martedì 2 marzo 2010

LE EMOZIONI

Nella vita l'uomo sa di poter contare sull'evidenza dei fatti, ma non sempre questi corrispondono alla sufficiente capacità di recupero che ognuno dispone di sè stesso.Allora si compie un'evoluzione sorprendente e precisa per la situazione che si verifica quando l'EMOZIONE raggiunge il culmine..il cuore batte precipitosamente ed i sensi sembrano infervorati da tale manifestazione per cui si ottiene la colonna portante della propria follia..tutti sono pronti per le sorprese che all'improvviso riducono gli stessi alla forma di sensibilità protette dalla persecuzione della vita,ma non tutti sono capaci di responsabilizzarsi di fronte all'eventualità che la sorpresa sia negativa o addirittura nefasta.E'in questo preciso istante, che l'EMOZIONE avvince l'uomo in una spirale di follia che determina la sua risoluzione con la possibilità della precarietà della vita distruggendo tutti i solubili requisiti che servono al sostegno della stessa..piangere, disperarsi, atterrire in un mutismo che si occupa della più nefasta complicazione della propria risolutezza, la pessima dimostrazione di svenire per demolire tutti i sensi dinnanzi ai quali la libertà di sicurezza e di affronto nei pericoli dell'esistenza rivelano che l'EMOZIONE ha significato la pericolosa e possibile distruzione della vita parallela alla solitudine che seguirà...ciononostante l'uomo continua a vivere rinchiudendosi in un soliloquio con sè stesso credendo ed affidandosi alla sorte sicura, che crede sia la sua salvezza..ma egli non ha compreso che la vita va vissuta con tutte le sue precarietà, che la sicurezza che crede di aver trovato non corrisponde alla sua richiesta di aiuto, ma che lo allontana dalla possibilità di colloquio con gli altri, per cui è stato creato.Talvolta le situazioni dimostrano che la sorveglianza alla possibilità di evitare tale sensazione, sia effimera quando la stessa sopraggiune all'improvviso, allora l'uomo si sostiene con la certezza che gli eventi siano solo temporanei, in quanto la decisione di affrontarli con determinazione del momento gli suggerisce di capitolare al suo desiderio di semplificare le cose..ma purtroppo il cambiamento a volte è tale, che le successive rappresentazioni dell'esistenza gli dimostreranno che il dolore del danno subito è difficile da superare..ed è proprio in quel significato che sapra' vincere se stesso di fronte alle avversità che gli procurano sofferenza e mancanza di controllo.E' difficile superare un'emozione di dolore, per quanto sia difficile superare quella della gioia improvvisa poichè ambedue se non affrontate con equilibrio della propria sicurezza possono essere finalizzate alla perdita di coscienza o addirittura a quella mortale..ma io desidero chiudere questo capitolo con la rappresentazione della gioia infinita che pervade ogni cuore, quando l'animo viene travolto dalle aspettative non attese, nè configurate dalla spettanza ch'egli ha del suo sintetico e sicuro avvenire, di ciò che non si aspetta, ma che possibilmente... verrà...

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