martedì 30 aprile 2013

LE SFUMATURE..

A volte ci riferiamo ad un disegno che prevede questo tipo di ornamento per risultare meraviglioso..a volte sono le stesse a determinare l'eleganza di un individuo,ma si preferisce alludere al comportamento,allo stile che si presenta in una persona qualora dovessimo raffigurarla nella nostra mente per prenderne visione.Esse sono quei dettagli,quei piccoli particolari che formano un essere particolare diverso dagli altri altrimenti non ne si chiarirebbe la differenza .Per ottenerle bisogna che vi sia una corrente d'eleganza certa e concreta coadiuvata da particolari che offrono la capacità di risultare più che eleganti facendo intravedere quello che non si vede ma s'immagina soltanto.Ma questo tipo di eleganza gli individui le devono mostrare anche nel modo di essere per qualificarsi con eccellenza fra coloro che al contrario risultano nella media comune.L'educazione ricevuta,l'approccio con i suoi simili,le grandi famiglie assimilano il più delle volte questo concetto ma qualcuno che si crede al di sopra di tutti,a volte sbaglia nei particolari o eccede nel comportamento credendo d'essere migliore e non s'accorge che in quel momento risulta al di sotto della massa.Basta un nulla.un difetto che solo chi è compreso fra costoro riesce a vedere per annullare quelle sfumature che esaltano un individuo particolare.Se prendiamo ad esempio un disegno e ne ammiriamo le sfumature di un colore eseguite da mano perfetta, cerchiamo di conservarlo accuratamente poichè ne comprendiamo la bellezza oltre il suo valore..e così avviene per chi unisce la propria eleganza a questo modo di vivere.Mai usare sotterfugi, mai esprimere giudizi,saper ascoltare col sorriso sulle labbra chi ci racconta episodi che a noi non interessano affatto ,mai usare toni alti,mai,mai,mai etc.infinite sono le modalità di questo modo di essere.L'indole che possiede le sfumature è diversamente sensibile dagli altri..un'offesa non la sente pur avendo il cuore che lancina,così come una barzelletta spinta si fa finta di non aver compreso,come un "escamotage" usato come difesa,un dialogo eseguito nell'assenza di coloro che certamente se ci fossero si difenderebbero ad oltranza, non si esprimono pareri personali,non si ascoltano chiacchiere offensive,non ci si nega a chi ci chiama ma si risponde usando una dolcezza infinita che faccia restare muto chi ha osato prendersi delle confidenze personali,facendo finta di non aver sentito le parole dette..nell'abbigliamento troppi fronzoli vanno esclusi e che dire della moda oggi?Per chi possiede le cosiddette sfumature non esiste, come non esistono altrettante occasioni in cui si manifesta la volgarità..trasformandola in eleganza odierna...

LA REAZIONE..

Generalmente questo termine indica un relativo configurarsi di un progetto svolto chimicamente..ma qui si vuole alludere a coloro che reagiscono automaticamente e senza preamboli di sorta a chi li provoca o li insulta senza un motivo preciso.In genere il motivo esiste quando per la strada si usano regole non appropriate, oppure quando l'offesa risulta grave da specificare con un atto studiato per assumersi la capacità d'azione.Succede però a volte che la reazione è superiore all'offesa ricevuta,oppure che la manifestazione di tale impresa sia inadeguata e comporti fattori esagerati che indicano la gravità del gesto compiuto.Fare finta di nulla dovrebbe essere d'uopo,per non sopraffare per non usare metodi che causerebbero gravi conseguenze,ma l'uomo a tutti i costi preferisce una reazione a volte inconsulta che può condurre alla morte, alla chiarezza di un silenzio motivato dalla sensibilità che abbiamo tutti nel cuore.L'abitudine umana di corrispondere a tali comportamenti è quella di usare le mani,la bocca e oggetti che feriscono o che danno la mortalità poichè chi ha osato questo tipo di movimento deve assolutamente essere punito e si avrà soddisfazione solo con la gravità del caso.Anticamente si usava il duello un affare discutibilmente grave sia per la fine di un individuo che in seguito era amnistiato gratuitamente, sia per l'eccessiva reazione dimostrata..oggi vi sono altri metodi addirittura si va dall'avvocato per essere in seguito risarciti dall'errore commesso.Un noto proverbio afferma..non ti curare di loro ma guarda e passa..oggi si passa solo per non essere implicati nei tafferugli meno gravi e si guarda con interesse il poveraccio che soccombe all'ira dell'altro..

LA SCOMMESSA..

Quasi tutti gli individui scommettono sia per un pessimo vizio gettando via un mucchio di denaro, che per un'antica abitudine con pochi soldi..oppure promettendo cose d'inutile importanza.La scommessa non è una buona sollecitazione in modo che gli altri ci seguano per vincere o per dimostrare che hanno ragione, in quanto una semplice parola d'onore dovrebbe reclamare il suo posto in una conversazione...ma al contrario l'uomo si compiace della sua vittoria che con piglio fiero mostra agli altri in quanto si sente del tutto superiore.A volte è portato a scommettere quello che non possiede pertanto si carica di debiti che non può pagare,trovandosi in un ginepraio di sollecitazioni che lo possono condurre a gesti inconsulti.Essi quando si comportano in tale maniera sono pervasi da un fanatismo che prevale sulla ragione in modo tale da non capire più ove sia la regola d'onore e la mistificazione..diventa come un uso inappropriato della propria persona che vive solo per questo motivo senza il quale egli stesso non se ne priverebbe, nè accorgendosi di quanto il suo stato coinvolge chi lo circonda.Sulle labbra quando non si è d'accorso viene spontaneo pronunciare la fatidica frase..vuoi scommettere?..E poichè l'altro oppure l'altra desidera avere l'opportunità di manifestare la propria idea che ritiene sia giusta, risponde affermativamente senza tenere conto di quanto sia già sulla strada pericolosa e attendibile per il seguito che verrà.La scommessa risulta una scomoda costrizione di se in quanto al momento che la si pronuncia non si è ancora al corrente del risultato,ma convinti di aver "imbroccato" il percorso giusto" si cerca di ottenere un guadagno non paragonabile alle proprie tasche e per cui non si riflette che si possano fare altri debiti per pagarla e di conseguenza si formula ancora la medesima frase,sicuri che questa volta si vincerà.A volte la fortuna arride, ma gli uomini non contenti ritentano la sorte perdendo il ricavato precedente e convinti di riprenderselo continuano a perdere ciò che non possiedono.Essa se è grave resta una forma di vizio insito in coloro che si rovinano portando con se anche chi circonda questi esseri infami e senza scrupoli,ma noi li vogliamo perdonare affermando che sono malati nella propria costumanza di vita...

domenica 28 aprile 2013

GLI AUGURI..

Gli auguri si elargiscono nelle occasioni importanti, per affermare un buon esito che dovrà accadere e in altre occasioni simili..ma se ci soffermassimo a riflettere su quanto abbiamo ottenuto nella propria esistenza e quanto abbiamo rinunciato per il bene degli altri,ai patimenti che abbiamo accettato con rassegnazione ..quanti auguri dovremmo avere?E se decidessimo di continuare per la stessa strada con il medesimo risultato,quante strette di mano avremmo di conseguenza?Noi siamo poveri di tutto questo..pochi sono coloro che entrano a fare parte di questo tipo di elenco poichè per lo più ci abbandoniamo alla critica,al destino amaro,alle circostanze che derivano dalla preoccupazione inerenti ai vari casi sopraggiunti.Allora gli auguri restano fermi,immobili aspettando un nostro cambiamento per essere chiamati a congratularsi e finalmente a consumare con noi il periodo che ci attende.Essi fanno parte della nostra vita,non solo per le occasioni già dette ma per quelle che non sono elencate, per quelle che aspettano di venirci incontro in modo da farne parte della propria esistenza e non di rimanerne esclusi.Anche nei cartoncini essi sono illustrati secondo le circostanze..ve ne sono di tutti i tipi, ma mancano quelli che aspettano la nostra realtà di vita contrapposta alla verità creata da noi...noi non li vediamo, ma essi sono ansiosi di mostrarsi per essere certi che abbiamo compreso,che abbiamo valutato gli anni che ci restano,che siamo consapevoli di quanto potrebbe accaderci..ma che restiamo tranquillamente immobili per farci sfiorare dagli impeti che seguiranno, in quanto ci sentiamo forti nelle lotte che ci attendono per cui gli auguri rimangono dentro di noi e non fuori di noi..

IL CINEMA..

Si va al Cinema per distrarsi,per divertirsi,per trascorrere le ore in piacevole compagnia etc..Oggi non esiste più la sala cinematografica, ma le multisale e se devo esprimere un parere preferivo quelle di un tempo.Sembravano dei veri e propri salotti.dove non si poteva parlare per non disturbare gli altri,nell'intervallo si poteva acquistare il gelato che oggi non esiste più..in pratica era come se stessi con altre persone in compagnia a guardare lo schermo.Oggi in certi particolari avviene lo stesso..ma il salotto non esiste più.Si cercava di non mettere un cappello troppo esuberante altrimenti toglievi la visuale agli altri,si cercavano i posti al termine della fila per lo stesso motivo se all'improvviso ti dovevi alzare.e le ore di visione cominciavano alle quindici poichè l'ingresso era continuo fino alle ventidue che era lo spettacolo delle persone eleganti.Vi erano molti cinema "d'essai" ove si proiettavano i films "cult" quelli veramente introvabili che avevano fatto scalpore per il contenuto di un elevato livello ..credo che oggi questo tipo di cinema sia molto raro.Le pellicole narravano fatti importanti,vi erano i "kolossal" e gli attori avevano preparato il proprio ruolo presso studi di recitazione come l'Actor Studio a New York etc..oggi basta avere una bella presenza e tutto finisce lì..la recitazione a volte risulta "obsoleta"..Quando proiettano una pellicola del passato il che accade raramente è una delizia particolare ammirare il tempo che fu..sono rimasti in pochi a mantenere un ruolo positivo..anche il premio "Oscar" è diventato un fatto commerciale e non di prestigio.La decadenza cinematografica a parte quello che ho già detto credo sia dovuta anche all'altissima remunerazione che pretendono gli attori per interpretare la parte..prima il film era composto di vari attori di primo piano oggi vi è il protagonista contornato da attori minori che naturalmente costano meno. Si cerca di fare la riesumazione di vecchi films con nuovi interpreti che ovviamente se i primi sono stati dei capolavori questi risultano delle mediocri interpretazioni. Non vi erano gli effetti speciali che a volte deludono,le scene erano girate realmente sul luogo esatto descritto dagli autori,gli attori comprendevano e studiavano preparandosi al ruolo da girare etc.oggi le pellicole girate insegnano ai ragazzi la forza della crudeltà umana,come usare le armi,come uccidere,come fare un chiaro e spregiudicato ruolo che li affermerà attori di grido.Le persone a volte e specialmente i ragazzi non vanno più come prima al cinema poihè possono vedere i films stando comodamente a casa usando il pc..e vi confermo che è un grande peccato poichè lo svago di cui sopra, se svago lo possiamo chiamare,era considerato un'abitudine di gran lunga superiore a ciò che si offre oggi..

LE CHIACCHIERE..

A parte che possono rappresentare un dolce campano per Carnevale "le chiacchiere" fatte a fin di dialogo reciproco sono essenziali per il proprio spirito che si esprime volutamente per non restare muto,ma..quando si trasformano in pettegolezzi allora il caso è disdicevole se non preoccupante.Alcune persone vivono di chiacchiere pericolose che infrangono l'intimità umana e che se vanno oltre possono causare dolore a chi le riporta con propria soddisfazione.Gli uomini in genere e le donne maggiormente, sono portati chiaramente alla conversazione reciproca poichè danno ampio sfogo alle proprie situazioni che descrivono nei minimi termini a coloro che considerano amici,ma se costoro dimostrassero in seguito il contrario diffondendo le speranze frantumate altrui, allora il segreto comunicato diventerebbe unanime e si appresterebbe alla ristrettezza del caso.A volte ci si sente talmente soli che parlare con gli altri diventa un'occasione piacevole in quanto il parlare aiuta lo spirito ad un'esultanza che altrimenti verrebbe taciuta.In tal modo si esprimono le proprie opinioni,le relative occupazioni giornaliere,ma si deve stare attenti a non divulgare i propri sentimenti,le proprie sofferenze anche causate da chi ci circonda per non offrire il tutto in pasto agli altri.Molto spesso senza cattiveria si elargiscono le notizie altrui celando le proprie per non dare motivo di sincerità alla possibilità che segue..se esse fossero divulgate.Un famoso detto afferma..i panni sporchi vanno lavati in famiglia..e così deve accadere anche se volutamente cercassimo l'aiuto degli altri dicendo le nostre intime confidenze,difficilmente troveremmo quelle risposte che farebbero diventare il nostro cuore meno amaro e meno sofferto.Non affermo di tenere la bocca cucita, ma mia madre mi educava dicendo che si deve parlare del tempo,della salute,etc..di cause in generale.. mai di quelle particolari che diventerebbero sofferenze di dolore pronunciate dagli altri e si gonfierebbero della naturale realtà.Le signore sono costrette dalla propria evidente femminilità a comunicare i fatti degli altri,ma se ti azzardassi a chiedere risultanze personali si chiuderebbero a riccio e risponderebbero diversamente..allora sarà meglio zittire e soffrire in silenzio..

sabato 27 aprile 2013

NASCERE..

La nascita naturalmente non se la ricorda nessuno..ma i primi anni qualcosina si..nascere e sperare in un'esistenza che dia un senso alla vita che ci attende ce lo auguriamo tutti ma..purtroppo il senso esiste ma non quello che ci auspichiamo noi.La nascita è un mistero,un miracolo vivente se ci riferiamo a chi apparteniamo,il perchè alcuni sono diversi da noi,altri sono più fortunati etc.ma in fondo tratte le dovute conclusioni e se si è sani è bello nascere.I primi anni come dicevo non li memorizziamo dinnanzi ai nostri occhi, ma quelli successivi ove la ragione è una sensibilità nota a tutti ci fa apparire come non una stonatura il senso della vita.La chiarezza della costruzione vitale appartiene a noi che usiamo il cervello per dare modo agli altri articoli viventi di cui è formato l'uomo, di approfondire il seguito seguendo le norme che qualificano l'individuo.Le apparenze non risultano sostanziali per la formazione caratteriale di ogni uomo,ma la speranza e la concretezza dei significati espressivi che lo conducono ad azioni che commetterà in seguito sono determinanti per il suo futuro.La complessiva ragione d'esistere fa di ognuno una ricetta accurata che si esegue ogni qualvolta si deve prendere una decisione che implichi sia la propria individualità che quella altrui.Se si guadagnano le orme degli altri,allora il cammino risulterà più facile e si dimostrerà che seguendo l'esempio precedente si otterrà la meritata riconoscenza dei richiedenti che a loro volta ci seguiranno.altrimenti compiendo da solo il percorso senza i consigli altrui, il tempo necessario aumenterà di concetto e di misura con un risultato a volte deludente.Nascere è un voto che si completa con la morte per affidare a coloro che restano i meriti acquisiti durante l'esistenza..è un voto dedicato a Dio per ringraziarLo del DONO fatto ad ognuno di noi che se appare incompleto ai nostri occhi,a quelli di Dio appaiono come un esemplare vivente di rinuncia in favore di un altro meno meritevole di noi.Non tutti comprendono questo mistero di verità indiscussa,in quanto ognuno vede i propri interessi, le proprie fantasie dedicate ad un'immensa felicità senza riflettere che il Creatore abbia disposto l'Anima di costoro ad un intenso sacrificio per premiarlo in seguito.Gli uomini sono piccoli esseri che credono di sapere tutto.di volere tutto, ma non hanno compreso che sono subordinati alla Volontà Divina e che se ciò accade devono piegare la testa e ringraziare il SIGNORE di averli fatti nascere..

LE STESSE COSE..

Noi non ci accorgiamo di dire sempre le stesse cose,anche a distanza di anni.Purtroppo le pensiamo e immancabilmente le offriamo agli altri che stanchi sono costretti a riudirle nuovamente,pensandola diversamente e sbuffando esprimono in tal modo il proprio pensiero.A volte esse sono esatte.a volte risultano impietose per la nostra individualità in quanto esse dimostrano la poca preparazione che avevamo,a volte vogliamo esporre i nostri errori affinchè con il nostro consiglio gli altri non li compiano.Gli altri però non si accorgono di fare i medesimi errori e non regalano nulla che possa fare si che l'argomento cambi.Se provassimo a distribuire le nostre azioni in maniera differente per conseguire uno scopo, forse le parole che vengono espresse muterebbero di significato,ma se esse sono sempre uguali allora le proprie rilevanze risulteranno "giocoforza" con lo stesso concetto,fino a quando uno dei due si arrenderà...il che risulta alquanto difficile.Retribuire gli altri con consigli,attenzioni particolari risulta una complicanza della vita,di un'esistenza già vissuta con un'esperienza già conclusa di errori che non si dimenticano,ma gli altri vogliono sbagliare commettendo gli stessi errori forse anche più gravi..essi desiderano acquisire quella errata soluzione che in seguito dimostrerà l'inefficienza dei propri compiti e si pentiranno di non aver prestato attenzione nell'ascolto delle stesse cose.Il momento è tardivo per recriminare,per pentirsi, per affermare che forse, anzi senz'altro era meglio ascoltare quelle parole che seppure formulate più volte avrebbero evitato le gravi difficoltà sopraggiunte..ma l'uomo è tardivo e cocciuto nella sua presunzione d'essere migliore di quanto in realtà esso sia..allora le stesse parole risulteranno con un altro significato.che sicuramente dimostrerà quanto sarebbe stato meglio ascoltare le stesse cose a quel tempo..

giovedì 25 aprile 2013

LA PREPOTENZA..

E' una forma d'essere disdicevole alquanto poichè chi lo è si appropria per forza della bontà altrui.In genere lo sono i deboli che camuffano questa crudeltà con la debolezza della propria personalità e si consumano senza saperlo nella propria chiarezza d'essere cattivi oltre misura.Essa nasconde la verità con un calore da inorridire chiunque si trovi in simili circostanze e non offre quella determinata occasione di pace per violentare la privata riflessione di se stessi.Si uniscono a volte ad altri simili che giudicano sempre inferiori alla propria presunzione per ottenere qualsiasi cosa, per depredare ogni individuo che per timore,per paura soccombe.Vi sono inoltre quelli che agiscono tra le mura domestiche inosservati dagli altri e comunicano con il proprio carattere la inutile possibilità di dialogo per una circostanza diversa.Si addebitano qualsiasi ragione senza essere ebbri o quantomeno sotto influenze negative che farebbero da supporto a queste manifestazioni..risulta insito nel loro carattere questa determinazione d'essere tali.Non concepiscono il "dare,solo l'avere" a tutti i costi è il loro motto e se non l'ottengono per svariate cause sono capaci di qualsiasi azione che renda gli altri consapevoli di quanto hanno cercato nell'opposizione contraria.Esistono inoltre i mediocri che non avendo il coraggio d'esporsi con la volontà di dimostrazione,si astengono dall'immediata concezione di comporre questo termine, che in seguito tacitamente esporranno in altre minuzie contrarie alla quiete e alla tranquillità della famiglia, usando scatti d'ira per mostrare la propria forza nei confronti altrui...o con dispetti vari per essere al di sopra di ogni sospetto.La prepotenza risulta una prospettiva efficace in quanto coloro che ne vengono sottoposti non esprimono più un loro parere...vivono con il timore di una rappresaglia continua.con le urla che debilitano i timpani,infine si sentono demotivati e senza un valido controllo dei propri nervi che sottopongono alle confidenze del mutismo, essenziale in questi casi...ma è necessario sempre tenere presente che al mondo vi sono altri individui prepotenti i quali alla fine troveranno "pane per i loro denti"..

LA LIMOUSINE..

E' un'automobile adatta a ricevere ospiti importanti, ad essere sempre in ordine, a non sponsorizzare le altre vetture che guardano malinconiche da lontano.Questo mezzo di trasporto si sente importante in quanto gli altri le determinano questo ruolo.Trasporta ognuno che desidera viaggiare privatamente o pubblicamente, con vetri scuri che somigliano ad un carro funebre ma non lo è..anzi risulta un privilegio di "casta" averla.Anche nei matrimoni che dovrebbero rappresentare una festa, essa è presente per condurre gli sposi.Oggi risulta di prammatica dimostrare agli altri che si può ottenerla a caro prezzo pur di essere fra coloro che "possono" oppure che hanno cariche importanti.le altre auto sono per gli altri, per coloro che tutti i giorni se ne servono per svariati motivi..ma se noi paragonassimo tutto ciò alla nostra esistenza, come dovremmo fare questo termine di paragone?Per prima cosa dovremmo mettere l'abito migliore per distinguerci dalla massa,i vetri scuri potrebbero rappresentare quello che sentiamo dentro di noi,la lunghezza dell'auto potrebbe essere simile alla durata della propria vita e la conduzione vorrebbe essere quella di avvicinarsi a DIO..ma in fondo lo speriamo, ma non ne siamo certi, lo speriamo soltanto..Allora perchè non servirci di quanto ci è stato dato e non desiderare quello che gli altri a torto o a ragione possiedono? Perchè l'uomo non è mai contento di quanto ha ricevuto, di quanto ha in suo possesso..pretende e con gelosia d'intenti ruba agli altri quello che non ha.convinto alla fine di comprare quella felicità che a lui secondo i suoi principi viene negata,che secondo il suo modo di pensare essa è esclusiva della "casta" senza riflettere che forse costoro sono più meritevoli di lui,che hanno raggiunto un traguardo più elevato seguendo la propria indole e continuando ad essere quello che in realtà sono..ma la limousine è là ad attenderli e li avvince nei loro sogni che purtroppo coinvolgono le loro azioni facendole diventare realtà..

mercoledì 24 aprile 2013

NON SI PENSA AI FANCIULLI QUANDO..

Quotidianamente vediamo alla televisione genitori che si dividono per non riferirci a coloro che uccidono sia la moglie che il marito senza tenere alcun conto dei figli che muti e atterriti con immensa paura stanno a guardare..o di genitori che prelevano i figli a scuola senza la loro mamma addirittura affermando che è morta, strappandoli agli affetti più cari.Mi ero ripromessa di non parlare di questo tema così doloroso ma l'effluvio di tali circostanze non mi fa tacere.Riflettono mai costoro che i fanciulli devono crescere sani senza quella paura,senza quel timore che li avvincerà per tutta la vita?Che non possono fare una scelta fra i due poichè li amano entrambi? E se vengono affidati ad una "casa famiglia" come potranno trovare quella pace e crescere con serenità sapendo che i loro genitori sono vivi?I fanciulli sono così chiamati poichè i loro cuori sono espressi nella più grande sintonia d'amore che possa esistere..essi non comprendono le complicate situazioni dei grandi e qualora le comprendessero sarebbero già grandi e maturi nonostante la loro tenera età..addormentarsi o essere malati senza il bacio della mamma...senza sentire quel calore che ella emana che loro con giusta ragione danno una particolarità ed una affettuosità speciale.come faranno a svolgere un compito senza l'aiuto del padre che attendono con ansia che torni dal lavoro e quando saranno grandi i loro caratteri muteranno in paura e sensibilità di sensazioni coordinate all'esilio degli affetti più cari ..ricorderanno d'essere stati strappati in tenera età da coloro che amavano tanto e che erano essenziali per formare il loro carattere,la personalità dell'individuo che a sua volta potrà perdersi oppure diventare violento in quanto ritiene che solamente in tal modo si difenderà dagli altri che stima suoi nemici?I migliori cercheranno disperatamente una famiglia.. quella famiglia che loro stessi hanno perduto e che non ha tenuto conto dei loro cuori colmi d'affetto.I fanciulli hanno una necessità naturale della mamma,infatti la prima parola che pronunciano appena nati è..mamma..se viene a mancare per cause di malattia la perdita risulterà gravissima e ci vorranno molti anni e l'amore incommensurabile del padre per non fare sentire loro la mancanza,,e questo a volte non avviene..figuriamoci privarli per cause di dispetto,di denaro etc..Il trauma delle famiglie allargate non si può descrivere..l'insieme di confezioni non adeguate al rispetto e all'amore dei primi figli non si completerà nè si adeguerà mai come una vera e propria famiglia ove la gelosia motivata ora per l'uno,ora per l'altro non conosce confini. Ricordo una ragazza vicino casa mia ch'era stata privata del calore.della presenza della madre, cresciuta con governanti che pensavano a guadagnarsi il pane se così possiamo dire,che l'educavano in maniera molto rigorosa, che non volevano che uscisse quella bellissima parola dalla sua bocca,che la sera si addormentava senza il suo bacio crescendo in un'atmosfera ostile e senza amore..ma ella la notte pensava alla sua mamma lontana chiedendosi dove fosse.cosa facesse e quanto le volesse bene.Naturalmente diventata donna ha portato con sè questo terribile vuoto che ha cercato di colmare formandosi una famiglia..ma non è stata accontentata.Per non parlare di differenti caratteri quando l'uomo si risposa e la nuova moglie non ritiene di aver sposato un "ragazzo padre" per cui rifiuta i figli avuti dal matrimonio precedente e ne mette al mondo addirittura altri con il compiacimento paterno..e gli altri? Lasciati ad una madre che a stento riesce a sopravvivere.Storie così amare e atroci ve ne sono innumerevoli..come innumerevoli sono i figli abbandonati..ma confido che tutti coloro che non hanno avuto una famiglia, la possano trovare in seguito..

martedì 23 aprile 2013

LA LETTURA..

La lettura è necessaria sia per cultura che per svago..chi non legge non ama le possibilità d'evasione culturale che necessita per un'esistenza completa di informazioni e di notizie che certamente serviranno in seguito.Si può scegliere fra tanti generi di narrativa sia antica che moderna..secondo i gusti l'individuo sceglie ciò che più si addice alla propria personalità,ma anche si dovrebbe leggere quello che servirà nella vita per non dover soccombere all'istruzione altrui.Fin da piccoli esistono libri di avventura,di sentimenti, di favole etc.si deve abituarli a leggere seguendo le loro preferenze in modo tale che da grandi si educheranno al culto della lettura scegliendo quei libri che preferiscono e che meglio si adattano alla loro individualità.Non possono nè devono essere all'oscuro di quanto gli scrittori hanno volutamente esprimere nei propri racconti anche se essi dimostrano d'essere inconsapevoli di ciò che si narra, i libri racchiudono sempre un concetto che si spiegherà in seguito quando si oltrepasserà la soglia dei vent'anni.Purtroppo oggi si parla di scrittori noti che hanno dato lustro ad un'epoca e molte persone restano attoniti facendo scena muta poiche essi sono del tutto incapaci di provvedere a una dimostrazione diversa.Scegliere un libro non è una cosa semplice anche se sembra tale..esso deve contenere le nozioni che aiutano la personalità dell'individuo, devono offrirgli la possibilità d'essere introdotto in un mondo che non conoosce,che non sa neppure che esista, ma deve aiutarlo ad non essere ignorante ossia di bassa cultura per sostenere una conversazione che almeno possa apparire agli occhi altrui abbastanza edotto in materia di dialogo, un individuo che senz'altro sia all'altezza dei partecipanti con cui può dimostrare la propria cultura e che ha completato i suoi studi agevolando la sua necessità nell'esplorare argomenti che consapevolmente aiutano il suo modo di essere.Preferire uno scrittore ad un altro significa anche aver acquisito una autonomia e una concezione abbastanza profonda in quanto ci si sente complice dell'autore stesso convincendo il proprio essere che si è maturati e specificati nella narrativa e alle volte ci si compenetra talmente da raffigurarsi nell'eroe o nell'eroina del racconto .Ognuno di noi ricorda i libri che ha letto, anzi cerca sempre di essere al corrente delle novità che escono ma alcune restano isolate poichè non sono concesse dall'autore.In sintesi la lettura rappresenta la cultura di ogni essere vivente senza la quale si è al di fuori della realtà che si vive,

domenica 21 aprile 2013

L'UOMO NERO..

Si commette un grave errore spaventare un bambino con l'uomo nero oppure con l'orco..queste paure non verranno dimenticate e prenderanno altre rappresentazioni crescendo durante la loro vita, come ad esempio si ha paura del buio e ci si addormenta solo se si ha una luce accesa.Il carattere di costoro continuerà ad assumere quella debolezza riportata dall'infanzia in quanto non si avrà fiducia in se stessi e neppure negli altri poichè si penserà a ragione o a torto che dietro la maschera degli individui che s'incontreranno è sempre nascosta la vecchia paura d'essere colpiti nel proprio cammino per essere motivati da quella antica sensibilita che ha tanto fatto soffrire e che ha sconvolto la propria personalità.La paura che si tiene nascosta è in parte concretizzata da questo modo di fare e si assemblerà nel carattere rendendolo debole e alquanto recidivo al cospetto dell'altrui confronto.I genitori non riflettono sull'importanza di questi momenti che sembrano placare la perturbabilità dei conflitti che esternano il fanciullo e che offre loro un motivo di preoccupazione per quanto riguarda la serenità dei propri elementi atti ad una vita tranquilla senza costruzioni negative esterne e che faccia crescere il proprio pargolo con una determinata e significativa calma che con il trascorrere degli anni si trasformerà in una non speranza,in una non requisitoria coadiuvata della sicurezza che oltremodo dovrà affrontare per gli ostacoli da superare.Si deve considerare che nel carattere di un fanciullo vi è una continua trasformazione secondo i casi che incontra e che ha l'obbligo di rispondere con azioni analoghe e giuste sostanzialmente corrette nell'onestà che si dispone a compiere e che esse si considerano sotto ogni punto di vista adeguate alla propria età..ma costoro non riflettono su tale conformità d'essere, bensì ad ottenere un risultato dettato dalla precipitosa situazione di ottenere un silenzio, una ragguardevole ubbidienza alla richiesta d'essere bravi e buoni senza pensare alle future circostanze in cui i loro figli si verranno a trovare proibendo quelle determinate tranquillità di riflessione che necessiteranno per essere considerati individui sereni nelle proprie scelte, senza paure che determinerebbero la loro carriera da poterli chiamare uomini..

sabato 20 aprile 2013

LA LEGGENDA..

La leggenda è un racconto molto antico che fa parte del patrimonio culturale dei popoli..essa determina nel suo svolgersi una caratteristica sempre più avvincente come le favole che ci vengono narrate da piccoli e che ricordiamo fino al termine dei nostri giorni.Esse sono tante e molte sono le domande che l'uomo si pone.come si fa a narrare storie così esplosive nel proprio contenuto che va dal meraviglioso al reale,che appartengono alla tradizione popolare del Paese da cui si traduce in mille responsi senza ottenerne una base che faccia da supporto positivo al semplice racconto?Eppure la maggior parte degli individui vuole credere a ciò che viene loro narrato in quanto il sogno che ha prevalso durante il tempo trascorso non svanisca nella realtà della vita.E' bello ascoltare colui che narra di un Paese dove gli abitanti per non soccombere all'esclusione determinante con la sparizione di tutti gli abitanti hanno avuto in cambio l'opportunità di vivere un giorno, ma la notte che trascorreranno al risveglio saranno passati cento anni,o a quella del Cristo Velato.o di Castel dell'Ovo a Napoli che precedentemente ho già narrato.Anche La città di Atlantide alcuni affermano che sia una leggenda,oppure il famoso Triangolo delle Bermude ove sono spariti sia uomini sia mezzi di trasporto vari perfino l'Odissea di Omero alcuni affermano che sia stata la fantasia dello scrittore .etc..ma noi desideriamo che queste narrative non tramontino mai perchè attraverso di esse la nostra fantasia si allarga in una realtà comunicativa fatta di sogni che seppure irrealizzabili in fondo possono contenere qualche verità..

I COLORI..

Come sono invitanti allo sguardo i colori che circondano l'uomo sia nella natura che in tutti gli elementi che lo circondano.Eppure purtroppo vi sono persone che non li distinguono poichè sono daltonici,altri quando sono irati vedono il tutto in bianco e nero.come i vecchi films.di un'epoca e le fotografie che hanno un valore maggiore in quanto sono considerate dei quadri in cui l'immagine dettagliata non perde neppure un tocco di espressione voluta dal'autore.Ma parlando di colori ne esiste una vasta gamma,dal più tenue al più acceso.dal solare allo scuro..ciascuno motivato dalle preferenze o dalle occasioni che si presentano.Essi determinano una sembianza di appariscente visione nel mondo che ci circonda..pensate all'erba verde.. la vedreste di colore giallo?Il tenue albeggio con l'azzurro delicato che in seguito col trascorrere delle ore diventa un celeste fermo e deciso, oppure il tramonto con il rosso e giallo accesi che danno la rispettiva eloquenza d'immagine che non può essere diversa?.L'esistenza umana presenta diverse colorazioni,secondo l'umore,la passione,l'amore etc..che ogni individuo incontra nel suo percorso della vita.Noi non ci soffermiamo sui dettagli colorati se non quando dobbiamo scegliere un indumento, un paio di scarpe e altre suppellettili varie,ma se ci soffermassimo a riflettere sulle proprie evenienze di comportamento di assoluta recensione di appoggi dovuti alla propria precarietà che colore sceglieremmo? Certamente quello che più si addice al nostro modo di pensare in quel momento, che stesse meglio alla nostra persona e alle volte sbagliando optiamo per quello che ci appanna e non ci distingue dalla massa.Ma se al contrario pensassimo con intensa maturità e costante adeguatezza a ciò che più si addice in quell'attimo di cui in seguito commetteremo l'azione,inerente al caso, certamente il colore preferito sarà quello giusto e non quello che magari starebbe meglio ad un altro.La convenienza di adattamento non esiste.. si deve scegliere quello che si sente nel cuore,che ci fa sembrare migliori di quanto in realtà siamo..in fin dei conti si dovrà indirizzare il proprio intuito per il colore dell'abito della festa per apparire al di sopra delle nostre effettive immagini, con conseguenti ritocchi che verranno in seguito..

venerdì 19 aprile 2013

IL MATRIMONIO..

Dovrebbe rappresentare un cuore d'amore che si fa dinnanzi a Dio per suggellare la promessa solenne di un amore eterno..ma non per tutti è cosi'..oggi si preferisce convivere in quanto ci si lascia se le cose non vanno bene e se l'uno si stanca dell'altro.Certo una differenza enorme esiste fra l'amore che si nutre e il vivere insieme..la pazienza,la sollecitazione dell'uno verso l'altra per condividere gli stessi obiettivi,le medesime risultanze della quotidianità.i momenti di euforia dettati dalla gioia per avvenimenti accaduti e la sofferenza e i sacrifici per superare quelli difficili sono un continuo rivivere e assimilare la gioia del momento in cui si pronuncia..si..quella piccola ma determinante particella pronominale contiene in sè un complesso di promesse che pochi riflettono prima di pronunciarla.I giovani oggi preferiscono convivere così quando si sono stancati della medesima minestra possono cambiare senza rimorso o ripensamenti ad allargare le proprie conoscenze e naturalmente si evita di fare figli... che darebbero nuovi pensieri e difficili occasioni per esternare il proprio "ego". Coloro che non credono in questo momento d'amore tanto elevato che si considera come un giuramento al Signore non provano nessuna difficoltà ad esternare la propria libertà di culto e di vita in cui non esiste la parola..voi..ma solamente..io..Eppure essi sono stati dati alla luce da due genitori uniti per la vita,hanno ricevuto un'educazione morale che li ha resi uomini d'onore ma..oggi tutto è cambiato..non esiste il rispetto,la volontà d'essere insieme,la ricerca dell'evoluzione che trasmette la capacità di compiere un diritto di famiglia e non di errate situazioni che si accomodano in una spirale di sentimenti vuoti e abbandonati lontani dai principi formulati in precedenza.Se costoro hanno figli il problema risulta ancora più grave in quanto chi soffre maggiormente di questo scambio, sono proprio loro..abituati ad una sincera famiglia unita che offre loro l'appoggio e la sicurezza del presente con quella di un avvenire prestabilito,ad un contatto di entrambi sempre insieme e assiduo.alla conformità d'essere considerati privilegiati anche in una cerchia di persone modeste che hanno creato per loro un mondo d'affetto e d'amore reciproco...ad un tratto per motivi che gli adulti credono sia spiegabile ma che in realtà non lo è affatto..questo mondo crolla e offre la propria inconsistenza,la propria mendacità nell'annullare quanto avevano affermato in precedenza..per sempre..offrendo loro un avvenire denso di incognite e di sintonia con la paura di cimentarsi allo stesso modo per ottenere risultati che in un attimo vanno in frantumi..

giovedì 18 aprile 2013

VIVERE..

La vita è bella colma di qualità che variano continuamente e che l'uomo assapora con l'armonia e la tranquillità di se stesso e quelle degli altri.Naturalmente essere in buona salute risulta un privilegio che aumenta il piacere di comunicazione e di disponibilità verso gli altri che conservano la singola manifestazione di vivacità a tale impresa.La conoscenza ,il superamento e la risoluzione convincono l'uomo a proseguire il cammino per conoscere quelle qualità nascoste che evidenziano l'entusiasmo e la sua preparazione adatta a non speculare su quella altrui.Essa si manifesta secondo una virtuale concezione che ognuno di noi deve scoprire per giungere alla conclusione finale e formulare a se stesso la maturità concepita secondo i dati ricevuti in partenza...ma siamo consapevoli che nulla ci è dovuto con diritto acquisito ma è un dono che va conquistato con pena e fatica e di cui dovremo rendere grazie con amore umile e sincero?Oggi il termine libertà viene spesso inteso come sinonimo di licenza ritenendoci liberi delle nostre scelte senza riflettere che di esse siamo responsabili e che un giorno dovremo renderne conto.Nel frattempo siamo certi della questua di elementi raccolti atti a consapevolizzare il nostro cuore delle azioni commesse? Oppure risultiamo scevri e presuntuosamente ci appropriamo indebitamente di quello che non abbiamo compiuto? La vita è un miracolo che non conosciamo ma distinguiamo la differenza tra il bene e il male..il bene è un sentimento d'amore nutrito dentro di noi nel compiere conseguenze alla propria personalità che confermino la rettitudine e la bontà che offriamo gratuitamente agli altri..il male comprende una scala interminabile di elementi di grande cattiveria se non di crudeltà verso coloro che non lo conoscono e per cui non comprendono tale miseria ma che si allontanano dal nostro sentiero poichè non risulta facile l'accesso, anzi elimina ogni scoria e qualsiasi amore che consenta le virtù del cuore.L'esistenza è una chiara manifestazione di valutazione che si ispira alle molteplici varietà di immagini che s'incontrano con evidenza e con temerarietà per approfondire la preparazione di ogni uomo..la debolezza e l'incapacità al momento cruciale appaiono compresi in questa esitante scoperta della propria costumanza d'essere,ma nel tempo che verrà si dovrà trovare la soluzione per superare questi ostacoli che prevalgono sulla flebile richiesta d'aiuto nel preparare una circostanza favorevole ad essa.Coloro che alla fine non hanno superato gli ostacoli dettagliati da una modesta illusione che divampa senza misura e senza delegazione di qualche nomina elencata per usufruirne secondo le proprie modalità, non otterrà quella pace e quella serenità che obbligano ogni uomo a dire..la vita è bella..

L'ABISSO..

L'uomo non precipita nell'abisso in un attimo e si comporta in maniera del tutto insensata per introdursi nel girone buio da cui sarà difficile risalire.Egli non si accorge che i preliminari sono destinati a tale caduta se non quando il buio che lo circonda prevale sulla fioca luce che gli rimane, ma generalmente anche in quel momento affermerà che i suoi proponimenti,le sue azioni sono da considerarsi eccellenti in quanto sono stati gli altri a non avere compreso la sua legittimità nelle varie occasioni che si sono presentate.Comincia la sua storia ad assumere un carattere dispotico,non confidenziale anzi crudele senza pietà alcuna,con gli epiteti vari che non oltraggiano la sua individualità ma umiliano quella a cui sono rivolti.Il frasario è turpe,l'egoismo non conosce limiti,nè la pena per gli altri e comporta un atteggiamento di sfida continua e di sollecitazioni ad una risposta per continuare il proprio turpiloquio in modo tale da esprimere tutto il livore che contiene dentro di sè..la cattiveria nell'enunciare le disfatte altrui lo fa essere consapevole della singola supremazia della propria esistenza che naturalmente considera al di sopra di ogni essere umano.La sua persona risulta per sè stesso impeccabile e pretende con l'interrogazione continua e dettagliata il consenso di coloro che lo circondano..assume atteggiamenti di superiorità e concede la sua tolleranza a coloro che sono al di sotto della sua persona sia per cultura che per nascita.Prende a piene mani le cose che non gli appartengono ma che considera di diritto e di conseguenza di sua proprietà,affermando che sono stati gli altri a compiere questo gesto illegittimo accusando la bontà altrui che egli vede come un deterioramento della loro memoria e non della propria "mano lesta"..il frasario usato assume toni e parole che non conoscono limiti,il disprezzo per ciò che lo circonda è fissato sulla sua bocca con una smorfia che egli crede sia un sorriso,la voce alta per ottenere tutte le ragioni lo fanno precipitare gradualmente nell'abisso della propria persona ma egli non si accorge di tale pericolo, nè comprende di toccare la melma di quanto ha volontariamente procurato agli altri.La melma non si fa sentire se non quando costui è precipitato fino in fondo a percepire nel buio la profondità di tali crudeltà,ma costui continua a commettere atti di disconoscimento e menzogneri per difendere la propria incolumità per quelle sofferenze atroci che ha procurato agli altri senza mai conoscere la comprensione e l'attenzione d'amore che manca nel suo cuore.L'abisso inizia a prendere vivacemente chi è sicuro che appartiene alla sua caduta precipitosa, ma per l'individuo accade in tempi lunghi per concedergli i momenti di colpevolezza che aggravino di continuo il suo stato non facendogli ammettere le proprie responsabilità nelle azioni che ha compiuto e con acuti alterati ha compromesso l'onestà altrui in quanto egli deve risultare sempre estraneo nella causa in oggetto..ma quando costui toccherà al fine il fondo riemergerà la sua colpa nel fango che lo avvolgerà completamente come egli ha creduto di compiere un tempo accusando coloro lo circondavano senza pietà..

mercoledì 17 aprile 2013

LA STRADA

In un villaggio abitato da poche persone vi era un fanciullo che non aveva naturalmente visitato nulla ..figlio di povera gente quando portava le pecore al pascolo si sedeva sotto una quercia per suonare lo zufolo,altrimenti sognava ad occhi aperti..non era più in quel posto ma la sua mente credeva di assaporare quella sensibilità che fa apprezzare luoghi bellissimi che egli mai poteva visitare poichè essendo povero la sua sorte era quella di rimanere in quel luogo.Un giorno vide passare un uomo anziano e si meravigliò molto poichè in quel luogo non vi era mai nessuno.Era l'ora del pasto ed essendo un bravo ragazzo chiamò il viandante e fecero colazione insieme anche se era misera..un panino con il formaggio.Il viandante gli spiegò che seguiva quella strada che riteneva più breve per andare a trovare la figlia che risiedeva in un paese poco distante da quello del ragazzo.Terminato di mangiare chiese come poteva ricambiare quel gesto d'affettuosità ma il fanciullo gli spiegò che lo avrebbe fatto con chiunque poichè pur essendo modesto il cibo, comprendeva l'appetito che prendeva l'uomo a quella determinata ora.Allora l'uomo improvvisamente sorrise e battendo la propria mano sulla spalla del ragazzo mostrò luoghi bellissimi,città che aveva studiato a scuola.la vita di altri esseri umani,in un spettacolo affascinante che il fanciullo non avrebbe mai immaginato..la fantasia di quanto vedeva e ammirava non conosceva limiti, la comprensione e la verità di ciò che i suoi occhi regalavano al suo cuore non avevano alcun prezzo..ma ad un tratto tutto terminò fra lo stupore del fanciullo.L'uomo era scomparso,ma egli comprendeva che in quel momento egli aveva voluto affermargli il suo avvenire...infatti il fanciullo tornò a scuola,facendo mille sacrifici e lavori di ogni genere..si laureò a pieni voti e divenne un medico affermato recandosi in quei luoghi che aveva visto precedentemente per offrire un panino al formaggio come aveva fatto a quel tempo...

IL MODO DI RAGIONARE..

Ogni uomo ha un suo modo di ragionare che riflette la personalità dell'individuo in modo da non risultare come la carta assorbente.Il degrado alquanto sconcertante di tale maniera d'essere, risulta eccessivo o mancante di quelle qualità necessarie adatte a confluire nella precisazione dei movimenti e delle azioni che sottopongono l'essere umano alle prospettive di un'esistenza giusta ed onesta per tutti.A volte questo sintomo si esprime con qualità espressive e completamente fuorviate dagli eventi che appaiono precipitosi di una risposta, in cui la ragione risulta prevalente nella responsabilità di un'eccessiva questua di sensibilità ottenute con la flagranza di essere capaci nell'abbondare che nel ricevere ammonimenti giusti e corrispettivi nella moderazione degli eventi approssimativi e non decisivi per l'esistenza dell'essere umano..a volte la caducità dell'espressione della vita risulta inefficiente alla propria individualità per opporsi all'eventualità non corretta che si espone,a volte l'essere precipitosi non fa condividere la propria coalizione di componimenti uguali per tutti che arginano tali manifestazioni.L'uomo considera il proprio modo di ragionare quasi sempre perfetto e in sintonia con le occasioni da risolvere che si presentano durante il suo percorso della vita,senza esclusioni di colpi che egli ha già ammortizzato ed escluso per non essere colpito, nè affondato..ma egli non considera che il proprio modo di essere tale deve convergere con quello altrui o quantomeno avvicinarsi a quello degli altri, altrimenti corre il rischio di rimanere solo per essersi sopravvalutato...

LA MISURA DEL MONDO..

Il mondo è una completa sensibilità di eventi in cui si manifestano sia le virtù che le stonature della singola società che si sottopongono alla riflessione della propria conquista nella vita.La precipitosa disfatta di qualsiasi opportunità che venga a disfare il progetto della specie si eventualizza nella schiera dei comunicati non espressi ma desiderati tali.Ognuno ha la ruota di scorta per cambiare la ricchezza non effettuata dei proponimenti adeguati alla precipitosa caduta degli esseri viventi,ma questa ruota si vorrebbe cambiare troppo spesso considerando che altre non ve ne sono disponibili.La società si rifugia nel cuore degli eventi commiserandosi per ciò che incontra durante il cammino dell'esistenza umana.La regolarità di ogni conflitto che si adegua alla semplicità degli occasionali e rispettivi conseguenziali momenti della refurtiva oppressa dai costumi adottati dalla specie umana, riflettono la capacità che l'essere vivente possiede secondo le sue prospettive di vedute e non secondo quelle degli altri..altrimenti essi considererebbero la propria figura risultante eccessiva e non culminante nella inefficienza dei suoi risultati.La capacità di sottoporsi ad eventuali sospensioni dell'eccessiva non modalità che si vorrebbe ottenere non conosce freni inibitori e senza i quali si disperdono le proprie energie verso traguardi inefficaci che offrono i momenti e non la continuità delle azioni commesse.Gli uomini si accaparrano il mondo per sfruttarlo a modo loro senza comprendere che esso è l'abitazione di ogni essere vivente e senza sapere che ogni scalfittura se così possiamo chiamarla eufemisticamente, rappresenta un anello mancante alla prodigiosità creata per favorirne la specie di qualsiasi natura essa sia..ne consegue che ad un tratto ognuno si troverà senza quelle disponibilità create e senza quella cultura conservata nei secoli..

NONCHALANCE..

Questo termine indica coloro che si muovono con trascuratezza, con indifferenza senza prestare attenzione a ciò che fanno,a quello che compiono.Molti individui non s'accorgono o non desiderano accorgersi di quanto tralasciano in questa non esperienza il cui significato esprime sia la volontà d'essere esatti e maturi nella propria circostanza d'essere considerati in tutt'altro modo.La sicurezza di ogni elemento vitale offre a ciascuno la possibilità di non commettere errori per la estrema conflittualità che si viene a creare ogni qualvolta si deve prendere una decisione,ogni qualvolta si debba ponderare una situazione che concerne la propria personalità in modo da non infliggere agli altri la causalità sbagliata nella parentesi della sconfitta interiore che si avverte se non si è oltremodo sicuri di quanto si andrà ad operare.La tematica di tutto ciò si converte in un unica riflessione.. quella di essere estremamente consapevoli e alquanto corrispondenti alla valutazione della decisione in oggetto..se si commettono errori di disordine e non di ordine prestabilito dalla ragione che enuncia la propria esperienza causata dall'espressione di larga intesa,allora si rinuncia alla compostezza,alla non indifferenza del termine in oggetto e la parola enunciata come simbolo nell'attestazione dello scritto, dimostra che essere senza indifferenza,senza disinteresse per ogni cosa ossia usando la parola "nonchalance" si commette la più grossa calamità verso se stesso e verso gli altri.

lunedì 15 aprile 2013

LE COMPAGNE DI SCUOLA..

Il profumo di quegli anni trascorsi lo senti ancora quando pensi al tempo passato, ma non invano..la scuola,il primo amore,le vacanze insieme etc..tutto ti sovviene nella mente con quella magia che è unica disponibile ad essere rivissuta nella memoria di quanto all'epoca sembrava naturale tu vivessi.ed ecco apparire il volto di colei che divideva con te il sonno, che ha partecipato alle tue prime confidenze, ai tuoi scatti d'ira se cosi' vogliamo chiamarli con i propri genitori che all'apparenza sembravano discutibili ma che in fondo ti obbligavano ai loro principi che naturalmente risultavano giusti anche se nel tuo cuore non desideravi viverne la realtà.Le scorribande estive con i soliti amici in cui non esistevano nè alcool, nè droga..non ne avevi bisogno ..eri tu naturale nelle tue manifestazioni che si susseguivano con ilarità d'occasione profumata dagli interventi d'amore che facevano sognare il proprio cuore.La mia compagna di scuola era con me all'unisono..avendo la stessa educazione non abbiamo mai litigato,le scelte erano un supporto alla propria esistenza che diventava sempre più consapevole di quanto eseguire per trovare ciò che desideravamo a quell'epoca.Lei era naturalmente bionda,longilinea, aristocratica nel portamento,al contrario la mia persona è castana quasi nera,un po' paffutella sempre a dieta per potere indossare quei meravigliosi abiti che non eccedevano come oggi nel cattivo gusto...ci siamo innamorate quasi subito.. lei si è sposata prima ed io dopo.Il suo matrimonio dura "per sempre" il mio ha subito uno stacco.Mi ricordo delle vacanze al mare quando ad Ischia veniva ospite a casa mia e si sottoponeva al mio canto stonato..una volta che venne il fidanzato a trovarla canticchiavo sempre la stessa musica tratta dall'opera da due soldi..e lui che andava in Germania mi portò il disco..di quando invitata a pranzo a la madre mi preparava pasta e piselli in quanto la prima volta le dissi che mi piaceva molto..odio i piselli ma l'educazione ricevuta mi vietava affermare il contrario ..di conseguenza ella con cura particolare mi porgeva quello che secondo le mie parole fosse il mio piatto preferito.Lo raccontai a mia madre che trovò la soluzione adatta senza urtare la suscettibilità dell'altra..la invitò a pranzo e per me fece cucinare un piatto di pasta con il sugo, ma gli altri ebbero la famosa pasta e piselli..tra la meraviglia della mia amica le spiegò che odiavo quel piatto e che naturalmente l'educazione mi vietava di dirlo.. in seguito non lo ebbi mai più.Ella era molto brava a confezionare oggetti con le mani..piccoli animali e perfino una bellissima borsa che fece anche per me come degli oggetti che naturalmente mi sono stati rubati..ricordo una splendida stella in oro con la scritta..essa ti guidi..cara compagna non ti ho dimenticato,nè ho dimenticato il tempo trascorso insieme anche se le nostre vite negli anni si sono divise.. tu appartieni al mio cuore che ti abbraccia e ti afferma il bene di un tempo..

domenica 14 aprile 2013

LA STUPENDA REALTA' DELLA VITA..

n una clinica privata vi erano medici, infermiere etc. in sintesi tutto il corpo sanitario che lavorava per affermare,se possibile, una precisa disponibilità alla vita dei malati.In una stanza vi era una ragazza che col suo motorino aveva urtato un camion mentre discuteva col suo ragazzo posto nel sedile posteriore.Nell'urto il ragazzo era caduto senza farsi molto male,solo delle ammaccature ma la ragazza aveva battuto la testa e adesso combatteva contro la morte.Ella era una fanciulla abbastanza disponibile con gli altri,studiava ed era il fiore all'occhiello dei suoi genitori.. era figlia unica.Non era molto felice con quel ragazzo poichè era il più piccolo di tre fratelli e quindi essendo arrivato più tardi i suoi genitori gli concedevano ogni suo capriccio non tenendo conto che il viziarlo rappresentava un male e non un bene per il suo futuro..infatti aveva un suo motorino però rotto per le scorribande che faceva con i suoi compagni.e come loro dava un personale possesso al bere in cui mostrava la propria debolezza della vita che non voleva affrontare.Adesso era lì in clinica mogio mogio, senza parlare poichè comprendeva la gravità della situazione.Sentiva gli occhi dei genitori di lei che lo accusavano anche di quello che non aveva compiuto,ma che rappresentava il modo più semplice per vedere in lui la disgrazia e magari non nei loro cuori la verità completa.La fanciulla vegetava tra la vita e la morte..Ella non sapeva che la sua esistenza subentrava alla volontà del Signore,che la voglia di vivere era intercettata da un filo sottile che la congiungeva sia alla terra che al cielo,che essendo senza volontà non poteva elargire il dono della vita ai suoi cari che pregavano in silenzio.La fanciulla apri' gli occhi nella invalidità della sua esistenza .. si trovava in un grande giardino con molte altre persone e tanti ma tanti Angeli che suonavano e cantavano una musica bellissima che trasportava l'anima verso una Luce immensa che l'inebriava tutta.Dalla luce uscì una Voce che le affermava..torna indietro,è presto per te,ma cambia vita..In quel momento una nuvola scese su di lei ed ella apri' gli occhi trovandosi nel lettino della clinica.Naturalmente i suoi genitori l'abbracciarono felici del suo risveglio alla vita..i medici dissero che era stato un miracolo,,ma la ragazza non aveva dimenticato quel meraviglioso momento e in seguito seguii'quella Voce facendosi suora dedicando la sua esistenza a DIO..

SVEGLIARSI DA UN BRUTTO SOGNO..

Dicono che spesso i sogni sono il nostro subcosciente che ci mostra a suo modo il nostro essere incapsulato durante il giorno nelle regole della vita..chissà..ma la sottoscritta sogna sempre una vicenda che si svolge sul mare in un'altra casa che non conosce, con persone che purtroppo non ci sono più.Non è vero che sono sogni.. alcuni di essi ricordano il passato in maniera sempre negativa e il presente con affanno...chissà perchè cerca sempre la libertà, la possibilità di fuggire per trovare nella ricerca la pace e alla fine la trova dopo aver fatto il possibile per ottenerla.Nei sogni non ricordo mai l'età che mi sembra mi venga incontro con i suoi anni dimenticati, ma non del tutto se vivo ancora quelli scolastici,l'amore del primo bacio e la fortuita casualità del giorno che mi viene incontro.Sogno tutte le notti e quasi sempre ricordo il mio affannoso percorso verso una meta prestabilita che mi dia quella serenità interiore che il giorno a volte mi toglie.Tutte le notti sogno e anche di giorno se riposo.a volte il ricordo svanisce, ma quasi sempre rifletto su quanto ho visto e ho creduto di aver vissuto in quel tempo...raramente i miei viaggi consentono un risvolto positivo quasi sempre esso risulta negativo in cui la propria finalità non è compresa in essi.Esistono naturalmente individui che affermano di non sognare mai..non credo a questa possibilità,credo al contrario che non ricordino quanto si è mostrato ai loro occhi durante la notte.Al termine del sogno o quasi, inevitabilmente mi sveglio e riflettendoci un po' mi accorgo che il mio subcosciente mi ha mostrato il mare ossia la rappresentazione della precisa serenità in cui ogni persona vorrebbe vivere senza quei problemi che durante il giorno ci avvolgono nelle loro spire e non offrono calma e tranquillità.Le vicende di un tempo passato si affastellano per essere rivissute nel loro contesto,secondo una propria proprietà di linguaggio e secondo una singola rappresentazione che noi a quel tempo non abbiamo tenuto presente quasi che il dono positivo ricevuto ci spettasse in quanto meritavamo il successo dell'impresa compiuta..ma il subcosciente pronto ci ha fatto vedere il rovescio della medaglia per essere messi al corrente di quanto abbiamo evitato..

venerdì 12 aprile 2013

LA SPECULAZIONE..

Quasi ogni individuo cerca di speculare sulla vita degli altri in quanto riceve la possibilità di prendersi quello che non gli appartiene e dimostrare d'essere più forte con l'inganno.La speculazione si effettua in diversi modi anche con l'aiuto che sembra innocente ma in seguito si dimostrerà alquanto gravoso per le richieste ricevute.Purtroppo in quel delicato e affannoso momento la necessità risulta più forte di qualsiasi relativa confidenza con se stessi e ci s'immerge in una spirale senza fine.Lo speculatore ha fatto bene i suoi calcoli che in seguito diventeranno accaniti fino a demolire la conquista fatta e a ripristinare a suo modo l'ordine delle cose..colui che viene sottoposto a questa tremenda tortura si ritroverà con lo stesso problema anzi aggravato e gabbato.Coloro che introducono questa maniera per arricchirsi sulle spalle degli altri sono persone dubbie e alquanto dannose in una società che va sempre maggiormente verso una strada irta di pericoli e di dolore.Oggi si vive così..ci si approfitta della povera gente che in seguito non troverà respiro per quel momento di abbandono in cui si è lasciata trasportare dalla soluzione che a loro è apparsa provvidenziale, ma che in seguito ha donato la caducità dell'opportunità prevista per inoltrarsi in un labirinto senza fine ove l'uscita non esiste se non con la drammaticità della situazione.Vi sono molti casi di gente che per un piccolo aiuto devono restituire somme di interessi molto più grandi e si trovano in un ginepraio di pensieri e di momenti senza soluzione..la più semplice è quella di togliersi la vita poichè hanno finalmente compreso che chi ha dimostrato un pronto intervento a ridimensionare i loro guai da speculatore si è mutato in usuraio, la cui fame e ingordigia non hanno termine mai.Perchè costoro pretendono un ricavo molto maggiorato quando un prestito è risultante di un' entità diversa,avendo aiutato un individuo in difficoltà economiche in cui si è dimostrati opportuni e provvidenziali? Perchè?..costoro risultano miseri, ma tanto modesti nella loro evidenziata crudeltà che non conosce limiti di sorta e cercano maggiormente di speculare su chi è in difficoltà senza tenere presente che la vita è come una ruota..ad un tratto si fermerà anche per loro e quanto hanno guadagnato speculando sulla povera gente li stritolerà senza pietà come a suo tempo loro fecero con gli altri..

IN PUNTA DI PIEDI..

In genere questa frase viene usata per non svegliare chi dorme o per terminare un rapporto senza fare storie che elargirebbero cattivi momenti di grande finalità.Ma a volte si usa anche per commettere piccole azioni che in seguito risulteranno prive di quella sensibilità dovute alle proprie esperienza che fanno male sia a se stessi che agli altri.La ballerina esegue passi di danza in punta di piedi per mostrare la sua leggiadria,la completa e significativa collaborazione con l'aria che respira,come una farfalla ella vola senza orpelli di alcun genere elevandosi al di sopra di tutto e di tutti, di qualsiasi genere sia anche per i suoi stessi difetti..così ogni uomo dovrebbe eseguire la propria esistenza in maniera tale da non procurarsi alcun provvedimento di accusa per aver commesso inevitabili e sconcertanti riflessi di opportunità e di accomodanti situazioni che certamente comprometterebbero il proprio equilibrio.Ogni creatura umana usa un sistema di appropriazione indebita sia piccola che grande le cui entità vanno misurate con un metro particolare che sconfigge quasi sempre la precarietà dell'individuo in maniera tale che costui non si accorge di quanto operi la sicurezza delle singole azioni, ma trasmette la crudele sintonia dei quotidiani esercizi d'incolumità che variano da individuo ad individuo senza tener presente che se tutti e due i piedi tocccassero terra non somiglierà più alla ballerina,che possiede un talento speciale, ma sicuramente avrà trovato il proprio equilibrio.

giovedì 11 aprile 2013

LA DECISIONE..

Chi nella propria vita non ha dovuto prendere una difficile decisione e magari essere interpellato per quelle degli altri? Nessuno si è esentato da questo dilemma in quanto gli individui hanno necessità dell'aiuto altrui cercando di non sbagliare nell'affermare la singola decisione che forse non è quella giusta.Risulta oltremodo spinoso prendere delle situazioni in mano da soli, anche se con l'aiuto degli altri non si è mai certi che siano quelle corrette ed adatte, poichè il percorso continuativo dell'esistenza umana a volte mostra il contrario..allora come fare? Si deve interpellare la propria coscienza e non fidarsi ciecamente delle opinioni altrui che seppure amici a volte nascondono una punta di intralcio per non andare oltre...sarebbe meglio rispondere..ma non so..non sono sicuro del mio consiglio che.potrebbe risultare errato per te in quanto la mia confidenza,le mie esperienze possono essere diverse dalle tue e in fondo la situazione è talmente decisiva che forse sarebbe meglio che la decisione fosse la tua..Vi sono nella vita risposte che implicano anche altri individui coinvolti nella nostra affermazione finale e quindi è bene consultare se stessi il modo da vedere le cose in maniera onesta e ottimale per tutti.domandandosi se in un futuro le risposte risulteranno giuste ossia equilibrate anche per coloro che ti circondano.Se noi ci facessimo un esame di coscienza quante volte abbiamo suggerito risposte che in seguito sono risultate negative? E quante volte ci siamo pentiti dei consigli offerti in momenti di rabbia,.di delusione etc..che nel tempo si sono dimostrati fallaci? Conoscete il gioco delle costruzioni? Credo di si..Se la base è precisa,è messa con le dovute accortezze in seguito reggerà le altre figure e risulterà stabile..sono le nostre mani ad averla compiuta solida e non quelle altrui..altrimenti il tutto sarebbe caduto per la fretta e la poca preparazione che gli altri probabilmente hanno..ci vuole pazienza,ponderatezza e tanta abnegazione affinchè si "mantenga" in piedi e risulti finalmente un'opera costruita a regola d'arte..ma se nelle risposte che devi darti in modo che la questione in causa risulti eccellente e formativa sia per la tua esistenza che quella altrui,allora tralascia i consigli che ti offrono coloro che rappresentano nel tuo mondo una determinata certezza e decidi con te stesso guardando al futuro... che poi non risulterà così lontano..

mercoledì 10 aprile 2013

LE BRAVE PERSONE..

Esiste un famoso detto..il mondo è pieno di brave persone che fanno brutte cose..è vero.ma noi ci domandiamo il perchè? Forse per ottenere privilegi che non possiedono,forse per recuperare il tempo che credono di aver perduto, oppure essi vogliono arricchirsi migliorando la propria posizione sociale.Oggi in questo periodo di crisi le quote che un tempo possedevano gli uomini, non esistono più..esistono i poveri,i super poveri poichè la fase non è ancora trascorsa.e si pensa che in futuro peggiorerà.. ma la sottoscritta che vive di sogni e di speranze crede che il tutto possa dissolversi con una giusta causa in cui andranno a posto ogni collocazione, ogni movimento di quelle esperienze in cui tutti abbiamo creduto.Non si può fare una cernita fra coloro che sono buoni e coloro che non lo sono..per noi buoni significa onesti, mentre gli altri sarebbero capaci di commettere qualsiasi azione riprovevole pur di migliorare la propria esistenza..anche il suicidio risulta un'azione riprovevole ai nostri occhi ma a quelli del Signore che nutre un'infinita misericordia questo gesto ha delle attenuanti.Se manca la speranza di aver conseguito un piccolo podere in cui non vi sono rovi e spine ma frutti e fiori abbondanti da risultare provvidenziali per quanto significa l'avvenire frustrato dalla miseria e dalla privazione di ogni cosa, allora tutto risulterà infinitamente colorito di una miriade di colori,altrimenti la mente o il senno non guidano più l'uomo nelle circostanze della propria esistenza conducendolo ad ogni calamità che la vita espone senza pietà.Gli individui si sentono perduti anche e soprattutto nel proprio lavoro,lavoro di una vita di sacrifici e di abnegazione in cui essi hanno riposto le speranze per i propri figli i quali sono costretti ad andare lontano per sopravvivere.la famiglia di un tempo raccolta nelle festività resta un ricordo lontano e si cerca un modo di rinuncia per la raccolta delle proprie consultazioni che essendo silenziose non daranno risultati esemplari.Coloro che si inchinano ad una prospettiva di comando e credono in tal modo di aver superato le difficoltà finanziarie sono convinti d'essere al sicuro ma non hanno compreso un significato importante nell'esistenza umana..non sono più buone persone ma alquanto discutibili, poichè commettono cattive azioni..

martedì 9 aprile 2013

NON MI PIACCIO..

Questa espressione è stata usata da molte persone che guardandosi allo specchio hanno formulato il desiderio di migliorare il proprio aspetto..di conseguenza alcuni sono ricorsi al bisturi,altri hanno cercato di migliorarlo con altri espedienti..ma nessuno ha formulato questa ipotesi per il proprio carattere in quanto per loro è da ritenersi perfetto..sono gli altri a non saperlo apprezzare.Eppure la sottoscritta ritiene che se si fossero dimostrati più umili,meno presuntuosi la loro fisionomia sarebbe risultata piacevole e attraente.Per essere considerati migliori di quanto lo fossero in realtà molti individui cercano una bellezza esteriore e non ritengono di modificare quella interiore che sicuramente risulta maggiormente importante per un successo che duri quanto costoro sono costretti ad eventualità successive che dimostrino il contrario.A volte succede che siano gli altri a stimolare la propria caducità nell'affermare la verità del caso,altri in un momento di rabbia esplodono con questa frase che si intona al momento precario,mentre altri sono indifferenti alla causa in oggetto.Allora non si comprende che il tutto sia dovuto a se stessi, bensì si accusano gli altri di non comprenderci,di allontanarci con scuse irrilevanti e non con la esplicita condizione che la vicenda presenti,ma in seguito si spera che si cambi conformazione d'essere, per potere migliorare l'aspetto, per piacere a coloro che ci circondano e che si aspettano da noi un cambiamento totale.Non basta essere belli,appariscenti, seducenti..colpisce più un carattere accomodante,sereno,senza fronzoli di sorta che in certi momenti riscuota il grado di simpatia da coloro che ci circondano..ma cambiare la singola fisionomia per attrarre, sedurre e anticipare le conclusioni che in un primo momento avevano allontanato gli altri da noi.Lo specchio riflette una semplice immagine,il cuore un completo e sincero ammonimento di quanto si contiene dentro, compresi nell'animo e nella confidenza di ciò che si avverte di quanto si sente,di quanto si nutre nei momenti di abbandono,negli attimi di euforia e si dividono con coloro che in precedenza ci hanno scelto.La vita è un complesso di funzioni atte a dimostrare che valiamo quanto ci eravamo prefissi di raggiungere..altrimenti resta valida la frase..non mi piaccio..

domenica 7 aprile 2013

ANCH'IO..

Quante volte abbiamo risposto in tal modo volendo partecipare insieme oppure condividendo un'opinione?Ma abbiamo mai pensato di condividere la tristezza, la malinconia di qualcuno che appare distrutto dalle proprie manifestazioni di grande finalità? No,non credo.anzi formulate le dovute scuse abbiamo cercato di essere lontani da quel mondo opprimente senza alcun principio di euforismo o di gioia.Principalmente non sentiamo di offrire questa espressione a coloro che si trovano in difficoltà e che cercano un aiuto positivo per affrontarla e demolirla consentendo agli altri una pausa in cui essi sanno di non essere soli con se stessi.I pensieri restano,così come i ricordi ma le divagazioni,le distrazioni sono principalmente opportune al caso indicato.Nessuno o molto poche sono le persone che stabiliscono un solido rapporto con chi è preda dei propri istinti e non guarda ad un avvenire felice..eppure costoro si dichiarano amici,persone molto vicine su cui si può contare per la compagnia,per i consigli etc.non sempre avviene in tal modo preferendo la libertà da tutto ciò che ci fa partecipare al dolore degli altri..noi abbiamo già i nostri a cui dobbiamo pensare,figuriamoci se ascoltassimo quelli degli altri..così concludiamo l'amicizia e ognuno va per i fatti suoi..Nel mondo pochi sono i casi in cui questa semplice parola si usa per le difficoltà altrui,in genere viene espressa per partecipare ad avvenimenti gioiosi,a circostanze in cui la propria presenza diventa un corollario di situazioni festanti che riempiono il cuore di felicità e di benessere..almeno così si crede..ma in seguito le circostanze mostrano il rovescio della medaglia e anche se ritenute festose esse possono ad un certo momento mostrare l'infelicità che ogni condizione di causa racchiude in sè,nascosta da effluvi di gioia e di dolore..

QUEL FIORE CHE NON COLSI..

In una grande città una sera ad una bicchierata fra amici s'incontrarono un uomo e una donna..essi si erano riuniti agli altri poichè erano soli delusi da una vita di sacrifici e di sofferenze che li avevano distrutti nel cuore.Gli altri che conoscevano le loro storie avevano insistito per quella sera ad averli con loro in tal modo potevano conoscersi e forse trovare un punto d'incontro. Si piacquero poichè all'apparenza erano belli..lei graziosa nel suo abito a fiori e lui molto sportivo con il il pullover di cachemire nocciola.Essi avevano compreso il motivo di quella serata e proprio per questo non si lasciavano andare nel parlare o nel confidarsi reciprocamente sia sul proprio lavoro che sul tempo libero.Lei lavorava in una ditta che produceva scarpe molto nota,lui era un avvocato di divorzi abbastanza conosciuto in città...ma ambedue avevano avuto una storia che li aveva distrutti nel cuore e nello spirito.Nella relazione precedente al principio le cose sembravano andare bene ma in seguito si erano evidenziati i caratteri diversi,le personalità offuscate dall'egoismo e dall'indifferenza per cui si erano lasciati..si afferma che la passione duri poco..forse è proprio così.Gli amici che nutrivano per loro un grandissimo affetto avevano stabilito di farli incontrare e pertanto quella serata in effetti era dedicata a loro.Essi parlarono del più e del meno sempre attenti a non sbilanciarsi troppo ,ballarono al suono di una melodia di suoni costruiti per un affiatamento singolare, ma alla fine si salutarono e ognuno se ne ritornò a casa propria tra lo scontento di tutti.Trascorse un certo periodo di tempo..gli amici si ritrovarono ancora ma essi declinarono l'invito.non volevano nuovi rapporti, pensavano di essersi stabiliti nella propria esistenza che si svolgeva mortificata nel suo guscio allontanata da quei sentimenti che destano palpiti nel cuore.Accadde che una coppia fra gli amici annunciò le proprie nozze e quindi i due si ritrovarono loro malgrado a quella cerimonia per l'affetto che nutrivano entrambi per gli sposi..si salutarono e furono collocati allo stesso tavolo riflettendo che l'occasione era stata creata per ambedue in modo che si ritrovassero.Al principio essi continuarono come la volta scorsa stando ognuno attento a quanto diceva ma si sa il vino ,l'atmosfera giuliva che regnava loro intorno, li condusse ad una reciproca confidenza che non avevano creduto potesse esistere..l'uno guardava l'altra con occhi diversi..lei si chiedeva ..ma forse gli uomini non sono tutti egoisti e venali..l'altro si rammaricava del fiore che non aveva colto precedentemente e di conseguenza aveva sprecato il tempo perduto..si guardarono negli occhi,i palpiti riaffiorarono dentro di loro,.la seducente e significativa reazione di chi necessita di una compagnia..avevano abbassato i toni di guardia e si trovarono una nella braccia dell'altro danzando nella melodia della vita...

IL PRATO FIORITO

COM'E' ESPLICITA QUESTA VISIONE IN CUI UN PRATO MOSTRA A TUTTI LA SUA BELLEZZA NEL COMPORRE AIUOLE DI FIORI CON MILLE VARIETA' DI COLORI CHE AFFASCINANO LA NOSTRA VITA..MA NOI DOBBIAMO CURARLI QUESTI PRATI MERAVIGLIOSI CHE OFFRONO UNA SERENITA' DI SPIRITO INFINITA.PURTROPPO DURANTE L'INVERNO CON LE PRIME PIOGGE E LA NEVE QUESTO SPETTACOLO CAMBIA MA RESTA IN OGNUNO DI NOI L'IMMAGINE PRECEDENTE..COSI' E' L'ESISTENZA UMANA.NELLA STAGIONE PRIMAVERILE ESTIVA SI ADDOBBA DI QUELLO CHE NECESSITA PER APPARIRE MIGLIORE DI QUANTO IN REALTA' SIA,MENTRE IN QUELLA RIGIDA AUTUNNALE INVERNALE SI SPEGNE COME LA FIAMMA DI UNA CANDELA QUANDO SI E' CONSUMATA.UN PRATO DA' AD OGNI INDIVIDUO UN SIGNIFICATO BEN PRECISO..DALLE MANI DELL'UOMO POSSONO ESSERE CURATE PICCOLE PIANTICINE CHE UNA VOLTA DIVENTATE GRANDI OFFRONO UNO SPETTACOLO DI GRANDI SODDISFAZIONI..EPPURE ESISTONO I VANDALI CHE SI DIVERTONO AD ESTIRPARLE PER UNA SOFFERENZA INTERNA CHE LI DIVORA PER DEMOLIRE LA BELLEZZA, OPPURE PER UN DIVERTIMENTO INSITO NEL PROPRIO CARATTERE CHE LI RENDE DISTRUTTORI E ALLO STESSO TEMPO MALATI DI ELEMENTI MERAVIGLIOSI CHE RALLEGRANO IL CUORE,IN TAL MODO AVVIENE NEL PERCORSO DELLA VITA..QUELLO CHE VI E'DI BELLO VIENE DISTRUTTO POICHE' NON SI E' ALL'ALTEZZA DI RICEVERLO COME ESSO IN REALTA 'SIA,ALLORA SI PREFERISCE DISTRUGGERLO PER NON AMMIRARE LA STUPENDA VISIONE E NON COMPORTARSI DI CONSEGUENZA.MA LA SEGRETA RICCHEZZA DELL'ANIMA ODE IL RICHIAMO ATTUTITO DA TALI CONSULENZE E RIDUCE L'UOMO A PERDERE QUELLO CHE CREDE DI ESSERSI ACCAPARRATO CON LA VOLONTA' DELLA SUA CONCRETEZZA NELL'ESTIRPARE QUANTO DI BUONO VI ERA IN LUI E NON GLI CONCEDE QUELLA PACE CHE TANTO GLI SERVE PER ADERIRE ALLA VOLONTA' SUPREMA DELLA VITA ETERNA..

sabato 6 aprile 2013

FUOCHI D'ARTIFICIO..

Nella mi città questo tipo di illuminazione che ci fa guardare il cielo con ammirazione e incanta la sintonia del nostro animo è di prammatica, anche se si arriva agli estremi per lucro, e molti si feriscono o addirittura muoiono,Ma la sottoscritta desidera parlare di quelli che avvengono nei nostro animo, di quelli che appannano le delusioni,le deficienze mostrate dalla vita per guardare il cielo ammirati e senza parole.Una gioia offre all'uomo una capacità di una miriade di fuochi d'artificio con la presenza di mille colori che eseguono una sfavillante coreografia di sentimenti in cui predomina la felicità raggiunta..ma in tale modo avviene anche per il dolore che non dà pace,che non offre la certezza di noi stessi in cui si perdono i pensieri e l'equilibrio della propria esistenza.Come voler bene è un sentimento universale, così è il dolore..può essere diversificato nella gamma dei completi cuori che si assumono la capacità di fuorviare la sensibilità, la capacità del silenzio, senza emettere un suono.oppure accasciandosi nel proprio sentimento che avvolge la propria anima..si urla con un grido terrificante.le lacrime scendono copiose,ma in sintesi cos'è un dolore?E' un significato che non si può spiegare a parole poichè la sua comparsa ci fa perdere talvolta il senno..la speranza..la probabilità di un avvenire che conserva sorprese che non ci aspettiamo.Piangere rappresenta la risultanza finale di questo sentimento che si appropria delle capacità di essere,portandosi via quella cieca evidenza di noi stessi che teniamo nascosta dentro certi che ce ne serviremo al momento del bisogno..ma non avviene così purtroppo..siamo deboli,siamo scoperti.e quello che credevamo aver messo da parte risulta inutile di fronte alla grandezza dell'evento.Amare chiunque esso sia..vuoi animale o essere umano è una capacità di felicità che ci accompagna in questo cammino e quando essi se ne vanno non per volontà propria lasciando a noi un vuoto incolmabile avvertiamo la scomparsa nel tempo che ci rimane ma non dimentichiamo, purtroppo.Ho già precisato che il bene è di tutti..appartiene a tutti noi..è un sentimento che nasce con noi e morirà con noi..alcuni lo lasciano durante il percorso della propria esistenza,altri ritengono che siamo una famiglia e come tale dobbiamo accettare questa triste verità.Il male al contrario è anche un sentimento ma non nasce con noi e se lo desideriamo neanche muore con noi..si può cambiare anzi si deve mutare nella propria esistenza per trovare quella pace dentro che offre alla nostra persona un benessere totale..allora in questo modo i fuochi d'artificio esploderanno in ognuno di noi come faville di completa incolumità di fronte al dolore che nella lotta della vita abbiamo vinto con la forza della volontà..

LA FORMULA UNO..

La Formula Uno è una corsa che si svolge su una pista prestabilita ove i piloti di diverse nazionalità corrono ad una velocità impressionante per raggiungere il traguardo.Riflettendo essi giocano con la propria incolumità pur di essere primi...a volte inavvertitamente urtano contro la macchina del rivale e vanno fuori pista o vengono espulsi dalla gara.Non pensate che somigliano a noi quando nella vita corriamo a perdifiato pur di ottenere quello che ci eravamo prefissi?E quante volte abbiamo urtato i principi,la volontà altrui per fare predominare la nostra?L'esistenza umana ha un suo percorso stabilito che deve affrontare per giungere primi al traguardo, ma senza fare male a nessuno poichè ricadrebbe su di noi l'errore o addirittura la malvagità commessa.Alla fine si conteranno i punti acquisiti per raggiungere la costruzione di noi stessi.Quante volte la nostra macchina ossia il nostro corpo ha dirottato per altre piste non concepite per la propria corsa e di conseguenza abbiamo optato per altre corsie sicuri di potercela fare? Noi non sappiamo nulla, crediamo di conoscere ciò che riguarda la nostra personalità,il nostro futuro per un avvenire ricco di premi che sconfiggano l'inclinazione della specifica formazione della proprio essere,ma le sorprese che non attendiamo certamente arrivano all'improvviso e come tali colpiscono i nostri sogni senza pietà come i piloti quando sono in gara e la concludono prima del previsto..

giovedì 4 aprile 2013

IL PROBLEMA DEL DOLORE RISOLTO..

Quando un dolore si risolve positivamente ovviamente ci domandiamo il perchè di tanta sofferenza, il perchè di tanta inopportuna validità della nostra mente che invece di aiutarci ci ha colpito duramente con sfortunati momenti di abbandono in cui la nostra certezza è stata offuscata da congetture che seppure verosimili e naturali ci hanno condotto ad una spiegazione errata e incline alla nostra distruzione fisica e allo scoraggiamento di noi stessi? La risposta è molto semplice..perchè abbiamo creduto che ogni cosa fosse ineluttabile, che ogni avvenimento che ci accade abbia un risultato non conforme alle nostre aspettative, che siamo portati verso la calamità delle situazioni,che ogni refurtiva ottenuta sia stata un miraggio e non una sostanziale verità tanto attesa..il tempo che noi riteniamo un inganno ma che al contrario aiuta a farci comprendere quanto siamo deboli e incapaci di fronte ad una spasmodica attesa che seppure tale si evidenzierà in un risultato non atteso, ma concepito con la validità dei propri sentimenti alla fine dimostrerà ad ogni uomo quanto sia piccina la singola capacità di ottemperare con la propria validità d'essere di fronte alle intemperie della vita.L'esistenza umana risulta sempre complicata..questo concetto l'uomo non lo vuole comprendere..si aspetta naturalmente che ogni supporto della propria vita vada nel senso che ritiene più opportuno,,ma qual'è questo senso? La positività di ogni conclusione alle proprie vicende che si accumulano negli anni senza la predisposizione da lui voluta o accettata? Certo sarebbe auspicabile per ognuno di noi questo concetto o quantomeno interessante optare per la risultanza positiva delle situazioni che vengono a determinarsi ogni qualvolta non si attende la "bussata alla porta"..ma questo è un eufemismo in quanto l'esistenza umana risulta quasi priva di sensibilità positive che ci aiuterebbero nei propri desideri finalmente assicurati alla nostra capacità di vita,ma al contrario essa ci dimostra in ogni istante,in ogni momento quanto prevalga e quanto sia dominante nella nostra esistenza in cui ogni elemento configura l'attimo passato per dare il posto a quello che si avanza con le stesse precarietà e con le medesime sensibilità non ottenute.In seguito trascorsi i momenti bui ognuno rimpiangerà di non essere stato all'altezza della situazione, ma in seguito sarà maggiormente comprensivo con la vita che lo attende..

LA VISITA DELL'ANIMA..

Un tempo si presentava il biglietto da visita quando si declinavano le proprie generalità..era un segno di omaggio e di evoluzione della propria individualità..oggi tutto ciò non esiste più in quanto a stento si capiscono oppure non si dà alcuna importanza al cognome, mentre il nome viene cambiato in diminutivi assurdi che più fanno comodo.Quando ci presentiamo dinnanzi al SIGNORE il biglietto risulta inutile poichè EGLI già ci conosce avendoci creato ma su quel biglietto da visita GLI doniamo la nostra anima.Essa dovrebbe essere nitida,priva di qualsiasi macchia ma credo che questa risultanza sia impossibile in quanto essendo eseri umani e mortali tutti ci vergogneremo delle macchie nere che evidenzieranno la propria vita sulla terra.Ogni uomo non ha il coraggio a volte delle proprie azioni e si nasconde dietro fasulle bugie che aggravano maggiormente il suo stato.Le menzogne proferite aumentano la gravità della situazione e sicuramente non offrono la possibilità di recupero per ciò che concerne la tempestività del momento attuato,nè richiama la concretezza di quello che si sarebbe dovuto optare per migliorare la condizione d'essere affermati persone degne di ogni sospetto.La vita è un susseguirsi di momenti difficili in cui la lotta con se stessi diventa ineluttabile e si e' portati alla negatività delle situazioni con pensieri fallaci che ingannano facilmente l'individuo e lo conducono ad una disperazione infinita..ma se costui riuscisse a combattere contro se stesso cercando di eliminare i pensieri che si affastellano senza pietà nella sua mente e riuscisse a formulare alla propria individualità che nulla è perduto,ma si deve continuare a sperare anche contro l'evidenza dei fatti, il biglietto da visita presentato risulterebbe nitido,privo di qualsiasi macchia.E' una lotta molto difficile ed esasperante in quanto l'uomo è privo di quelle facoltà intellettive che risultano essenziali in questo combattimento ove significa anteporre la spiritualità dell'essere alla propria volontà che predomina sulla costanza di esserci e di significare il senso del predominio su ogni individuo..ma costui avrà la battaglia vinta se procederà con calma e serenità di spirito verso la vetta del cielo..