeno rispettabili nelle situazioni che la vita porge e che in seguito offrirà agli altri. La confidenza limitata conserva sempre un certo stile a coloro che sentono questo richiamo e lo rispettano con onore.Gli uomini non riflettono quanto, a volte sia limitata la propria sentenza di dimostrare il compiacimento della bellezza altrui nel regalo incartato che loro stessi scartano senza alcun permesso, per trovare quella sorpresa nascosta in virtù degli altri e credono così d'ottenere la priorità assoluta di quel bene confondendo il singolare pudore con la libera esposizione del caso in oggetto, dando così un'immagine errata della propria figura confrontandola con la sincerità che viene offerta nelle quotazioni amorose.Anche nell'amicizia talvolta avviene questo procedimento per offrire un assorbimento delle situazioni degli altri, per confondere la propria immaturità nell'esprimere concetti non valutabili secondo la propria esperienza e l'educazione ricevuta, nell'esporre con termini agguerriti la risposta che essi celano dentro di sè e che in quel momento danno libero sfogo a tutta la propria cattiveria e invidia annullata dal discorso in oggetto e per cui non si può rispondere nulla poichè essi hanno dimostrato di voler dare una soluzione al problema esposto anche se viene scoperta quell'ostilità celata da anni.In sintesi risulta la cosa migliore concedere poca confidenza affinchè gli altri non se ne approfittino nella nostra esistenza.
IL DENARO PRESTATO..
Quando si presta una somma di denaro forse è meglio soprassedere alla richiesta..alle volte si restituisce,alle volte si rimanda,alle volte non si trova il mezzo di onorare il prestito ricevuto.L'offerta è il simbolo dell'amore verso gli altri che si trovano in gravi complicazioni..se si può dare una mano il proprio rispetto verso chi lo chiede aumenta nell'offrire un soccorso a chi si trova in condizioni precarie.Gli individui che si commuovono a tale richiesta e stendono la mano per dare aiuto risultano colmi di un equilibrio d'amore che li rende al di sopra di qualsiasi congettura morale si possa dedurre dalla sincerità d'animo che ne consegue.Poche naturalmente sono le persone che appartengono a questa categoria.ma esse si completano in un valore immenso che non si può quantizzare nella volontà umana..sono angeli che nutrono verso il prossimo una semplice chiarezza del proprio cuore e il significato è celato nell'aiuto che offrono per dare agli altri la possibilità d'esistere.Essi dimenticano le proprie condizioni e si costruiscono senza saperlo la vita degli altri accanto alla loro che in quel momento faranno parte della sua esistenza in quanto la mano è stata riempita senza chiedere nulla solo nel dare e non nel ricevere un diniego che avrebbe affranto l'anima altrui.Spesso però alcuni sono propagandisti della propria miseria che in realtà non esiste nei termini che confidano aspettando la stessa mano che dia loro quel suffragio sperato,ma chi l'ha già tesa una volta purtroppo non può ripetere l'azione altrimenti resterebbe egli stesso con i suoi problemi e l'altro non comprenderebbe che può essere aiutato ma non mantenuto..per cui dire..non posso questa volta.. ha il significato d'esprimere la propria volontà in favore dell'altro abituandolo alle proprie condizioni e non sperando sempre in quelle altrui.Il denaro è la fonte della vita ma non è la vita che realizza le proprie condizioni secondo le modalità che sorreggono l'uomo nelle traversie che deve affrontare, ma non deve sconfiggere dentro di sè la propria realtà della vita stessa..
giovedì 16 maggio 2013
mercoledì 15 maggio 2013
IL SENSO DELLA REALTA'..
Mi domando se tutti noi possediamo il senso della realtà?.La risposta risulta molto evasiva..a volte si, a volte no..perchè? Perchè desideriamo sognare ad occhi aperti..fa parte della nostra esistenza,non si può sempre pensare con riflessione ai nostri problemi che dimostrano la vera natura di quanto cerchiamo e di quanto vogliamo possedere.Se così fosse la propria vita risulterebbe alquanto dolorosa poichè sapremmo in anticipo il risultato di ogni nostra azione che offre ad ognuno la sua negatività e questo fa aumentare negli uomini lo sconforto..dare un senso alla realtà di quanto avviene e probabilmente accadrà, ha un significato ben preciso che a volte siamo disposti a cogliere, a volte preferiamo tralasciare questa operazione di sensibilità affinchè il nostro cuore goda di quei momenti di grande pace interiore che strumentalizzano la propria discussione con noi stessi e che attraverso un binocolo fa apparire la visione esatta secondo i colori che si formano attraverso le qualità che noi stessi diamo alla vita.Il senso della realtà allora ci appare trasformato in illusioni, in speranze che delimitano la chiarezza di quanto dovremo affrontare, di quanto dovremo aspettare per concludere il passo finale che attende ognuno di noi per varcare la soglia che non meritiamo.Risulta difficile dare un senso alla realtà che appare necessario all'esistenza di quanto abbiamo compreso e in seguito costruito durante il tragitto effettuato, ma la ragione se viene posta in serenità di spirito darà all'uomo la sicurezza che attende nonostante i pericoli,le difficoltà che certamente cercheranno d'intralciare il suo cammino, ma che attraverso il binocolo della speranza lo coinvolgeranno in perfette situazioni di colori diversi...
martedì 14 maggio 2013
LA FATICA
Il lavoro quando diventa fatica ossia lo si compie con difficoltà, si apre un capitolo di delusioni sofferte e di complicazioni che seguiranno.Il sudore della fronte praticato per giungere alla finalità di guadagnare appare del tutto insopportabile dal punto di vista della propria salute e lo si attua con malumore e molta sensibilità di dolore..ma purtroppo esso è il sostegno di un individuo sia per se che per altri che vivono con lui e lo si accetta con rassegnazione.Oggi vi sono macchine che funzionano facendo le veci umane,ma alcuni lavori rimangono inalterati per la loro difficile impresa,.a volte si pensa di riuscire a eliminarlo dalla propria vita ma riflettendo sulla precarietà altrui che dipendono dal pericolo di essere affamati si ritorna con il pensiero indietro e si accettano queste dolorose situazioni.Si deve obbligare il proprio fisico ad abituarsi a questo tipo di lavoro che infine condurrà l'uomo alla sensibilità dei propri nervi,alla salute malsana,alla decadenza di ogni limite sopportabile..ma si deve pur progredire per sostenere l'esistenza di coloro che sono con noi.di coloro che attendono la fine del mese per potere essere in un circolo umano che si ripeterà ogni volta ad una data precisa e che risolverà in parte i problemi quotidiani che sopraggiungono sempre di più.L'uomo erudito non ha necessità di un lavoro che strema le sue forze,ma il contadino si.come pure altri mestieri pericolosi che possono togliere la vita,che riducono l'uomo a volte su una sedia a rotelle,o senza un arto in favore del sudore della fronte che ha portato via ogni illusione di cui l'individuo si era ripromesso di attendere.
LA TRASPARENZA
L'acqua è trasparente come altri elementi nella vita..ma noi lo siamo nei nostri discorsi,nelle nostre azioni, in ciò che crediamo sia un proprio diritto?La trasparenza umana consiste nell'onestà civile che si adopera quando essa esiste..in ogni manifestazione la sincerità che ci fa essere trasparenti affiora nelle proprie conduzioni di vita e nelle qualità dimostrate agli altri ove la fiducia espressa viene motivata da un quoziente d'intelligenza e non di scaltrezza alquanto elevato.Gli individui trasparenti sono una qualità rara che si avvicina alla resistenza di non proferire menzogna,a non deludere gli altri, a pronunciare parole che se anche non sono gradite costituiscono la verità amara e deludente,ma pur sempre verità che viene espressa ogni qualvolta viene posta una domanda,un parere che determini il corso di un'esistenza pulita e non torbida ossessionata dai rimorsi e dai pentimenti.L'acqua pura dimostra d'essere pulita e senza ombra di alcun genere,così dovrebbe essere la trasparenza dell'uomo che al contrario non ritiene possibile che la vita si debba condurre in tal modo e di conseguenza la loro priorità diversa dalla morale educativa espressa in maniera delinquenziale, diventa un "escalation" verso la deriva di un'acqua torbida e limacciosa.Non esiste più oggi la trasparenza tranne in casi limite,ma è la stessa vita odierna che espone tutte le norme per avvicinare le leggi della criminalità organizzata,fino alla crudeltà nell'uccidere chiunque risulti contrario o quantomeno inferiore a queste norme incivili.Ogni giorno si legge di individui ove la legge della violenza si espande maggiormente, in cui si vedono estremi di crudeltà umana che non avrebbe motivo d'esistere se non per conquistare un' appropriazione indebita e il lusso attraversando estremismi del tutto inaccettabili..e così si va avanti fra una tragedia e una dimensione umana non vivibile ma diversamente uccisa in tutti i suoi valori umani per cui la parola trasparenza viene dimenticata del tutto in quanto essa potrebbe dimostrare la debolezza dell'individuo..
domenica 12 maggio 2013
LO ZUCCHERO
Non tutti possono usare lo zucchero,ad esempio chi è malato di diabete deve eliminarlo dai cibi come altri elementi o con coloro che fanno le diete dimagranti..peccato esso dolcifica ogni cibo anche il più aspro.Lo zucchero si può consumare in varie maniere.. come zollette, quello bruno all'inglese non raffinato e quello comune,inoltre vi è anche quello filato che mangiavamo da bambini.se noi paragonassimo il nostro cuore a questa determinata alimentazione dovremmo essere tutti dolci, mielati nei confronti altrui,ma al contrario riusciamo poche volte a comportarci in tal modo forse quando teniamo ad una persona.Questo tipo di atteggiamento ci consolida con l'apparente affetto di coloro che ci sono accanto,con coloro che abitualmente frequentiamo e anche alcune volte quando riusciamo ad essere gentili con il prossimo..ma con quelli che riteniamo non amici.. certamente rispondiamo come coloro che lo escludono dalla propria alimentazione..aspramente.Tutto ciò è male in quanto si rafforza l'antipatia, la reciproca stimolazione ad un comportamento aspro e similmente avvertito come l'acidità di un limone, una irrefrenabile odiosità che volendo si potrebbe evitare.Non è facile stringere la mano a chi consideriamo non amico,a chi non si comporta secondo i nostri principi, a chi mantiene un atteggiamento di superiorità nei nostri confronti..eppure se riuscissimo a superare l'inevitabile problema che sicuramente ci offre ogni ragione possibile avremmo fatto centro nel bersaglio della vita,avremmo usato quello zucchero che da aspro diventa improvvisamente dolce.I bambini rubano la marmellata per sentire il dolce che essa contiene e noi non possiamo rubare un sorriso alle nostre labbra? Non risulta impossibile questo intermezzo fra due individui che si comportano in maniera diversa,fra coloro che sentono odio,che non sono accettati per ragionamenti differenti etc..ma il risultato che si ottiene è indescrivibile..ci rende un ampio risultato d'affetto che non ci aspettavamo e ci fa ricredere nei propri giudizi..
LA STRADA SBAGLIATA..
In un piccolo villaggio viveva un ragazzo che amava gli animali a tal punto che essendo il padre un ciabattino lo faceva assolvere al compito di badare agli animali che possedeva,invece d'insegnarli il suo mestiere...galline,pecore,mucche etc.Al mattino quando portava le pecore a pascolare il fanciullo cantava..cantava con una voce melodiosa talmente struggente che gli stessi animali brucavano l'erba con serenità addolcita da quel canto del cuore rivolto al cielo.Il padre era a conoscenza della voce del figlio, ossia che era speciale ma non voleva che andasse in città per fare un provino che lo avrebbe reso un cantante famoso..gli voleva un gran bene e non voleva separarsene,ma la vita che a volte è dispettosa fece passare in quel luogo diretto verso un'altra città, un discografico famoso il quale udita quella voce tanto melodiosa si fermò ad ascoltare.Comprese immediatamente che era quella di un ragazzo giovane,immediatamente s'informò a chi appartenesse e raggiunse la casa del ragazzo.Convinse sia il padre che il fanciullo a seguirlo promettendo loro una carriera vertiginosa per quella voce celestiale e così avvenne.Il fanciullo ora era conosciuto in tutto il mondo,aveva guadagnato molti soldi..la sua casa era stata messa a posto poichè prima era ridotta piuttosto male,una nuova stalla con mezzi più moderni e tanta tristezza per quei genitori rimasti soli.Anche il ragazzo non era felice..aveva ogni cosa avesse desiderato ma gli mancavano i suoi animali,l'affetto della famiglia e quella vita era un continuo esemplare di un lavoro esercitato sulla sua voce che incantava gli altri.ma non era sufficiente a calmare i sentimenti che avvertiva un tempo.Neppure una fanciulla aveva conquistato il suo cuore..erano tutte interessate alla sua carriera,alla possibilità di essere scelte per raggiungere il suo successo e così giungere alla conquista di una esistenza che prometteva desideri insperati ma accoglienti per la propria ingordigia di valori che non erano sentimenti.La notte il fanciullo dormiva male,faceva sogni interrotti e discutibili per la propria tranquillità..ad un certo momento non potendone più di quella vita,una notte fuggì e tornò a casa.La vide da lontano e il suo cuore aveva i battiti accelerati..aprì la porta e si ritrovò nei suoi ricordi più cari..dopo aver abbracciato i genitori felici di rivederlo egli si recò dai suoi animali che lo accolsero facendogli festa a modo loro, anch'essi contenti di averlo nuovamente a casa.Il ragazzo non ritornò in città..aveva compreso che il successo erano i suoi affetti, la sua famiglia e l'accudimento degli animali e che la sua voce assumeva un timbro diverso quando si prendeva cura di loro..quello era il suo successo..più tardi conobbe una fanciulla del luogo e la sposò avendo letto nel suo cuore la semplicità della vita.Aveva intrapreso la strada giusta...aveva compreso che quella precedente per lui era sbagliata..
venerdì 10 maggio 2013
I SOSPIRI..
Tutti gli individui nella propria vita hanno avuto questo tipo di colloquio con se stessi in cui viene dimostrata la grande vulnerabilità della pochezza che si è raccolta e della quantità dei desideri non attuati.Il sospiro quindi appare come una manifestazione di cose perdute,avvenimenti non realizzati,di attese vane che si sono prolungate nel tempo.Si può anche emettere questo tipo di pensiero espresso con una voce sensibile,dolce,affaticata,che illumina il percorso non eseguito e che il rammarico si espande nella voluttà di sofferenza raggiunta..anche il morente emettendo l'ultimo respiro che in fondo è un sospiro si stacca dalla vita terrena e s'invola verso l'alto.In un'occasione che non era previsto il risultato negativo si emette il sospiro oppure quando non si è ritenuti validi per le scelte altrui in cui vi deve essere un opportunismo di base altrimenti l'uomo non rappresenterebbe la figura che in genere vuole e deve configurare per migliorare la propria vita...eccolo che appare nuovamente quasi a comunicarci che l'esistenza in fondo è tutta una rassegnazione,una dimestichezza alquanto elevata con la perspicacia degli avvenimenti lasciati da parte,la cui sorte non dipende dalle nostre azioni ma dall'inevitabile destino che si accaparra ogni evoluzione della nostra persona..no..non è così..ma noi crediamo che lo sia e ci comportiamo di conseguenza basandoci sui sospiri che determinano la nostra sconfitta..
IL RIMPIANTO
Tutti gli uomini hanno dei rimpianti..se potessero tornare indietro non avrebbero lo stesso atteggiamento in alcune circostanze..ma non si può..si possono rimpiangere occasioni mancate o dedotte in maniera errata,si può considerare una proposta in altro modo,mutare le scelte operate.etc..ma questa è solo fantasia in quanto nella realtà l'importante è comprendere di avere sbagliato di non comportarsi con il medesimo atteggiamento,di non infierire sugli altri se siamo adirati..non sempre si usa un rilievo di completo esercizio delle proprie funzioni che risulti giusto, ma se ci convinciamo d'avere sbagliato l'esperienza che ne deriva avrà un completo ed essenziale ricamo di quanto si è compiuto e non feriremo chi in seguito ci dimostrerà una notevole perspicacia avendo ottenuto un'esistenza migliore della nostra..perfino con i figli non si è sicuri di aver adottato il sistema giusto sia per la troppa libertà concessa,che per la grave rigorosità adottata.Occasioni perdute,amori finiti per il nostro egoismo che non voleva comprendere, nè giustificare la vita altrui,la scrupolosità verso alcune cose non necessarie,la perdita di oggetti di scarsa importanza.. tutto nella nostra esistenza ha avuto un valore che abbiamo dato con eccessiva rilevanza poichè abbiamo sentito un grande cuore di semplice costruzione e di conseguenza perchè avere dei rimpianti? Perchè in ognuno di noi è celata la fiamma dei ricordi di aver mancato ai nostri doveri talvolta.oppure di aver offerto più del necessario o di aver rinunciato alle opportunità che si sono mostrate durante la propria esistenza .. ma ormai è tardi e non si può rimediare..un'altra vita non esiste.ma se anche ce la regalassero nuovamente forse ci comporteremmo allo stesso modo.
giovedì 9 maggio 2013
IL PROBLEMA..
Ogni uomo nella vita deve risolvere i problemi che si presentano secondo la crescita..a scuola all'alunno vengono espressi i dati per risolvere un quoziente e quando cresce questi dati si presentano nella sua mente per cercare di seguire le tracce acquisite e risolvere la vita stessa che gli appartiene di diritto.A volte l'individuo riesce a determinare con un fermo proposito e molti ragionamenti la causalità che lo spinge verso fattori diversi,a volte non riesce a conseguire ciò che possiede in merito alla questione ricevuta..purtroppo tutto dipende da quanto egli abbia in qualità di possesso e di ragionamento espliciti in materia d'esame con se stesso,ma quasi sempre la ragione gli offre una potenziale atto a misurare le proprie forze per ottenere una valida soluzione.Infatti durante l'esistenza umana differenti sono i problemi che si presentano agli uomini sia per modificare la loro indole insegnando la strada da percorrere in maniera tale che essa appaia più facile da seguire,sia per stimolare continuamente la loro mente a progredire nell'esperienza e nella povertà dei singoli dati che si spera siano meno forti e meno costosi della propria ricchezza di consuetudini che gli stessi avvertono nella disputa umana dei propri principi errati.Ogni problema risolto in proprio favore e quello altrui, è una vittoria che dimostra l'emancipazione dell'individuo per l'esistenza che dovrà risolvere in seguito e che lo obbliga a conservare le soluzioni precedenti come esempi per favorire le singole difficoltà che incontrerà in seguito..
LA BANDIERA..
La bandiera è il simbolo della Nazione che rappresenta..essa conserva fra i ricordi le trascorse vittorie,le sconfitte, i caduti per la Patria.. quegli eroi che hanno fatto della propria vita un atto espansivo per gli altri,che ci hanno insegnato il valore dell'esistenza per un credo che non conosce limiti che abbatte le teorie di ogni sequenza di fattori umani raccontati, ad una cornice di chiarezza che li avvolge nella gloria per sempre.La bandiera ricorda ogni secolo,ogni passato e per l'avvenire spera in una pace mondiale mentre sventola al vento che la spinge verso l'alto quasi a ricordare che se è stata posta in quel luogo si deve spiegare al cielo la finalità ricevuta.Non parla se non quando le si fanno gli onori,se non quando si ricordano i caduti,se non quando la propria anima si evolve verso il cielo quasi per affermare che essa è al cospetto del SIGNORE e che ricorda con rispetto e dignità coloro che hanno offerto la propria vita per una battaglia vinta o perduta ..l'importante era il senso d'amore.illimitato che costoro nutrivano dentro e per il quale non esisteva altra ragione se non quella di combattere per un fine che a noi risulta non facile comprendere, in quanto gli uomini vogliono sempre abbattere la delimitazione del proprio confine per rubare quello degli altri.in queste occasioni parla la bandiera esprimendo il calore umano,il dolore subito, che conserva nei secoli dei secoli che verranno..i cui colori diversi esprimono l'appartenenza alla Patria per cui si è combattuto..
mercoledì 8 maggio 2013
LA MATRIGNA..
Quando parliamo della matrigna dinnanzi ai nostri occhi appare Grimilde la matrigna di Biancaneve, ma nella vita odierna tante ve ne sono a causa dei matrimoni sbagliati i cui figli come ho già detto precedentemente, si trovano nelle condizioni di avere una matrigna.Credo che si chiami in tal modo in quanto dovrebbe fare le veci di una seconda madre e al contrario se ne astiene.Vi sono oggi donne che sposano un uomo non tenendo presente la sua famiglia precedente,vuoi che sia vedovo o divorziato..i propri figli hanno la precedenza sugli altri che metterà al mondo, in quanto ella li considera talvolta un intralcio alla formazione della nuova famiglia che si è venuta a formare.Esse li maltrattano usando anche le mani per offrire solo dolore,non nutrono comprensione umana,prediligendo con mille moine amorose i propri pargoli a cui perdonano tutto.Li veste ricercatamente,per le scuole sceglie le migliori,pretende le vacanze sia d'estate poichè il mare fa bene,sia d'inverno la montagna in quanto li aiuta a completare la crescita.Durante il periodo scolastico urge fare dello sport altrimenti la vita sedentaria della scuola nuoce alla loro salute.Gli altri stanno a guardare i benefici che a loro vengono tolti e il padre per vivere serenamente trova mille scuse per dare agli uni e togliere agli altri..come nelle favole..ma qui è la realtà della vita che inizia a fare sentire dolore e sofferenza.La matrigna rappresenta la crudeltà umana a volte,quando può raggiungere la completa disfatta di un individuo poichè nella sua crescita dovrebbe incominciare a conoscere la differenza tra il bene e il male.. al contrario diventato grande risentirà di quanto ha patito e forse prenderà la strada sbagliata per farsene una ragione di cuore,affrontando gli altri con rancore e cattiveria paragonando queste costruzioni che solamente conosce.Infatti il compito di questa donna dovrebbe essere quello di una vice madre,non facendo avvertire la mancanza dell'altra e alcune volte ci riesce se i suoi proponimenti sono tali,facendosi amare,resistendo al ricordo precedente pur mettendo al mondo altra prole..ma queste sono utopie in quanto la maggior parte delle donne sono egoiste e si addolciscono solo di fronte ai propri figli che considerano un bene non comune col padre usando maniere forti che fanno abbandonare a costui la possibilità di dimostrare il suo affetto.Questa categoria di donne che utilizzano la propria personalità in funzione della moralità cristiana si documenta anche nel passato ove donne celebri hanno ritenuto di comportarsi in tal modo per non avvertire la completa e amorevole cura di altri per quanto era stata affidata la richiesta della vita che avevano scelto.La causalità di tali conseguenze si scopre anche nella terribile freddezza che emana dalla loro persona e al cui ricordo i "films horror" sono una parodia di questo fenomeno criminale..si perchè risulta un crimine servirsi dell'altrui debolezza.dell'altrui sofferenza per ottenere una parvenza educativa che può fare dire agli altri..che brava persona..è proprio come una madre..Questo termine è usato anche in altre circostanze proprio per esprimere la riduttiva naturalezza d'amore negli avvenimenti ..allora si afferma che l'evenienza risulta matrigna..proprio per determinare la natura essenziale della parola stessa..
lunedì 6 maggio 2013
LA VERGOGNA..
E' un sentimento che poche persone avvertono specialmente oggi ove tutto si mostra e si crede che più si mostra, maggiormente si appare belli.Se riflettessimo un momento sul nostro trascorso certamente troveremmo un episodio di cui vergognarci..almeno tutti..vi sono coloro che conservano un passato d'ignominie mentre altri si sono comportati alcune volte sbadatamente senza riflettere sulle conseguenze che ne sarebbero derivate. e che hanno determinato l'esistenza particolare del soggetto...di qui la parola "vergogna" che destina ad ognuno quel rossore che abbiamo voluto conservare e non approfondire dentro di noi.La vergogna è una virtù che distingue l'essere umano da coloro che al contrario hanno, come si suol dire, la faccia tosta sia nei comportamenti escludendo la propria persona da qualsiasi azione errata, sia per essere demotivati da qualsiasi principio morale che li chiarisca di fronte agli altri.I fanciulli quando sbagliavano negli anni andati, per fare comprendere loro l'azione negativa commessa si mettevano con il volto rivolto verso il muro, oppure li si privava di quello che piaceva di più,..oggi questo tipo di castigo si usa raramente per non farli piangere o per il motivo che non si vuole perdere tempo e così essi crescono senza il minino scrupolo affermando che sono gli altri ad avere sbagliato e non loro..Un tempo una donna arrossiva per un complimento,,..e qualora oggi al contrario non ottiene il medesimo risultato esprime lei il contenuto della propria visione con parole esigenti che invitano gli altri a fare in modo che offrano la propria chiarezza in merito, usando anche maniere che ella crede siano efficaci ed invitanti, ma che invece risultano contrarie ad una personalità con un determinato stile.Direbbe mia nonna..non c'è più religione.. no.. non esiste più questa sensibilità che riduce gli esseri umani a piccoli segmenti di una linea infinita e per la quale non esiste una stonatura a livello di elementari coniugazioni di reciproca ambientazione ad una formazione di rara schiettezza e in cui si misurano le parole per non dare modo agli altri di arrossire per noi.Non esiste più il pudore,il valore morale,la chiarezza di sè,la modestia di possedere quelle doti che attraggono gli altri,la costumanza nel modo di comportarsi,la sensibilità di consistenza in cui si dimostra la propria evoluzione con modi di rara sobrietà etc..conviene pensare che ogni azione sia lecita.che tutto sia permesso,che ogni volontà sia decisa e per quanto impossibile sembri esaudire il desiderio, può diventare con mezzi illeciti possibile.Gli uomini hanno perso quella modestia che li congiungeva alla propria evenienza di quantità di elementi atti a configurare la bellezza della loro anima,la semplicità della ricorrenza di quanto sia probabile una maggiore chiarezza mentale di ognuno.Il rossore abbandonato ha preso il posto della sfacciataggine che ognuno dimostra nelle varie occasioni per commettere azioni rilevanti per la morale che diventa in ogni caso una irriverente comparsa di speculazione e di lucro non corretto dalla probabilità di essere considerati con rispetto e dignità.Il ventaglio delle dame che si usava un tempo, dietro il quale si nascondeva il rossore del volto per non dimostrare di aver gradito i complimenti,oggi al contrario è diventato un mezzo per soffiarsi dal caldo durante la stagione estiva in quanto è d'uopo mostrare anche quello che non si desidera nominare per una questione di decenza, per ottenere il consenso degli altri..e più ci si scopre più si crede di poterselo permettere.Ormai ogni distinzione non esiste più..non esistono gli scogli che si devono affrontare,in quanto la maggior parte degli individui è indagata per reati vari,il cognome che faceva lustro alla nascita viene indebolito o addirittura gettato nel fango per non affermare la verità della moralità.. dalle varie concussioni,appropriazione indebita etc.si è perso il prestigio della propria sensibilità e sono diventati un "fuori concorso" per la propria classe di appartenenza i principi che esaltavano la sentenza di un valore ormai perduto e gli altri? Non conoscono il rossore della vergogna..
sabato 4 maggio 2013
L'APPARENZA INGANNA..
Non dobbiamo farci abbindolare dall'apparenza in quanto il più delle volte essa c'inganna..ma l'uomo è convinto di quanto vede e comprende solo la probabile conseguenza che ne deriverà e non s'accorge di quanto sia in errore.Generalmente ognuno di noi ha l'abitudine di esporsi, di mostrare il meglio che possiede..a volte questo tipo di chiarezza risulta sincero,mentre altre volte risulta falso con le complicazioni che verranno in seguito.La bellezza viene modificata seguendo il gusto personale,il comportamento lo si esplora dopo la conoscenza,quando è troppo tardi e la verità emerge su altri fattori.Al contrario coloro che risultano poveri di virtù reclamate dagli altri,troppo tardi si scopre che esse sono nascoste ma vorrebbero mostrarsi solamente se coloro che li circondano glielo permettessero,Molte volte ho sentito pentimenti,accuse,controversie di coloro che non essendosi accorti di chi avevano scelto in quanto risultava effimero.si lamentavano di tutto esclamando..ah!...Se me ne fossi accorto prima..ma quando prima? Prima di valutare la scelta oppure prima di esserne conquistato? Risulta chiaro anche se si è cercato di modificare i contorni relativi ai difetti la personalità di un individuo.Nella vita ho imparato a mie spese che un carattere non lo si può modificare,così l'educazione ricevuta se si è ottenuto un qualcosa che le somigli poichè l'uomo non cambia nulla di sè, magari se ne vanta, solo alle volte se è modesto si rassegna alle occasioni che si presentano e che non condivide..ma questo caso è eccezionalmente raro.Le donne molto attraenti usano la propria bellezza in alcune circostanze per sedurre un uomo ricco e sistemarsi e se non ci riescono dimostrano agli altri quanto siano state intelligenti e non scaltre al confronto altrui per accaparrarsi un avvenire infido senza reclami che nascano in seguito..altre non hanno la nostalgia dei sentimenti di fronte all'opulenza eccessiva, altre non provano alcun rimorso nel frantumare una famiglia.Gli uomini a loro volta assumono nelle diverse circostanze atteggiamenti di scarso valore nell'entità che vuole esprimere tutta la propria clemenza, ma che all'occorrenza usano le mani per determinare la violenza in tutto il suo fragore.Allora cosa è necessario fare? Studiare e approfondire qualsiasi conoscenza,i rapporti con gli altri e dopo lungo tempo accondiscendere ad un contatto umano.. ciò vale per chi si conosce dopo la maturità e la relativa apparenza di un carattere che sicuramente non ingannerà più..