mercoledì 27 febbraio 2013

La Verità

IL TASTO DELLA VOCE..

Tutti noi possediamo un tasto che si alza quando vogliamo esprimere con chiarezza la voce di un dialogo e purtroppo si alza anche con un tono alto e non gradito quando desideriamo colpire una persona.La voce è la sintonia del corpo e come tale deve rimanere..abbastanza chiara ed espressiva per farsi comprendere senza urlare e comprimere quanto risulta disponibile in noi stessi.Molte persone credono che urlando con voce che diventa stridula riescono ad ottenere quanto chiedono, ma non è così..danno solo fastidio e dimostrano la propria scarsità d'animo poichè con la prepotenza si ottiene solo un rumore che diverge le stimolazioni della paura qualora il caso si presenti.La diversità del genere alimentato da un semplice colloquio il cui regolare fondo si aggrega al tono della consuetudine dell'espressione verbale con la chiarezza di quanto si emette con la propria voce, diventa una melodia cantata da un usignolo il cui canto rappresenta una voce ascoltata e richiesta..al contrario si preferisce tacere per la stonatura della suddetta.Le persone che usano questo timbro di voce non si accorgono più della esplicita riflessione della propria calamità e di quanto gli altri ritengono esclusa la sua individualità dai loro consueti colloqui e continuano imperterriti ad usare tale metodo in quanto non si accorgono di quanto risultino sgraditi.Vi sono individui che ascoltano il parlare degli altri poichè la propria eloquenza lascia a desiderare e sono consapevoli di tale mancanza,mentre altri si espongono per ravvisare la singola fisionomia in modo da riuscire graditi e accolti nella società..ma chi usa un tono gentile abbastanza sommesso e alquanto chiaro e dolce nella propria sinfonia di parole logiche che formano un dialogo piacevole ed interessante saranno sempre al centro di un'attenzione particolare che non deluderà mai coloro che lo ascoltano..

GLI ANTENATI..

Tutti conserviamo le fotografie dei nostri antenati e chi non li ha non desidera ricordi nè la possibilità di guardare coloro che li hanno preceduti in quanto la propria chiarezza del vivere oggi è ritenuta di gran lunga migliore di quella di un tempo.Al contrario è buffo per chi veste in minigonna vedere gli antenati indossare vestiti lunghi con una foggia particolare,ma a quei tempi la moralità era diversa..c'era la VERGOGNA che oggi non esiste più.. esiste il vanto di essersi procurati il meglio anche con guadagni illeciti o con non sterilizzate prove d'ammissione che recano la provvisorietà dell'evento in quanto non si conosce la durata.A quei tempi i nostri avi erano ben consapevoli di quanto era stato loro possibile raggiungere e cercavano in tutti i modi, naturalmente onesti, di migliorare la propria condizione di vita per apparire quello che desideravano diventare e non quello che a tutti i costi prevaleva nel proprio modo di non essere tali.Quelle foto sbiadite nel tempo ci riportano con affetto a coloro che ci hanno preceduto, che hanno lavorato per offrirci ciò che oggi ci consente di vivere ma che per alcuni rappresenta una responsabilità da conservare,mentre per altri le bellezze di un antiquariato ormai "obsoleto" rappresenta una fonte di scarso lucro per conseguire desideri non uguagliabili alla somma ricavata.Infatti vi sono coloro che ne usurpano con facilità la possibilità di "arraffare" una prestigiosa opera offrendo scarso valore e denaro per approfittarsi dell'incognita sconosciuta della loro reale stima.Molti individui credono che vendendo quello che ritengono "ciarpame" sia un affare di gran prestigio e non sanno che l'affare lo fa chi lo compra a basso costo per poi ricavarne un prezzo molto più alto..e qualora accade ciò sperano di esaudire i propri desideri diversamente senza accorgersi d'essere stati gabbati.I nostri antenati erano personaggi di un certo stampo..vuoi che fossero gente altolocata il cui titolo apriva loro tutte le porte..vuoi che fossero semplici contadini il cui lavoro ha dato ai figli la possibilità di studiare e di fare carriera per cui quelle foto vanno conservate e guardate con rispetto in quanto il valore di quella gente oggi non esiste più..

martedì 26 febbraio 2013

I DIFETTI..

Tutti abbiamo dei difetti altrimenti saremmo perfetti e la perfezione non è di questo mondo..però vi sono coloro che si credono tali e si comportano come dei cuori che assolvono le proprie qualità con una grandezza tale da renderli insopportabili.I pregi sono qualità ineccepibili ma qualora diventassero presunzione di sè, allora si qualificherebbero come grandi macigni che ogni uomo non si accorge di portare con sè per rendersi gradito agli occhi degli altri.Coloro che riconoscono di essere privati di tali qualità hanno la possibilità di acquistarle nel tempo con la correzione, con la pazienza di essere migliori di quanto in realtà siano mentre gli altri continueranno con la propria presunzione e la cattiva qualità d'essere sprovvisti di ogni esperienza vitale che incontreranno deludendola poichè si ritengono già concludenti nelle loro grandezze.Molti presentano dei "tic" che esternano quando sono nervosi.ma questo movimento che reca fastidio non addebita nessuna colpa poichè la loro fisionomia è del tutto estranea a chi al contrario vuole e pretende di erigersi sugli altri. La maggior parte degli individui cerca di emendarsi dalle piccole mancanze che arrecano fastidio a coloro che li circondano..come la permalosità, la poca chiarezza nel comprendere gli altri etc..ma la maggior parte delle persone si autostima a tal punto da paragonarsi al culmine della propria personalità e fanno avvertire a chi li circonda un evento particolare ed eccezionale per aver accordato loro la propria attenzione.Si sentono perfetti in tutti i sensi,credono d'essere intelligenti,scaltri in definitiva superiori alla media e non hanno compreso che se realmente fossero tali ci si aspetterebbe molto di più da loro, ma che al contrario essi non offrono nulla solo la noia della loro presenza..

La Gioventù

La Meraviglia

La Domenica

domenica 24 febbraio 2013

LA SICUREZZA DI SE'..

In genere quasi ogni uomo è sicuro del proprio stato..,pochi ammettono l'incertezza di ogni eventuale cambiamento oppure di un avvenire incognito..Moti .individui pur essendo incerti  di quanto incontreranno o abbiano già vissuto,per dare agli altri la possibilità di essere creduti forti e inviolabili non ammettono tale opportunità e neppure quando le calamità incombono sul loro destino essi non desiderano dare spiegazioni per l'imprevedibilità dell'evento ma danno la colpa al destino ineluttabile e improvviso che secondo il loro modo di pensare è a capo della vita di ognuno.La loro conformità nel togliere la capacità di giorni in cui avviene un imprecisato evento, invece di sedare la propria presunzione, aumentano la considerazione di quanto essi credono di possedere e sminuiscono l'importanza degli avvenimenti che si succedono in quanto affermano l'imperturbabilità della propria individualizzazione..Costoro nascondono nel proprio animo ogni offesa,ogni solitudine d'amore che gli altri non offrono loro per fare comprendere che in fondo la propria persona vale più di quanto gli altri apprezzino e che se costoro non valutano la personalità del loro operato sono questi a valere meno e non loro che essendo superiori non sentono minimamente tale mancanza.Non sentiremo mai la loro voce esprimere un grazie,un prego,un 'affermazione gentile e pervasa dalla commozione poichè essi non nutrono nel proprio cuore queste sensibilità ma nutrono la supremazia del proprio essere in quanto si considerano tali e precisamente indissolubili nelle quotidiane difficoltà che incontrano gli altri uomini..Eppure a volte la vita li ha prostrati in sofferenze,in disgrazie molto gravi con la speranza che il loro modo di essere comprenda quanto sia ridicolo e uso un eufemismo nell'usare questo termine,e quanto sia grave per il proprio spirito continuare a proporre la propria immagine in tal senso ,ma la loro accettazione che sembra tale ma non lo è in quanto si sentono depredati dall'esistenza stessa ,li condurrà in tal modo fino alla fine pensando di essere vissuti nel giusto e non nell'errore che ha trasformato tutta la loro vita..

giovedì 21 febbraio 2013

IL CALORE..

Quel caldo che si avverte quando lo sguardo di chi ci piace si incrocia su noi,quando ci sentiamo amati,coccolati,abbracciati con un profumo speciale che avvolge il nostro corpo e che permane anche dopo quando restiamo soli e impregna ciò che indossiamo per quei momenti di una felicità inesprimibile.E' un calore particolare che si avverte nel proprio cuore,che c'ìnebria poichè non siamo più soli ma accompagnati dal pensiero di chi ci dimostra il proprio affetto,il proprio amore, se non un interesse speciale...vorremmo che quel tepore ci accompagnasse per sempre in quanto siamo sicuri di noi stessi,di essere ammirati per quello che l'altro non si è accorto che non abbiamo, ma nella sua completa rivelazione avverte le medesime sensazioni che ci offre durante la concretezza dei reciproci sentimenti.E' bello amare e sentirsi amati....il tempo non esiste se non quello trascorso insieme e quello che rimane resta in attesa del congiungimento reciproco. La vita ci appare meno complicata e le situazioni difficili scompaiono poichè siamo in due a risolverle e se abbiamo un pò di timidezza ancora nel dichiararle, in seguito le nostre confidenze non ci apparterranno più ma saranno di ambedue e siamo certi che si risolveranno facilmente.La vita ci sorride,,al mattino ci svegliamo cantando, durante il giorno siamo in attesa della sera e quando giunge il momento della visione tanto auspicata i battiti del proprio cuore corrono all'impazzata per gustare il piacere dell'insieme.Le preoccupazioni dimenticate cosi' come le precisazioni dell'esistenza che ci attende...ma sono quei momenti a darci la forza di proseguire poichè la vita è fatta anche di questo.. .

LA TASTIERA DELLE BUONE AZIONI..

Un'azione intrapresa coinvolge sempre l'individuo ad una perfetta, seppure non compresa da tutti, ad una piena terapia di se stesso..Ogni uomo cerca un modo di spiegarsi e di farsi amare con un gesto di buona volontà in cui è compreso il proprio carattere.Quando si tratta di lavoro egli compie con tutto il suo ingegno la riuscita del compito affidatogli,se si tratta di un incontro galante cercherà in tutti i modi di piacere o di sedurre la preda ambita...ma se deve fare in modo di chiarire la propria fisionomia cercherà di realizzare il massimo di quanto aveva precedentemente stabilito per assimilare la ragione di tale impresa...Nell'esistenza umana se ognuno di noi compisse una buona azione quotidiana, se avesse il cuore disposto ad aiutare chi non è capace di attuarla da solo,il mondo raggiungerebbe quella capacità di azione che gli uomini ignorano.Qui non parlo di parentela,di amicizie a cui necessariamente dobbiamo prestare soccorso per comunicare il nostro affetto, e la nostra vicinanza...ma si deve essere come.la tastiera del pianoforte ove le buone azioni si  dovrebbero misurare come quelle  che fanno udire una melodia speciale in cui i tasti neri  abbiano una concorde e coadiuvata mano che li spinga verso una intonata musica che entra nel nostro cuore e ci faccia sentire quanto sia grande la nostra possibilità di vita.A volte l'umanità è distratta,a volte fa finta di non udire ciò che la coscienza con un fil di voce suggerisce,a volte addirittura si compiace di non trovarsi in quelle situazioni etc..ma certamente ogni proprio proponimento a cui segue la modalità del pensiero effettuato con il prodigarsi e interessarsi a coloro che cercano disperatamente un aiuto provvidenziale,diventa un obbligo civile e morale che ogni uomo deve ascoltare e sentire,altrimenti la tastiera eseguirà una stonata melodia che comprende la realtà amara dell'epoca in cui viviamo.. .

martedì 19 febbraio 2013

SENZA RISPOSTA..

Fin da ragazza mia madre mi diceva di rispondere a chi con intenzione voleva offendermi..ma io non avevo la risposta pronta e continuo a non averla oggi.Resto immobile,muta,dolorante poichè la risposta da dare è viva in me..ma non ho il coraggio di colpire con la stessa moneta e quel dialogo se così vogliamo chiamarlo, da una parte resta senza parole,senza difesa.Gli altri pensano che non esiste questa risposta,poichè hanno ragione di fronte al silenzio e che se l'altra parte rimane ad ascoltare ciò che le viene infierito senza alcuna chiarezza che si trasformerebbe in una baruffa,allora essi possono dimostrare quanto sia esplicita la volontà di ferire,di colpire maliziosamente chi sta ovviamente ad ascoltare.L'educazione ricevuta ha un limite,avverte che bisogna tacere di fronte alle ostilità altrui,ma talvolta una risposta contenente una frase espressa con garbo,senza quella maliziosità che nasconde la cattiveria di appropriarsi di quello che non appartiene loro ossia la parola,allora il discorso diventerebbe non più monocorde e chi possiede questa demolizione dell'individuo in oggetto, senz'altro terminerebbe di approfittarsi senza badare a spese della capacità dell'altro nel conseguire la propria meta.Ripensandoci a volte rifletto su quante volte durante la mia esistenza avrei potuto ferire gli altri..ma non l'ho fatto e in verità non me ne pento anche se la rassegnazione è infinita..certo comprendere nel proprio stato questa possibilità determina verso gli altri una capacità ben precisa di difesa,di scommettere sulla propria figura le parole dirette con una mira che centra senza fallo il bersaglio voluto..offendere..nel mio caso ho sempre fatto finta di non capire,di non comprendere la cattiveria celata o espressa volutamente nei miei confronti.Il tacere ha un prezzo molto elevato che consente però la concretezza della scontata e profonda sensibilità in cui si nasconde la personalità di ognuno e la perfetta considerazione che si ha del proprio valore,anche se gli altri non ritengono la causa giusta..ma se ad essi si presentasse la medesima occasione e si servissero di modalità diverse, allora la frase che contiene le parole offensive troverebbe una chiarezza non valida alle parole espresse con evoluta sincerità di ferire chi è di fronte considerandolo un avversario di poco conto..

lunedì 18 febbraio 2013

IL LAVORO..

Oggi il più grave dramma che attraversa la società è senz'altro la ricerca di un lavoro..se fossi prossima a laurearmi mi chiederei a meno che non avessi un padre con uno studio già avviato,cosa farò dopo? Che strada potrei intraprendere per formarmi un futuro degno che mi assicuri la famiglia.la possibilità d'essere valutato per i sacrifici che ho fatto? La risposta non esiste..coloro che si laureano anche a pieni voti devono allontanarsi e andare all'estero se sono richiesti, altrimenti ad arrangiarsi con quello che trovano, se lo trovano e quelli che perdono il lavoro ad un'età ormai avanzata dove possono cercare un posto che attribuisca loro la tranquillità della famiglia con un avvenire privo dei problemi che attanagliano la vita dell'uomo? Ogni giorno si legge che molte aziende sono costrette a chiudere,così come risultano vuoti i posti di lavoro per i licenziamenti che aggrediscono i lavoratori nella loro pianificata esistenza per offrire sia a se stessi che agli altri un dignitoso conseguimento dei propri studi,delle evenienze che sottopongono l'individuo ad un esame senza voti in cui si cerca la concretezza dell'essere che si sottopone a sacrifici, per non sottomettersi a speculazioni di ogni genere per non citare i più deboli che si tolgono la vita. Sembra che il mondo abbia abbandonato i suoi abitanti per risollevarsi dalle incurie in tutti i campi che gli uomini hanno usato con mezzi incivili trascurandone le bellezze naturali.E' vero che è stato fatto tutto questo,è precisa la corruzione,il peculato,truffe di ogni genere,aggiotaggio etc..ma esistono anche coloro che non hanno nessuna colpa, allora perchè costoro devono "assaggiare" la stessa minestra neppure riscaldata che a loro dovrebbe, al contrario essere evitata? La Costituzione afferma che la nostra è una Repubblica fondata sul lavoro..ma se il lavoro viene a mancare dove esiste la Repubblica?..Anche essa deve mancare ed infatti manca un credere nelle istituzioni e in generale non esiste il senso dello Stato.Sui giornali si leggono notizie di vario genere..vi è una speranza per il futuro che difficilmente verrà esaudita,una sicurezza che contrariamente sarà offerta,un'immagine perlustrativa che ovviamente non troverà una soluzione adatta..allora ci chiediamo tutti..dove andremo a finire? Non si sa..eppure la nostra Patria ha una storia illustre in tutti i campi,possiede tali bellezze che tutti ce le invidiano e forse è proprio per questo motivo che cercano di toglierci ciò che risulta un vanto, un orgoglio Nazionale.Prima ci rimproverano del cambio della moneta,in seguito di chi ci governa,ma noi e dico proprio noi chi siamo? Oggetti messi in un dato posto senza alcun valore poichè si sono approfittati della nostra buona fede oppure siamo ingannevoli noi stessi e ci serviamo della loro stessa moneta? Certo un cambiamento ci deve essere,una soluzione si deve trovare,un esempio agli altri va eseguito con il massimo rispetto ma..queste pur essendo tali queste verità, per la società risultano solo chiacchiere..Gli individui più scaltri aspettano che il topo entri nella trappola da loro messa, gli altri subiscono per evitare il peggio etc..Ma la sottoscritta si domanda..siamo dotati di una voce? Si.. allora facciamola sentire,facciamo in modo che si sappia cosa i cittadini ritengono sia giusto e seppelliscano quello che nuoce alla propria evoluzione in ogni campo..al bando chi determina la propria esistenza sulla pelle altrui,chi mente sapendo di mentire,chi inganna con mezzi illeciti e forse dico forse, il mondo riprenderà la posizione per cui è stato creato..

domenica 17 febbraio 2013

DONARSI..(DONARE IL SANGUE)

LA FRATELLANZA E' UNA PAROLA DIFFICILE MA SEMPLICE PER COLORO CHE LA AVVERTONO NEL PROPRIO CUORE.ESSERE UNICI E NELLO STESSO TEMPO MOLTEPLICI HA UN CARATTERE CHIUSO NELLA PAROLA "AMORE".GLI UOMINI SONO COME LE FARFALLE CHE SI NUTRONO DI POLLINE DEI FIORI ALTRIMENTI MORIREBBERO..COSI' COLORO CHE SONO POVERI DI SANGUE HANNO LA NECESSITA' DELLA LINFA CHE LI AIUTI A VIVERE E LA LINFA E' IL SANGUE DI COLORO CHE SONO SIMILI ALLE COSTRUZIONI DI SOLLECITE RICETTE D'AMORE.L'ESISTENZA UMANA HA UN COMPITO CHIARO E PRECISO SENZA IL QUALE LA POSSIBILITA' DI ESSERE CHIAMATI FIGLI DI DIO NON AVREBBE ALCUN SIGNIFICATO.COME L'ONDA DEL MARE SI RINFRANGE SUGLI SCOGLI O SULLA RENA COLMA DI COLORATE SEMBIANZE E LA LUCE RECA LA SENSIBILITA' DI MANIFESTA SOSTITUZIONE DELLA POVERTA' DI REGOLARE MA EFFIMERA SOLUZIONE DELLA PROBLEMATICA RESA EVIDENTE DALLA SUCCESSIVA ONDA MARINA... COSI' L'UOMO SENTE IL BISOGNO DELLA COMUNICAZIONE VITALE CHE GLI DARA' LA POSSIBILITA' DI SOPRAVVIVENZA OGNI QUALVOLTA GLI NECESSITERA'PER CONDURRE UNA VITA SIMILE AGLI ALTRI.SI AFFERMA CHE SIAMO FRATELLI DI SANGUE POICHE' DINNANZI AL SIGNORE SIAMO TUTTI UGUALI E TUTTI COMPRESI NELL'AMORE DEL PADRE, PERTANTO ABBIAMO IL COMPITO SE NON IL DOVERE DI AIUTARE COLORO CHE SI OBBLIGANO CON LA PROPRIA ESISTENZA A CONFERIRE LA MATURITA' DI QUESTO PENSIERO.CHI OFFRE UNA PARTE DI SE' SENZA ALCUN PROVVEDIMENTO DI CUI POTREBBE ESSERE DEFINITO ESUBERANTE NELLA SUA ESISTENZA, AVVERTIRA' QUELLA GIOIA INFINITA D'ESSERSI DONATO CON LA PROPRIA VOLONTA'E DI CHIAMARSI FRATELLO NELL'ESISTENZA DELL'ALTRO. LA NATURA UMANA A VOLTE SI PRESENTA COME UNA FANCIULLA PRIVA DI CIO' CHE LE NECESSITA PER ESSERE DEFINITA TALE..VUOI SENZA SCARPE,VUOI SENZA VESTITI ADATTI ALLE CIRCOSTANZE CHE LE ADDEBITANO, MA MAI SENZA LE CHIAREZZE DI QUANTO SI APPRESTA A COMPIERE SENZA LE QUALI DIMOSTREREBBE LA PROPRIA INEFFICIENZA DEL SUO CARATTERE PRIVO DI SENSIBILITA' ACUITE DALLA NECESSITA' D'ESSERE COMPRESA NELLA SOCIETA'..COSI' AVVIENE PER COLORO CHE SENZA ALCUNA COLPA NON POSSIEDONO I REQUISITI PER DEFINIRSI CONFORMI AI CANONI DEFINITI AD UNA VITA CONFORME ALLE REGOLE, PRIVA DI ANSIE E DI COMPLETE SICUREZZE.ESSI PURTROPPO SONO SENZA LE ALI SOGNATE E VAGHEGGIATE PER INNALZARSI AL DI SOPRA DEI COMPITI CHE SI SONO PREFISSI LE CUI SCARPE LI AIUTEREBBERO A VINCERE GLI OSTACOLI CHE INCONTREREBBERO DURANTE IL LORO CAMMINO E LA CUI FORZA VERREBBE A MANCARE PERCHE' PRIVI DI LINFA DONATA..DONARSI SENZA ALCUN RAMMARICO,SENZA CHIEDERE NULLA, SENZA LA CONSUETA LEGGE CHE AFFERMA..IL DO UT DES..HA UN SIGNIFICATO BEN SPECIFICO..FAR VIVERE COLORO CHE NON HANNO LE QUALITA COMPLETE COME GLI ALTRI NEL SENSO CHE NON POSSIEDONO LA SPERANZA DI FORNIRE ALLA SOCIETA' IN CUI VIVONO, LA MEDESIMA FORZA DI COMPILARE UNA SCHEDA DI SICUREZZA PER L'AVVENIRE CHE LI ATTENDE.l'ESISTENZA UMANA A VOLTE TRALASCIA LA RICCHEZZA CHE DONA AD ALCUNI E TRASCURA COLORO CHE HANNO FORSE PIU' MERITO DEGLI ALTRI..MA LA RENDITA FORMULATA CON LA FERMEZZA DEL PROPRIO SENTIMENTO IN CUI E' PRECISA LA VOLONTA' D'AIUTO COMPORTA LA SEGNALETICA DI COLORO CHE OFFRONO LA SENTENZA DI VITA FUTURA IN UNA SUCCESSIONE DI MERAVIGLIOSE CONCRETEZZE NEL DONARE QUELLA LINFA CHE LI RENDERA' EFFICIENTI NELLE PROPRIE CONFORMITA' D'ESSERE..FRANCESCA CAMPOBASSO.

venerdì 15 febbraio 2013

LO STRATAGEMMA..

E' una mossa astuta per raggiungere un determinato fine..in genere viene usata dalle donne per ottenere quanto non è raggiungibile con i propri metodi,,ma anche gli uomini se ne servono spesso per il medesimo motivo.Naturalmente è decisamente una mossa falsa, un'astuzia, un inganno, o quantomeno in tal modo viene considerata poichè essendo una falsità la verità si conoscerà sempre ma..perchè non approfittarsi di tale "escamotage" se l'esistenza ce lo permette e ottenere quanto ci viene negato?Nella propria mente si forma un disegno quasi perfetto di quanto si desidera prendere e se la nozione risulta esatta allora ecco fatto..il tutto è riuscito..ma a quale prezzo? Coloro che se ne servono, poco si domandano sul percorso eseguito ma guardano il risultato ottenuto..in guerra questo procedimento si avvale di una vittoria cospirata ai danni del nemico con l'inganno di quanto si è decifrato per abbatterlo,nella vita risulta la medesima risposta.Le donne se ne servono per accalappiare l'uomo e viceversa,gli uomini inducono il proprio essere verso questo comportamento per favorire la propria figura nei riguardi altrui..ma allora questo termine risulta una falsità? Certo esso indica una strada non corretta ma falsata in quanto non ci si serve dei propri valori ma di quelli escogitati alla perfezione per ingannare coloro che vogliamo a tutti i costi "accalappiare" e forse in seguito dominare.Usare metodi esplorativi per farsi desiderare,ammirare e compiacere chi che ci sta a cuore è certamente plausibile..a volte lo stratagemma della gelosia si afferma come un'antica usanza in cui la tattica usata risulta vincente, come durante la battaglia l'astuzia è determinante per la vittoria in quanto risulta auspicata per vincere il nemico..ma usare questo tipo di convalida alla propria inettitudine o alla singola gratificazione in cui è nascosta la personalità mancata di un individuo,essa risulta del tutto negativa per l'approfondimento della concreta e non fluttuabile verità che decisamente viene a mancare.La maggior parte degli individui purtroppo tende ad usare diverse tattiche denominate stratagemmi affinchè essi possano ottenere quanto viene loro negato per mancanza di fondi insiti nella propria personalità..allora la successione dei consensi altrui risulterà sempre negativa anche se essi useranno qualsiasi stratagemma..

UN PENSIERO CHE TI TORMENTA..

La nostra mente c'illumina ogni qualvolta dobbiamo intraprendere un'azione decisiva per le propria esistenza..questo risulta un effetto concreto e positivo per indurci a non commettere errori..ma quando essa ci tormenta con un pensiero che non ci offre quella pace,quella tranquillità tanto sospirata, allora diventa un inferno.Batte ,batte come un chiodo che deve penetrare nel muro dandoci un tormento sempre maggiore per quanto ci preoccupa..allora cerchiamo di ricordare,di superare,di verificare etc..pur di avere pace e naturalmente la nostra effervescenza interiore si calmerà fino al momento in cui diciamo a noi stessi..ci penserò domani..Ma il giorno successivo puntuale la preoccupazione ritorna con maggiore vigoria e noi purtroppo diventiamo preda di quanto essa c'impone per seppellire l'ascia di guerra e fare fronte ad una battaglia vera e propria con noi stessi.Allora ci chiediamo il perchè di tanto affanno se non vi è una soluzione, se non si verifica nulla? La risposta è semplice..la mente ci propina effettivamente tanti e svariati dilemmi in cui noi stessi dobbiamo trovare un'uscita plausibile che ci toglierà gli affanni e fino allora essa ci tormenterà affinchè la propria essenza troverà con calma la risposta adatta e se essa risulterà negativa dovremo rassegnarci all'evidenza dei fatti.Ma siamo noi che non troviamo nella propria sensibilità questa rassegnazione in quanto pensiamo di riuscire nell'impresa tanto faticosa poichè ci sarà un modo fino allora a noi sconosciuto per superare questi momenti e ci affanniamo a trovarli pur sapendo di perdere..Talvolta però la nostra pazienza viene premiata e quando il problema che ci ha tolto la pace nel cuore ha finalmente trovato la propria verifica in atto di quanto ci ha fatto penare,diventa per noi un programma ormai letto e andiamo avanti ad affrontate un altro dilemma che diventerà un chiodo fisso come il precedente..questa è la vita miei cari con i suoi alti e bassi e viene data a noi la ricerca di ogni soluzione.. purchè essa vi sia..

COSA PUO' FARE IL DENARO..

Si afferma che il denaro non sia indispensabile ma necessario..è vero e me ne accorgo quando gli altri chiedono continuamente il tuo aiuto ..si offre quando si può e non quando diviene un'abitudine.Certo si può contare sull'amicizia ,sull'affetto e sulla bontà d'animo degli altri,ossia di coloro che hanno un grande cuore, ma se questo procedimento ti obbliga a sostenere una dimostrazione di complicità con te stesso allora non è più una mercede corrisposta ma una richiesta continua e obbligatoria.Gli uomini e quando affermo questo preciso soggetto, ossia le persone che s'incontrano giornalmente per svariati motivi non hanno la particolare congiunzione con la tua figura ma con i loro propositi di accaparrarsi quanto più è possibile usando mille stratagemmi e se tu in quel momento non puoi per soluzioni personali che dovrai risolvere,allora fuoriesce tutto il livore che essi dimostrano in questi casi.Avere bontà,avere comprensione di chi ti fa pena per lo stato in cui si trova,aggrovigliato da mille problemi comporterà in seguito un abbonamento continuo e perseverante con l'obbligo di offrire sempre la tua mano colma di quelle possibilità che a volte servono per i tuoi problemi..ne consegue che gli altri non capiscono i tuoi momenti e rispondono alle tue necessità con parole che destano nel tuo cuore smarrimento e delusione per l'obbligo che non avevi compreso di perseveranza e di finalità continue..Dare la possibilità agli altri di riuscire a superare momenti difficili che potrebbero condurre alla disperazione è un conto,ma provvedere continuamente all'obbligo di mantenere questa causa nuocendo alle tue necessità è un discorso differente..vi sono momenti alquanto precari e difficili per tutti..ognuno di noi li attraversa,ognuno vorrebbe trovare un amico fidato o un parente prossimo che ti aiutino a risolvere le situazioni che s'incontrano..chi ha perso il lavoro,chi ha degli arretrati da pagare etc..certamente la vita non è facile per tutti almeno per coloro che non appartengono alla "casta dei miliardari"..ma la sottoscritta ritiene che anche loro avranno altri problemi,sicuramente più difficili in quanto l'esistenza pretende, avendo offerto il tutto, maggiori imprese e grandi eventi che si esplicano con un esempio da fornire a coloro che sono sprovvisti di tutto..ma questa è un'utopia in quanto più si possiede, più si vuole ottenere e non si guarda chi vive al di sotto delle proprie possibilità ma si cerca di evitare ogni conclusione in merito..Detto tutto ciò l'ingratitudine e la non comprensione fanno parte di questo mondo..si devono affrontare mille problemi e non perdere quella decisiva affermazione che ci affanniamo a sostenere..cercando di trovare un rifugio anche per noi stessi con pace e tranquillità..

giovedì 14 febbraio 2013

LA DONNA AMATA

LA STUPIDITA'

IL COMANDO SUGLI ALTRI

IL PENSIERO

LO SFARZO

L'AMICIZIA

L'INVIDIA

IL WEEKEND

L'UOVO DI PASQUA

SENZA MOTIVO

mercoledì 13 febbraio 2013

LA MIA AFRICA

LA MORTE DESIDERA ESSERE UMANA

martedì 12 febbraio 2013

NATALE

LA MEMORIA

L'AMERICA

lunedì 11 febbraio 2013

l'uovo di pasqua-la sincerità

lo scrigno delle perle

i cuccioli

vogliamo metterli da parte

conclusioni

la storia della moda

la sensibilità del cuore

LA MODA 3

LA MODA

I RICORDI

L'illusione

Il tempo si ferma ad ascoltare la musica

Perchè

L'assurdità

L'Italia e gli italiani

sabato 9 febbraio 2013

LA SORPRESA E LA SEMPLICITA..'

LA SORPRESA EBBE UN DIALOGO CON LA SEMPLICITA'E LE DISSE.COME FAI AD ESSERE COSI' NUDA SENZA ORPELLI E SENZA LA POSSIBILITA' DI OTTENERE LA REMUNERAZIONE DI ALCUN GENERE?IO CON LA MIA SINCERA APPARIZIONE NEL BENE O NEL MALE ERUDISCO L'UOMO DURANTE LA SUA ESISTENZA, MENTRE TU LO RENDI SPOGLIO DI OGNI COSA..E' VERO.. RISPOSE L'ALTRA..HAI RAGIONE.. MA TU LO PRENDI PER LA SUA RICCHEZZA, IO AL CONTRARIO GLI DONO LA SEMPLICITA' DELLA VITA CHE DEVE AFFRONTARE SENZA OTTENERE LA PERSPICACIA DI CIO'CHE INVADE IL SUO CUORE.L'UOMO NON CHIEDE IL PERCHE'..MA LO AFFRONTA CON LA CERTEZZA DEL POI CHE SEGUIRA' ALLE SUE AZIONI..TU NON AIUTI E DAI PER UN MOMENTO.. IO DONO PER SEMPRE..

giovedì 7 febbraio 2013

MAMMA..

Che suono dolce possiede questa parola che viene pronunciata dal neonato appena inizia il proprio dialogo con la vita.L'amore che ogni individuo nutre dentro di sè si esprime con semplice forma di sincero affetto per la conquista del cuore di chi lo ha messo al mondo.La Mamma per eccellenza è certamente la MADONNA che invochiamo quando ci troviamo in difficoltà,quando speriamo nella concessione della Grazia con la preghiera e la devozione del nostro cuore...ma ognuno di noi oltre ad avere una Mamma grande,ha ricevuto in dono anche una Mamma piccola che generalmente ci accompagnerà durante il cammino della nostra esistenza fino ad un certo momento..per poi aspettarci in cielo.E' molto difficile esprimere tutto quello che si prova dentro di noi,ossia il sentimento d'amore infinito che nutriamo verso chi ci ha dato i natali..colei che per nove mesi ha atteso la nascita per dimostrarci quanto amore prova nei nostri confronti e quanta religiosità è inclusa in questo sentimento.Purtroppo vi sono anche coloro che perdono questa figura predominante e determinante dell'esistenza umana, poichè con la nascita del proprio figlio ella offre la sua vita con la battaglia della natura che sopravviene con la forza della recensione dettata dal cuore e dalla naturalezza dell'evento..oppure in altre occasioni quel figlio tanto desiderato per cause varie viene dato in affido..ma se il sentimento è sincero cercheranno ambedue di ritrovarsi nella vita che seguirà.Come si nasce pronunciando questo nome.così si muore nella medesima maniera pronunciando la parola.. Mamma.. in quanto si vuole esprimere tutto l'amore che si nutre verso di lei..altrimenti la vita non avrebbe alcun significato.Una madre cerca sempre di perdonare il proprio figlio e non lo vede come alle volte in realtà egli sia e nella propria esistenza non vi sarà mai qualcuno che potrà dare più di una madre.Ad un figlio si perdona ogni azione, ogni comportamento anche se infame in quanto la madre non vedrà mai in lui l'adulto ma sempre quel fanciullo che ha messo al mondo ..mentre il figlio conterà sempre sull'affetto materno.Nell'infanzia come nell'età adulta, durante una malattia ella veglia accanto al suo letto,la prima parola che si pronuncia entrando in casa è..Mamma..la si cerca con lo sguardo,la si abbraccia con fervore,la si riempie di baci con amore etc.In seguito gli uomini cercheranno una sposa che piaccia alla mamma o quantomeno le somigli..pretenderanno la sua cucina,le sue moine,paragoneranno ogni donna che incontreranno a lei e accetteranno gli accorgimenti ch'ella ha donato loro per evitare qualsiasi affanno cercando di aiutare la risoluzione dei problemi che verranno.Grande è il suo dolore quando il figlio si allontana,vuoi per motivi di lavoro,vuoi perchè si sposa..e non si accorge a volte d'essere troppo invadente..ma ad una Mamma tutto si perdona non volendo vedere le cause a volte gravi che si espongono con un affetto troppo invadente e distruttore.In qualche occasione quest'amore viene offuscato dal "Complesso di Edipo" in cui il figlio ha come figura predominante quella materna e non si accorge quanto male fa a se stesso e a chi gli vive accanto..la sera costui non si ritira se prima non va a salutare la madre e sempre le rende una concezione prioritaria in tutte le sue decisione offuscando magari gli ottimi consigli ricevuti dalla persona che gli offre un amore sincero e duraturo.Ma la mamma è la Mamma ..a lei tutto si perdona in quanto misurando il suo affetto con il metro sicuramente esso va oltre la misura naturale della vita..sicuramente si esige un risultato che nessuno può offrire e lasciando questa terra l'ultima immagine che ogni uomo vede è certamente quella materna...

IL LIMITE..

Ogni uomo conosce il proprio limite, ma convinto di strafare per ottenere quanto egli ha preventivato non si accorge o quantomeno finge di non accorgersi d'averlo oltrepassato e così andrà incontro alla perdita di ogni consulenza con se stesso.Gli individui che si affrettano a dimostrare il loro valore che naturalmente oltrepassa le proprie forze,le sconosciute difficoltà che attraversano l'esistenza umana,non è riuscito a superare sicuramente esiti favorevoli che si spiegheranno con le azioni che seguiranno..a volte l'eccedenza di tali conformità richiede una specifica valutazione e non un accreditarsi meriti inesistenti,Coloro che si sopravvalutano e che credono di essere al di sopra di qualsiasi altra configurazione destinata alla prevalenza di ogni concetto,è da ritenersi un folle se non completamente al di fuori da qualsiasi ragionevole comportamento.In genere la sensazione di essere più di quanto si è in realtà, è una forma di potenza interiore per non dimostrare la debolezza che al contrario si nutre dentro di sè.L'uomo tende sempre all'incoraggiamento del proprio valore intrinseco altrimenti si dedurrebbe la reale natura e si consumerebbe la complicata realtà della sua esistenza.L'appartenere a schiere di figure che non incontrano o perlomeno non riescono a cogliere l'attimo che non debba superare quanto si è capaci di officiare la propria considerazione, risulta alquanto difficile..in genere si tende a varcare ogni limite per essere considerati maggiormente di quanto in realtà si è cercato di eliminare dalla propria vita,pur conoscendone le svariate e difficili escursioni della contingenza trovata.Ma come si deve considerare un limite della propria personalità? E perchè? Ogni individuo attraverso le conoscenze acquisite nel passato e con l'esperienza che determina la fase successiva è convinto di non avere limiti se non quelli che appartengono ad una forza maggiore della propria individualità..non è esatto..il limite concesso ad ognuno è quello in cui si conosce la verità che dimostrerà la singola attività di perlustrazione, che farà raggiungere la vetta del monte conosciuta a pochi e sconosciuta ad altri poichè la propria considerazione viene valutata poco dallo stesso..

martedì 5 febbraio 2013

PERDERE UN FIGLIO..

E'un dolore atroce che non terminerà mai la perdita di un figlio.Una madre rimane una mamma che lo ha messo al mondo e non si rassegnerà nella propria vita alla sua perdita..a volte accade per circostanze fortuite,per una malattia molto grave,in guerra,o se costui decide di trasferirsi altrove per mancanza di dialogo o per lavoro.Questa situazione avviene per motivi inspiegabili ma il dolore non abbandona la sua preda e la sconfigge con il ricordo.Un figlio rappresenta la Provvidenza di DIO se non la Grazia, nel bene e nel male e costituisce il prosieguo della propria vita...chi non ne ha ricevuto li adotta per rappresentare la famiglia in cui si manifestano le varie configurazioni inerenti alla crescita,agli affetti,al completamento della propria immagine senza la quale non vi sarebbe alcuna dimostrazione verso se stessi di un conseguente motivo per vivere.Coloro che sono senza e il matrimonio comincia a vacillare a volte partono per Paesi lontani e vanno ad aiutare gli altri per donare il loro affetto, altrimenti la propria esistenza non avrebbe motivo d'essere..i Sacerdoti come Pastori guidano il gregge e chi afferma di essere completo e felice nella propria solitudine, mente.Quando accade una disgrazia la prima ad accorrere è la madre...lo stringe al seno quasi come un neonato poichè per lei rappresenta ancora e sempre la sua nascita e non si rassegna alla sua morte.Il dolore più grande è quando scompare in tenera età e non se ne sa più nulla..rapito? Ucciso? Non c'è risposta..si continua a cercarlo distruggendo se stessi in quanto l'amore che ovviamente non è terminato riceve continuamente una spinta di dolore che rasenta la follia...non si comprende il perchè accadano queste disgrazie,ma si comprende la loro dipartita in un dolore che non ha fine,nè rassegnazione.La motivazione di tutto quello che succede in tali circostanze non esiste per noi..ed è difficile rimettere tutto nelle mani di DIO ma Egli comprende che una madre subisce una trasformazione in se stessa ove la parola "rassegnazione" non esiste nel proprio vocabolario,per cui la speranza di ritrovarlo non tramonterà mai e se alle volte miracolosamente ciò accade, non vi è una spiegazione plausibile,ma un Dono Divino.I figli che rimangono accanto ai genitori non sempre seguono il loro esempio di comportamento durante la propria esistenza, ma sono pur sempre accanto anche se le azioni sono discutibili..li abbiamo messi al mondo e cerchiamo di cambiarli fino alla nostra dipartita con la speranza che essi si accorgano quando sarà il momento del proprio fallimento come amore di figlio..La speranza di un futuro che renda felice l'esistenza umana non conosce limiti,altrimenti ogni uomo perderebbe la coscienza e il dovere di essere sempre se stesso..

LA CATTIVERIA..

Non è vero che chi è cattivo possa diventare ad un tratto buono col pentimento delle sue azioni trascorse..chi ha l'infamia nel cuore continua ad esserlo.La negligenza verso gli altri,l'accanirsi verso coloro che soffrono dicendo a se stessi..ti sta bene non provo nulla per te..la possibilità di colpire chi non può difendersi per svariati motivi anche quelli affettivi fanno di costui un essere spregevole sotto tutti i punti di vista.Essi vivono nella propria funzione che è quella di colpire,di rubare la vita agli altri,di defraudare,d'ingannare,d'infamare,di prendere naturalmente ciò che a loro non appartiene etc.. chi è avverso alla loro dispotica presunzione in quanto si ritengono perfetti sotto ogni punto di vista è preso continuamente di mira per sfogare i propri istinti in cui ritrovano la propria figura che risulta naturalmente in contrasto con quella altrui.Ne conosco alcuni che affermano di essersi creati un'armatura di ferro nei confronti del prossimo e con questa cialtroneria oltraggiano gli altri in una qualsiasi conversazione pur di soddisfare se stessi usando parole discutibili sottoforma di conversazione in cui si accreditano ogni probabilità di sicurezza su quanto dicono gli altri.E così offendono con malizia,colpiscono verbalmente con paragoni che mirano a battere l'avversario,fino a quando non lo tramortiscono...solo allora la loro ira si placa ma non per avere fatto del male..poichè non lo riconoscono, ma perchè non hanno più elementi da comunicare e avvertono la stanchezza dentro di sè.Costoro sono i peggiori nemici del proprio essere,si adulano da soli.cercano in ogni campo di esibire quella "veste candida" che non possiedono con atteggiamenti in un primo momento cortesi e menzogneri inariditi dalle bugie che esprimono per abbindolare gli altri e che rasentano un sorriso beffardo,ma che in seguito si muteranno in urla di epitteti varii come uno "scaricante di porto".La continua affermazione di cattiveria aumenta senza che gli stessi se ne accorgano poichè la spirale delle loro azioni si approfondisce sempre di più..per costoro conta solo il denaro che cercano continuamente in quanto secondo il proprio modo di pensare affermerebbe la propria scalata al successo..ma essi non hanno compreso che l'esistenza dura l'"espace d'un matin" e si sveglieranno in una spirale di nebbia in cui le loro grida di dolore non saranno udite da nessuno pur avendo ormai lasciato l'armatura che si erano costruiti durante la propria esistenza terrena..

lunedì 4 febbraio 2013

LE MANI..

Se per un attimo ci fermassimo a pensare l'importanza che hanno le mani concluderemmo che nella nostra vita esse sono determinanti..perfino nell'antica Roma bastava il segno del pollice per decidere la vita di un uomo.Le mani ci permettono ogni cosa..dalle effusioni nell'abbraccio,nell'indicare, nel mangiare e nel lavoro qualsiasi esso sia.Fanno parte di noi, costituiscono il prolungamento delle braccia e danno la perfetta affermazione dei nostri desideri espressi con i gesti.Le mani cercano,le mani trovano,le mani invadono il campo minato dei sensi con palpeggi varii,distribuiscono, per non parlare del musicista che ci porta lontano con la melodia che ci fa sognare.Tutti le abbiamo o perlomeno quasi tutti fatta eccezione per coloro che se le costruiscono artificialmente per incidenti occorsi durante l'esistenza.Sono complici delle proprie manifestazioni in qualsiasi campo,sono artefici dei giudizi emessi,sono la vita che esprime le qualità umane..infatti ogni virtù e ogni vizio prende corpo attraverso la loro audacia, sono il complemento di vitali decisioni che ogni uomo prende quando cerca la verità degli altri anche usando la forza,che in seguito determinerà la risposta negativa del loro uso.Venire alle mani è un gesto alquanto disdicevole come usarle per procurarsi un valore discutibile che comporterà gravi conseguenze.Esse ci permettono ogni movimento determinante per la chiarezza di quanto serbiamo nel cuore..con lo scrivere,con il digitare,con il dialogo con un sordomuto,ci offrono l'affermazione della costruzione che emerge durante la esplicita conformazione di un concetto espresso verbalmente per migliorare la correttezza dell'immagine ..in sintesi sono tutto e rappresentano il tutto.Hanno la forma tozza.allungata,che sia bella o non pregevole ogni individuo ne ha necessità poichè senza di esse si sentirebbe privo di se stesso..

domenica 3 febbraio 2013

IN PRIGIONE..

Deve essere atroce vivere fra quattro mura,sapere d'essere sorvegliati per qualsiasi azione si compia,etc..ma soprattutto per il rimorso che non dà pace anche se si cerca di non dimostrarlo agli altri.Ma non solo i carcerati sono prigionieri, anche coloro che non riescono a dare agli altri nulla essendo privi di quelle qualità che non possiedono più e non si accorgono di esserlo di se stessi.Costoro dentro la propria anima sono scevri da qualsiasi manifestazione d'affetto,da qualsiasi opportunità che li unisca agli altri,non si espongono o fanno finta di non conoscere la comunicazione verbale che rende gli uomini fratelli,amici,si chiudono in un silenzio o mutismo personale e a stento rispondono alle domande.. se proprio non ne possono fare a meno..forse coloro che vivono tra le sbarre sono più loquaci.Il carattere s'incupisce sempre di più.la negligenza dei doveri da compiere viene addomesticata con le fatalità della vita e la propria esistenza è formata da giorni e da notti in cui l'uomo non avverte più nulla se non il proprio respiro.Essi non s'accorgono che la loro esistenza è chiusa tra i cancelli di una prigione che non si aprirà, poichè essi hanno deciso di non comunicare le proprie emozioni,le proprie considerazioni credendo così d'avere trovato il modo più facile di un'esistenza vissuta nella pace e negli eventi che seguiranno.Questi individui sono privi di qualsiasi sensibilità e a lungo diventano uno strumento stonato nella vita che credono in tal modo di possedere..sono persone che non hanno compreso che l'esistenza è una continua comparazione,una difficile escursione ,una scogliera ove l'acqua si rinfrange continuamente per la forza del mare..costoro credono che in tale modo nulla potrà sfiorarli,nulla potrà loro accadere in quanto sono chiusi tra sbarre d'acciaio che si sono formati nelle proprie sensibilità..eppure come l'acqua riesce ad entrare in uno spiraglio fra le rocce con la forza del mare, così la morte entrerà furtivamente dentro di loro e si porterà via il cuore che non hanno mai considerato d'avere..

LA DROGA..

In una piccola cittadina viveva un ragazzo che frequentava le medie..e come tutti i ragazzi di quell'età sognava di diventare un medico quando si sarebbe laureato..ma desiderava anche fare parte di una stretta cerchia di amicizie..tutti figli di papà che con le loro spavalderie erano al centro della città mentre lui era figlio di contadini.Il ragazzo non sapeva che costoro si drogavano prima con piccola roba ma in seguito con altre possibilità in quanto il denaro era sempre alla loro portata e se non ne avevano facevano ogni cosa per ottenerlo.Nella loro vita non vi erano ragazze ,ma solo giorni di sballo e alla fine erano promossi con le raccomandazioni dei loro genitori.Avevano adocchiato il ragazzo e conoscevano la strada..ogni creatura che portavano dallo spacciatore era per loro qualche dose gratis e conoscendo il desiderio del ragazzo di fare parte della loro "elite" lo avvicinarono ed egli molto timidamente essendo debole di carattere, accettò quella vita d'infamia e di spregevoli imprese.Arrivò a prendersi la licenza liceale, senza un affetto, senza qualcuno che gli volesse bene veramente,,poichè conoscevano la sua storia.. solo i genitori che lavoravano nei campi ne erano all'oscuro.La sera quando aveva raggiunto il suo scopo pensava a quella vita squallida,in solitudine,senza la gioia di una fanciulla ma al mattino riprendeva il vizio che ormai entrato nel suo sangue non gli dava tregua.Nei due anni di università la sua esistenza non era mutata e un giorno preso dallo sconforto decise di partire,di andare lontano,di vivere con se stesso in favore degli altri e se ne andò in Africa come infermiere volontario.I primi tempi furono tragici per lui..desiderava la droga ma poi rifletteva che se la prendeva stava male,se riusciva a farne a meno soffriva lo stesso e poi lo avrebbero cacciato e dove sarebbe andato? Vedendo e curando coloro che soffrivano per malattie naturali,stando accanto ai loro letti,porgendo loro un bicchiere d'acqua poco a poco il desiderio svanì per somministrare le cure che avrebbero diminuito le sofferenze altrui. Il fanciullo ormai diventato uomo era finalmente riuscito a liberarsi da quel brutto male,ma sopravvenne la guerra e il villaggio fu colpito..il ragazzo poichè nel suo cuore tale era rimasto fu colpito da una bomba insieme ad altri che si trovavavono in quel padiglione..comprese ch'era arrivata la sua ora e rivolgendosi al cielo così pregò..aprite quel cancello e fatemi entrare per provare finalmente pace e serenità che sulla terra non ho voluto nè saputo trovare,datemi quella gioia che pervade l'animo umano e mentre diceva queste parole il cancello si aprì ed egli comprese nella infinita misericordia d'essere arrivato a casa...

sabato 2 febbraio 2013

L'ESPEDIENTE..

L'espediente viene usato per ottenere quello che non si possiede con le parole e con i fatti..allora gli uomini se ne servono per modificare la propria realtà.Coloro che vivono in questo modo si accontentano di ciò che riescono a recuperare anche se è poco in quanto non comprendono che l'esistenza umana va vissuta anche sotto il profilo dell'insuccesso per poi arrivare ad un meritato concetto di recupero crediti.Ma coloro che sono abituati a questo tipo di vita non si accorgono di quanto vale poco la loro personalità ...anzi con l'imbroglio, con la menzogna, con il sotterfugio sono convinti di elargire la possibilità di condurre un'esistenza migliore degli altri.Mi domando..cosa hanno compreso della propria personalità.del relativo carattere e di quanto valgano le singole appropriazioni indebite che si prelevano dagli altri? Molti individui si accaparrano la fiducia altrui fino all'inverosimile credendo di essere in tal modo superiori sia come intelligenza,che come modo di fare, in quanto in tutti i modi si prendono tutto quello che a loro necessita con un cumulo di menzogne che all'atto pratico sembrano sincere e non demordono mai.. solo in casi estremi si richiudono nel loro guscio poichè hanno compreso d'avere fallito sia come persona che come elemento di una società che mette alla prova chiunque.Gli espedienti prima o poi vengono scoperti per la loro futilità d'essere oppure quantomeno per la propria incandescenza di un fuoco di paglia che brucia al contatto della fiamma.Molte persone che non hanno una singolare attenzione alla procedura che la vita mostra si servono di questi piccoli sotterfugi per dimostrare agli altri che essi valgono molto più di loro.che la vita viene accolta con facilità poichè essi credono di concedersi qualsiasi dimostrazione di desideri in quanto essi di concedono ogni libertà negata agli altri che naturalmente sono molto più accorti nel condurre un "menage" diverso e che alla fine si trovano con i conti che l'esistenza mostra a tutti..

L'ESEMPIO..

Questa parole è una parola forte e determinata il cui significato assume un concetto di elevata sicurezza nei riguardi degli altri e che si evolve nella futura esistenza umana.Tutti dovremmo dare un esempio seguendo le regole di una morale,di un'educazione,di una civiltà tale che ci permetta di accudire la propria personalità alla finalità di compiere un dovere nei confronti altrui.E' un obbligo che ci viene offerto fin dalla nascita con la preparazione effettiva s che seguirà in seguito e che formerà sia la figura dell'uomo che la sua chiarezza del futuro che l'attende.E' molto difficile essere sempre presenti a se stessi cercando di non commettere errori di non essere valutati con una espressione di poca e relativa conseguenza delle azioni che si compiono durante la propria esistenza..si dovrebbe riflettere su ogni determinazione che si presenta,su ogni passo che si effettua durante il percorso umano..certo gli errori sono comprensibili e quanti ne commettiamo..ma se ci fermassimo a pensare che altri seguiranno le nostre stesse orme allora il discorso cambia.Se ci riferiamo ai figli costoro si nutriranno delle parole, degli espressi dialoghi ma soprattutto delle proprie funzioni che ogni individuo esprime durante la sua esistenza..anche il più eccellente fra gli uomini qualche volta sbaglia.. l'importante è rimediare in modo che l'errore non venga valutato, ma vengano valutate le seguenti azioni che coprono ogni scalfittura in modo tale da non fare comprendere che siamo infallibili ma che l'esperienza ci aiuta a risalire la china.Dare l'esempio significa inoltre essere consapevoli che il proprio operato è quello giusto,che la vita ci ha sfiorato ma non è riuscita ad intaccare nulla di cui si possa consapevolmente compiere con leggerezza e con facilità che si creano intorno a noi.I genitori per i figli sono un esempio,un onesto lavoratore è un esempio,la richiesta di essere sempre modesti di fronte alle ricchezze umane è da considerarsi sotto tutti gli aspetti valida etc..ma cercare di ingannare con false virtù chiunque ci avvicina per fatalità della vita, allora l'esempio risulta malvagio e completamente lontano dalle prospettive che l'esistenza mostra ad ognuno di noi..L'esempio è una grave responsabilità che ogni individuo si assume fin dalla nascita e che si completerà fino alla sua morte..

venerdì 1 febbraio 2013

IL DISORDINE..

Molte persone sono disordinate..con l'abbigliamento indossano capi assurdi senza un ordine elegante e corretto,in casa senza riporre ciò che usano,in altri luoghi ove non ricordano dove hanno riposto le carte etc..ed infine il più importante è il disordine con se stessi.Questi individui vivono alla giornata senza porsi alcuna domanda,aspettando gli avvenimenti come accadono senza prepararsi con dovizia poichè affermano ..tanto deve accadere..può essere esatto questo concetto di pensiero, ma la preparazione è una responsabilità atta a spiegare e a conciliare ogni attimo vissuto con semplificazione ed accettazione diversa di ogni cosa.Nel privato non si concedono domande prendendo tutto quello che a loro viene offerto..nel bene e nel male con la scusa che sono perseguitati dalla fatalità del destino essi non provvedono a migliorare gli avvenimenti.Naturalmente questo disordine si accentua nelle decisioni che sono costretti a prendere e l'abulia fa da padrona pur sapendo che quest'atteggiamento può favorire la catastrofe.Nel disordine mentale poco si può menzionare in quanto essendo una malattia va curata specificatamente e di conseguenza si cerca di attenuare il dolore con medicinali adatti.Ma qui desideriamo parlare del proprio disordine ..quello che nell'esistenza umana che trova largo spazio in quanto gli uomini non hanno compreso che esso va distribuito con molta cautela..essi cercano di evitare la sofferenza che ne deriva ma in tal modo compiono un elevato grado di incomprensione verso tale dialogo escludendo una cronologia di quanto si è precedentemente ravvisato..l'ordine deve esistere per ogni elemento vitale altrimenti il "caos" più completo regnerà a tal punto che non si comprenderà quello che si deve operare e ciò che va evitato.Ogni momento della propria vita è un succedersi di avvenimenti non previsti, ma se si dà la giusta attenzione secondo un ordine che col tempo prenderà il posto che gli spetta gli uomini si accorgeranno che alla fine l'esistenza vale la pena d'essere vissuta..