domenica 30 maggio 2010
Gli uomini sanno che quando si esprimono con parole di dichiarata affermazione nelle quale vi è contenuto l'impegno di un 'occasione precisa e delicata da completare la chiarezza della conversazione, della pronunciata riflessione di una situazione..devono mantenere la coerenza dei propri conseguiti prefissi di speculazione, dovuti alla loro sincerità d'animo.Ma non sempre questa opportunità viene confessata nel dialogo di precedenti impegni presi, in quanto senza l'opportuna sostanza di verifica,essi si sentono privi della sicurezza e della manutenzione d'appannaggio di essere reclusi nella fermezza dell'impegno preso.La situazione degli eventi dimostrati, diventa maggiore di quanto essa sia in realtà, poichè la perduta memoria o la falsificazione della medesima, fa attribuire significati diversi da quelli promessi, poichè quando si conlude la certezza della ripagata sensibilità di soccorso,l'uomo dimentica la parola data e si sofferma su quella della possibilità d'evasione per la sua esclusiva rimonta del pericolo ormai superato.Nella vita coloro che si dimostrano poco solidali con chi ha aiutato la loro speranza delusa degli eventi da conciliare, sia per la preoccupazione,sia per la rimonta nelle quali è nascosta la possibilità di recuperare tutto quello che si considerava perduto e che senza l'aiuto altrui non vi sarebbe stata la conquista della serenità, assume un significato particolare e di conseguenza di stimolata questione delle vicende che si alternano e che si configurano nell'approssimarsi della parola mancata.Quando questa promessa di dichiarata amministrazione dei sinceri appuntamenti per i quali si è disposti ad aiutare coloro che tribolano in affannose ricerche, che si devono espletare con la gradualità dell'intervento immediato e per le quali ci obblighiamo a renderci utili e provvisoriamente ce ne facciamo carico per gli altri, non viene mantenuta usando la scappatoia della mancanza di un accordo scritto,l'individuo si serve di incapacità dell'onore dimostrato e fa diventare la sua sembianza quella di un malfattore evidenziato..pertanto la FLESSIBILITA' DEGLI INTENTI assumerà la caratteristica priva della naturalezza e della specicazione d'essere considerata nell' esistenza di un individuo, la sicura e precisa conformazione di presenza d'offerta mantenuta ...il cui contenitore è quello di "merce senza valore"..
sabato 29 maggio 2010
IL PERICOLO SENZA NOME (L'IMPREVISTO)
Noi nella vita programmiamo qualsiasi circostanza nella quale si determina la consapevolezza delle nostre ambizioni, delle nostre assicurazioni del presente e del futuro..senza contare mai sull'opportunità dell'IMPREVISTO che si accaparra la nostra sicurezza e la consapevolezza d'essere riusciti ad oltrepassare gli ostacoli che ne derivano.Questa opportunità a volte è necessaria per serbare nel condominio delle angolature del nostro cammino, la responsabilità delle vicende non aspettate, nè preventivate durante le quali si cerca di soprassedere con pazienza e con i servizi che la mente ci fa osservare, per risolvere il problema dell'arrivo non preventivato,L'uomo acccorto mette da parte una certa somma di denaro, per le occasioni difficili ma quando questo avvertimento non basta, allora non sa come comportarsi in quanto la vicenda che si presenta è più grande della sua possibilità d'azione.Si cerca quindi di saltare il fosso con ostacoli minori che via via assumeranno la chiarezza dell' eventualità d'essere privi di qualsiasi soluzione.e di far nascere un'idea che sostituisca la prevenzione della sistematica conflittualità che ne deriva.Ma perchè dare al termine IMPREVISTO sempre un significato negativo?Vi sono anche quelli che fanno della vita un'opportunità di gioia , di speranza ottenuta , di un incontro che darà la sicurezza della vita futura,..a volte l'opportunità di un sorriso, può illuminare un' intera giornata dandoci l'illusione che l'esistenza sia piacevole e preziosa per essere vissuta, a volte una semplice amicizia può dare luogo ad una vita definitiva a due..a volte la risposta che attendevamo da tempo ci sorprende poichè essa risulterà maggiore di ciò che attendevamo..e così via..Immaginiamo una vita programmata nei minimi particolari senza fantasie e senza imprevisti sarebbe estremamente triste e noiosa..cosa sarebbe l'essere umano privato della fantasia?Sarebbe un' automa incapace dei sentimenti e non acquisterebbe quel valore che si attende possa esserci.,privato dal sogno e dalla capacità di meravigliarsi.Comunque l'IMPREVISTO non è da sottovalutare poichè nell'esistenza degli uomini, esso rappresenta l'ansia dei momenti da superare con una certa dimestichezza degli errori non valutati, nè opportunamente stabiliti per la richiesta delle preoccupazioni che ne derivano.Pertanto solo la capacità del proprio contenuto del chiaroscuro della vita, ci fa considerare questa specialità del "nuovo arrivo" come la fuga dalle abitudinarie sicurezze dell'essere umano...
venerdì 28 maggio 2010
IL LABIRINTO DELLE PREOCCUPAZIONI
Da sempre ognuno nella sua esistenza ha avuto delle PREOCCUPAZIONI..il neonato appena nato senza accorgersene, quella del respiro ed in seguito quella del nutrimento,d'essere cambiato, di non cadere appena messo terra etc...in seguito quelle scolastiche,della scelta degli amici, del primo amore in genere quasi sempre mancato e non compreso.L'uomo naturalmente ne ha acquisite diverse..il lavoro, la famiglia, i figli,la casa.l'acquisto della macchina e così via..purtroppo talvolta anche la salute..ma cosa sarebbe l'uomo senza di esse? Vivrebbe una vita in pace con sè stesso, ma senza misurarsi, nè crescere con la prospettiva di migliorare le sue conoscenze attraverso gli ostacoli, gli impedimenti, le sofferenze, i pensieri che la vita gli dimostra in ogni istante del suo percorso senza le fermate intermedie, ma con quelle obbligatorie della sua esistenza e che gli daranno alla fine il "tesserino finale" dei risultati ottenuti con fatica e tanto dolore.Il LABIRINTO DEI PENSIERI così chiamato, poichè solo a volte il "filo d'Arianna" fa trovare l'uscita a tutte le responsabilità che si devono oltrepassare per raggiungere la completa vittoria per modificare gli eventi negativi e per sottrarsi all'ineluttabilità del caso, che decide la sorte di chi si mantiene estraneo a tutte le dimostrazioni senza reagire e senza provvedere alla qualifica di essere considerato un elemento di prim'ordine per la sua formazione e per quella di coloro che gli sono accanto.Non avere pensieri, ci fa tanto ricordare "la Vispa Teresa" che senza occuparsi delle circostanze contingenti, l'unico problema che suscitava in lei era l'interesse predominante di acchiappare la farfalla che indisturbata volava sull'erbetta..molti esseri umani vivono così alla giornata,per strada come barboni, sono in preda a mistificazioni della vita con succedanei di conformità pericolosa alla salute,si estrinsecano dalla vita vivendo solitari e con quel poco che possono elemosinare dagli altri etc..ma questo è l'abbandono di sè stessi..allontanare quello che purtroppo l'esistenza ci offre ogni istante della nostra vita, con apparenti fughe dalla realtà che assume un significato di viltà, di non sentirsi all'altezza di combattere,di sperare in un futuro che migliori le nostre qualità di vita,in quanto ci arrendiamo all'evidenza dei fatti e non cerchiamo di superarli convinti della nostra esiguità..ma ciò non è vero, altrimenti l'uomo sarebbe considerato un essere senza fondamenta,privo di qualsiasi provvedimento che possa risultare geniale o semplice nelle risposte da dare alle preoccupazioni che lo attanagliano come una spirale avvolgente di un serpente che vuole la sua preda.No, non è così che si superano gli ostacoli, nè si superano come in un problema in cui sono esposti i necessari dati e si devono trovare le soluzioni per essere promossi all'esame finale della vita...
IL COMPLIMENTO
Questo termine fa parte della galanteria umana..gli uomini, ma oggi anche le donne, se ne servono per compiacere il loro prodotto di qualità discutibile per le vendita "senza biglietto"..un tempo il COMPLIMENTO era dato con semplicità..anzi chi lo riceveva era felice di essere sottoposto allo sguardo dell'uomo che decideva quale sottigliezza d'amore poteva incantare la suddetta, per farla sentire adulata e nello stesso tempo convinta del suo fascino.La donna accettava e ringraziava con un sorriso e poche parole, quasi volesse allontanarsi dall'imbarazzo piacevole che le procurava anche un formale "baciamano".Oggi invece sono le donne che con i loro commenti, inviti e frasi quasi indecenti, tentano l'uomo per accaparrarselo convinte d'averlo preso all'amo, facendolo sentire un supereroe che diventa parte integrante dei loro desideri. Costui si sente osannato, desiderato senza alcuna riserva,compiaciuto della propria mascolinità e si diverte con frasi d' occorrenza prive di significato sincero e senza dubbio che non hanno nulla a che fare, con l'amore di speciali sentimenti e si propone nei suoi numerosi numeri d'attrazione di parole, che sembrano adulazioni ma che in realtà sono "acquisti del momento". Cosa dire della realtà, della possibilità di sincerità mancata e non realmente sentita, ove la carezza dell'amore che dovrebbe sembrare chiara e specifica diventa un contorno di predicate offerte per tutti? La necessità dell'adulazione è prefabbricata artificialmente sugli stessi sentimenti di un tempo, ma sostituita dalle parole che subiscono il fascino dell'appropriazione indebita, valicando la rispettabilità dell'educazione,con la speranza della vittoria finale, che consegue sempre sulle medesime circostanze..quelle della facile conquista ottenuta con dichiarate menzogne uguali per ognuno, dove non esiste la naturalezza del compiacimento d'ammirazione, ma la speculazione immediata dell'invito a sottoscrivere la propria adulazione al cospetto di chi si vuole concupire.Coloro che usano questa "tattica" vengono in seguito smascherati, in quanto i loro intenti coadiuvati da parole sempre più invadenti o sempre più incalzanti nelle profferte amorose, dimostrano l'esiguità degli aspetti formulati con il cuore di coloro che indebitamente se ne servono.Il COMPLIMENTO quindi, non possiede più l'aspetto d'ammirazione che scaturisce dalla sincerità d'animo che prova un particolare senso di ammirazione contenuto per educazione d'omaggio e di riflessiva immagine di ciò che si prova, ma assume il certificato di proprietà di conquista che purtroppo oggi, non ha più il cartellino con su scritto"privacy"...Coloro che cascano nella trappola del convincimento con parole alludenti ma prive di contenuto,coloro che si sentono ricercati con la richiesta di precisione d' essere presenti nella vita di chi cerca con studiata ammirazione servendosi di omaggi di qualsiasi genere,di far credere che l'immagine studiata con accentuazione del COMPLIMENTO non sia altro che la conferma di sè stessi d'essere adulati e compresi nella gelosia della presenza altrui, non hanno ancora compreso che il loro volto non è altro che una maschera che si acquista nel negozio che vende le cosiddette, per il tempo del CARNEVALE..
giovedì 27 maggio 2010
LA MANIFATTURA DEI TABACCHI..IL FUMO
Il FUMO è considerato un pericoloso attentato per le vita umana..esso dà piacere e sollievo apparente dalle ansie, dalle preoccupazioni ,dall'evasione che sentiamo dentro di noi..in seguito diventa un vizio e poi non se ne può fare a meno.Ho perso due persone nella mia vita a me molto care per questa nociva abitudine, le quali mi dicevano che non potevo comprendere l'importanza che aveva nella loro vita, questa pericolosa e deleteria assuefazione..infatti se sono andate via molto presto lasciandomi un vuoto incolmabile.E' vero non posso comprendere, in quanto non so quello che si sente attraverso una boccata di fumo che in quell'attimo svanisce, per poi lasciarti in seguito malatttie specifiche ai polmoni o alle altre vie respiratorie.Un tempo si poteva fumare ovunque..ricordo di colleghe che stavano sulla porta d'ingresso per poter fumare,di cinema ottenebrati dalle spire di questo elemento, di aria viziata etc..Oggi con le conseguenti malattie il divieto in molti casi è d'obbligo, ma le persone continuano a comportarsi come se non ci fosse..purtroppo non posso credere che non se ne possa fare a meno, anche perchè con la forza della volontà si riesce a tutto..anche le madri in attesa talvolta pur conoscendo i danni che recheranno al nascituro, continuano questo terribile uso con indifferenza.Allora mi chiedo come finirà questa specie di allucinazione collettiva, che con "l'effetto serra e lo smog" darà all'uomo la possibilità d'ammalarsi sempre di più? Vi sono ragazzini che già per dimostrare d'essere grandi, si fanno attecchire da questo vizio e che quando saranno grandi la loro voce somiglierà a quella di anziani con malanni dell'età configurati nella pericolosa conseguenza della vita spezzata..Ma noi sappiamo anche che vi sono accorgimenti speciali per uscire da questo tunnel e che la scienza ha scoperto negli anni, tante possibilità per coloro che sono dediti a questa pessima abitudine..io ho visto usare anche la "gomma masticante" per uscirne, ma in un attimo quando essi ritenevano d'essere liberi... riprendevano il vizio ed in seguito molti se ne sono andati prima del tempo senza sapere il perchè della loro esistenza andata in fumo...
IL CAPRICCIO..
Quanti CAPRICCI abbiamo compiuto da bambini per ottenere i nostri desideri che non volevano esaudirci? Tanti..a volte essi sono stati compresi nel cuore di chi ce li esaudiva per amore ..a volte invece sono risultati vani..L'uomo a tutte le età, ha conservato questa abitudine sia nel comportamento amoroso, sia in quelllo delle scelte, in quello sociale e quello finanziario..Chi non ha comprato una macchina speciale e costosa per soddisfare un suo compiacimento nel desiderio del possesso e allo stesso modo chi non ha preteso l'accaparramento di una donna che doveva essere sua a tutti i costi? Chi non ha posto limiti ad un oggetto,ad una specifica speculazione che offriva miraggi e potenzialità varie..etc..non finiremmo più.. ma una cosa è certa se il CAPRICCIO rimane un semplice desiderio da esaudire, allora il risultato è privo di qualsiasi preoccupazione futura per noi stessi e per gli altri, in caso contrario diventa una stonata e pericolosa nota nella propria vita e quella di coloro che ci circondano per i danni che può arrecare..Esiste anche quello che dura un momento dell'esistenza umana attraverso il quale si sognano le miriadi colorate di attimi inespressi e che durante i quali, si cerca la possibilità della ricerca trovata per poco tempo..questi sono le debolezze umane, che però potrebbero diventare pericolose se il soggetto si accanisse nella sua richiesta non ottenuta.Quante volte per un semplice desiderio ci siamo trovati di fronte a situazioni che prescindevano dalla possibilità d'acquisto, per cui ci siamo trovati in condizioni compromettenti.Ma vi sono anche i CAPRICCI di Paganini, famosi brani musicali molto eseguiti dai grandi virtuosi del violino, che deliziano le nostre orecchie e poi non si deve dimenticare il famoso formaggio "Caprice de Dieu"che tanto solletica il nostro palato se vogliamo essere ironici...Un tempo questa sintomatologia era prettamente femminile, ma con i tempi odierni anche gli uomini vogliono soddisfare i loro CAPRICCI e pertanto non si fermano dinnanzi a nulla..concluderò con l'affermare una canzone del celebre cantautore Domenico Modugno che nelle sua semplicità diceva ..che non desiderava la donna riccia, poichè da ogni riccio le usciva un CAPRICCIO..
mercoledì 26 maggio 2010
POCO..POCO..PIANO..PIANO..PACATAMENTE..SERENAMENTE....
Queste semplici parole denotano la dolcezza e la sintesi di un rapporto d'amore basato sulle frasi e non sui documenti di certificazione dei nostri gesti. Noi quasi sempre vogliamo la certezza e la sicurezza d'essere ammirati, complimentati, ricercati in quanto crediamo d'essere la spiegazione della nostra solitudine e di quella degli altri..nel momento che siamo concreti nelle nostre elugubrazioni mentali. la preda diventa nostra e ce ne appropriamo senza la dolcezza, senza la prospettiva di formare un colloquio di sentimenti che sfiorano l'amore, ma non l'accecano con gesti e parole di discutibile richiesta "d'appropriazione indebita".Si sa..l'uomo vuole.l'uomo pretende,l'uomo cerca..ma la donna che fa oggi?.Altrettanto.. in quanto non modera la sua sete d'avventura e pretende l'assoluta devozione della sua apparente bellezza.Ella chiede come l'uomo, si violenta su suoi antichi concetti di sentimenti provati, mentre oggi sono i sensi ad avere come la prerogativa maschile, ad ottenere quel posto che dura solamente il breve tempo di un respiro..ma cosa importa se l'attrazione fatale è stata concessa, se il tempo ha addebitato le sue speciali risposte alle sue confidenze attuate nel minor modo possibile?La certezza della richiesta provata darà, così si crede, i suoi frutti e se non avverrà si passerà ad un ulteriore incontro dove il numero è determinante per l'ascesa dei propri desideri, ma la prelibata concretezza delle sospirate parole non esiste più..esiste la sensibilità marcata del complimento riservato a coloro che sono dettati da tutt'altro e che non comprendono sia gli atteggiamenti di buon gusto, sia il corteggiamento di un tempo, che oggi fa ridere chiunque abbia facile scelta di povere anime in cerca di facili conquiste.A questo proposito mi ricordo di un film di HITCHCOK "LA FINESTRA SUL CORTILE" dove una povera donna solitaria, accetta l'invito di uno sconosciuto e poi lo porta a casa sua..quale sbaglio..subito egli mostrò le sue intenzioni e la poveretta lo cacciò via..cercò di uccidersi, ma la vita per lei aveva preparato una sorpresa...infatti dopo poco, incontrò il vero amore e tutto avvenne .. PIANO.. PIANO.. POCO.. POCO..PACATAMENTE..SERENAMENTE..
martedì 25 maggio 2010
MAI DIRE MAI..IL RITORNO
Quando ci si lascia,quando si crede d'essere stati abbandonati o si subisce un torto grave si ritiene che chi ci ha lasciato non tornerà mai più.Il corso della vita alcune volte, ad un certo momento improvvisamente ci dimostra il contrario e purtroppo i nostri desideri anche se svaniti sono sempre all'erta per perdonare o giustificare l'assenza prolungata.Diceva mia madre che.. una minestra riscaldata,non vale la pena d'essere mangiata..ma quanti di noi sono deboli e con il ricordo del tempo che fu, credono che l'avventura possa continuare allo stesso modo..non è così.. è come diceva mia madre.Gli attimi vissuti un tempo, non ritorneranno con la stessa intensità, non si potrà ascoltare la voce del cuore senza domandarci.. la prossima volta cosa succederà..e quanto tempo trascorrerà prima che si configuri la stessa situazione? Raramente chi si è pentito o ha sentito sinceramante la mancanza dell'affetto dimostrato con serietà e con dolcezza, è ritornato con la chiarezza dell'abbandono e con la promessa d'essere cambiato..la vita a volte è irridente nella conquista dell'amore, in quanto ci provoca la sua spettabile presenza di serio concetto della parola "confidenza e il sussurro" dell'immenso dolore provato.Ma essa come affermavo, non è conservatrice, ma consigliera di poco affetto per il quale stimola la nostra fiducia in un conflitto di diabolici sospetti..allora perchè soffrire ancora, nel dubbio che ci pervade e non dare noi un taglio netto alla situazione? Il perchè è ovvio..preferiamo avere l'amato bene a "tutti i costi" pur di non perderlo e chiudiamo tutti e due gli occhi per non vedere la verità..Ad un certo punto però, la situazione si complicherà poichè si dice che..il lupo perde il pelo ma non il vizio..pertanto chi lo ha fatto una volta generalmente, si comporterà nella stessa maniera anche una seconda volta..allora perchè non farlo noi se siamo certi della bugia affermata in quel momento del perdono agognato a scopi personali ben precisi a non dire..mai più?..Perchè la vita è sempre foriera ed auspicatrice di buone novelle.. così vogliamo che appaia ai nostri occhi e speriamo sempre nella frase.. MAI DIRE MAI..
LA NOTTE E' PICCOLA PER NOI...
Quando scende la sera e il sole è ormai tramontato,la specie umana esce dalle tane e si addentra nelle refurtive d'occasioni..le discoteche,i ritrovi per ogni genere, le possibilità nascoste che trovano maggiori clienti d'avanguardia alla rispettabilità dell'evento fortuito..anzi più è fortuito più il divertimento e la sorpresa attecchiscono il nottambulo.L'uomo crede così d'essere riconosciuto tra le righe della sua personalità nascosta ,come foriero d'avventure miracolose che denotano il piacere della gioventù perduta.Purtroppo oggi non sono solo quelli di una certa età che si configurano in questa specie di baraccone, ove i vizi hanno il predominio d'essere visitati anche nelle più piccole schede della portata finanziaria e dimostrativa della propria individualità..ma anche i giovani sono attratti dalla possibilità d'evasione che credono meritino d'essere visitate per sostituire le vecchie tradizioni con l'alcool, le droghe, e perchè no..anche il sesso.non c'è più la semplicità del divertimento di un'epoca trascorsa, ove i "night club" assumevano il significato di una serata con amici per incontrarsi,ballare,scambiarsi qualche confidenza anche con la speranza di un incontro amichevole che potesse sfociare in qualcosa di più duraturo...oggi invece si afferma che..il lasciato è perduto..che tutto si deve provare per credere.. come afferma una nota pubblicità..per l'emozione che ne scaturirà..ma nessuno pensa che il momento del pericolo in agguato è lì che aspetta.. aspetta la vittima designata per offuscarne la memoria , per incidenti dovuti alla possibilità del "non ritorno",delle perturbazioni di speciali avvertimenti di malattie non considerate..e se ti va bene una sera.. chissà poi..Un tempo si andava ad ascoltare della buona musica,gli amici si conoscevano, si mangiava qualcosa.si beveva un cocktail perchè due costavano troppo e poi si ballava..il ballo era un incontro d'amore anche se non c'era più quello della "mattonella" ma il ritmo pur essendo più sfrenato, avevi il tempo di guardarti negli occhi, di far comprendere all'altro che ti piaceva e che tu lo avevi scelto proprio per questo fra i tanti e non lo consideravi una passeggera avventura del momento e poi nulla più... amici come prima e facciamo un passo avanti.. chi sarà il prossimo?Questa è la notte oggi..un passaggio di ore che sconfinano nel baratro dei sensi, degli aspetti più deteriori dell'umano vivente, in cui anche la promiscuità di coloro che sono da anni insieme, diventa una noia e perciò si cercano nuove strade per sentire quell'attimo di un tempo.. che non tornerà mai più..
lunedì 24 maggio 2010
L'INTRAPRENDENZA
Chi nella vita non è stato intraprendente almeno in un'occasione?Questo concetto esprime la volontà espressa nella maniera più significativa per conquistare la conoscenza di quello che desideriamo ottenere.L'INTRAPRENDENZA è un'espressione sintomatica dell'individuo che da sempre l'ha usata per la conquista, per essere accettato, per dimostrare la specifica risultanza dei suoi intenti.Essere tali a volte dimostra l'eccedenza dei limiti della buona educazione e la sconfittta dei metodi proverbialmente usati, nella ricerca di sentire e provvedere alle necessità che fanno diventare ogni persona responsabile di ciò che non può conquistare con le proprie efficienze, in quanto egli si serve di questa prospettiva per adescare coloro che ne sono attratti.Questo concetto definisce la risultanza della natura umana ,poichè dimostra che ognuno di noi con questo atteggiamento ha acquisito la simpatia, la possibilità d'intesa. la cattura dei sentimenti altrui con cui effigia la propria immagine di conquista, di chi si vuole prendere all'amo della propria esistenza.Questo argomento non sussiste solamente nel tema d'amore, ma anche in quello sociale dove acquista un particolare significato..quello d'intromettersi nella probabilità d'essere vincitore sul campo altrui, dove il "segnaposto" della vita non esclude la probabilità della sedia promessa, ma l'acquisto della propria individualità a scapito degli altri..non solo ma anche verso quelli che cooscendo le regole del comportamento intraprendente, conquistano la fiducia,l'esperiena e la richiesta dei propri conflitti, attraverso i quali si evince la possibilità d'esclusione in quanto con l'inganno si afferra tutto il possibile per essere definiti vittoriosi e non vinti.Questa situazione spesso determina la mancanza di riflessione,la sollecitazione ad essere diversi da ciò che realmente si è, da comportamenti che sfidano la comune decenza, in quanto non esiste limite per il successo che l'individuo si prefigge e non conoscendo alcun provvedimento nel quale si configuri il rispetto e la dignità, l'uomo non ha dubbi su quanto vuole ricevere..La chiave del "saper vivere " con dignità è chiusa nel cassetto del suo cuore e non l'aprirà poichè ritiene che la vita si debba vivere così.. .
giovedì 20 maggio 2010
"SENTIRE.."
Quando nel cuore si avverte questa circostanza nella quale ognuno comprende la chiarezza dei propri sentimenti, tutto appare colorato di pensieri d'amore,di specifiche sensazioni che fanno volare la fantasia..noi chiudiamo gli occhi e sognamo..sognamo con la speranza di chiedere al mondo che c'interessa, la possibilità della felicità agognata e non ancora ottenuta come noi volevamo che fosse..il cuore di chi ama nella completezza dell'insieme e nella grande capacità d'effusione desidera che i nostri pensieri volino all'unisono verso mete reciproche d'intesa sia affettiva che amorosa."SENTIRE" è un concetto profondo che denota la qualità sostanziale della parola che ti fa commuovere la sensibilità del tatto,della vista ,dell'udito in cui due anime si uniscono in quel momento per avvertire le medesime sensibilità che comprendono la parola AMORE. E' molto difficile unire in questa sensazione "quell'attimo fuggente" in quanto ci si trova dinnanzi ad un momento particolare..che se fugge via, poi ritornerà quando noi vorremmo..ma non con la stessa intensità di quegli istanti provati..ma che l'attendiamo ancora con la certezza che ci saranno..poichè abbiamo ascoltato il "SENTIRE" nel cuore..
LA ZATTERA DELL'ESCLUSO..
Nella vita di ognuno c'è stato sempre un momento particolare in cui siamo stati o ci siamo sentiti esclusi dagli avvenimenti che ci circondavano..vuoi per cattiveria altrui nella quale evidente era la dichiarazione di rimandarci indietro con le nostre proposte di dichiarata espressione d'audacia o di perplessa costumanza nelle decisioni già prese, con la prepotenza o con l'utilità altrui e non nostra..vuoi.. poichè non risultavamo simpatici a coloro che al contrario credevano d'esserlo.Questo momento è per tutti una grande offesa della individualità in quanto la personalità viene offuscata dalle sorprese di coloro che non sentono di accettare la confidenza degli altri.L'ESCLUSO allora si sente come un naufrago che annaspa alla ricerca della ZATTERA per non affogare..per non sentirsi solo..per avere un contatto umano che lo aiuti nelle difficoltà dell'esistenza.E' proprio in quel momento ch'egli recepisce il messaggio di essere considerato inutile, prossimo alla decadenza dei suoi diritti umani in quanto si sente senza l'appoggio di coloro che sono uniti e assimilati in un solo progetto..la derisione e la trascuratezza di chi credono sia senza utilità per la loro chiarezza dei progetti allineati dalla propria individualità e considerano il derelitto come un'appendice da castrare e non d'aiutare..Costoro sono i problemi odierni della società, in quanto essi escludono dalla sostanziale evidenza della vita che propone continuamente la speranza di un domani senza crocifissioni e senza dolorose conseguenze dimostrate dagli accertamenti degli scoloriti annunci di sofferta esclusione.Coloro che fanno un esame, coloro che danno la tesi per la laurea,coloro che si presentano per un posto o un concorso hanno diritto al voto che finalizzi la loro preparazione e non a un semplice risultato che evidenzi solo la non sufficienza senza spiegarne i motivi per cui essi si aggrappano alla ZATTERA per ottenere gli approvvigionamenti altrui per non affogare, senza comprendere che quel trovato provvedimento li farà affondare del tutto poichè sprovvisto di sicure e precise "scialuppe di salvataggio."Anche per chi decide che la propria esistenza sia un contenuto di formalità da cui si può trarre vantaggio con risultati soddisfacenti per essere accettati nella giostra della vita, si reclama la solidarietà altrui e non l'esclusione dai circoli di avvenimenti di ulteriore conforto in modo da recepire la speciale confidenza accordata agli altri e non a sè stesso..dichiarando che in fondo non è stato compreso da costoro o che questi non hanno compreso la sua figura.Ma questo sistema viene convertito dal destino della vita, che farà apparire ad un certo momento la chiarezza dei torti e delle esclusioni subite non con una ZATTERA di salvataggio per gli ESCLUSI bensì con un'ancora di salvezza per la propria vita e quella dei "non accettati" senza una ragione..
mercoledì 19 maggio 2010
IL RECUPERO DELLE LEZIONI PRIVATE..
Questo titolo che sembra così difficile non significa altro che il recupero della memoria attraverso gli avvenimenti futuri che ci ricordano quelli passati.La memoria è parte integrante dell'uomo in quanto senza di essa sarebbero perduti nella loro finalità di recupero crediti dei momenti trascorsi,delle vicende passate, della propria individualità che è cresciuta proprio con la memoria degli errori compiuti e che si eviteranno in seguito di fare.Ma a parte questo significato la memoria ci offre la visione irreparabile dei volti delle persone a noi care, di coloro che al contrario ci hanno dimenticato, di quelli che non sono stati onesti, di quelli che ci hanno abbandonato, di coloro che si sono perduti lontano nel tempo che fu..Questo concetto vale anche per gli studi scolastici ove ciò che abbiamo studiato, sarà utile per la programmazione futura delle nostre scelte..quante volte purtroppo non ricordiamo un indirizzo,un nome,un oggetto smarrito o ancora più grave il volto di un amico che ci saluta e domandiamo a noi stessi chi è stato per noi?..perfino alla proiezione degli "OSCAR" americani vi è un momento dedicato "AD MEMORIAM" per ricordare coloro che ci hanno lasciato..ma senza la memoria come potremmo ricordarli?Risponderete con le fotografie..ma se le guardiamo soltanto, esse sono un'immagine qualsiasi e non un particolare affettivo della nostra vita.Le LEZIONI PRIVATE servono proprio a questo..a farci ritornare nella mente attraverso episodi riproposti durante l'esistenza, attraverso piccoli annunci durante i quali si configurano la presenza di momenti vissuti, la possibilità della memoria che si perde nei meandri della mente, sia per un'età che avanza, sia perchè con la volontà sono stati rimossi e rinchiusi in un cassetto con la chiave magica che non aprirà se noi non lo vogliamo..
LA PAGELLA DEL VOTO FINALE
Quando si va a scuola la PAGELLA indica i risultati ottenuti durante l'anno scolastico...essa dimostra chiaramente quanto si è stati bravi nello studio delle varie materie o quanto ci si è astenuti dalla confidenza con i vari argomenti non riservati alle nostre preferenze.Nella vita vi è una sola PAGELLA..quella del nostro cammino durante il quale i voti rappresentano le nostre mancanze o le nostre diffusioni d'amore verso noi stessi e verso gli altri.Questo documento attesta la complicità della situazione pervenuta ai nostri coerenti messaggi d'azione e la consuetudine d'abitudini interpretate con speciale consulenza dalla proprie difese.L'uomo non sa che il risultato finale è previsto al termine del suo studio di approfondimento delle speciali conduzioni che ha trascorso nell'abbondanza,nelle preoccupazioni, nei limiti del consentito o al contrario dalle umiliazioni subite,delle intemperanze che gli hanno donato momenti d'euforia ma che poi sono risultate nocive per i suoi approfondimenti e per le sue crescite dell'esistenza..Tutti siamo convinti che la vita sia un breve viaggio, durante il quale come diceva il grande EDUARDO.."gli esami non finiscono mai"..ma quante volte abbiamo creduto di essere stati promossi ad un livello maggiore ed in seguito le circostanze, ci hanno dimostrato il contrario..in quante occasioni la consuetudine di alcuni e precisi momenti ci ha formulato la configurazione di un voto sufficiente alle nostre aspettative, ma che poi si è rivelata priva di significati per quello che attendevamo con impazienza dalle nostre stesse visualizzazioni di certezza..quanti sono stati i risultati positivi e quanti invece i negativi che hanno determinato l'allontanamento da tutto ciò che credevamo evitare per vivere in pace con noi stessi? La vita è un mistero..noi crediamo di conoscerla attraverso le nostre esperienze..ma essa ci sorprende sempre con una PAGELLA dove la promozione risulta un 'offerta vagheggiata e non come risultanza dei nostri progetti o delle nostre costruzioni dalle quali abbiamo avuto solo un assaggio..Ma tutti sappiamo che durante l'evolversi negli anni la maturità e la conoscenza dell'esperienza, ci hanno condotto a mete ben precise ma che purtroppo esulano dal sentimento e dalla bontà in quanto diciamo a noi stessi..meglio stare in guardia...non avere atteggiamenti di confidenza che rivelerebbero la propria esuberanza d'aiuto e non l'astinenza del rifiuto in cui obblighiamo la nostra individualità a riservare nei momenti critici dell'esistenza terrena.Allora la PAGELLA assumerà un duplice significato.. quello dell 'emancipazione dei sospiri dell'esistenza e quello dell'allontanamento dei sentimenti.. i cui voti ne sono certa, non arriveranno alla sufficienza e si dovrà ripetere l'anno..
LA SOFFITTA DEI CUORI IN AFFITTO..
Il titolo rende pubblicamente l'idea delle persone che desiderano ancora provare l'amore di una nuova conquista, poichè sono rimaste abbandonate da chi credevano le amasse...pertanto hanno riposto il loro cuore in "soffitta" in attesa di renderlo a chi ne è degno..Nella vita ognuno crede che quando si presenta l'occasione di essere felici con chi ha conquistato il nostro cuore, ne scaturirà una relazione duratura e pertanto obbliga sè stesso alla rinuncia dei propri desideri per compiacere l'altro.Ad un momento non atteso, spesso questa definizione va in frantumi allorchè ci si accorge che chi credevamo ci amasse o quantomeno l'aveva dichiarato, sfugge alla cattura dei nostri occhi e dei nostri sensi.L'amore dovrebbe essere come si cura una pianta che va annaffiata per farla crescere e vivere secondo la specie.. così è con il carattere di chi scegliamo sia compagno o compagna nei nostri sogni..si.. perchè sono proprio i nostri sogni ad andare in frantumi quando ci rendiamo conto d'essere stati presi in giro o perlomeno l'amore dichiarato era solo per un momento speciale, in cui l'esultanza veniva contraffatta dall'abitudine di mentire per poter ottenere risultati diversi dalla prerogativa del cuore.Quando ciò accade in un primo momento, cerchiamo di spiegarcene i motivi falsificando la verità..era un'infatuazione e non una vera promessa..ma noi rivogliamo quella infatuazione..siamo disposti a tutto pur di riavere quei momenti.. anche se sappiamo che non torneranno più.. ma ci illudiamo lo stesso e non dimentichiamo d'essere stati offesi..ma la sofferenza è più forte..ci mancano.. l'affetto, le abitudini, la presenza dell'amato bene, la musica ci travolge nelle sue note in cui riprendiamo il tema dell'abbandono..ma noi siamo disposti anche in un altro modo a condividerlo,pur sapendo che costui non merita nulla e che andrebbe lasciato andare via..allora quando il significato è del tutto palese mettiamo il "CUORE IN SOFFITTA" in quanto lo abbiamo dato "IN AFFITTO" a chi credevamo per sempre ed invece ha dimostrato che questo concetto per lui o per lei, non esiste e l'importanza che noi vi abbiamo dato, non è stata recepita..anzi mal tollerata.Oggi il campionario delle scelte è vasto...sembra un catalogo di "Postal Market" con i premi specificati a chi ne spende di più..ne consegue che la richesta della domanda sia più grande dell'offerta..gli uomini temono le donne in quanto nel loro cuore comprendono benissimo che non sono più come "Berta .. filava" ma che al contrario non solo sono alla pari in certe occasioni, ma che usano l'intelligenza e non il sesso per coadiuvare amore e sentimento di un tempo che verrà..allora essi si prendono varie "scappatelle" così le chiamano in gergo, per dimostrare la loro superiorità e il loro potere su chi li accompagna in questo percorso tortuoso..E' meglio lasciare che per un periodo di tempo il cuore che abbiamo dato in "affitto"..vada in "soffitta"..per poi ritornare senza rimpianti e senza ricordi...
lunedì 17 maggio 2010
LA VECCHIAIA
Un tempo si accettava questa fase con rassegnazione..oggi non esiste più poichè si chiama la "terza età".Infatti si è vecchi a cento anni in quanto quest'apparenza che la vita ci dona, non possiede più le caratteristiche del tempo che trascorre.sia con gli interventi chirurgici, sia con appositi accorgimenti, sia con la ginnastica e le diete appropriate,etc..gli uomini e le donne non hanno età..anzi talvolta migliorano nell'anzianità, di quanto non lo fossero in gioventù .Coloro che non si arrendono ad un'anagrafe che avanza inesorabilmente talvolta, hanno la capacità di rendersi ridicoli nel voler accentuare la propria giovinezza paragonandosi sia nell'abbigliamento che nel trucco, alle donne di quotata gioventù e non si rendono conto d'essere eccessivi e purtroppo anche volgari, in quanto l'accentuazione di tale mistificazione rende i difetti maggiormente visibili. Gli uomini odierni sono più evidenziati in questo "manierismo d'apparenza"in quanto per condurre una vita di prestigiosa avvenenza si sottopongono a esercizi massacranti, ove la loro vanità ha il predominio per la conquista successiva, che sarà naturalmente molto giovane.Il fascino dell'età.. sono in pochi a comprenderlo..ognuno dovrebbe vivere i propri tempi con le modalità del suo corpo che a volte può non corrispondere ai tentativi di rinnegato benessere.Certo si può dimostrare meno anni raggiunti,ma il fisico con le sue conseguenze, fa sentire con gli acciacchi dell'età la sua voce perentoria...mi ricordo della famosa "Maria Montez" che per sembrare sempre giovane fece un bagno troppo caldo e vi rimese "secca".Oggi ripeto. le acccortenze ed i macchinari fanno miracoli..ma ad una certa età si può creare il fascino della donna matura con appropriati accorgimenti..evitare d'essere ridicoli e servendosi delle doti che attraggono coloro che sono "un tantino" meno suscettibili all'evidenza della bellezza conclamata, ma che apprezzano una conversazione intelligente e spiritosa, che guardano nell'interiorità e non solamente nell'esteriorità..facendo della propria esistenza un cammino diverso, senza rimpianti e senza accorgimenti che denoterebbero maggiormente la ridicolaggine delle loro prestazioni..Un tempo i nostri nonni erano l'interpretazione dei nostri giorni futuri... in loro vedevamo la saggezza degli anni trascorsi,la bellezza dell'amore che nutrivano l'uno per l'altra ed il rispetto per la vita..ma oggi le nonne sono all'avanguardia e nessuno le ferma più..Il capello mesciato per nascondere il bianco che avanza, le gambe scoperte,le abbronzature artificiali che evidenziano maggiormente le rughe,le attrattive personali evidenziate per attrarre e sedurre fanno di loro una fotografia di cattivo gusto e di ridicola apparenza..ma non bisogna condannare l'aspetto negativo, poichè i tempi costringono ognuno ad essere quello che in realtà non si è più, per dimostrare che la VECCHIAIA conserva un suo fascino..allora guardo con rispetto coloro che si riuniscono nei circoli per stringere amicizie della loro età, di coloro che usano il ballo lento come comunicazione d'amore,,di coloro che pur conoscendo i propri limiti, si divertono con semplicità dell'evento, per non restare soli..ma la saggezza dei nostri nonni purtroppo oggi non esiste più...
domenica 16 maggio 2010
LA DICHIARAZIONE
Colui che dichiara le proprie confidenze amorose e non ha una particolare sensibilità,quella di essere in grado di coprire i suoi sogni con la verità dell'annuncio, compie un grave errore per sè stesso e per gli altri in quanto esprime una mistificazione del momento che gli avvale la procura d'essere ascoltato ma non compreso..ciò avviene non solo nelle circostanze amorose, ma anche in quelle della vita considerando che a volte necessita questa testimonianza.Un tempo questo termine si avvaleva della promessa in momenti particolarmente esaltanti dell'euforia d'amore..ma come la paglia brucia rapidamente e altrettanto rapidamente si spegne, così anche l'entusiasmo tende ad affievolirsi in breve tempo..ma a quei tempi questa dimostrazione serviva a corrispondere pubblicamente la verifica del sentimento..era un impegno che mostrava la sincerità d'animo per convolare poi ad una vita in comune..Non sempre purtroppo, essa rispecchia la sincerità dell'animo in quanto le affermazioni dell'esistenza conducono l'individuo spesso a risultati improvvisati del momento da conseguire, oppure dalla necessità di mentire a scopo di lucro.Ma la DICHIARZIONE scritta o verbale, assume una speciale e particolare rifinitura delle occasioni che si presentano per dimostrare l'ineluttabilità degli avvenimenti..non tutti comprendono che essere disposti ad assicurare con questo concetto la chiarezza della propria figura umana a chi lo chiede, ne assumerà di certo una responsabilità futura..essi hanno specificato prima di usarla l'importanza che ne deriva.. L'uomo non si serve della propria certezza quando esiste in lui la caparbietà di usare questo provvedimento a causa degli avvenimenti altrui..altrimenti penserebbe al sicuro e sostanziale chiarimento che dona la capacità della vita.La DICHIARAZIONE è un aspetto dell'esistenza che certifica la differenza tra la probabilità della menzogna e la verità nascosta, quando esprime un ragguaglio non sentito, nè comprovato..coloro che se ne servono per l'illusione d'amore ne faranno un uso improprio, poichè i comportamenti successivi, dimostreranno la menzogna dell'evento..coloro che testimoniano il falso troveranno che in seguito la vita li nasconderà dietro la sua chiarezza con l'opportunità d'essere svelati, coloro che altereranno una ceritificazione comprovante le loro acquisizioni di proprietà o non esibiranno affatto la corrispondente situazione di essere cittadini onesti, si renderanno in seguito conto, che la vita svelerà i loro inganni in maniera del tutto insolvibile alla loro dichiarata innocenza ed infine coloro che hanno promesso sull'altare la DICHIARAZIONE di prendersi cura dell'altro coniuge per tutta la vita e verrà meno a questo significato,dovrà dimostrare a sè stesso l' incapacità di formulare qualsiasi sentimento per l'onore mancato dinnanzi a DIO,..ma coloro che sono in cosiddetta "buona fede" e agiscono con sincerità troveranno una felice possibilità d'aiuto per gli altri.Oggi sono pochi coloro che s'incontrano con un accordo su questo tema..le persone preferiscono essere fuori da ogni momento della verità, in quanto non desiderano subire le conseguenze di questo atto...essi sono palesementi già esenti da qualsiasi momento della vita propria e altrui e non hanno compreso..che un tempo che verrà lo stesso significato sarà usato anche per loro..
venerdì 14 maggio 2010
IL CALVARIO
Questo termine ci fa pensare a quello del CRISTO in quanto il Vangelo ci narra delle grandi sofferenze di GESU'..ma qui sulla terra ognuno di noi ha un modello quasi simile da sopportare.Non è vero che chi riteniamo sia ricco e potente non lo abbia..prima poi verrà fuori anzi.... forse ce l'ha già, ma non lo vuole dimostrare...voi direte che non è nulla al confronto di colui che soffre in un letto sapendo d'avere i giorni contati,di coloro che hanno una malattia solitaria e che quando questa decide di presentarsi fa "fuoco e fiamme", di quelli che non hanno mai visto il sole,non hanno mai udito la musica,non hanno mai potuto camminare con le proprie gambe.."tutti" e affermo "tutti" sopravvivono poichè la vita è stata loro spezzata non erroneamente come si pensa che sia toccato proprio a loro questa infermità, in quanto la sorte è stata precisa e avversa, mentre con gli altri no..a volte questo accade, ma vi è sempre una spiegazione..un'eredità familiare,un" DNA "non completo nelle sua essenza dell'esistenza umana...l'atto d'amore non completato con tranquillità d'animo, bensì con un sopruso di violenza..sapeste come è importante quell'attimo in cui si forma la nascita di un altro essere...se l'uomo fosse a conoscenza che sta per diventare un futuro padre avrebbe maggiore accortenza nell'atto del concepimento, in quanto da questo nascerà una nuova vita..esiste poi il calvario della solitudine,che attraversa fasi gravissime.. in un tunnel senza fine,quello della sedia o della carrozzella in cui coloro che devono essere trasportati sono alla mercè degli altri,quelli che sono ciechi dalla nascita o dopo un incidente e non vedranno il mare, il cielo, le persone care,coloro che sono costretti a vivere negli ospedali abbandonati dai parenti che non hanno la "carezza dell'amore"..ma tutti i mali non sono solo questi..vi sono coloro che non possiedono nulla,,nè casa,nè cibo,nè famiglia. nè terra d'origine e sono costretti a servire i "padroni ricchi" che vivono negli scantinati con un tozzo di pane..bambini,donne uomini, esseri umani alla deriva per sopravvivere, costretti in locali senz'aria, poca luce e tanto, ma tanto lavoro per pochi spiccioli,chi sta per perdere la casa e si fa tentare dagli usurai,i quali non daranno loro tregua senza la restituzione della somma centuplicata.quelli che per strada tendono la mano poichè hanno fame e noi li mandiamo via perchè seccati dalle loro richieste..etc.e guardiamo coloro che crediamo fortunati in quanto possiedono tutto ciò che noi vorremmo avere e ci domandiamo.. perchè la vita è stata così amara con noi, mentre verso di essi è stata prodiga?.E' una domanda da un milione di dollari.. a cui non v'è risposta se non quella che noi siamo stati onesti e loro no..ma non basta.. poichè i malati non hanno nessuna colpa se non quella d'essere nati così..ma si riflette mai che la vita non dà, ma toglie e a quelli che apparentemente sembra abbia donato,ad un tratto toglierà il dono per offrire in cambio gli ultimi anni con la sofferenza?Tutti abbiamo il nostro CALVARIO anche con le persone che ci vivono accanto,,un marito collerico che alza le mani, che si allontana per i suoi piaceri, che beve,che non ama i figli...una madre o un padre di cui ci si debba vergognare,i figli che seguono strade sbagliate e hanno deciso di non fare nulla, ma di sfruttare i genitori con infamia e cattiveria per punirli d'averli messi al mondo senza garantire loro un necessario benessere per tutta la propria esistenza, con torture infinite in quanto conoscono l'amore materno e sanno che non li tradirà mai..anzi lo sfruttano fino all'inverosimile con furti, appropriazioni indebite,alzando talvolta anche le mani, senza pietà pur di ottenere quello che vogliono sulla "pelle" degli altri, lasciando debiti che in seguito i genitori dovranno con sacrifici pagare,mentendo, commettendo azioni riprovevoli che hanno il significato di fare accadere una morte prematura e così prendere quel poco che è rimasto..tanto affermano che il rimanente sia di loro proprietà... una sposa abbandonata per un 'altra donna, con altri figli e in cui si dimenticheranno i primi..la certezza di un avvenire che dovrebbe garantire una vita facile e felice, ma che ad un tratto si manifesterà diversa dalle aspettative attese..Tutti abbiamo il nostro CALVARIO...non si deve credere a coloro che decantano la propria vita....essi nascondono volontariamente il soccorso non richiesto per non manifestare apertamente il degrado morale di un'esistenza fatta di dolore e privazione di pace...ma allora perchè nella nostra lunga vita, non esiste un concetto che ci dia la possibilità di stare bene,di non avere eccessivi pensieri,di vivere con poco onestamente, aiutando chi sta peggio di noi?Perchè l'uomo è soprattutto un essere del tutto egoista,prevaricatore...vuole solo per sè la magnificenza che crede gli spetti,altrimenti se la prende, se l'accaparra sugli altri che per lui non esistono in quanto li considera dei perdenti, delle persone che non servono alle sue infinite richieste per essere definito un uomo "arrivato", un uomo considerato,un uomo dichiarato vincente le cui perdite non gli hanno fatto comprendere.. .che è proprio egli stesso un CALVARIO nella vita degli altri....
LA CARITA'
Per gli uomini questo significato comprende nel fare un'offerta quando questa situazione si presenta dinnanzi ai nostri occhi..ma non è così semplice definire la sensibilità della CARITA'.Ogni uomo crede che la sua vita sia di proprietà legittima e personale e pertanto fa delle sue esperienze un simbolo di successo di tutto quello che compone durante l'esistenza dei suoi conflitti e dei suoi consecutivi approfondimenti, delle rappresentazioni che deve dimostrare agli altri.Ma costui si è mai chiesto cosa distingue la chiarezza dell'offerta eseguita meccanicamente senza neppure chiedersi cosa sia l'effettivo dolore di quella mano tesa,oppure quanto renderà la possibilità dell'aiuto che chiama il suo cuore alla comprensione altrui?Gli uomini sanno che la stolidità delle azioni commesse in un momento di sofferenza non conducono alla realizzazione dei servigi resi alla società... ma egli si esclude completamente dalla possibilità d'intervento per modificare gli eventi, in quanto essendo un egoista decide per la sua sorte e non per quella che lo unisce agli altri.La CARITA' è un dovere morale di chi ha la spontanea configurazione di chiamata della vita, per la semplificazione di speranza di coloro che ne sono privi..aiutare chi soffre,chi non possiede nulla con la vicinanza del fervore amoroso offrendo all'altro quel poco che ha,la necesssità d'amore compensata con l'equilibrio delle forze distribuite secondo l'altrui necessità e non quella propria, dividere l'ultimo boccone con chi ha fame,suggerire la scheda della prelibatezza acquisita con la propria sofferenza in modo da evitarla agli altri,dare a chi chiede l'opportunità di un lavoro onesto, non lasciare i propri affetti per inseguire un sogno che si verificherà in seguito illusorio,subire le avversità dicendo a sè stessi che il futuro sarà migliore,offrire la propria vita per la salvezza di un altro, compiere il passo della gratitudine senza rimpianto per un bacio dato al posto di uno schiaffo,sperare nel condominio dei desideri umani che si possa verificare un miglioramneto delle situazioni che si credevano perdute....conseguire il bene degli altri anche se le opportunità si conformano in maniera difficilmente e sostanzialmente avverse per noi,concedere la tregua agli affanni.alle preoccupazioni.. allontanare le paure,le scoperte di un inganno formulando una parola d'amore a chi ne sente la necessità,dando alla vita il percorso di una pluralità e non di un individualismo che comprende la stoltezza della felicità,dire si... quando si vorrebbe affermare il no...concludere un affare senza il rilievo finanziario eccessivo e personale, ma ritenendo che questa ricompensa sia per un requisito di significati che offrano la certezza del domani anche per coloro che ci sono accanto,l'obbedienza quando costa la libertà d'espressione finalizzata alle proprie abitudini,escludere la menzogna o la falsa testimonianza per non arrecare danno a chi crede in noi..etc.Tante sono le CARITA' da oosservare per donare e non prendere tutto quello che si crede debba essere il fulcro delll'esistenza umana,Ne consegue che la CARITA è sostanzialmente quella del cuore,quella che sentiamo con l'animo di confidenza verso il dolore degli altri, quella che non diciamo per amore degli altri, quella che distribuiamo con l'amore verso il prossimo, altrimenti saremo noi a tendere la mano..sperando in un obolo che sicuramente non ci verrà donato...
martedì 11 maggio 2010
LA RICERCA
La RICERCA nel suo termine essenziale, è la speranza del domani per la cura delle molteplici malattie che affliggono l'umanità.Vi sono varii tipi di questo concetto, oltre a quello principale di cui ho già specificato.Vi è quella della taglia per un uomo che è fuggito e che non si trova nella sua colpevolezza,quella del pentito che cerca la possibilità di cavarsela con qualche sensibilità di richiesta d'aiuto che trovi la soluzione ai suoi misfatti,la verifica di ciò che si è smarrito, la speranza di chi si è momentaneamente perduto.In tutti questi casi la possibilità di recupero di ciò che si è smarrito, non deve mai abbandonare chi trova l'energia potenziale per visualizzare la consecutiva responsabilità della stessa.Non sempre questa possibilità offre la sicurezza della chiarezza ottenuta, ma la pazienza e la costanza dell'attesa a volte offrono un'unica sensazione ..che il tutto si risolverà nel più breve tempo possibile.L'uomo è convinto nella sua precisa consulenza di ricordare quando, come, e perchè un oggetto smarrito si possa ritrovare con il ricordo della conservazione di un momento di distrazione..chi cerca un evaso mette una taglia convinto che i cittadini e la e la polizia lo troveranno, chi smarrisce un familiare si rivolge alle istituzioni con la speranza di un aiuto probabile che fornirà testimonianze del sostegno di quello che si è perduto.Ma chi ha perso l'amore di un grande conforto, chi è stato abbandonato da chi credeva d'essere amato.. cosa avverte nel suo cuore quando questa situazione si verifica?Spera anch'egli ovviamente di ritrovare l'affetto smarrito.. soffre e attende con pazienza e in solitudine che l'avvenimento si precisi al più presto.Ma la magggior parte dell'umanità si fa prendere dallo sconforto e si abbandona alla negatività della perdita con strumentalizzazione dei propri sentimenti, chiudendosi in un dolore senza fine.. oppure cercando di dimenticare con eccessiva prepotenza il torto subito.Ma se ad un tratto si configura la possibilità del ritrovamento dell'oggetto. del ritorno dell'amato bene, della presenza di chi non credevamo più che ritornasse..allora chiediamo scusa a noi stessi e agli altri per la mancanza di fiducia subita...trovando in noi stessi la qualifica dell'esuberanza provata nella necessità di dubitare di tutto e di tutti...
lunedì 10 maggio 2010
LA GELOSIA
La "GELOSIA" è un male incurabile in quanto difficilmente si può guarire..essa si annida nel cuore e si evidenzia in una spettacolarità d'infinite conseguenze.. dalle semplici parole d'offesa alle conturbanti rivelazioni d'aspetto feroce che la vita dimostra con un continuo alternante di dubbiosi tormenti.Questa sensibilità nasce con l'uomo e si dispone perfettamente in esso con le svariate manifestazioni che l'esistenza gli offre.Perfino nell'infanzia,, se nasce un altro bambino talvolta, il più grande dimostra questa sofferenza nel dividere la propria costruzione di vita con un altro essere umano.In seguito vi è la rappresentazione dei momenti che appaiono nelle conseguenze degli anni trascorsi..si prova "GELOSIA" nei confronti di coloro che assumono in pieno la capacità di difesa, di servizi resi a sè stessi e agli altri..durante le fasi amorose in cui l'unico essere scelto non condividerà con altri tale risultato ed infine la dimostrazione che è più evidente è il sarcasmo che l'uomo fa della vita degli altri ,credendo così d'interpretare a fondo e sistematicamente nascondendo, le sue poche riserve di mistificazione correlate nelle varie esigenze che la vita chiede.Questo difficile e perturbabile sentimento fa soffrire chiunque ne sia partecipe..mostra dubbi e incertezze sull'esistenza altrui, fa decidere la sorte di chi non sospetta nè suppone si nasconda una così grande abiezione e quando questa verrà fuori si annienterà senza pietà, la riflessione della probabilità di menzogna attraverso la quale si decide il futuro della possibilità d'intesa.Quante volte si è cercato di sopprimere quest'ansia, questi dubbi, questi sconvolgimenti che ci hanno fatto ritenere che chi godeva della nostra fiducia, ad un tratto si comportava in maniera diversa dall'apprendistato che gli avevamo inculcato..e che dire dei pensieri, delle distrazioni ,di un particolare momento in cui si chiede continuamente.. a cosa stai pensando.?. Con la certezza d'esserne rimasti esclusi..e in quante occasioni abbiamo seguito in silenzio, come di nascosto l'amato bene per approfondire il suo sentimento nella verità configurata con la modalità di diversa attuazione promessa?..Allora a cosa serve la fiducia, la coerenza dei nostri atti, se nel nostro cuore si afferma questa tentazione che a volte ci fa distruggere in un attimo tutto quello che fino allora abbiamo costruito?..La verità consiste nel non appropriarsi con forza della vita altrui, ma di cercare con la pazienza, la comprensione e soprattutto facendo finta di non conoscere l'attuazione "dell'attrazione fatale" di chi amiamo..solo così si potrà riprendere forse un discorso interrotto, altrimenti finiremo come nella "Cavalleria Rusticana"in cui Mascagni affronta il problema con la morte di "Compare Turiddu" per opera di Alfio a causa di Lola..
IL PIANTO
Si afferma che piangere fa bene...le lacrime versate sono un surrogato del dolore, dell'annientamento totale di chi prova una grande sofferenza o un 'infinita commozione e la conseguenza lacrimevole completa la sconsolata delusione di mancata sensibilità del cuore.Ma si afferma anche che piangere assuma un altro significato..quello d'essere emotivi dinnanzi alle difficoltà della vita non superate, alle dimenticanze offensive degli altri, alla disperata ricerca di sè stessi quando si è smarrita la bussola dell'equilibrio che indica tempesta.La sensazione d'impotenza che si avverte qualora si dimentica la realtà di cui gli altri ci fanno partecipi in un loro momento di verità, conclude la specificazione di tale stato durante il quale si mortifica sè stessi con un "PIANTO" liberatorio..ma alla fine come si sente chi ha attraversato questo momento di significativo e sostanziale "equipaggio di scialuppa" di salvataggio?Molto male.. poichè le forze acquisite per difesa immunitaria non ci sono più e si sente il vuoto della propria vita in cui non esiste la probabilità di recupero che si crede in quel momento.I bambini piangono venendo alla luce per farci sentire ch'essi sono vivi..piangono in seguito per dei capricci non colmati... si piange poi, per svariate esperienze che la vita promette e ad un tratto toglie.Ma la commozione dell'esistenza umana coinvolge l'individuo anche per momenti di grande soddisfazione in cui si rappresenta la storia dei vissuti positivi che si ottengono attraverso determinate scelte..allora si piange per un matrimonio,per un successo o un premio ottenuto, per la nascita di un figlio..etc.in definitiva l'uomo con le sue lacrime attesta d'essere sensibile e toccante nelle manifestazioni che via via gli si presentano dinnanzi.Ma un "PIANTO" accorato di una madre,quello di un bambino che ha fame,quello di una persona che soffre,quello della perdita di una persona cara,quello della malvagità umana non conosce limiti in quanto l'individuo si accascia sulle tristezze che la vita gli propone di sentire e certamente nessuno costruirà per costui la speranza del domani.La speranza del domani..una frase importante poichè se non ci fosse nel proprio animo, l'uomo non vivrebbe.. ma morirebbe..è questo significato che lo fa nuovamente rialzare magari con precisioni del futuro di non farsi più sottomettere dagli eventi, ma ch'egli stesso ha deciso gli eventi..solo in tal maniera riuscirà ad essere in pace con sè stesso.Le lacrime sono necessarie talvolta,poichè se l'individuo trattiene dentro di sè ogni minima emozione, diventa come un fantoccio i cui fili sono mossi dagli altri, al contrario se rimane muto il significato sta nell'essere privo di qualsiasi emozione,di qualsiasi sensibilità e pertanto egli è diventato assente alle varie fasi che la vita gli propone e subirà l'effetto negativo della medesima.Quando si piange in silenzio nel proprio cuore senza che gli altri se ne accorgano, si decide la sentenza d'essere soli con sè stessi in quanto la presenza altrui offenderebbe il dolore che si prova.. ma è proprio in quel momento che si diventa "adulti"...
domenica 9 maggio 2010
"DIETRO LE QUINTE"..
Cosa significa e rappresenta questa frase non nel termine teatrale..ma in quello della vita?Il significato è precisato per coloro che senza alcuna riflessione,ma per opportunistiche proprie e logicamente diffuse usano la parvenza di rappresentanza amichevole per produrre risultati a loro conformi senza stabilire la qualità e la necessità dei servizi resi.Colui che si trova durante una rappresentazione in tale usanza,mira ad un preciso scopo.. quello di suggerire senza intervenire nella recita che il soggetto compie dinnanzi al dramma della vita,altrimenti la sua visione deturperebbe e confonderebbe il personaggio che non avrebbe quella sintomatica presenza di riguardo e di preparazione verso coloro che sono venuti ad apprezzarlo.Che differenza c'è con chi trama "DIETRO LE QUINTE" la propria esibizione attraverso la fisionomia altrui e se ne serve per scopi reconditi? Nessuna..poichè ambedue sono artefici della comunicazione dell'altro, senza la quale non si ricorderebbero le battute che indicano il percorso del discorso.Quante volte ci siamo fidati dell'amico che nell'ombra tramava per noi, consigliandoci momenti di grande sconfitta e per la quale ci siamo sentiti defraudati di ogni rispetto, di ogni speranza, che col tempo ha dimostrato l'inganno perpetrato ai nostri danni con la simulazione del suggerimento giusto, ma che in finale si serbava l'errore di mistificazione compiuto.Allora chi si nasconde "DIETRO LE QUINTE" non ha un preciso ragguaglio di quanto comunica inesorabilmente a chi suggerisce la vita d'errore voluto per disprezzo, per invidia, che crede sia nell'altro.. ma che invece conserva per sè e non sa che ogni momento prestato dietro un consiglio volutamente falsato, un sospetto paventato e non discusso ha provocato la sua esclusione dal mondo della verità in quanto prima o poi dovrà uscire da "DIETRO LE QUINTE" e inchinarsi dinnazi ad un pubblico che lo ha già valutato e non batterà certamente le mani per applaudirlo..
IL PROFILO DELLA BELLEZZA
Coloro che godono di questo risultato nella vita sono degli eletti in quanto con la propria fisionomia attraggono gli altri.La "BELLEZZA" intesa come una stupenda visione della natura umana che conserva quel fascino misterioso nel quale ciascuno di noi vorrebbe conoscere se non altro per compensare i difetti della vita qualunque.Essa non richiede molte cure, poichè già la naturalezza dell'espressione vivente denota ammirazione e corte di seguaci che servono tale eccezionalità.Ma per chi non possiede questa qualità ,oggi si ricorre facilmente a quella artificiale con mezzi sempre più sofisticati che nulla toglie alla natura della medesima..anche coloro che non desiderano combattere contro la vecchiaia che avanza inesorabilmente, se ne servono e si godono ancora la vita di un tempo.. malgrado un'anagrafe che va avanti...costoro si comportano come fanciulle che indossano ancora l'abito della gioventù e come tali si configurano.Vi sono poi le donne sofisticate,interessanti, che fanno della loro figura l'accentuazione di tale mancanza in quanto si rendono sempre più affascinanti per piacere ede attrarre..si dice che la "classe non sia acqua" ed è è proprio così..quella nessuno la può acquistare poichè è innata.Ma vi è un terzo caso meno diffuso oggi.. purtroppo la bellezza del cuore, dei sentimenti, della bontà che via via sta perdendo il suo fascino in quanto la "società d'appalti e costruzioni" nelle verie modalità dell'esistenza, se ne serve sempre meno.Allora che cosa aggiungere ad una visione sconcertante di gambe esposte oltre l'inverosimile,di belletti artificiali eccessivi, che deturpano e credo non imbelliscono la naturalezza femminile?..Mio nonno affermava sempre, che non esiste la donna affascinante ma..l'uomo stupido..infatti è proprio così..ogni creatura umana cerca di trovare l'anima gemella a tutti i costi poichè soli non si può stare..ma a certe condizioni certamente che si dovrebbe preferire rimanere con sè stessi..ma non si pensa più così..si diceva che per ogni uomo oggi, vi siano sette o più donne disponibili per la sua richiesta..sarà anche vero, ma certo che col "sessantotto" la donna ha si acquisito la parità,ma ne ha subito le conseguenze..oggi esse sono ai vertici delle varie strutture organiche,anche forse un giorno future presidenti..ma dove hanno riposto la loro femminilità, il loro vezzo nascosto dietro un ventaglio, affinchè l'uomo con accortenza sbirciasse i suoi occhi?Si ride su questa immagine di un tempo, ma si ride quando si lascia una donna perchè se ne sceglie una più disponibile^Credo proprio di no.. poichè il mercato dell'offerta diventa sempre più numeroso e le strade che si trovano sempre.. meno decorose e mortali.Le ragazze oggi assomigliano a tante bambole fatte "su misura" sia per l'abbigliamento che per il comportamento e si godono nei loro sogni la bruttezza dei momenti che non colgono.La moda che non trasmette più la riconosciuta eleganza dei movimenti, delle spettacolari chiarezze nella dimostrazione della libertà non rivelata, che spaventerebbe chiunque dia loro la possibilità di facili conquiste che durano lo "space du matin" e che in seguito ricorderanno con "amnistia di servizio prestato" e non amato..i ragazzi così come gli uomini, tutti palestrati che mostrando i bicipiti adescano coloro che sono tormentate dalla floridezza e dalla continua dieta per essere in forma..il modo di vestire è unico e non si distingue più da dietro la generalità dell'individuo talvolta..ma dove sono finite la seduzione,la prospettiva d'ammaliare, la tentazione e il desideri anelati e non corrisposti? Nulla esiste più..si bruciano le tappe poichè si deve fare presto a provare tutto quello che si può e si deve assaggiare..si sa "l'appetito vien mangiando".. altrimenti il tempo tiranno ci porta via il comune senso del pudore,la possibilità di nuove sensazioni che si credono essenziali nella vita e quando vediamo gli altri abbracciati o che si scambiano effusioni un senso d'indivia ci pervade senza riflettere che il "tutto dura" un attimo..poi vi saranno altrettante occasioni uguali alle precedenti e che la "Bellezza d'Ippolita" esiste sempre di più..
sabato 8 maggio 2010
LA MISERIA
Un senso di dolore e un significato di enorme rilevanza questa parola che atterrisce fin dai tempi antichi.Oggi questo grave problema ha preso un posto di richiamo per coloro che non possiedono nulla per vivere.Un tempo questo concetto era prospettato dopo la guerra, poichè si sapeva che dopo un grave conflitto si portava la popolazione verso mete di completo abbandono, ma nell'era moderna ove il "consumismo" appare come l'unica difesa per la sopravvivenza umana, tutto sembra definire un preciso e terribile capovolgimento dell'umanità.La gente guarda i popoli africani, i popoli di una terra bruciata dove la carestia abbonda in ogni configurazione d'orrore che l'esistenza offre..ma perchè non aggiungere il Brasile con le note "favelas",l'India,l'Asia con i suoi problemi e di tante altre terre di lontano richiamo, ove vicino ai nostri cuori sentiamo il grido d'aiuto per la sopravvivenza che essi ci mandano.Ma cosa può fare l'uomo di fronte a questa grande calamità?Sicuramente offrire quel poco che ha se vuole rispondere alle responsabilità della vita..può adottare i fanciulli a distanza, farli studiare, ma la fame non si calma così..le malattie, le infezioni portano morte ovunque..i medicinali scarseggiano..c'è chi se ne approfitta, chi fa finta di nulla, chi ritiene che una terra lontana non esige una corrispondenza d'amore e d'aiuto.Vi sono anche coloro che desidererebbero aiutare il prossimo, ma sono compresi nella medesima condizione d'appartenenza, poichè anche per loro la "MISERIA" ha bussato alla porta..allora vediamo per strada uomini che si lasciano andare a qualsiasi dimostrazione d'abbandono dell'esistenza che non c'è più, ad una vita che non rappresenta la loro essenza, ad un pericoloso trascinarsi sempre più giù.. tanto da sfiorare il baratro della follia e si chiudono nel mistero della loro esistenza, senza comprenderne il significato.. con una mano sempre tesa a chiedere la carità a coloro che passano sulla loro strada.La sofferenza di questo problema non conosce limiti..denutrizione, mancanza d'acqua,d'igiene,di qualsiasi probabilità di difesa,di calamità naturali.. ecco cosa ci mostrano le immagini di quelle popolazioni che c'inviano continuamente la propria sofferenza.La società resta muta, non si chiede quanto sia importante la dichiarazione di responsabilità che possa influire sulla mancanza d'aiuto e sull'egoismo che l'uomo continua a perseverare nell'animo umano.La vita si prospetta con un certo scetticismo e chiude gli occhi dinnanzi alla verità espressa su questi problemi.Esiste una mancanza di fiducia, di rispettosa riverenza d'amore, di domanda senza la risposta e di concretezza per coloro che al contrario potrebbero aiutare e non lo fanno.La documentazione resta e la possibilità che le cose cambino diventa ogni giorno sempre più lontana dalla realtà configurata nel dolore che ogni creatura soffre e cerca di mostrare che l'esistenza vissuta in tal modo, non vale la pena d'essere vissuta avendo conosciuto solamente MISERIA, fame, malattie..senza una prospettiva d'amore e senza una terra che abbia dato loro la possibilità di nutrizione come invece è accaduto per altri.Perchè la loro storia si è svolta così?Perchè..perchè non c'è soluzione se non morire in modo così terribile? Una risposta non esiste..come non esiste una soluzione drastica che offra una concretezza della vita in conseguenza della carità cristiana..possiamo solo affermare che i nostri occhi hanno visto e guardato l'orrore del mondo..
"LA GIOSTRA DEGLI AFFANNI"
Tutta la vita è una "GIOSTRA"..gira.. gira intorno a noi e si ferma allorquando il respiro viene a mancare.. solo allora si crede di vedere la naturale essenza delle cose che ruotano attorno alla richiesta di ogni preclusione alla serenità.Come in una "GIOSTRA" che gira vorticosamente, così appaiono i nostri incubi, le nostre paure, le nostre mortificazioni, i nostri desideri perduti, i nostri affanni,in quanto noi sentiamo con rimpianto la necessità dell'esclusione di un tempo andato.Quante volte durante la nostra esistenza, abbiamo sentito girare la testa come fosse una trottola per gli avvenimenti che dovevamo subire e per essere accettati da coloro che ci respingevano rendendoci privi di ogni sentimento in cui affiorava la pena d'esistere, che ci tolleravano, che ci chiudevano le loro "corrispondenze d'amore" ? Quasi sempre.. poichè il "sempre" è la base della vita..anche se la corda si allenta, il nodo permane..ma guardando i cavalli che ruotano intorno ad un 'asse ci soffermiamo con il pensiero che la vita è proprio così...a volte le cose perdute. le cose dimenticate nel tempo che fu..ritornano ad un tratto per dirci quello che allora aspettavamo con ansia, con la certezza del rifiuto, ma che oggi sono andate via per sempre da noi.. e allora il nostro cuore sente i battiti dell'orologio umano che scandisce i rintocchi con la pietà del passato che attendevamo, con la stessa malinconia di quei momenti che tanto ci hanno fatto soffrire, che ci hanno condotto ad una parsimonia del nostro carattere, che ci hanno inserito nel sentimento una valvola di sicurezza chiusa ad ogni incertezza, ad ogni prospettiva di felicità..non abbiamo più creduto all'eventualità del caso.all'amicizia sincera degli altri, alle occasioni perdute e più ritrovate.. poichè siamo stati attenti alla "GIOSTRA DEGLI AFFANNI"...
venerdì 7 maggio 2010
LA SINFONIA
Quando si sente parlare di questo termine si pensa ovviamente alla musica..poichè è la musica che ci fa ascoltare i varii strumenti che denotano con il suono la melodia..ma riflettiamo un momento ..se ci fosse questo elemento nella vita di ogni uomo essa sarebbe più rappresentativa nelle varie "modalità d'essere" e non di qualificarsi secondo un progetto individuale, ma sostanziale nell'insieme dei suoni articolati, attraverso il modulato senso del cuore.Cosa significa nel mondo "da sempre" questa parola?Significa scrivere e suonare con effetto comparato dai diversi strumenti, ma che essi incidono con integrazione per offrire la suonata con armonia e con specificazione della medesima..allora perchè non sfruttare questo sistema anche nella vita quando abbiamo intorno a noi i varii suoni che si devono utillizzare con lo stesso metodo?Perchè ascoltiamo solo ciò che ci piace sentire, ciò che ci conviene udire e non la congettura che ad altri non piacerebbe la stessa situazione dei nostri conflitti interiori?Il mondo è un insieme di suoni..quelli della diversità di razza,di religione, di pensiero,di condizioni diverse dell'esistenza a volte disumana..perchè non colleghiamo con il nostro cuore tutto ciò in modo tale da farne una "SINFONIA" che abbracci le vari tonalità del suono per modularlo con lo stesso amore di armonia umana, così finalizzati da esserne rapiti come se ascoltassimo una musica speciale?L'uomo è rappresentato come un essere di grande finalità in quanto scopre, studia,vede ogni oltre limite a volte, crede d'essere un "fuoriclasse" perchè è giunto dove gli abissi del significato "d'essere vivente" ormai non esiste più..ma egli ha mai riflettuto sul proponimento che è stato guidato dalla "SINFONIA"?'Perfino gli astri secondo studi accreditati emettono nel loro moto sempiterno armoniose melodie.L'uomo ha mai progettato che attraverso i suoi studi, i suoi calcoli, la musica di questo suono lo conduceva per mano e non era solo..oppure ha compreso che è lui il solo arbitro di tutto?Si deve riflettere.. fermarsi un attimo e decidere se il merito è solo suo.. oppure la musica dei suoni dell'universo gli ha tracciato la strada..oggi la storia annuncia continuamente catastrofi nel mondo ch' egli possiede..allora è doveroso chiederci.. ma cosa fa l'uomo per "accattivarsi" lo scempio che distrugge ogni elemento vitale?Egli non dà importanza a tutto questo, in quanto è la sua presenza a discutere sulle probabilità dell' esistenze altrui, ma se si soffermasse un attimo a riflettere sentirebbe la "SINFONIA" da lontano.. che arriva fino a lui in un "suono stonato"..
giovedì 6 maggio 2010
LA CONFIDENZA
Questo significato assume diverse interpretazioni nella concezione della vita...a volte un messaggio espresso nell'intimità, a volte una recita del cuore. a volte un sussurro che non dovrebbe riscuotere l'attenzione altrui, a volte un atteggiamento non richiesto...ma tutti questi elementi dimostrano ancora oggi, che l'uomo se ne serve per appropriarsi dei pensieri degli altri.Se la CONFIDENZA viene trasmessa con l'opportunità di mantenere un segreto nascosto nel cuore di coloro che ci hanno donato la propria intimità, assume un significato particolare in quanto siamo custodi dell'animo di chi ce la esprime con la sincerità e la sicurezza che la terremo conservata intimamente, per non arrecare danno a chi ci ha voluto dimostrare la sua richiesta di aiuto...altrimenti costei, diventerebbe un sussurro nel buio dimenticando il valore intrinseco che possiede per diventare la prepotenza degli altri.In ultima analisi questo termine nel mondo d'oggi assume la certezza dell'appropriazione indebita morale, che ogni individuio suppone di completare nella sua vita d'espansione e di congetture personali, che aumentano continuamente nella sua "proprietà d'essere".Quante volte è stato necessario riprendere una persona che ci mancava di rispetto o si approfittava delle situazioni per molestarci con le sue "avances" ?Quante volte abbiamo fatto finta di non udire messaggi, che turbavano la nostra delicatezza di sensibilità?Infiniti sono i casi in cui si chiama alla vita la parola CONFIDENZA..allora perchè non farne l'uso più appropriato che nella società oggi non esiste più?Si è mai riflettuto che tutto quello che ci viene narrato con il cuore aperto da un individuo che ha necessarietà di confidarsi, d'essere confermata una preziosa amicizia, se non collaborazione dei propri conflitti, è una precisa dimostrazione di colloquio confidenziale e non si deve assolutamente approfittare dell'animo altrui per divulgare qualsiasi momento che appartiene agli altri e non a noi.Nel contesto di questo termine, ci si chiede cosa si provi nel momento in cui l'uomo si appropria della "manifattura costumante" di chi gli piace con l'etichetta di comportamento oltremodo confidenziale, per mostrare che si è rinchiuso nei meandri della propria soggettività, in quanto con la mancanza di rispetto vorrebbe appropriarsi di ciò che non gli viene concesso naturalmente, ma che con libero arbìtrio se ne approfitta confidando nelle cirsostanze a lui favorevoli?Mi si dice che i tempi sono cambiati..non è vero..l'uomo vuole cambiare i tempi..l'omaggio dei fiori, di una rosa, di un pensiero inviato.. esistono ancora..esiste il "lei" o il "voi" espresso secondo le circostanze.. dato a chi si ritiene una persona più grande, o a colui che si è diversificato nella vita per meriti conseguiti..solo ai ragazzi è consentita questa possibilità, in quanto non essendo ancora cresciuti e non occupando nelle vita un posto di rilievo,si concedono questa abitudine colloquiale..ma negli altri casi si deve osservare una non CONFIDENZA di gesti,di termini non prestabiliti dall'educazione, altrimenti il genere umano non avrà più la "buona costumanza d'essere"...
"PER QUIETO VIVERE"...
All'inizio mi fu spiegato dai miei genitori quando andavano a teatro a vedere la rivista di un tempo e si racccontavano le barzellette, una signora doveva far finta di non capire l'allusione e di mostrare indifferenza..solo così si accentuava la propria immagine di "signorilità".Oggi questa conformazione spettacolare della vita dove tutto abbonda sempre di più e anzi si determina con precisa volontà il turpiloquio nell'esperessione verbale, questa mia storia di un tempo.. fa ridere.In seguito questa frase era spesso usata da mia madre che voleva sottintendere..per stare in pace con te stessa e con gli altri fai finta di "non sentire".Che qualifica ha oggi questo significato in un mondo ove esiste un'unica possibilità..quella di farsi ogni ragione di tutto ciò che accade non solo ascoltando, ma usando anche le cosiddette "maniere forti"'..Il tempo è trascorso..le possibilità sono mutate, ma la comprensione degli uomini demorde con la sconfitta del criterio umano, ove ogni cosa assume la possibilità di difesa..difesa dei propri diritti,difesa delll'immagine non più ritrovata, difesa del proprio egoismo in cui si riflette la necessità del volgare discorso e far finta di non comprendere significa per coloro che ci parlano, solamente la possibilità della ripetuta richiesta di conversazione, in cui resta solamente un banale e certo preciso oltraggio della personalità.Allora il "PER QUIETO VIVERE" di mia madre assume una rilevanza ridicola poichè trasmette un messaggio che non esiste più..anzi si deve capire bene la rilevanza delle parole pronunciate, altrimenti il significato demenziale di coloro che lo esprimono, non avrebbe nell'era odierna alcun controllo.Tra i giovani usa la costumanza d'inviarsi improperi,ingiurie che farebbero inorridire l'ascolto di quelli che ci hanno insegnato a non dimostrare che nelle lingua italiana la "parolaccia" non deve esistere per avere un certo tono, ma che si dovrebbe osservare la possibilità d'essere considerati persone di un certo rilievo e non come "scaricatori di porto" che un tempo venivano indicati per l'oltraggio parlato.In quest'epoca quasi tutti hanno assunto il comportamento come quei poveri uomini, che allora non avendo la possibilità d'interpretazione di linguaggio, si esprimevano in tale maniera..ma con le varie tecnologie, con le moderne strutture l'uomo si compiace sempre più di oltrepassare il limite della decenza avendo deciso che in tal modo la sua immagine possa essere di dominio sugli altri.La necessità del silenzio durante una provocazione,una battuta di spirito non condivisa, ma che al contrario ascoltarla.. fa male..eccita l'animo del perdente che non tace per stare tranquillo, ma risponde per non vivere quieto.I ragazzi annegano la loro euforia nell'inviarsi frasi irripetibili, nell'affrancarsi congetture e nomignoli che farebbero inorridire i nostri nonni..ma si sa.. l'era moderna permette qualsiasi espressione verbale.. anzi in televisione questo comportamento viene considerato un alto indice di gradimento per cui perdere le staffe è diventato sinonimo di "auditel"..allora sento ancora le parole di mia madre.."PER QUIETO VIVERE"... fai finta di nulla..
mercoledì 5 maggio 2010
IL MESSAGGIO
Un tempo questo documento veniva trasmesso con i graffiti o geroglifici per far conoscere la storia,in seguito con segnali "Morse" o come gli indiani attraverso un colloquio artigianale fatto con i "Tam.Tam.".Col trascorrere del tempo naturalmente e le scoperte scientifiche, vi fu poi il telegrafo e finalmente avvenne l'era del telefono..ma oggi tutto ciò è superato..i cellullari, i computers con "Internet" etc..ove il processo d'informazione avviene attraverso le macchine e non esiste più l'esistenza di una coscienza, poichè l'informazione ed il colloquio avviene in pochi secondi in tutto il mondo..ma essi modificano il pensiero della realtà, della cultura, ove i valori umani non esistono più..ove i desideri, le necessità,le emozioni vengono interiorizzati senza un comportamento reciproco di socializzazione.. non esiste la rivelazione di sè stessi.Quello che l'uomo desidera comunicare avviene in un attimo..perfino chi scrive si chiede come avvenga tutto ciò istantaneamente..la scoperta scientifica, il cervello umano, la mente, la collaborazione con altri predetti a questa fase, hanno compiuto un miracolo nella vita umana..ma ci si chiede ancora, quanto si cercherà di scoprire per poter ottenere sempre di più?.Non si parla più da vicino, ma attraverso il MESSAGGIO..posso dire che mi dispiace..il colloquio senza la proprietà del linguaggio comunicativo che ti fa sentire dentro ogni emozione,ogni risultato che avverti durante le parole espresse..a volte con sincerità, a volte con ipocrisia e non si crea, nè si dimostra con il cuore..tutto è rinchiuso in una scatola.. tutto si allontana dai sentimenti provati nell'attesa di una risposta, di una richiesta di precisa e confortante discussione del sentimento naturale che pervade la vita di ognuno.Certamente è più facile e più breve, questo tipo di comunicazione che avvertiamo per le nostre esigenze..ma dov'è rimasta la complicità dei gesti, delle attenzioni, delle sconfinate manifestazioni che l'esistenza ci ha insegnato?Nulla..nulla esiste più.L'uomo cerca sempre di migliorare il suo tenore di vita, di abbreviare le sue potenzialità in modo da acquisirne delle altre,ma in sintesi il sentimento dove lo mette?In uno scritto anche quello.. pronunciato con parole battute su di una tastiera o inviando frasi già scritte con raffigurazioni che esprimano il suo stato d'animo..non sarebbe meglio farlo" a voce" dove il calore della verità nascosta esce allo scoperto e dimostra l'emozione del momento? Quante volte l'espressione del volto, di uno sguardo di dolore o di gioia, hanno modificato una situazione difficile e l'hanno ribaltata?Quante volte una supplica, una finalità d'aiuto è stata compresa nel profondo dell'anima di chi ci ascoltava..poichè il tono era significativo per chi la recepiva.Ma il tempo oggi non esiste più..lo abbiamo fermato con la nostra fretta.. esiste la possibilità d'esprimere con celerità d'azione i nostri pensieri, le nostre preghiere, i nostri sentimenti e mi credete se affermo un concetto antidiluviano?Con nostalgia rivolgo il mio pensiero ai "Tam.Tam." degli indiani perchè essi conoscevano la filosofia del mondo...
lunedì 3 maggio 2010
"GLISSON"...(SORVOLARE)
In famiglia mi hanno insegnato con questo termine a non dare eccessiva importanza a tutto quello che noi riteniamo sia spiacevole per noi, ma che invece in seguito si prospetterà qualcosa di minore rilevanza.Quando ad esempio ricevevo una indesiderata risposta, una mancata riconoscenza per quello che avevo compiuto, oppure nelle occasioni nelle quali mi sentivo offesa da un probabile amicizia corrisposta in amare parole..mia madre mi affermava con insistenza questo atteggiamento ..come se volessi dirmi.. non importa..passaci sopra.. facendotelo scivolare ..ma purtroppo oggi, ma anche come ieri, per coloro che sono molto sensibili, è impossibile accettare senza sofferenza questo termine..è poichè ci sentiamo una fitta al cuore quando nel momento del consiglio o dell'appoggio fraterno questi vengono a mancare, vorremmo non aver ascoltato discorsi di cattiveria o di presunzione inaudita, per non darci l'illusione che la solitudine di un'affinità creduta fino allora sincera, ad un tratto svanisca.Ma allora cosa fare se il nostro cuore continua a soffrire e la mente ci indica che dobbiamo mettere da parte qualsiasi ragionamento che ci condurrà inesorabilmente al malumore e alla perdita di chi consideravamo un essere di cuore accanto a noi? Si deve accettare la situazione e non riflettere troppo altrimenti la riflessione sarà giusta, ma inesorabile nella vita che ti prende con un senso di finalità sempre più attanagliante, dovrai accontentarti d'essere solo con te stesso ed ecco quindi, la motivazione esplicita di mia madre..fai finta che non sia poi così grave..SORVOLA..Come diceva un famoso filosofo ..occorre avere la capacità di cambiare tutto quello che può essere cambiato,la pazienza per sopportare ciò che non può essere mutato e la saggezza che ci permetta di saper scegliere tra le due opportunità. Un tempo era più semplice non chiedersi il perchè di alcune manifestazioni negative per la nostra serenità d'animo, per la richiesta d'offerta significativa per noi in quel momento,ma oggi che ogni attimo della vita è "fuggente" questo termine assume un'importanza eccezionale e di primaria esecuzione nell'affermazione di tale concetto, infatti se non "passassimo sopra" senza discussione alcuna ad ogni momento che l'esistenza c'impone di vivere con pazienza e tolleranza verso noi stessi e verso gli altri, come faremmo a sopravvivere? Certo non è facile "addomesticare" il nostro animo col convincimento che poi tutto passerà e verrà dimenticato, che ogni avvenimento che sentiamo doloroso e che ci fa sprofondare nella'abbattimento delle circostanze, verrà in seguito tralasciato..questa è la "maturità" dell'individuo che nasce con gli anni e che poi assume la paternità della sopportazione altrui..ci siamo mai chiesti se noi eravamo poi così perfetti..se in qualche circostanza abbiamo manifestato la stessa raffigurazione di noi stessi, se per mancanza di tempo, di parole formulate nel giusto momento, abbiamo dimenticato d'essere diversi per donare il nostro appoggio a coloro che lo chiedevano?Forse anni addietro questo "modo di essere" era concepito solo per le piccole cose che avvenivano e sentivamo dentro di noi, ma nel tempo che scorre inesorabilmente crediamo sempre più che "GLISSON" vada accettato e rispettato per conservare quelle amicizie a cui teniamo e non desideriamo separarci..altrimenti l'esistenza che significato avrebbe?..
domenica 2 maggio 2010
LE CROCIERE
Ho fatto diverse CROCIERE alcuni anni fa, ma desidero affermare che oggi non sono più così, ascoltando i racconti che i varii amici mi descrivono.La partenza era una gioia poichè si sapeva che doveva esprimere sia l'emozione per i luoghi da visitare, sia per quella di nuove amicizie sentite per la familiarità creata attraverso un lungo viaggio e non per altri motivi..se poi a bordo accadeva che qualcuno provasse simpatia nei riguardi di un altro, non si superava mai una certa correttezza.Dopo alcuni giorni durante i quali ti creavano per intrattenerti, ogni possibile divertimento.. dai giochi di bordo, quelli da tavolo, bagni in piscina ,sala per la palestra, in cui conoscevi e t'intrattenevi cordialmente con i tuoi vicini per le presentazioni e le possibilità future di essere insieme nelle visite guidate.. ti sembrava di conoscere da tempo i tuoi nuovi "amici" .Oggi queste navi sono un investimento per coloro che le possiedono in quanto hanno le "slot machine"cioè il gioco d'azzardo, la "roulette"e tanti altri motivi per tentare l'ospite nella tasca del momento.Invece un tempo si cercava di creare una armonia di viaggio, con semplici intrattenimenti per sopportare il tempo tra una visita e l'altra prima di scendere a terra..mi ricordo dei deliziosi "Pigiama Party" in cui indossavamo con una semplicità naturale i pigiami della nonna cercando di trovarli con l'aiuto dei camerieri di bordo..la sera c'era lo spettacolo dei giocolieri, del varietà e per chi voleva ascoltare buona musica un "piano bar" oppure un salone dove si poteva ballare fino a notte tardi, in modo per i più sentimentali d'ammirare le stelle del firmamento.Sentivi che non eri un estraneo a bordo, ma si era creata una familiarità intima con gli altri partecipanti che sceglievi compatibili con la simpatia che t'ispiravano.. reciprocamente... una familiarità domestica che ti aiutava quando scendevi a terra nello scambiarsi le fotografie, le impresssioni, le emozioni che ti pervadevano intensamente..una sera ti trovavi in una Nazione e al mattino successivo dopo una intera nottata, la nave procedeva tranquillamente per cui ti trovavi in un'altra Nazione.Vi era poi l'elezione della "Miss" di bordo, della "Signora Elegante"e il capo camerirere la sera dell'arrivo, ti accoglieva in sala da pranzo con una rosa rossa e un gran bel sorriso di benvenuto.Talvolta il Comandante t'invitava alla sua tavola e ti rendevi conto che gli altri commensali non avevano nulla di diverso dagli altri partecipanti di bordo, poichè l'atmosfera che si creava era la stessa.Quando scendevi a terra la comitiva era composta perlopiù dalle scelte fatte durante il viaggio, per cui già si era creata un'affinità di rapporti che duravano fino al termine della CROCIERA.Se talvolta ti mancava un accessorio per una serata particolare, le altre signore ti offrivano il loro aiuto nel compensare la mancanza di ciò che ti necessitava per farti partecipare alla festa...mi ricordo di aver prestato un 'infinità di cose poichè avevo la pessima abitudine di portare con me molti effetti personali che poi risultavano inutili..e in seguito mi occorreva proprio quel piccolo accorgimento per completare la "toilette".A bordo vi era perfino una piccola Chiesa per coloro che la Domenica volevano assistere alla celebrazione della Santa Messa.Come dimenticare il "buffet" della piscina aperto a tutti i bagnanti ricco d'insalate, spuntini e tante delizie che ti solleticavano l'appetito..il tè delle cinque se ti trovavi a bordo durante la navigazione con pasticcini e altre golosità.Per gli acquisti nei vari "bazar," nei varii posti dove le guide ti conducevano ti consigliavi con gli altri se veramente fosse un acquisto prezioso..in sintesi voglio esprimere un pensiero collettivo e non di solo gradimento per sè stessi.Una volta dopo Tunisi la nave incontrò una terribile tempesta..senza sapere che durante il viaggio così tormentato, non si deve prendere caffè e per mantenermi sveglia, commisi questa sciocchezza imperdonabile.. stetti malissimo..tutti i miei amici mi aiutarono in quel terribile momento..o quando ci riunivamo aspettando la cena nella mia cabina, perchè era la più grande a raccontarci episodi divertenti che ci erano capitati recentemente..e quante serate in compagnia delle buffe recite che imitavano un passeggero particolare..una grande e nello stesso tempo una piccola famiglia che si era formata senza mai pensare che al termine avremmo dovuto lasciarci..ma la realtà non era rappresentata con questa finalità..infatti molti di noi che si sono salutati all'arrivo, si sono poi ritrovati con gioia in un altro tempo, che ha stabilito quella continuità di amicizia che si era instaurata a bordo...
sabato 1 maggio 2010
VACANZE ROMANE
Alcuni anni fa sempre con la solita cugina, andavamo a Roma dal venerdi alla domenica a trovare alcuni amici e stare per il "weekend" un pò con loro.Non abitavamo nella loro casa, poichè non volevamo disturbare magari con orari differenti e poi ci piaceva stare anche un pò da sole.Scendevamo secondo il nostro portafogli del momento..qualche volta al "Majestic" in Via Veneto o "all'Hotel de La Ville" sopra Trinità dei Monti, ma il nostro albergo preferito era il "Parco dei Principi "tanto più che a me ricordava l'Hotel "Intercontinental" di Ginevra e poi aveva anche la piscina. Non vi narrerò della Capitale con i suoi monumenti che sono noti a tutti, ma delle varie impressioni che ho recepito in queste "scorribande settimanali".ROMA ti abbraccia come una grande matrona o una persona di famiglia anziana e ti fa sentire calda e accolta con effusione, non perchè sei italiana, ma perchè è fatta così per tutti..mentre le altre città sono magnifiche ed importanti.. perfino Parigi con le grandi strade e viali alberati che ti fanno sfuggire il senso del calore domestico..qui invece raccogli tutte quelle sensazioni che hai lasciato a casa e che ti fanno sentire a tuo agio.Appena arrivate andavamo di solito a Piazza Euclide nel noto bar con lo stesso nome, che faceva i "Maritozzi con la panna" e aveva delle paste squisite..accanto vi era un negozio che vendeva abitini da poco prezzo con cinture favolose, come si usavano in quel momento e noi pronte a comprare.. per poi indossarli la sera.In una strada vicina sorgeva il famoso quartiere dei PARIOLI con ville di lusso con terrazze fiorite..che bellezza guardarle e ammirarle..alcuni dicono che il quartiere si chiama così per un'antica coltivazione dei peri o per un gruppo di colline prima delle costruzioni ..ma che importanza ha..sono così affascinanti.. Si andava poi all "Antico Caffè Greco" per ritrovarci con gli amici per l'ora dell'aperitivo, quando un tempo si riunivano artisti francesi e intellettuali tedeschi..le fotografie appese alle pareti con dedica.. tutte una bellezza da ammirare..fu fondato da un Levantino nel 176o e vi si recavano uomini illustri quali Brancati,D'Annunzio,D'Azeglio,Stendhal, Flaiano, Levi ,Welles e moltissimi altri .All'ora del pranzo qualche volta si andava da "Otello" lì vicino, in un palazzo con un giardino delizioso soprattutto se faceva caldo, oppure dal "Bolognese" a Piazza del Popolo ove potevi incontrare quasi tutti quelli che contavano o che erano un tuo idolo...dagli uomini d'affari, attori del momento oppure famosi americani,politici,giornalisti,artisti etc.ottimi erano i porcini arrosto con la gustosa cucina emiliana ricca di tortelloni e tagliatelle la cui pasta era naturalmente fatta in casa e poi quei meravigliosi bar "Canova" o da "Rosati"con i tavolini fuori e potevi seguire con lo sguardo tutti coloro che passavano mentre gustavi un buon gelato,luogo un tempo di Pasolini..con la Galleria dei disegni di F.Fellini, con dipinti e foto dei suoi personaggi famosi..e più in là vi era l"Hotel da la Russie" altro famoso albergo..mi sembra di fare la guida turistica,,,,ma a me tutte queste manifestazioni di grande rifinitura dell'eleganza romana, mi hanno molto colpitoMia madre mi parlava sempre del ristorante "Duca degli Abruzzi"ed io vi ho gustato un ottimo "MilleFoglie. A volte ci recavamo al "Pantheon" tempio consacrato costruito sotto l'Imperatore Adriano dove sono sepolti Raffaello e la Regina Margherita di Savoia e altri.. da "Fortunato"..sapete che Gheddafi si faceva portare le sue pietanze in albergo? Di sera ci recavamo a "Campo dei Fiori" con le sue discoteche.. luogo che ricorda il rogo di G.Bruno condannato dall'Inquisizione per eresia, con un mercato che apre a prima mattina e chiude la sera, per poi trasformarsi in un angolo per la gioventù romana con varie pizzerie e ristoranti etnici.Ma tra i miei preferiti a "Trastevere" le cui strade tortuose coperte di Sanpietrini, su cui si affacciano case popolari medievali, con il monumento a G.Belli emblema trasteverino, vi era "Cencio la Parolaccia" chiamato così, poichè con un'impudenza inaudita alle signore quando entravi, i camerieri così come i due suonatori ti accoglievano con la chitarra e la fisarmonica, con epitteti che neppure i marinai usano dinnanzi alle donne..ma era espresso il tutto, con tale eleganza che pur restando il turpiloquio di un linguaggio fortemente colorito, non dava fastidio.. anzi ti faceva ridere..e poi è l'unico locale dove i clienti non hanno mai ragione.Quando eravamo in soldi,dopo cena si andava al "Sans Soucis"per ascoltare il piano bar..o allo "Scarabocchio" per ascoltare F.Califano .Qualche volta si andava a ballare al "Jackie' O oppure al "Club 84" dove potevi incontrare i grandi attori hollywoodiani, oggi purtroppo chiuso come tanti altri e se ci volevamo sentire giovani al "Piper" locale noto per aver dato il successo a Patty Pravo.Perchè dimenticare il "Cafè de Paris" ove potevi gustare una buonissima "Banana Split"..oppure da "Done'y" altro locale dei Vip e dei famosi "paparazzi" della "Dolce Vita"? Una volta in via Veneto vi era il negozio di calzature "Magli" ed io ricordo di essermi comprata con gli ultimi soldi in tasca,un bellissimo paio di stivali alla cavallerizza con una cintura dorata che va di moda anche oggi..ma in quel luogo voglio ricordarmi del "Piccolo Mondo" un grazioso ristorante molto accogliente e prezioso dove naturalmente oltre a mangiare bene ti sentivi a casa tua, nonostante la sua eleganza,mentre i miei amici preferivano da "Marcello" per l'abbacchio, i carciofi e gli agnolotti con le noci.Altre volte si andava sull'Isola Tiberina dalla "Sora Lella" ch'era la sorella di A.Fabrizi..gli somigliava tantissimo..in principio ti guardava fissamente negli occhi,ma se le piacevi, diventava sorridente e cominciava a farti domande..purtroppo non posso ricordare tutti i ristoranti dove ho mangiato in tante "scorribande romane" ma desidero ancora ricordare "Celestina" "Meo Patacca" e la famosa "Taverna Flavia "con le fotografie di Liz Taylor e R.Burton con dedica al muro quando giravano il film "Cleopatra" e in quell'occasione nacque il loro amore travolgente e dove si gusta la famosa Torta della Nonna con pinoli e uvetta.Ma adesso voglio narrarvi un pò di Via Dei Condotti ove si aprono i negozi importanti..Gucci con sue famose borse di pelle con la cinta in canapa rossa e blù, Bulgari i cui gioielli sono conosciuti in tutto il mondo,Buccellati per gli argenti, Valentino con le sue meravigliose e singolari creazioni..di fronte vi è una gioielleria piccola ma ricca di singolari e preziosi oggetti ed io vi ho acquistato la medaglia "Della Bocca della Verità."Accanto vi è Via Frattina, Via Borgognona con le sorelle Fendi ove ho acquistato un "set" di valige,quando erano di stoffa particolare con incisa la famosa"F..."Via del Babuino..ma i negozi dei luoghi citati sono tra i più eleganti della Capitale e anche i più costosi come Vuitton,Hermes,Ferragamo, Gabrielli.Armani,Gherardini noto per le sue care e pregiate pelletterie.ho potuto comprare solo un portafogli piccolissimo, Cartier,Dior,Y.Saint Laurent Ferrè.Monetti,Pucci,Prada etc.. ma sono talmente tanti, che se volessi parlare di tutti, non finirei più..ciò che voglio dirvi è che non ho mai visto nulla di più elegante e raffinato..ma siamo a Piazza di Spagna con la nota scalinata di Trinità dei Monti realizzata dal De Sanctis con la Colonna dell'Immacolata..giu' vi sono le bancarelle dei fiori e molte persone usano sedersi su quegli scalini..l'effetto è sorprendente e raffigurante.. un quadro per qualsiasi pittore,ove voglia cogliervi la completezza dell'ambiente può dimostrare la qualità del soggetto.Non desidero dimenticare Via Margutta nota per i pittori che desiderano esibire le loro opere, sperando che qualcuno noti il loro capolavoro, ritrovo naturalmente di artisti senza un soldo ma che oggi le abitazioni valgono una fortuna.Esiste un famoso detto romano che vi ripeterò.."Chi se vò imparà a magnà..da li preti bigna che và.."con questo detto va ricordato il ristorante gestito appunto dalle Suore in un palazzo del centro chiamato "Au vive" che provengono da tutte le parti del mondo, sono quindi internazionali e la cui tavola viene preparata una sola volta a sera con pietanze della loro terra e alla fine intonano tutte insieme un melodioso "Inno" di ringraziamento alla Madonna di Lourdes.Tutto ciò che ho assaggiato a ROMA dalle pietanze prima illustrate. non posso tralasciare oltre l'abbacchio per il mio palato la famosa "A Matriciana,Carbonara,le Fave e il Pecorino,Saltimbocca,Penne all'arrabbiata,Coda alla vaccinara,Pesce Spada alle erbe etc..e chi più ne ha più ne metta...ma io vado sempre con il pensiero ai "Maritozzi con la panna" e mentre lascio questa meravigliosa città gettando la famosa monetina nella "Fontana dei Trevi" spero di ritornarci ancora al più presto.. anche se il "meglio è cambiato"...con le musiche sulle Fontane di Roma di O.Respighi....
"RICETTA"
"SPAGHETTI ALLA CARBONARA"
In un tegame col burro,fare soffriggere un pò di guanciale ,a parte sbattere un uovo con formaggio,pancetta,pecorino,parmigiano e pepe.Scolare la pasta e condirla sul fuoco con l'uovo sbattuto ed il guanciale.