mercoledì 31 agosto 2011

SENZA TRACCIA..

Quando si commette un reato piccolo o grande che sia, si cerca di non lasciare tracce.Il fanciullo che mette di nascosto il dito nella marmellata. cerca di non far capire che lo ha fatto.Ne consegue che fin da piccoli s'impara a far funzionare ill cervello per poi non essere sgridati.Gli uomini al contrario commettono reati ben più gravi, ma comumque tentano di non lasciare impronte che testimonino la loro colpevolezza.Oggi con i nuovi metodi d'indagine è ben diffcile sfuggire alle maglie della giustizia, per cui torna vero il proverbio.."il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi".La mamma del fanciullo sa perfettamnete che il bambino ha messo le mani nella marmellata, ma per affetto fa finta di nulla..non così la legge altrimenti il reato passerebbe inosservato e si ripeterebbe con ripercussione sugli altri creando pericolosi precedenti.Così avviene nell'animo umano..non si possono cancellare le tracce di quanto si è compiuto ai danni altrui,nè verso la propria coscienza,ma col rimorso e la promessa di non cadere più in tentazioni simili,arresta l'ndividiuo a reiterare la propria colpevolezza con la realtà dei suoi perseveranti errori.Quando si commette un'azione riprovevole,le tracce rimangono indelebili nel proprio cuore,ma l'esistenza di un dialogo con sè stessi dovrebbe risultare diverso e maggiormente responsabile per le azioni commesse,altrimenti la probabilità di esserne esclusi diventa una forma di delinquenza che si appropria della finalità altrui e della propria sicurezza che la vita si consegua in tal modo..le tracce come sulla sabbia con l'onda si annullano nell'acqua, ma le orme lasciate dalle concretezze stipulate con il senso di crudeltà e di abnegazione a compiere il male,non si elimineranno con il passaggio dell'acqua, ma si esibiranno con il proprio divieto d'essere cosciente di quanto si operi..

L'ACQUOLINA IN BOCCA..

Chi non ha mai avuto la sensibiltà di questo termine?Credo nessuno..i dolci piacciono quasi a tutti..chi eccede e chi un pò meno..ma il più dei casi riscontra che gli uomini commettono peccati di gola..la sottoscritta è ugualmente fra questi..sceglie i dolci in merito alla loro fabbricazione ed abitando a Napoli ve ne sono una quantità..ma i suoi preferiti sono dalla cara amica LUCIA MOCCIA il "Mont Blanc",da LEOPOLDO la Torta alle Pere, da Sorrento "Le Delizie al Limone" e perfino da Capri si fa inviare da Don FERDINANDO BUONOCORE la "Torta Caprese"..l'unico che le renda onore al nome che porta..soffice e alta senza badare a spese..Il peccato di gola è incluso fra i peccati capitali,ma fino a quando non si fa male a nessuno calcolando per sè stessi la misura della quantità da mangiare allora tutto procede secondo la norma.Purtroppo alcuni eccedono su questa strada e infine vanno incontro a disturbi più o meno gravi.Se noi paragonassimo la voluttà che lo zucchero e la bontà della fabbricazione, alla speranza che tutti dovremmo nutrire per un avvenire migliore,allora saremmo ingordi nella richiesta d'amore che viene espressa tacitamente nei nostri cuori.Ma l'uomo divide il bisogno del corpo dal bene che ne può derivare secondo la propria quietanza di carattere debole e solitario, per cui risulta difficile la prospettiva di tale comparazione.Non tutti dividono l'amarezza dagli attimi di gioia..vorrebbero come avviene con i dolci che questi attimi così sospirati non terminassero mai..ma questa piccola parolina ha una fine..bisogna accettarla altrimenti l'ndigestione comporterebbe la propria follia al recupero del singolo equilibrio, che durante l'esistenza conduce verso un'imparziale scelta dei nostri desideri..Quante volte al mattino svegliandoci con la bocca amara senza alcun motivo,decidiamo di assumere una zolletta di zucchero che addolcisca il nostro palato?Ma se la nostra bocca risultassse sempre mielosa e zuccherina avremmo la specialità non comune, di annoiare noi stessi e gli altri..i piccoli problemi fanno parte della nostra vita..essi ci aiutano a crescere,a risolverli usando l'intelligenza e l'esperienza acquisita precedentemente, altrimenti le proprie radici si essiccheranno e non daranno frutti maturi che serviranno per le azioni da compiere in seguito.Come il pasticciere usa il forno alla giusta temperatura dopo averlo costruito affinchè cresca, così gli uomini devono costruire il percorso da compiere con i propri problemi e le proprie gioie dopo aver riflettuto su quanto dovrà eseguire effettivamente per essere migliore..se la temperatura sarà quella esatta per la cottura del dolce,così il cammino risulterà meno doloroso e alquanto lieve nella sua delicatezza, come il gusto del palato che al mattino prima d'iniziare la giornata, ha mangiato una zolletta di zucchero...

lunedì 29 agosto 2011

ESSERE GENITORI..

E' vero che i tempi sono cambiati, ma il colore della speranza nutrito per i propri figli con quello dell'amore che si dona ogni volta che necessita. con la probabilità di riuscire ad annullare i loro problemi, è la risultanza che ogni coniuge deve rispettare per essere definito tale.Il senso delle parole suddette non è cambiato,anche se sono trascorsi gli anni e forse oggi essi ascoltano meno i consigli, gli avvertimenti offerti e sentiti con tutta l'apprensione nutrita per la loro incolumità.Quando la soffitta è buia e si sente il freddo della temperatura che si abbassa,noi vi riponiamo le nostre cose che non usiamo più..di certo non l'abitiamo..non è così per la prole verso cui non esistono scusanti per esimerci dal proprio dovere d'amore di seguirli fino alla fine della nostra vita.., anche se fa freddo nel nostro cuore poichè le cose non sono andate secondo i nostri desideri e riteniamo che ormai siano diventati grandi, per cui essi dovrebbero comprendere che l'esistenza deve essere affrontata da soli e allora decidiamo di abbandonarli al loro destino che si sono scelti?.. Come nella soffitta faremmo con le cose ritenute fuori luogo e fuori tempo?. Certo oggi è più difficile poichè le loro distrazioni e le loro richieste sono aumentate..hanno fretta di vivere tutte le situazioni possibili ed immaginabili,poichè il tempo a loro disposizione lo considerano effimero, poco durevole per le proprie aspirazioni approfittando di tutte le esperienze che essi stabiliscono siano la realtà della vita.. essi non ascoltano ciò che loro diciamo,decidono loro il proprio avvenire e fanno scelte diverse dalle nostre che stavamo sugli attenti al parlare dei "grandi" altrimenti saremmo andati a letto senza cena e di conseguenza non si discuteva su quanto essi avevano stabilito per il nostro avvenire,che era senz'altro "l'optimum" e il più consigliabile possibile, perchè essendo il padre e la madre non potevano sbagliare.Esisteva il castigo,senza recriminazioni,senza giustificazioni da parte nostra..anche se benestanti si doveva lavorare per avere un'indipendenza economica che ci avrebbe permesso la dignità e la stima degli altri.. ma anche oggi i genitori che si rispettano esigono il medesimo comportamento nei propri confronti,poichè hanno naturalmente meggiore esperienza, hanno a loro volta subito le stesse pressioni pertanto obbligatoriamente devono essere ascoltati.Mia madre diceva sempre..quello che una mamma dona certamente gli altri non lo doneranno..aveva ragione ,ma non significa però che bisogna viziarli che risulterebbe un male ed un esempio peggiore.I sacrifici,le notti insonni,una lieve influenza fa preoccupare,così come la scuola.le scelte degli amici,i viaggi in cui può succedere di tutto e perfino il matrimonio che una volta rappresentava "La quiete dopo la tempesta",oggi può avvenire tutto il contrario..anzi si preferisce la convivenza ed i genitori devono adattarsi con un sorriso compiacente, altrimenti corrono il rischio di perderli..e questo avvenimento per loro risulta impossibile e doloroso che si verifichi.Alcuni ragazzi decidono per il proprio avvenire di andare a lavorare lontano..ecco l'amore dei genitori che ha la necessità di far affrontare la lontananza con tranquillità senza mostrare ansia o recriminazioni per aiutarli nelle vita che li aspetta anche se non li possono seguire da vicino..In alcune situazioni tutto ciò non si verifica purtroppo, poichè i figli non danno le possibilità di verifica per un loro avvenire,non si adeguano a quanto in famiglia si possiede, cercano altrove il potere del denaro, della libertà, della propria crescita senza sofferenza, oppure vivono nell'ozio essendo i genitori possidenti e allora cosa fare?Non si può fare nulla se essi non ascoltano e non cercano un colloquio chiarificatore.. e se neppure questo ci sarà, ci si deve rassegnare,guardando e soffrendo per la loro esistenza sprecata sperando che DIO li aiuti..e aiuti loro a comprendere l'amore dei genitori che è e sarà sempre uguale nei tempi..

domenica 28 agosto 2011

UN AMICO TROVATO..

Da pochi anni anche se ne sono trascorsi circa otto, ho trovato un caro amico per casualità diverse che abita lontano circa ottocento km.da me in un'altra città in provincia di CUNEO..non ci siamo mai visti. ma per quelle famose "affinità elettive" ci sentiamo tutti i giorni anche due volte al giorno..abbiamo quasi gli stessi gusti,ma la cosa più importante è la FEDE che ci supera di gran lunga nei nostri interessi comuni.E' un uomo che vive per sua scelta solo,poichè rifugge dalla parola "matrimonio" ma ha tanti interessi..compie del volontariato porgendo il cibo agli ammalati, agli anziani, dona il suo sangue una volta l'anno,fa molta beneficenza,prega per le persone in difficoltà e tra le altre cose non dimentica mai le ricorrenze..se anche non può essere presente di persona, non dimentica mai di farti giungere il suo pensiero con un dono che sa sicuramente ti sarà gradito.C'intendiamo di cinema di cui parliamo sovente scambiandoci i films e se anche talvolta i nostri gusti si differenziano poichè a lui piacciono i "westerns", gli "horrors",per il resto siamo quasi sempre d'accordo.Naturalmente c'informiamo della nostra salute,di ciò che mangiamo..lui fa la spesa da solo e compra cibi che ti fanno venire l'acquolina in bocca,non rinuncia mai alla panna,o ai biscotti intinti nel marsala etc..gli piacciono i fiori in quanto i davanzali delle sue finestre, così mi racconta, sono rallegrati dalle peonie e altre specie.Pur abitando al nord la temperatura d'estate è torrida anche dalle sue parti,mentre l'inverno arriva prima per cui indossa due maglioni uno sull'altro per non patire il freddo.Mangia quando vuole non avendo alcun orario,in quanto essendo solo non deve rendere conto a nessuno.. al mattino alcune volte le ciambelline fresche con il lardo, che qui da noi al sud,viene usato solamente in cucina..meravigliose sono le sue "padellate" di verdure o di altro cibo in cui unisce alimenti con altri elementi sconosciuti ad uno "chef" che si rispetti, ma che dai suoi racconti, egli afferma siano gustosissime,conosce un'infinità di barzellette e mi aiuta con la musica sinfonica per i miei video essendone un patito.Ha un carattere allegro,sempre disposto a consolarti,a vedere le cose in maniera ottimale che si risolveranno, altrimenti con la rassegnazione devi essere disposto ad accettarle. Ha tre amiche, colleghe di scuola poichè è un professore di matematica e fisica che hanno sovente necessità della sua compagnia..gioca benissimo a scacchi e detesta le persone invadenti avendo un carattere introverso e poco incline a raccontare i fatti suoi.Ognuno di noi ha bisogno di un amico con cui confidarsi,con cui poter avere un colloquio sincero e protettivo,con cui dividere le proprie sensazioni,anche le proprie sofferenze..e ALBERTO anche se non ti conosco di persona, so che tu ci sei e di poter contare su di te...

sabato 27 agosto 2011

L'AMICA DEL CUORE..

Chi non ha un'amica del cuore? Credo tutti, anche se poi con gli anni ognuno prende strade diverse,oppure la persona cara non c'è più..ma per il tempo a noi stabilito ella è stata nostra confidente,la nostra guida.. bene o male che sia ha comunque cercato di alleviarci i dolori consolandoci nei momenti di sofferenza e aiutandoci nelle difficoltà della vita come meglio poteva.Si prestava ad ogni eventualità,ti veniva incontro per ogni necessità e noi le confidavamo anche il più piccolo segreto poichè in lei ritenevamo che ci avrebbe dato la risposta giusta ai nostri affanni.Quante volte ci ha consigliato su una scelta avventata, su un'azione dettata dal momento di rabbia,perfino su un abito da scegliere..e quante notti ci ha fatto compagnia perchè tardavamo a dormire per problemi che tutte le ragazze hanno a quell'età.In seguito crescendo le nostre strade a volte si sono incrociate, a volte si sono perdute, a volte si sono ritrovate.La mia amica del cuore da molti anni non c'è più..avevamo un "feeling" meraviglioso, un accordo unico.. bastava guardarci negli occhi per comprendere la situazione in cui ci trovavamo..a volte mi rimproverava per la mia irruenza, a volte la comprendeva poichè riteneva che il mio carattere era sotto certi aspetti rimasto infantile,a volte mi consigliava di non frequentare una determinata persona che non riteneva fosse adatta al mio modo di essere, pur sapendo che avrei sofferto.Ella sembrava fosse tutta d'un pezzo..le sue teorie erano ineccepibili,eppure cara LIVIA quanti errori hai commesso nella tua vita e forse proprio per questo avevi la facoltà d'evitare i miei.Avevamo frequentato la stessa scuola,quella delle suore,ma tu eri un po' più grandicella,eri già ai corsi superiori e in seguito ne eri uscita contraria a quell'insegnamento che ritenevi ipocrita e non realistico per i tempi in corso.Dicevi d'avermi notato poichè portavo un basco sulle ventitrè, alla francese ed avevo un viso simpatico.In seguito ci siamo perse di vista, per poi ritrovarci nell'abitare nello stesso palazzo dove abbiamo condiviso gli ultimi anni della tua vita.Te ne sei andata in punta di piedi molto giovane, poichè fumavi tantissimo e guai a dirtelo, a farti comprendere che ti faceva male..rispondevi che non potevo comprendere,che per te era come una liberazione dai tuoi problemi..e ne avevi tanti..ora che sono sola mi manchi..mi mancano quei pomeriggi d'inverno durante i quali ci raccontavamo le nostre svariate sensibilità,le situazioni che ci inducevano a trasmetterci i nostri pensieri,il comportamento altrui a cui davamo un voto di sufficienza o alle volte addirittura decidavamo di eliminare quella tale presenza non sincera nei nostri confronti..quando d'estate facevamo i bagni prendendo il sole in barca,le gite a Positano per scegliere i costumi che avremmo indossato,i Piano Bar dove ascoltavamo la musica cha fa sognare e le diverse discoteche in cui esprimevamo il nostro ardore nel balli che noi chiamavamo "svelti".. oppure quando tornavo dai miei viaggi e il primo pensiero eri tu che venivi a prendermi..non mancavo mai di portarti un ricordino conoscendo i tuoi gusti e tu capivi che se anche lontana avevo pensato a te..quante cose abbiamo fatto insieme...e quante ne faremo quando ti raggiungerò..cara LIVIA..amica mia che non ho dimenticato..

venerdì 26 agosto 2011

LE PANTOFOLE DI ZIA CLOTILDE..

Quella che sto per raccontarvi è una storia vera.C'era una volta un'adorabile vecchietta,così la ricordo. che viveva in casa con noi...si chiamava CLOTILDE ed era la sorella della mia bisnonna... me la ricordo ormai vecchia. ma guardando le sue foto da giovane era stata molto bella..purtroppo appena nata a causa di una malattia che fortunatamente la lasciò vivere, ma che le tolse l'udito rimase sorda.Ella viveva in un mondo tutto suo,senza alcun suono..non udì mai voce umana,nè improperi,nè voci alterate in cui si pronunciano parole offensive per cui credo che fosse una santa..noi le parlavamo a gesti e lei comprendeva ogni cosa.Era sempre disponibile,cucinava benissimo,cuciva e rammendava i vestiti dei suoi cari compreso naturalmente quello che noi nipoti strappavamo distrattamente e attaccava bottoni che penzolavano continuamente.Mi ricordo che aveva qualche soldo conservato e se necessitava a noi per qualche spesuccia ce li prestava, ma poi noi con correttezza glieli restituivamo,per poi naturalmente farceli prestare un'altra volta in un'altra occasione.Mi ricordo che i suoi abiti con il davanti ricamato erano sempre neri e portava babbucce di velluto con dei piccoli fiorellini .Era sempre in movimento,quando la sorella ossia la bisnonna rimase vedova, le viveva accanto in una stanza tutta per loro e si facevano compagnia a vicenda senza parlare, ma con gli sguardi credo che si dicessero tutto.Possedeva piccoli oggetti d'oro che mi regalò..orecchini antichi e anelli con piccole pietre preziose come si usavano anticamente e che in seguito non trovai più a causa di qualche cameriera di mano lesta.L'altra notte l'ho sognata e cercava un nuovo paio di pantofole poichè le sue a furia di andare avanti e indietro si erano rovinate a tal punto da non potersele più mettere..ma nessuno aveva tempo per andarle a comprare ..quando mi sono svegliata ho compreso che forse non le ho dato tutto l'amore che meritava.non le ho fatto compagnia quando morta la sorella era rimasta sola e se anche non udiva potevo parlarle a gesti..ma si sa i ragazzi sono egoisti e poco inclini verso le persone anziane.Una mattina la trovarono sulla sua poltrona che ora è diventata mia, addormentata per sempre ed io le dico solo adesso..ciao zia CLOTILDE..ti voglio tanto bene e ti ricordo con immenso affetto..tu che hai dato tutta te stessa senza chiedere mai nulla..

mercoledì 24 agosto 2011

SCACCO MATTO...

Questa parola è sempre pronunciata con gioia poichè indica la vittoria sull'avversario di una partita a scacchi, in cui si dimostra la propria efficienza nell'abbattere l'altro.Coloro che amano questo tipo di divertimento usano l'intelligenza per riflettere sulla mossa da compiere..è un gioco di grande pensiero ma quando si annuncia la vittoria,pronunciando queste fatidiche parole la partita è vinta.Se noi andassimo indietro nel tempo col pensiero, fin dai primi albori l'uomo ha sempre cercato con ogni mezzo di affermare questo termine il cui significato è appunto "vittoria" sull'avversario che ha ucciso per potersi promuovere l'unico e il solo al comando, in quanto tutti gli altri erano di conseguenza inferiori alla sua individualità..e così è avvenuto nei secoli.Sempre l'essere umano ha cercato di demolire in ogni campo conflittuale l'avversario per pronunciare la parola..vittoria..e così dominare gli altri.Se questo concetto viene applicato al gioco come prima ho accennato,o allo sport,nelle cui gare si cerca di guadagnare il primo posto per ottenere la medaglia e qualificarsi successivamente,allora il "gioco vale la candela" afferma un noto proverbio..ma quando questa regola viene applicata sui campi di battaglia,nelle risse,nella delinquenza per primeggiare sulle varie cosche dimostrando la propria superiorità di comando,senza tenere conto della vita degli altri.. uccidendo,tramortendo,intimorendo l'avversario per denaro,per dominare la situazione, allora diventa un'altra storia che si tramanda fin dai tempi antichi.Nella partita del gioco, diverse sono le mosse studiate per pronunciare quella nota frase finale e così l'umanità si comporta per appropriarsi di quanto non possiede,di quello che non gli appartiene, di ciò che hanno gli altri...e se la questione diventa difficile per la loro causa,non si riflette un momento.. si uccide e si prosegue con indifferenza per la propria finalità avendo studiato prima con sicurezza e con astuzia d'intelligenza le varie mosse da compiere .Difendere la propria patria è un dovere di ogni cittadino,ma usurparne il territorio altrui con la scusante che gli altri avrebbero fatto lo stesso e quindi si doveva anticipare la mossa d'assalto, diventa un'altra questione.Molti eroi sono caduti per difendere la propria terra e così gli altri negli anni che verranno seguiranno lo stesso esempio, poichè vi sarà sempre un dittatore,un'avanzata nemica etc..ma è giusto non vivere in pace? Perchè gli uomini combattono da sempre? Perchè non si accontentano di quello che hanno? Il mondo è vasto,c'è posto per tutti.. c'è chi sta meglio e chi sta meno bene degli altri...allora perchè non dividere in pace quello che si ha con coloro che non ce l'hanno? Credo che la risposta sia facile da pronunciare..SCACCO MATTO..

martedì 23 agosto 2011

TESTIMONI D'ACCUSA..

Sono coloro che per amore di giustizia,per una coscienza che implora la verità testimoniano accusando persone che hanno commesso reati gravi,in alcune circostanze, in modo che non vengano colpiti degli innocenti,oppure che si salvino malgrado abbiano commesso delle atrocità.Ci siamo mai chiesti come vivono costoro?Quale vita sono costretti a condurre con le guardie del corpo o "scorta" qual dir si voglia, sempre accanto per una protezione che li preservi dalla morte per una vendetta acquisita,in isolamento per timore di una rappresaglia? Molti nomi sono a noi noti..altri un pò meno..ma tutti sono soffocati nei loro desideri e nelle proprie aspirazioni..non potranno mai avere una casa propria,una famiglia,un avvenire che dimostri la piena conclusione delle loro aspirazioni e delle loro conseguenti finalità che ognuno di noi consegue,vivranno in isolamento,costretti a non comunicare con gli altri, a non partecipare alla vita pubblica,a rinunciare ai propri progetti, perfino all'amore che completa l'esistenza di ogni uomo.Eppure essi sono da ammirare poichè il loro parlare con una testimonianza esemplare, ha reso giustizia,ha permesso alla società di condannare persone che avrebbero distrutto il principio dell'uomo.. quello dell'onestà da cui derivano tutte le azioni che l'esistenza ci propone di adempiere..la loro conferma,la loro testimonianza a volte, ha permesso di escludere dalla nostra vita il pericolo da cui deriva la delinquenza di chi vuole a tutti i costi non tenere conto delle norme giuridiche per farle proprie, secondo la propria realtà di vita per ottenere denaro e rispetto delinquenziale.Ci siamo mai chiesti quanto queste persone ci hanno offerto affinchè il nostro cammino sia un pò più libero da circostanze mortali, anche per i nostri figli?Quante volte abbiamo riflettuto se noi al loro posto ci saremmo comportati nelle stessa maniera?Si spera che la risposta sia affermativa e che confermi il loro operato..il cui rispetto e la cui dignità d'essere, va oltre la cortina di ferro che si forma in alcuni "clan"di persone che non hanno alcun limite di fronte alle dolorose vicende umane, ove il silenzio è d'uopo pena la morte.Ma costoro hanno deciso diversamente,hanno ascoltato sè stessi in cui la realtà di quanto avevano assistito dimostrava la gravità delle accuse e la pericolosità per gli altri..senza pensare minimamente al calvario che li attendeva ..di una vita esemplare, ma fuori dall'ordinario, in sintesi fuori da tutto ciò che l'esistenza offre ad ogni uomo per privarsene e dare agli altri quella sicurezza che li faccia vivere meglio nella tranquillità della loro testimonianza d'accusa...

LA POSSIBILITA' DI RIMANERE SOLO..

Ho già parlato della solitudine..ma questo concetto possiede in sè un altro significato..quando si perde una persona cara..a volte si accetta con rassegnazione questo dolore che non lascerà mai i ricordi vissuti,la cui mancanza ci sembra del tutto priva di pace e di serenità.. o quando non si riesce a dimenticare l'amato bene, vuoi che sia in un altro mondo, vuoi che abbia preferito scegliere un'altra strada.In entrambi i casi il dolore e la sofferenza acuiscono la mancanza di chi ci è stato accanto per lungo o breve tempo che sia,ma che nel nostro cuore non esiste la probabilità di rimpiazzarlo sia per amore che per necessità severa dei nostri sentimenti.Quando un essere ci lascia per una malattia o per un incidente, comunque risulterà sempre un tempo determinato non da noi della sua esistenza, ma la crudele realtà ci avverte nell'anima che il cammino stabilito è ormai terminato e noi dobbiamo accettare questa verità con immensa gravità di mancanza e di sofferenza per amore di DIO che ce lo ha dato in prestito per il tempo che era stato deciso precedentemente.Molti non vogliono adeguarsi a questa realtà e si trafiggono il cuore nella memoria di chi li ha lasciati senza mai pensare che certamente non essendo nostri,ossia di nostra proprietà, coloro che non ci sono più, sono andati a casa loro finalmente.Altri per ragioni amorose,ad un tratto si ritrovano senza l'amato bene pur scoprendo in quel momenti che l'amore tanto decantato non aveva radici profonde...allora non si crede più alla speranza,alla probabilità di un altro amore poichè ci si sente defraudati dalla improvvisa partenza di colui che credevamo..fosse per sempre.Eppure a volte un periodo di solitudine fa bene a noi stessi, per farci ritrovare, per comprenderci meglio conoscendo le nostre varie manifestazioni,le nostre "defaiance", le nostre decisioni,che si ripercuoteranno nel nostro carattere per darci quella spinta maggiore per affrontare la vita Chi è forte dovrà sopportare un' eventuale situazione dolorosa e non abbandonarsi alla non evoluzione di sè stessi,non credere nel futuro e immaginarsi che in fondo la vita non è sempre così avara di sentimenti.La natura umana non si svolge secondo le nostre prerogative a volte.non si combina in un'unione perfetta con chi desideriamo accanto..ma non per questo ci si deve abbattere e non possedere più quella qualità che precedentemente si era ravvisata in noi, illudendoci sui presupposti amorosi calcolati solo da noi stessi e non da chi speravamo lo facesse.I tempi sono cambiati è vero..ma i sentimenti sono gli stessi quando si desidera sentirli nel profondo del cuore,per aiutarci a vicenda nelle circostanze amare della vita..l'uomo crede che tutto gli sia dovuto in quanto egli ha mostrato un'esibizione completa delle proprie esuberanti qualità d'essere e continue manifestazioni che lo hanno obbligato ad essere dignitoso e perfino umano..ma non sempre l'esistenza lo ripaga di tutto questo..in quanto ritiene che il suo operato risulta concorde con quanto era il proprio compito da svolgere,se in seguito vi sarà gioia allora egli dovrà ritenersi fortunato di quella circostanza che gli è stata donata e non come egli ritiene sia di contraccambio per il suo operato..chi invece rimane solo per sua scelta e per sua volontà non si dovrà rammaricare del proprio stato..la vita da percorrere si sceglie non si acquisisce con il proprio dolore.Costui non ha ancora compreso la verità racchiusa in essa..egli è di passaggio come ad un transito di dogana ove si dovrà mostrare i propri documenti e si spera che non vi sia solo il proprio nome per sua scelta e non di altri..

lunedì 22 agosto 2011

L'AMORE DEL CUORE..

Ho giè scritto sia sull'amore che sul cuore,ma L'AMORE DEL CUORE ha un'altra finalità..quella di sentire di dare quando gli altri ritengono superfluo il proprio intervento adducendo infinite scuse per non compromettere la loro tasca.Non sempre questa certezza d'amore viene compresa,anzi il più delle volte essa viene criticata poichè coloro che ne sono giudici applicano la propria considerazione che potrebbe risultare anche giusta da un punto di vista educativo e formale in relazone alla loro vita e per come l'hanno vissuta, ma che non possiede L'AMORE DEL CUORE che si avverte per una persona cara o non, in difficoltà e nonostante i pregiudizi,nonostante le poche risorse finanziarie, nel cuore si avverte una formula d'amore che ti spinge ad aiutare chi ha necessità, chi ti chiede d'intervenire nella propria vita per addolcire un pò quei momenti amari in cui ci si sente abbandonati ed esclusi dall'esistenza altrui sia per egoismo,sia per comodità propria..e se anche non ti trovi in quel periodo in condizioni finanziarie floride,in cui fai i conti con te stesso per le probabilità d'intervento che forse toglierebbero qualcosa alla tua calcolata esistenza, il tuo cuore ha già deciso..divideremo il poco che ho.in quanto è talmente tenero l'amore che provo per te, per le tue difficoltà che nulla potrà farmi cambiare idea.E' molto facile rispondere..no...si sottopone il quesito ad una forma di vita in relazione a ciò che possiedi senza così dover aver bisogno degli altri, che naturalmente risulterà più sbrigativo senza sborsare nulla e senza niente che fa rimordere la propria coscienza, poichè hai agito secondo i tuoi criteri di pensiero..ma l'amore che possiedi,la dolcezza che provi per chi in quel momento ha bisogno del tuo aiuto sono un'altra cosa..sono i sentimenti dell'AMORE DEL CUORE che fanno avvertire dentro di te la loro voce perentoria,ma che tu fingi di non ascoltare, nella tua anima che ti spinge ad effusioni d'amore consapevoli del tuo operato..gli altri ti criticheranno..diranno che hai il cuore debole,esprimeranno giudizi negativi nei tuoi confronti per il comportamento decisivo per ciò che hai deciso d'operare secondo la tua chiarezza d'amore e non quella altrui..ma costoro non hanno ancora compreso che tu stai aiutando un fratello o una sorella in difficoltà e che in seguito l'esistenza umana potrà fare anche a te, ciò che in quel momento tu denigri certo d'aver scelto la strada giusta...ma che la vita ti dimostrerà in seguito con altre situazioni che avevi al contrario.. torto..

domenica 21 agosto 2011

LE VIRTU'...

Ognuno di noi ne possiede almeno una..l'importante è farla funzionare..Chi ha quella della bontà.chi quella della dolcezza,della comprensione,di amare gli altri,di perdonare con un sorriso,di compiacere per una giusta causa anche contro la propria volontà etc..l'importante è non gloriarsene ,nè essere troppo investiti da questa musica d'amore.Come vi sono le VIRTU' naturalmente vi sono anche i difetti che si obbligano ad essere diversamente utili, per la propria esistenza.Si cerca di cambiare,d'essere meno incline ai progetti che causerebbero dolore,di cancellarli con la volontà che determina la fase della crescita dell'uomo.Le VIRTU' si determinano col dare al prossimo quello che a loro fa piacere di ricevere e non ciò che noi crediamo di possedere per fare accettare le nostre idee e in seguito mostrare le nostre preferenze dando una completa esclusione alle loro richieste.Ad esempio la pazienza, virtù difficile da accettare, in quanto negli uomini esiste la sicurezza d'ottenere tutto presto e subito senza sprecare un minuto della propria esistenza,poichè se l'immmediatezza non è nociva secondo le presupposizioni previste agevolerà la richiesta che dimostri l'abilità del proprio essere e l'intelligenza che vi è contenuta...allora il tutto diventa più semplice da conseguire.Ma non si riflette che un'attesa prolungata possa offrire un prodotto maggiormente sicuro,libero da ogni pregiudizio e da ogni critica nell'adempiere il compito che si è voluto mostrare precedentemente perfetto e intoccabile.Purtroppo non è così e le conseguenze relative dimostreranno quanto le VIRTU' ponderate con equilibrio di saggezza siano quelle che realmente esistonio nel nostro cuore e non nel nostro cervello..

venerdì 19 agosto 2011

A CENA CON GLI AMICI..

Quando inviti a cena i tuoi amici ti prepari con molta rigorosità poichè essi devono sentirsi come a casa propria.Il menù deve riflettere i loro gusti senza portate di grande bellezza e di poca gustosità..In genere essi sono persone che tu frequenti,che sono con te da lungo tempo, ma qualche volta conoscendo la mia apertura mentale di brava cuoca e padrona di casa, essi portavano con sè qualche persona che non conoscevi.In genere eravamo un gruppo affiatato e amando la cucina venivano volentieri a casa mia.La tavola con la tovaglia bianca o di colore pastello secondo la circostanza, i cui ricami le davano una certa importanza, aveva al centro sempre dei fiori freschi e non finti che risultano volgari e che davano ad essa la freschezza della serata,posti in un centro tavola di tua creazione, accanto ad ogni ospite vi era un segnaposto così non si disturbavano nel trovarlo, anche se in genere essi conoscevano quale fosse, poichè era quasi sempre il medesimo ...mai usare i piatti di carta con i relativi tovagliolini e tutto il resto, che si usano per un picnic.. e a volte se eri particolarmente ospitale facevi trovare nel piatto dei tuoi amici, un piccolo pensiero intrecciato con i fiori e i nastrini colorati per ognuno di loro, conoscendo le preferenze di ciascuno.Vanno serviti gli antipasti come prima portata, che come i primi ed i secondi con diversi contorni sono di due diverse qualità ossia di carne e di pesce in modo che essi possano scegliere senza dimostrare cattivo gusto per la loro educazione, ma essendo loro amica ero al corrente delle proprie preferenze e così con i dolci..Il vino bianco si accompagna al pesce.così come il rosso alla carne,per gli antipasti si può usare sia il rosè che quello bianco.In genere si termina con la macedonia di frutta sia servita in coppe, oppure tagliata a fettine ed infilata negli stecchini che per l'occasione saranno più lunghi..inoltre mia madre mi ha insegnato che il pane va tagliato a fettine e posto in un relativo piattino d'argento a fianco dei piatti in un tovagliolino.Ma oggi tutto questo diventa difficile per la servitù che non esiste più, allora si preferisce andare in un ristorante e se si festeggia un'occasione particolare, offrire la cena agli amici.Ricordo quando dopo aver mangiato ci si raccoglieva in salotto per gustare il caffè o il liquorino digestivo oppure un "bourbon" molto gradito dai miei amici e chiacchierare, raccontando un pò di tutto,anche barzellette che toglievano il cattivo umore a chiunque..di quando Luciano De Crescenzo era solito fare scherzi a tutti i commensali..perfino di una volta che di nascosto andò in cucina nella mia casa al mare mentre stavamo cenando fuori alla terrazza e ad una persona ch'era intervenuta per la prima volta risultando poco simpatica, le ruppe un uovo in testa..scherzi "da prete" noi accettavamo queste sue imprese per l'affetto che gli dimostravamo e per la sua allegria che ci contagiava, di Dimitri Nabokov figlio dello scrittore Vladimir, che essendo alto un metro e novantasei centimetri,tutti lo ammiravano..ma a lui non piaceva..diceva che rassomigliavo ad una donna persiana che aveva conosciuto precedentemente e con questa scusante tentò di farmi una corte serrata..a quel tempo non ero ancora sposata..di Peppino di Capri un uomo molto sensibile e ammaliante con la sua voce d'amore, ma che veniva come ospite e non come cantante,di Renzo Arbore e del suo clarinetto e di tanti altri che non sto qui ad elencare..tanti amici che nel tempo vedo sempre più raramente, ma che nel mio cuore ricordo con amicizia d' affetto..

LA NOTTE DELLE STELLE..

LE STELLE SI VEDONO QUANDO IL CIELO E' TERSO,QUANDO IL PROPRIO CUORE SI UNISCE ALLA FRONTIERA DELLA SPETTACOLARE VISIONE IN CUI I DOCUMENTI RICHIESTI SONO LA PACE DEL CUORE E LA TRANQUILLITA' D'AMORE..ALLORA GUARDI IL CIELO STELLATO E UNA FORMULA DI SPERANZA TI PERVADE FACENDOTI SENTIRE LA MUSICA DEL SUONO IMMAGINATO DALLE TUE SENSAZIONI..L'UOMO E' PARTICOLARMENTE INCLINE A QUESTO SPETTACOLO IN QUANTO DURANTE IL GIORNO PRESO DAI SUOI PROBLEMI E DAL LAVORO, SI SENTE LA NOTTE LIBERO DA OGNI CONSULENZA DA DIMOSTRARE PER LA SUA ESISTENZA CHIARITA DALLE SUE AZIONI.MA LE STELLE BRILLANO LONTANE E APPARISCENTI COME LE SENTI DI AMMIRARE, COME LE GUARDI CON IL CUORE O CON LA FERMA CHIAREZZA DEL TUO DESIDERIO.AD UN TRATTO TI SENTI PERVADERE DA UNA GIOIA INFINITA E NON C'E' UN PERCHE'..ALLORA TI DOMANDI..MA POI LA VITA E' COSI' BELLA? MA POI TUTTO SI CHIUDE IN UN LIBRO PER ESSERE RIAPERTO IN SEGUITO?..PUO' DARSI..TI RISPONDI POICHE' IN QUEL MOMENTO NULLA DEVE TURBARE LA TUA QUIETE,NULLA DEVE OFFUSCARE L'ARMONIA DEL CREATO CHE TU AVVERTI IN QUELL'ATTIMO D'APPARTENERE..SEI SOLO O IN COMPAGNIA NON TURBA LA TUA FINALITA' D'ESSERE..CERTAMENTE LE TUE SENSAZIONI RESTANO TUE ANCHE VOLENDO FARLE SENTIRE A CHI TI E' ACCANTO.. MAI SI POTRA' UNIRE LA PROPRIA SENSIBILITA' CON QUELLA DI UN ALTRO..SOLO NEL SILENZIO DELLA NOTTE, LA VITA HA SAPORE DI ESISTERE..SOLO NELLA TUA MENTE E NELLA TUA ANIMA SI FORMA QUEL SENTIMENTO CHE TU STESSO NON SAI DI CONOSCERE, NE' COMPRENDI FINO IN FONDO COSA SIA..MA COSA IMPORTA SE TI BRUCIA DENTRO DANDOTI QUELLA SPERANZA,QUELLA GIOIA D'ESSERE VIVO?..ALLORA CONOSCI L'INFINITO,ALLORA NON TI PONI PIU' DOMANDE..TUTTO E' FERMO PER TE CHE SEI COMMOSSO DA QUELLO CHE TI CIRCONDA MENTRE LONTANO UNA MUSICA SUONA UN MOTIVO D'AMORE E TU VUOI CREDERE CHE SIA DEDICATO A TE..

mercoledì 17 agosto 2011

IL BRONCIO..

Com'è triste vedere un volto imbronciato,severo,scuro nell'immagine che al contrario ci eravamo fatti di una persona solare,gentile e sorridente.Tutti noi a volte per motivi futili, ma che rappresentano la probabilità di un successo e che invece al contrario si è dimostrata un fiasco,aggrottiamo la fronte determinando le rughe,in cui scompare il sorriso del buon umore e formiamo la maschera che determina questa circostanza.In seguito la vita scorre,le cose migliorano,chi ci ha voluto colpire forse si è già pentito chiedendoci scusa e tutto ritorna sereno.Ma se noi fossimo stati più forti,più equlibrati nella situazione che si è venuta nostro malgrado a verificare,ragionandoci sopra,forse avremmo evitato quel piccolo momento in cui abbiamo dimostrato che le proprie difese sono andate perdute e che coloro che ci hanno mortificato hanno fatto centro nel bersaglio.A molti che possiedono un buon carattete il tempo che passa è un'ottima medicina, in quanto dimenticano presto l'offesa ricevuta,mentre altri pensano ad una meschinità da offrire per risollevarsi il morale..ad una piccola vendetta che li faccia esultare dalla cattiveria dimostrata. Alcuni non si accorgono neppure quando feriscono la sensibilità di una persona, poichè il proprio carattere è scevro da significative elargizioni di gentilezza, d'affetto.d'amicizia etc..per cui si comportano come se nulla fosse accaduto e per loro è inutile il dialogo chiarificatore..non comprendono e non desiderano affrontare tale argomento..l'offesa fatta risulterà vana per una spiegazione e purtroppo essi ritengono che sia un'inutile difesa per il loro concetto di vita, essere diversi.Ma per coloro che al contrario sono suscettibili al minimo sgarbo, questo modo di vivere risulterà diverso e inaccettabile... da qui nasce il malumore che determina il BRONCIO..allora cosa fare, come comportarsi con costoro che non vogliono comprendere, nè intraprendere una conversazione che spieghi che purtroppo nell'esistenza umana vi sono individui sensibili al minimo sgarbo,i quali non farebbero male ad una mosca per cui essendo essi stessi di un'educazione gentile e sincera negli affetti in cui accettano le non virtu' dell'altro,si dovrebbe tenerne conto e dimostrare un pò di cortesia,di affabilità che crei un'atmosfera piacevole di conversazione o di modi d'essere e non un dialogo di critiche e di rinfacci per quanto si è voluto offrire.L'umanità cortese che riflette prima d'esprimere un giudizio negativo che possa determinare un' offesa va scomparendo...le cosiddette "sfumature" di un tempo che determinavano la signorilità e l'educazione di una famiglia appartenente alla buona società, si trasformano e si consumano in un comportamento maleducato se non triviale e allora il BRONCIO oggi non esiste più..esiste solo per i fanciulli quando non ottengono la propria richiesta..

martedì 16 agosto 2011

FERRAGOSTO..

Questo termine deriva dal latino "FERIAE AUGUSTI" ossia il riposo dell'Imperatore Augusto, nella ricorrenza del quindici Agosto una festa laica che indicava la fine dei lavori agricoli più importanti,nei diciottessimo secolo a.C. Un tempo vi erano le corse dei cavalli,asini,muli.. ad affermare questa giornata e si cercava refrigerio dalla calura estiva facendo gite fuori Porta o in luoghi meno caldi,..ma oggi quelle corse non esistono più, solo a Siena con il Palio dell'Assunta. E' una festività diffusa in tutto il mondo in cui si evade dal solito "tran tran" per accedere nelle varie località di villeggiatura o per intraprendere viaggi e conoscere così le varie località prescelte.Ritengo che per coloro che hanno la possibilità di spostare il proprio periodo di vacanza, si scelga il mese di giugno o i primi di luglio,oppure a settembre poichè il periodo è più calmo e il caldo diminuisce..ma non accade così..si preferisce non evadere la folla,la trascuratezza dei mezzi di trasporto,l'affollamento nelle spiagge o nei luoghi di montagna,il servizio negli alberghi è peggiore di quello degli altri mesi, in quanto avendo molte persone da servire,essi trascurano a volte ogni norma d'igiene, pur di festeggiare questi giorni fatidici.Molte agenzie di viaggio sono ambigue e illusorie e altrettanti clienti sono costretti a rinunciare al loro sogno poichè esso non esiste ormai, che nella tasca di c oloro che li hanno volutamente imbrogliati.Naturalmente quelli che possiedono una seconda casa, questo elemento di fuga di massa, non ha importanza in quanto le amicizie così come i luoghi scelti, sono privi di tutte le negatività che sono state enunciate.Vi è addirittura chi pur avendo queste possibilità in questo giorno, preferisce rimanere a casa anche se il caldo è torrido in quanto la quiete del proprio tetto, è senz'altro migliore dell'affollamento che esiste fuori.Molti turisti si bagnanao nelle fontane delle città,altri si rinfrescano con un gelato e altri si recano nei parchi adiacenti con la colazione al sacco.Sono in tal modo nati gli "Agriturismo" ove si trova pace e tranquillità stando al fresco, con piscine in cui i fanciulli si possono divertire e godere dell'aria sana e fresca..il mangiare è ottimo essendo genuino poichè coltivato dai proprietari stessi.Quando guardiamo la televisione vediamo gli aeroporti colmi di gente che lamentano un volo cancellato all'ultimo minuto,assiepati sui loro bagagli che attendono fiduciosi che la propria sorte cambi,treni la cui tabella di marcia è in ritardo,incidenti e disgrazie accadute anche per mare poichè chi guidava il mezzo era drogato o ubriaco,auto che per sorpassare hanno causato incidenti mortali oppure lunghe code sulle varie autostrade etc..allora mi pongo una domanda..non sarebbe meglio stare a casa in quel periodo in maniera tale che il riposo attenui la rinuncia a quelle che dovrebbero essere le vacanze, dopo un anno di lavoro e accettare la quiete della nostra città che in quel periodo si può visitare con tranquillità e così conoscerla meglio?..Purtroppo il desiderio d'evasione è maggiore di questo pensiero che fugge dalla nostra mente e preferisce l'avventura straordinaria che forse verrà..

LE FRAGOLE..

Quasi a tutti piace questo tipo di frutta che si accompagna con il gelato, con la panna,con lo champagne etc..purtroppo vi sono persone allergiche che pur amandole non ne possono fare uso e se ne privano con dolorosa amarezza.Il tempo delle fragole è breve,al loro posto vi sono i fragoloni, ma il sapore e le dolcezza di questo frutto non è la medesima.I nostri occhi dimostrano la "goduria" nel mangiarle sia senza tanti orpelli,sia in coppe favolose.In tal modo sono i momenti che l'esistenza come la stagione del frutto, ci dona regalandoci quel sapore di felicità che vorremmo non terminasse e che fosse oltremodo presente nella nostra vita..ma non è così,,se li avessimo continuamente non li apprezzeremmo con la giusta considerazione che meritano,con l'attesa del periodo a noi più confacente,ove la speranza verrebbe del tutto a mancare,il cammino della vita verrebbe interrotto,la preparazione che ci guida nelle difficoltà sarebbe priva di quegli accorgimenti e di quei consigli che ci aiutano a superare le diverse problematiche della vita..e non aspetteremmo nuovamente la stagione del cuore come quella delle fragole che immncabilmente sono con noi..per coloro che non possono ottenere questa probabilità, sia per cause di allergia, sia per cause finanziarie,il proprio desco sarà allietato da altro cibo che sarà un prezzo alternativo da pagare..ma un prezzo di solidale gioia per il mancato sapore delle FRAGOLE..

lunedì 15 agosto 2011

LA FIACCOLATA..

Ho assistito negli anni trascorsi in occasione dell'ultimo dell'anno a diverse FIACCOLATE che scendevano dalla montagna e ne illuminavano il pendio.Uno spettacolo affascinante e nello stesso tempo emozionante poichè tutto il bianco della neve risplendeva in quel turbinio di meravigliose danze acrobatiche sugli sci.Una manifestazione unica che rispecchiava la festa in cui si attendeva l'anno nuovo sperando che fosse migliore di quello vecchio, le cui sorprese a volte risultano del tutto inaspettate,mentre quelle dolorose vanno via come se non ci fossere mai state..a volte accade proprio così..purtroppo altre prosieguono nel loro cammino nel non volerci lasciare.Ma in quel momento ogni pensiero malinconico abbandona la nostra mente e gli occhi guardano con ammirazione il susseguirsi di queste stupende figure che illuminano la notte.Anche nel cuore degli uomini LA FIACCOLATA si accende con vorticose esultanze quando si è innamorati,quando si è ricevuta la notizia di una battaglia conquistata,quando la gioia traspare dagli occhi poichè ci sentiamo liberi e nello stesso tempo euforici per la felicità che ci possiede in quel momento..allora le mille luci della FIACCOLATA si esibiscono dentro di noi con vorticose ma equlibrate sensazioni di una danza ritmata ed equiibrata ove risplende la notte buia e oscura, che fino a quel momento occupava la nostra anima ma che ad un tratto era illuminata dalla speranza della vita futura che ci attendeva..

domenica 14 agosto 2011

LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE..

Questo proverbio vuole indicare coloro che proferiscono menzogne...che non andranno molto lontano a causa delle gambe che essendo corte non li faranno correre velocemente..per cui prima o poi verranno scoperti.Purtroppo tutti nella nostra vita diciamo bugie..fin da piccoli per evitare i castighi e da grandi talvolta permane quest'abitudine usata come difesa.Il pronunciare false verità per poi scoprire che ciò che è stato detto era falso, fa male alla sensibilità del cuore e comporta a volte situazioni dolorose.Inoltre conservare la memoria nel tempo per quanto si è espresso è oltremodo difficile..in seguito dimenticando di aver mentito raccontiamo la verità convinti d'averla detta la prima volta.Vi sono persone la cui menzogna è simbolo di vita,senza la minima realtà del male che compiono,fanno un'opera d'arte nell'accusare gli altri dei propri misfatti e non provano alcun rimorso d'aver compiuto un atto così spregevole, anzi la loro recita è un susseguirsi di toni adescanti in cui cercano di far valere le proprie considerazioni distribuendo il male agli altri con le loro parole e si compiacciono di proseguire nell' accusare chi è scevro da ogni recita e a volte agggrediscono con violenza la verità, per risparmiare la loro condotta e pronunciare parole inflesssibili che dimostrino quanto siano sinceri e doverosi nell'annunciare del tutto la propria esclusione dalla presenza di tali accuse. il loro candore a volte colpisce poichè nella bugia essi trasferiscono una parte di sè in cui credono ciecamente, per poi ravvedersi nell'insensata crudezza della vera realtà configuratasi con la menzogna..A volte anche in famiglia si pronunciano affermazioni in tal senso per discolparsi di quanto è accaduto..il fatto in sè è molto grave, poichè l'individuo peggiora in tal modo la propria qualifica di persona stimata e dignitosa nei confronti altrui.Ma costoro non hanno alcuna pietà di sè stessi,nè di chi accusano pur di uscirne vittoriosi e senza alcun sospetto.anche se da piccoli sono stati educati con rigorosità ma anche con affetto,alcuni crescendo credono che la propria sicurezza e la formalità della situazione creatasi,dia loro la possibilità di ottenere scusanti e certamente l'amore nei loro confronti che li perdona da qualsiasi cattiveria essi compiano..non solo ma sono convinti che che loro parole siano state accettate con una certa sicurezza che dimostra la piena credulità dei loro intenti e rifaranno in seguito la stessa operazione di consulenza menzognera, poichè in tal modo si è espresso il proprio carattere.Vi sono inoltre le cosiddette "bugie pietose" poichè affermare la verità talvolta fa male..ma bisognebbe avere coraggio e pronunciare parole che in tal modo darebbero risultati dolorosi, ma che in seguito si mostreranno utili poichè la loro verità si evidenzia nella sincerità dei momenti che seguiranno. Quando ero bambina mi si raccontava la famosa favola di una fanciulla che per divertimento facendo accorrere gli altri gridava..al lupo.. al lupo.. e tutti volevano salvare la povera vittima, ma si accorgevano d'essere stai presi in giro e quando la situazione si mostrò veritiera, nessuno credette e la fine della fanciulla fu fatale..così avverrà nel tempo per coloro che considerano la menzogna un'attività produttiva di convinzione per gli altri..me verrà il momento che resteranno soli come nella favola e il lupo ossia la loro coscienza resterà muta e in solitudine con la sconfitta della disfatta..

sabato 13 agosto 2011

LA RICORRENZA..

LA RICORRENZA è una data che si deve rammentare altrimenti che significato avrebbe questo termine?Esso si avvale di una nascita,di un compleanno,di un matrimonio etc..in cui coloro che vi hanno partecipato precedentemente si affrettano ad inviare pensieri auguranti,regali che indichino il felice avvenimento e tanti altri effetti per l'occasione.Purtroppo vi sono anche coloro che dimenticano,che non credono a questo tipo di celebrazione e così evadono dalla circostanza senza alcun rimorso, nè rincrescimento per aver voluto compiere un'azione di disinteresse nei confronti di chi al contrario aspettava questa manifestazione.Per costoro anche le feste religiose come il Natale.Pasqua etc.. sono momenti speculativi ed effimeri che consentono un esborso di denaro inutile che andrebbe al contrario conservato in altro modo.Ecco perchè esistono individui privi d'amore,di quelle sensibilità che al contrario arricchiscono l'esistenza di ognuno, che creano amicizie sincere e durature.per cui la loro vita risulta scarna di presenze e priva di quegli affetti che si creano durante l'esistenza umana.Ricordare un anniversario dimostra il significato di essere accanto alla persona in questione per cui si prova affetto, in quel giorno felice in quanto la vita è così poco propensa ad emunerare sentimenti di raccolta di firme d'amore che se non vi fossere queste direttive morali, essa non avrebbe scopo d'esistere.Certo essa conserva diligentemente i giorni,i momenti di dolore,di tristezza,poichè afferma di farci comprendere in questo modo, quanto e quando dobbiamo vincerli e superarli con coraggio e sensibilità nel cammino da percorrere.ma quando ci viene incontro per pochi attimi di felicità saremmo degli sciocchi insensati a rifiutare l'invito che ci offre per dimenticare gli affanni che ci procura..eppure coloro che dimostrano freddezza e noncuranza nel non ritenere che LA RICORRENZA è comunque "quel qualcosa" da prendere con subitaneità d'amore sono i derelitti del cuore nella totale solitudine che si sono volutamente creata..

CHI SEMINA VENTO..RACCOGLIE TEMPESTA..

Questo proverbio vuole significare che coloro che oltrepassano la misura delle proprie parole,delle singole azioni sono paragonabili al vento che quando soffia forte fa sentire la sua voce e determina una corrente continua della sua permanenza...e si offusca una precipitosa figura del disegno che si è preventivamente stabilito nei confronti dei danni altrui.Certamente non si augura la cattiva sorte a coloro che oltraggiano l'innocenza o l'ingenuità del caso..ma la natura delle stesse azioni li conduce ad un baratro di fallimenti nella propria esistenza, in cui non esiste rispetto, nè dignità ma solo calcolo e furto ai danni di chi ha riposto la confidenza morale nei loro confronti.Alcuni usando la singola condizione d'essere priva di quei contenuti che la vita offre a chi realizza i sentimenti,le necessità di procurarsi la propria mercede per sopravvivere,anche per pochi spiccioli, usano la valvola della pietà che scaturisce in chi li ascolta e si commuove per la triste sorte che attanaglia l'esistenza dichiarata tale e si mostra con candore valutato secondo la propria recitazione per poi scomparire in seguito "nel nulla" poichè è "un nulla" egli stesso.Costui non comprende che tutto ha un limite di decenza o quantomeno non ci si deve approfittare della bontà degli altri,con spiccate commiserazioni del suo vivere e in seguito dileguarsi senza un motivo plausibile..esso è convinto di aver dimostrato all'altro la propria efficienza nel disturbare,nell'approffittarsi della situazione che ha volutamente creata, poichè essendo un essere mediocre ritiene che la tracotanza e la sicurezza d'essersi considerato superiore per l'intelligenza di cui è convinto d'aver dimostrato nell'inganno e nella commozione di pena altrui, verso coloro che lo hanno aiutato per le sue miserie ha senz'altro seminato il vento delle proprie azioni, in considerazione che la sua beltà e le sue precisazioni di eloquenza mostrata, siano state sufficientemente atte a riscattare la sua presenza.Costui al contrario non ha mai considerato che in un futuro potrebbe raccogliere lo stesso risultato da altri più furbi, che oltre al vento che lo farà traballare nelle circostanze della vita,che gli procurerà il freddo del suo cuore che ha offerto agli altri, ci sarà inoltre la tempesta totale delle sue azioni..

LA CONTRORA..

In Campania si pronuncia "A' CUNTRORA" ossia il tempo che va dalle ore quattordici alle ore sedici durante la stagione estiva..perfino Salvatore Di Giacono ha scritto una stupenda poesia su questo argomento, poichè nel Sud è una tradizione che si rispetta.Altrove si dice "pausa pranzo,siesta, pennichella, intervallo"etc.. ma non ha lo stesso sapore che conserva questo termine ove tutto si ferma,si avverte un silenzio totale,in cui dice Billy Wilder in un famoso film ..si va a trovare l'amante..e la sera si ritorna a casa dalla moglie.Nel Sud alcuni usano pranzare anche se si dovrebbe dire colazione, verso le quattordici e trenta e d'uopo poi fare il riposino, ma etimologicamente parlando il termine "A' CUNTRORA" vorrebbbe significare andare contro il tempo che non esiste più..non vi è l'orologio che segna le ore, potrebbe cascare il mondo, si fa per dire ma si rispetta la consuetudine.Il silenzio che regna come ho già detto, dona una pace di tranquillità e di serenità ove i pensieri e i problemi si allontanano dalla mente di ognuno per fare posto ad una sonnolenza che agisce sui nervi e li calma con dolcezza d'intenti.Non vi sono i piatti da lavare..si faranno in un secondo tempo e le mosche agiscono su quello che trovano indisturbate,i cani smettono d'abbaiare come se avvertissero il silenzio del momento,anche gli uccelli si fermano almeno così sembra,poichè non si avverte il minimo rumore..anche chiamare qualcuno lo si dimentica poichè quello spazio di tempo è sacro.Il vociare,il parlottio dei piccoli centri,appunto tace come se intendesse corrispondere a questa manifestazione di chiarezza del tempo,che così dimostra la sua piena efficienza nel subordinare qualsiasi attività sia in atto, poichè in quel periodo esso possiede il predominio sull'uomo.La ricchezza dei sensi che giacciono addormentati per alcuni,si trasmette a coloro che al contrario eseguono un lavoro prestabilito contro la propria volontà rendendoli maggiormente irascibili contro le avversità che tolgono il meritato riposo..non sempre nella vita si può considerare, nè ottenere questa "ricreazione" di distensione che si tramanda nei secoli..purtroppo la necessità.l'avidità,la subordinanza dei Capi fa oltraggiare quest'usanza, poichè per costoro il denaro vale più di qualsiasi altra affermazione nella vita..,ma essi non sanno che verrà un tempo stabilito in cui l'orologio si fermerà anche per loro e malgrado ogni situazione,ogni considerazione, saranno costretti contro la propria volontà a rispettare "A'CUNTRORA".

martedì 9 agosto 2011

QUANDO UNA MONETA CADE FA RUMORE..MENTRE QUANDO LA SI RACCOGLIE.. NO..

Questa frase ci fa riflettere sulle vicende degli altri quando le racontiamo con indifferenza e a volte con sarcasmo privo di bontà e di scusanti nei loro rapporti senza renderci conto di quanto male possiamo arrecare con conseguenze del tutto non preventivate.Sarebbe meglio tacere su avvenimenti di natura intima per la socialità altrui e per la discrezione di cui dovremmmo tener conto nell'educazione ricevuta o per rispetto degli altri,ma l'uomo si diverte a fare parte di quella cerchia di coloro che godono nel mettere alla berlina i fatti reconditi di chi ritengono siano superiori per sensibilità dimostrate,per la stima acquisita con il loro comportamento, magari anche con particolari aggiunti che descrivano meglio la possibilità di cattiveria e di crudeltà per demolirne la dignità.Non si riflette del rumore che fa quella moneta scagliata con voracità d'intenti in quel momento, il cui suono si espande con subitaneità nel mercato dei pettegolezzi escludendo del tutto la possibilità di difesa e con accanimento a volte s'inventano altri particolari del tutto sconosciuti,per ricavarne un'esplosiva ricevuta di simpatia.Se poi si cerca di rimediare raccogliendo le parole pronunciate per poter offrire una via di difesa a coloro che sono stati messi al centro dell'attenzione volutamente dalle proprie considerazioni,non si sente più il rumore delle nostre parole..poichè è troppo tardi e non esistono possibilità d'evasione di quanto abbiamo procurato.Da sempre l'umanità si è divertita alle spalle degli altri a narrare episodi piccanti per ferire e oltraggiare chi era considerato un essere che era additato per la sua bontà.per la sua discrezione,per la sua tradizione che rispettava con puntuale diversità dagli altri..appunto per questo motivo doveva esere sconfitto,cercando tra il suo passato il movente che si sussurrava ed in seguito divenire un motivo di conversazione generale, nella quale si esprimevano il disappunto di riservatezza nella cerchia di amici che si era formata.Il famoso "scheletro nell'armadio" era trafugato e diventava una gradita ripercussione su chi finalmente era diventato non come gli altri.. ma nel peggior modo di stile di vita in confronto a coloro che lo avevano ammirato e accettato.Anticamente fra uno sventolio di ventagli e oggi fra un'ammiccamento e l'altro,a volte anche a "furor di popolo" si narrano vicende altrettanto discutibili per demolire l'aspetto decisamente al di fuori del comune di chi si vuole schiacciare al cospetto della sua elegante signorilità, per la bontà d'animo,per la sincerità dimostrate etc...se ci ricordassimo del rumore che fa la moneta quando cade, non cercheremmo in seguito di raccoglierla per rimediare al mal fatto con silenziosità d'intenti..

lunedì 8 agosto 2011

"JET SET.."

I miei genitori mi raccontavano che con l'avvento della televisione purtroppo al cinema terminava la "SETTIMANA INCOM" che veniva proiettata prima del film, un cinegiornale cortometraggio di attualità e d'informazione, in sintesi un "reportage" con servizi che venivano commentati da una voce fuori campo..erano notizie di costume popolari,di moda,di sports,di spettacolo mentre le notizie politiche venivano trattate in modo non impegnativo e alla fine vi era sempre una presa in giro di un episodio del momento.Questo tipo d'intrattenimento nacque in Francia nel 1907 e si affermò con il cinema muto.Importante è stato quello tra il 1927 e il 1945 dell'Istituto LUCE ma nel 1946 è stato prodotto dall'Industria Cortometraggi di Milano fino al 1965 conosciuto come "Settimana Incom" che si apriva con la figura del "DAVID" di DONATELLO dedicato alla mondanità e all'alta società con firme di giornalisti illustri.Per coloro che non vivevano a Roma e non appartenevano all'alta borghesia ossia alla nobiltà conoscevano in tal modo, i volti della persone che frequentavano il "JET SET ".I miei quando andavano a Roma raccontavano episodi divertenti,particolari, ma anche dolorosi..poichè non è tutto "oro quello che luccica".Ma tornando ai personaggi di quell'epoca, non vi era festa a Roma senza i coniugi CONSUELO e RUDY CRESPI,un pò come i DUCHI DI WINDSOR che rappresentavano il simbolo dell'eleganza e del "bon ton".Rudy era natio del Brasile,arrivato in Italia organizzava balli e serate mondane per cancellare le sofferenze della guerra..si narra che a Capri non avendo gli spiccioli per pagare il barcaiolo gli regalò cento camicie di seta,era il simbolo insieme alla moglie di un'epoca e non di una generazione.Elegante,bello, fu direttore di VOGUE Brasile e Argentina si dedicò anche ad attività editoriali e giornalistiche, nonchè alla promozione di alcune case di moda.La moglie Consuelo americana prima fotomodella,anch'ella bella, altera magrissima,corrispondente italiana della moda per VOGUE America in quanto ambasciatrice della nostra moda, con i suoi abiti di raso e di taffetas era considerata fra le donne piò eleganti del mondo.Indossava abiti di uno stile che ammaliava per la loro bellezza ed eleganza di Dior,Capucci,Balenciaga,fu testimone al matrimonio di L.Christian con T.Power e promotrice del Festival di Spoleto.Una festa, un ricevimento erano "un nulla " senza la loro presenza.Divenne amica di Jackie Kennedy ed una volta che indossava un abito elegante e raffinato come era di consueto, le chiese chi glielo avesse confezionato ed ella prontamente rispose..Valentino Garavani.. così il famoso stilista entrò negli Stati Uniti.Consigliò alla sua amica Irene Galitzine di sfilare a Palazzo Pitti a Firenze con la sua prima collezione e fu un successo..ricordiamo il famoso Pigiama Palazzo a tinte vivaci con ampiezza alle gambe,di Veruschka modella quasi anoressica fra le più importanti in quel periodo nata contessa nell'antica Prussia,la scrittrice B.Barzini,M.Agnelli nata principessa Caracciolo, Ira Furstemberg che sposò a Venezia giovanissima il principe di Hohenlohe,i Colonna,i Borghese,Mirta Barberini Sciarra,i Torlonia,i Visconti di Modrone,gli Orsini,il principe Dado Ruspoli che faceva impazzire le donne etc..Consuelo anticipava le tendenze di una moda che era considerata una grande industria italiana,perfino F.Fellini attinse per il film "La Dolce Vita"ai ricevimenti favolosi che si davano nell'aristocrazia. Ma nel 1975 la coppia si trasferì a New York poichè il "JET SET" stava per terminare.I nuovi ricchi con la loro tracotanza danarosa ne volevano a tutti costi fare parte e ciò che un tempo era elegante divenne "gossip" volgare che ancora oggi è un costume di vita di massa..

venerdì 5 agosto 2011

GENTE DI TEATRO..

Possedere questa sensibilità è un gran dono poichè costoro si differenziano dagli altri per la loro arte e la propria estrosità.Sono delle persone particolari, poichè si devono immedesimare nella parte da interpretare e convincere chi li ascolta che sono entrati nel personaggio che hanno scelto secondo la propria indole e lo hanno compreso e amato "completamente"..anche nei momenti d'esitazione,in quelli dell'abbandono e trasformarli in speranze illusorie e definitive per la loro vita stessa.E' il personaggio che fa l'attore e non l'attore che fa il personaggio,se costui riesce ad entrare nel suo spirito e nella sua condizione d'essere, trasformandosi completamente nell'altro essere fino ad identificarsi in "lui"avvertondone le motivazioni,le titubanze.le difficoltà che attraversa e le finalità per cui combatte.Questo è il segreto affinchè si convinca la platea..la quale non riflette più d'essere dinnanzi ad un palcoscenico, ma vive con chi sta recitando l'interpretazione.Purtroppo vi sono molti attori che non riescono a dare questa evoluzione di sensibilità e altri che diventano una sola persona sia con lo spettatore che con chi interpretano, in modo tale da indurli alla commozione e alla presa di coscienza di ciò che viene narrato.Gli attori sono camaleontici in quanto già la vita è una recita quotidiana, ove citando Pirandello il quale afferma che ogni individuo indossa una specifica maschera a d'uopo che evidenzia la circostanza,poichè tali sono i diversi ruoli che gli uomini interpretano,, la verità reale è quella della propria identità che deve rimanere immune da tutto ciò che li circonda, altrimenti la recitazione fallisce..anche se il loro "pathos" s'identifica nel personaggio e fa vibrare il ruolo che interpretano,è il cuore che comanda sia la gestualità'che l'identità della parte in cui dovranno immergersi per essere dichiarati tali etc..altrimenti restano come un fiore che è nato, ma che purtroppo non si è sviluppato in tutto il suo fulgore.Certo l'attore possiede come ho già detto diversi volti,poichè quello che gli appartiene è ormai quasi dimenticato e nascosto per far valere la sua personalità d'artista e a volte per mentire con candore convincendo il prossimo..sono artisti diversi dalla norma..hanno e conservano le loro manie.i loro estrosi pensieri..ma sono esseri particolari di fronte alla massa,da cui si diversificano.Non si conosce mai cosa realmente pensino, poichè le diverse parti che interpretano continuano a volte ad essere presenti anche nella propria vita..ma gli occhi no..quelli non possono mentire..e se vuoi conoscerli a fondo guardali intensamente quando s'interessano alla tua persona,,poichè è in quell'attimo che rivelano nonostante tutto quanto in essi vi sia celato, la sincerità del proprio animo..dimenticando che hanno scelto di rappresentare un altro..

I FIGLI..

Cosa si può dire di coloro che mettiamo al mondo?Dalle nostre parti si paragonano ad un melone ..se esce rosso allora sono come li abbiamo educati e preparati alla vita che dovranno affrontare,altrimenti se esce bianco senza sapore, dovremmo sopportare i loro difetti con pazienza e abnegazione.I genitori hanno l'obbligo morale di seguirli fin dalla nascita con tanto affetto, essere sempre presenti alle loro necessità,aiutarli nelle difficoltà e soprattutto mai guardare nel proprio portafogli, poichè finchè vivranno conseguono il nostro dovere di colmare le loro "defaiance" e le loro richieste.Anche se nella vita si sono affermati la richiesta d'aiuto di qualsiasi genere deve essere colmata ed esaudita,se poi l'unione familiare va in frantumi e i loro cuori sono altrove,si dovrà far finta che nulla sia accaduto e allevare i diversi nipotini con lo stesso amore e la medesima tenerezza.Ormai sono diventati rari i casi in cui essi aiutano i genitori,poichè considerano la propria esistenza un bene personale e come tale deve essere accettato anche dagli altri.Fino a quando vivremo dobbiamo considerare la nostra vita dedicata a loro e chi non lo fa, non è considerato un genitore ma un nemico da affrontare o da ignorare..talvolta per paura dell'esame di essere sottoposti al giudizio di coloro che li hanno messi al mondo commettono delle sciocchezze..ma anche in quel caso non si dovranno esprimere giudizi negativi, ma con dolcezza far capire che hanno sbagliato ed essere vicini per non farli sentire soli così che in seguito comprenderanno gli sbagli commessi.La loro difesa è sempre la stessa domanda..non vi abbiamo chiesto noi di metterci al mondo..e se qualcosa che hanno deciso, a noi non piace dobbiamo fare "buon viso a cattivo gioco" altrimenti li perderemo definitaivamente.La pazienza e la riserva che è in ognuno di noi per affrontare la loro vita fino all'estremo e ci aiuta a sopportare la gioia che abbiamo nel cuore nell'affermare..è mio figlio..

mercoledì 3 agosto 2011

LA RICETTA PER I DISPIACERI..

Quando si ha un dispiacere per qualcosa che ci è caro e ci viene tolto con l'inganno dobbiamo ricordare la RICETTA che ci hanno insegnato fin da piccoli..nulla ci appartiene definitivamente poichè tutto si lascia in un attimo..questo significato ha un valore spirituale,ma noi mortali ne facciamo una grave perdita per il ricordo che conservano in noi stessi e anche per la cifra sborsata a quel tempo.Non sempre la nostra memoria ci aiuta a ricordare dove l'abbiamo custodito e a volte ci rammarichiamo per la perdita,ma se in un secondo momento viene reperito in posti reconditi che ovviamente abbiamo usato per celarlo alla vista degli altri e così essere sicuri di ritrovarlo,il nostro cuore esulta..ma in più di un occasione quel tale oggetto non esiste più neppure dove lo avevamo conservato poichè essendo piaciuto ad altri è volato via in altri mani.Eppure se riflettiamo.. bastava chiedere e forse con il nostro buon cuore avremmo detto..si..ma frugare fra la roba altrui per poi approfittarsene senza alcuna remora ..no..è sinonimo di ladrocinio e questo ci addolora maggiormente poichè comprendiamo che non possiamo fidarci di nessuno.Ed è in quel momento che usiamo la RICETTA della nonna..tutto non ci appartiene che per un periodo di tempo,ma in seguito dovremmo lasciarlo..allora perchè distruggerci il cuore?Perchè il nostro lato umano esiste.come la conquista di acquistare un oggetto magari con i nostri risparmi, oppure che ci ricorda una persona cara..e sono sicura che la nonna se fosse viva..non avrebbe nulla da obiettare..

martedì 2 agosto 2011

LO SBALLO..

UN concetto doloroso poichè nel mondo d'oggi esso viene usato da coloro che vogliono andare fuori di coscienza, di testa, come affermano dal mondo reale che li circonda verso paradisi artificiali che considerano come un tempo d'evasione e non talvolta di morte.Bere e drogarsi fino a stordirsi dal quotidiano è sinonimo di viltà..di non sapersi assumere le proprie responsabilità per considerarsi degli eterni "Peter Pan" in cui la morale non esiste..si deve vincere la tristezza,il doloroso cammino della singola virtù di mostrarsi forti alle esperienze della vita con l'abbandono alla totale dimenticanza di chi siamo, di chi vorremmo essere, di chi non esiste per il momento cruciale dell'evasione.Non importa a che famiglia essi appartengano.se sono stati educati con severità,se cadono nella rete sono tutti uguali,alcuni attendono il sabato sera,altri ormai è per loro farne uso normale quotidiano.I ragazzi e talvolta anche i grandi e gli anziani, approfittano di questa circostanza per manifestare gli abietti più bassi della propria sessualità oppure si immettono in tunnels pericolosi da cui sarà difficile uscirne se non con l'improvvisa scomparsa di costoro.Certo la vita è difficile per tutti..molti si sono formati un cerchio di amicizie valide per trovare un riferimento al futuro,altri meno adulti o meno forti hanno preferito questa scorciatoia mortale che secondo loro non dà alcuna preoccupazione individualistica, nè obblighi per una sistemazione dignitosa nella società, poichè nella loro stoltezza sono convinti che quando decidono di smettere lo possono fare.Ogni giorno si legge sui giornali di ragazzi deceduti poichè alla guida risultavano ebri o drogati..essi cercano quell'oblio e quel tipo d'euforia per allontanarsi dalle vicende che li costringerebbero a riflettere per occupare un posto nella società di cui fanno parte.Si credono amici,ma di questa parola ne fanno un uso sbagliato in quanto al primo avviso di malore di qualcuno di loro, scappano come dei conigli impauriti per non essere riconosciuti tali.Una volta un ragazzo mi disse queste parole..al mattino quando mi sveglio mi sento male per la mancanza d'eroina,ma la sera mi sento peggio se non la prendo..la prima volta ti dà sensazioni meravigliose..ma poi non più..ma tu sei alla ricerca di quella prima volta, di quella sensazione che purtroppo non tornerà e tu lo sai..ma continui a cercarla e ad illuderti.Nel pomeriggio d'oggi i ragazzi sono già ubriachi e la sera si divertono a fare corse in macchina in cui non comprendono il pericolo che corrono poichè non possiedono più il"self control" e arrivano in tal modo prima alla morte che li attende con un'ansia di distruzione totale..ma costoro non pensano ai genitori il cui vuoto sarà incolmabile.Vi sono alcune madri Coraggio che per la loro salvezza li denunciano,altre che per evitare lo scandalo negano ogni cosa..ambedue sono da compiangere in quanto assistono al declino dei propri figli e non possono fare nulla,poichè anche il carcere li rende peggiori in quanto possono comprarsi a volte la loro dose quotidiana.Da queste tristi situazioni nascono i ladri,i borseggiatori,i furti di appartamento..quelli che per una dose sarebbero disposti a tutto, per un'altra esperienza o per un bicchiere..ma le loro coscienze dove sono? In fumo.poichè convinti della loro sorte le vanno incontro con facilità d'intenti..I meno abbienti prendono le pillole mortali,i più ricchi si drogano con la cocaina una droga che nelle feste viene servita su vassoi d'argento e conduce gli uomini ad una maratona del sesso,del ballo,e di tante altre funzionalità che normalmente non avrebbero..si dice che nel mondo della musica,del cinema etc.venga molto usata..ma tutti noi ci chiediamo..quanto durera' la vita di costoro e quanto funzionerà senza incidenti di possibilità d'evasione? Il mondo odierno purtroppo si diverte così..quello futuro sarà diminuito con il destino a loro toccato e noi li piangeremo e li compatiremo,poichè anche se non li conosciamo sono nostri fratelli..

BERLINO

E' una città stato della Germania importante centro politico, culturale e scientifico.. è il secondo Comune più popoloso dell'UNIONE EUROPEA situata nella parte orientale sorge sulle rive dello SPREA.Alcuni anni fa mi ci ero recata con alcuni amici per un fine settimana e visitandola si avverte una grande discontinuità che riflette gli avvenimenti e le sofferenze della storia tedesca del ventesimo secolo..infatti non si può non pensare a tutto ciò che avvenne durante il periodo hitleriano e si respira ancora l'aria di congiunzione tra passato e presente e di due popolazioni che si sono unite dopo il "Muro della Vergogna" con la sua caduta nel 1989 con la Porta di Brandeburgo che divideva la città in due settori,quello Est sovietico e quello Ovest con i tre settori occidentali.Il primo aveva come capitale la Repubblica federale tedesca oltre ala cortina di ferro e l'altro appunto la Repubblica democratica tedesca.Questa Porta è il simbolo della città con il Parlamento e il Duomo.Oltre la Porta vi è il Monumento all'Olocausto.Essa possiede centosettanta Musei,infatti vi è l'Isola dei Musei che consta di di cinque grandi edifici dedicati all'arte dell'Ottocento, dove si possono ammirare le scoperte scientifiche d'avanguardia e tecnologiche come la fotografia ,l'ottica etc..in un negozio ho visto perfino un cane robotizzato.Mi hanno colpito i palazzi costruiti in vetro e i Giardini stupendi in Potsdamer Platz.Non ho voluto vedere dove era ubicato il bunker di hitler,poichè la mia sofferenza era tale nel pensare a quanto male avesse compiuto.La piazza più bella di Berlino è la Berliner Dom ossia quella del Duomo,si prosegue per quella vicino all'Opera ove ebbe luogo il "Rogo dei libri" da parte degli studenti nazisti che con questo gesto volevano dimostrare che le idee naziste sono innate e non c'è necessità di leggerle sui libri per avere uno spirito nuovo per affrontare altre direttive che avrebbero portato maggiormente la loro opera di costruzione ad un rilievo non indiffferente e tutto ciò doveva servire da esempio per le altre città del Reich.Quest'abitudine è stata sempre in voga fin dal Medioevo,il gesto coadiuvato da Gobbels accadde nel 1933..e la celeberrima AlexandePlatz nel quartiere Mitta che in origine era un mercato di bestime ,in seguito divenne i Mercati generali il cui nome le venne dato in onore della visita dell'imperatore russo ALESSANDRO.oggi un'importante piazza di BERLINO.Notevole è la Fontana dell'Amicizia fra i popoli,la Torre della televisione e l'orologio del tempo del mondo una struttura che ruota continuamente mostrando l'ora nelle varie zone della terra.A nord del centro storico si trova il "Scheunenviedelin" cui trovarono rifugio gli ebrei vittime della persecuzione nazista ma non si deve dimenticare il "NerveWache" in ricordo dei caduti di guerra e delle dittature.. è una costruzione neo classica.Alla Porta di Brandeburgo vi è un viale alberato che taglia la città di Federico il Grande, nota per la sua piazza "Gendarmenmakt" con la Chiesa francese e tedesca ove vi è la statua di F.Schiller.A Berlino vi sono molte boutique in "Friedrichstrasse" che sono appunto le vie dello shopping..in una di queste ho acquistato un ciondolo prezioso dell'Orologio del Mondo.Per quanto riguarda la sera siamo andati ad ascoltare all'Opera un concerto della "Filarmonica di BERLINO" e dopo ci siamo recati al "Cookies" per assaggiare i famosi "krapfen" ma di giorno non mancavano i "wurstel" o salsicce con crauti o con patatine fritte qui denominati "currywurst" ma anche lo stufato di carne è ottimo sempre accompagnato dalle patate che in Germania sono cucinate benissimo e sono molto appetitose nelle varie Taverne.Il tempo scorre veloce e avrei voluto visitare lo Zoo della città situato nei Giardini dello "Tiergaten", ma sono già sull'aereo del ritorno e il mio pensiero va al grande drammaturgo "B.Brecht" detto "Bertoit" nato ad Ausburg nel 189 considerato il più influente fra gli uomini della sua arte che scrisse prima alcune poesie come l'Albero in fiamme,tutte imbevute di patriottismo,ma nel 1928 creò la famosa "OPERA DA TRE SOLDI" su musica di "Weill".Durante la persecuzione nazista fuggì a PRAGA con la famiglia e i suoi libri vennero messi al rogo..dopo varie peripezie e viaggi nelle Capitali estere scrisse tra le altre opere "MADRE CORAGGIO E I SUOI FIGLI",ma nel 1939 si stabilì in California ove scrisse "Vita di Galileo".Accusato in America di avere opinioni comuniste si rifugiò a Zurigo e in seguito a Berlino Est ove morì per un infarto ed è sepolto accanto alla tomba dei grandi filosofi "HEGEL e FICHTE".Sto divagando con la mente mentre sono quasi a casa, ma BERLINO mi rimarrà nel cuore sempre con una grande amarezza..
"RICETTA"
KRAPFEN: impastare 500gr di farina con due uova e sale, 50gr di burro a bagno maria, sciogliere il lievito nel latte. Schiacciare 3 patate,impastare tutto aggiungendo lo zucchero 3 cucchiai e la scorza di un limone grattugiata, formare le palle e lasciare lievitare per due ore, friggerli nell olio bollente e infarinarli nello zucchero a velo.