venerdì 19 marzo 2010

IL DESTINO

La domanda..cos'è il DESTINO? Essa comprende le circostanze degli avvenimenti chiamati al cospetto di sè stessi,in quanto significa guardarsi dentro e con sincerità dire le proprie rifessioni, che portano alla prospettiva di migliorare il senso della vita.Quando un essere diventa adulto, si prospetta la precisa sembianza di credere o voler credere che ogni possibilità sia la finalità da superare, per potere finalmente essere libero nelle scelte che si dovranno effettuare per chiarire la posizione nella società a cui si appartiene.Costui però, non ha precisato che la sporadica consumazione delle sue esigenze, sono state tali da superare la realtà nascosta nelle sue stesse opzioni, in quanto le ha ritenute già superate per potere andare avanti e sormontare le altre.Ma quando egli si chiede cosa dovrà, in seguito affrontare.. ecco che gli si presentano le vecchie difficoltà che precedentemente ha creduto di avere già vinto..e allora perchè si chiede ,ciò avviene?La risposta consiste nelle poca determinazione occorsa, per fugare tutto quello da cui proviene la spudorata e sofisticata menzogna della vita..ossia credersi vincitore e non apparente vincitore..poichè il DESTINO non è colui che ci avverte delle future circostanze, ma ce le fa apparire all'improvviso, senza chiedere il permesso. Purtroppo non esiste una qualifica precisa e dimostrativa del futuro umano, se non attraverso scelte sbagliate e in genere noi le prevediamo durante le quali, il nostro DESTINO farà la strada scelta da noi, ma se le scelte saranno esatte ,allora il DESTINO comprenderà che dovrà dare la ricompensa della realtà ottenuta, non quella che credeva fosse un avvertimento, per il quale si attende la composizione dei vari elementi di certezza.Non sempre la spirale del DESTINO ci sembra logica, anzi noi crediamo che l'affidarci ad essa, escludiamo così la nostra responsabilità..non è esatto.poichè l'uomo deve sempre ritenere che la sua precisione verso gli avvenimenti da risolvere e da affrontare, sono sue complicanze e non del DESTINO già segnato.Quando si comprende che tale corsa si chiama realtà di vita scelta, con le proprie mani, con le proprie caratteristiche di vita vissuta e non, allora si continuerà a corrispondere al DESTINO la giusta mercede senza inganni e senza trasparenze, che derivano dalla nostra precarietà e non dal fato avverso.

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