IL CIBO
E' una parola che ci sostiene nella vita, ma che ci dà anche tante preoccupazioni.Chi vorrebbe mangiare tutte le cose che gli piacciono e non può farlo, a volte per alcune situazioni di malattie, o per non aumentare di peso.Le diete tolgono la vita stessa..bisogna stare attenti a tutto ciò che consumiamo, pesare, rinunciare, scegliere, e non guardare nel piatto degli altri. Che sconforto.. e il nostro sguardo viene rivolto con invidia palese, verso coloro che bruciano qualsiasi alimento,qualsiasi possibile leccornia che noi al contrario siamo costretti a privarcene. E se l'ago della bilancia segna al matttino un etto in più, ce ne facciamo un rimorso per aver rinnegato per un solo istante, il proponimento di astenerci da tale alimento, ma non siamo stati capaci di rinunciarci.Ma come si fa, se in compagnia di amici o seduti a tavola durante un pranzo, ci vengono offerti cibi prelibati a rifiutare?E allora ginnastica, pesi, palestre e ben vengano tutti gli attributi che crediamo e a cui ci affidiamo per dimagrire.A volte riteniamo sia giusto indossare un vecchio vestito, tanto le nostre misure sono sempre le stesse...ma che dolore al contrario, verificare che sono aumentate anche di poco?.Lo strazio di coloro che tendono ad essere più voluminosi di quanto le tabelle indicano, è tale che dimenticano la possibilità d'esssere in pace con sè stessi.Fin dall'età adolescenziale ,alcuni devono osservare rigide regole, per evitare l'aumento del peso che in molti casi, determina anche malattie di vario genere, pertanto per costui sarà sempre vietato il cibo prelibato che desidera assaggiare..quante rinunce, quante poche risorse di tutto ciò che la gamma alimentare offre..via la cioccolata, via i dolci, un bicchiere di vino a tavola, una pietanza ben condita, il pane e la pasta che devono avere di minimo peso,i biscotti,etc..per fare posto a verdure, passati. pesce e carne senza condimenti etc..e l'umore scompare, e la vita ci sembra dolorosa perchè dobbiamo ascoltare cosa ci dice la bilancia,non indossare quel vestito che tanto ci piace e..così via.Per coloro che sono sempre sull'indirizzo del "poco e non molto", si apre un sipario di rinunce ad un probabile momento di euforia, ad un sentimento di reciproca attrazione dopo un lauto pasto, che ci fa dimenticare per un istante chi siamo e cosa vogliamo..poichè la vita è anche questa,naturalmente nei limiti del consentito e sempre col "bon ton"..ma la realtà è unica e sempre amara..non si può..non è consentito..solo chi è magro può oltrepassare la soglia dei piaceri della tavola, gli altri devono solo stare a guardare...
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